Redazione
Mesagne. Mater Domini festeggia Sant'Antonio Abate
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NOMINA DEL VICE PRESIDENTE E DELEGHE AI CONSIGLIERI PROVINCIALI
Nella giornata di oggi il Presidente Antonio Matarrelli ha firmato i decreti di conferimento delle deleghe ai consiglieri provinciali neoeletti Elio Ciccarese, Rosalia Fumarola, Michele Tommaso Lariccia, Serafina Latartara, Pasquale Luperti, Marco Marra, Rocco Muolo, Domenico Tanzarella, Giuseppe Ventrella, Antonella Vincenti, nominando quest’ultima, su indicazione del Partito Democratico, Vice Presidente.
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Trentamila presenze, un dato che attesta un risultato straordinario di visitatori e di altrettanti consensi unanimi tra gli addetti ai lavori: la mostra “Caravaggio e il suo tempo” si è da poco conclusa, lasciando negli occhi di chi l’ha ammirata lo stupore misto a curiosità che destano i grandi appuntamenti con l’arte. «L’evento ha rappresentato il perfezionamento di un percorso che la città di Mesagne, grazie all’apporto imprescindibile della Regione Puglia, ha avviato da alcuni anni e che oggi si configura come con una delle esperienze di destagionalizzazione turistica finora meglio riuscite. Tanto impegno e una efficace collaborazione pubblico/privato sono gli ingredienti che hanno contribuito a definire un risultato che ci rende orgogliosi», afferma il sindaco Antonio Matarrelli.
Nel video riepilogativo, presentato in occasione della conferenza stampa che si è svolta stamattina nell’Aula Consiliare di palazzo dei Celestini, un dettagliato report in cui sono stati indicati con puntualità ingressi, e le relative provenienze dall’Italia e dall’estero, la distribuzione per mesi, il numero di studenti che hanno visitato l’esposizione. «La partecipazione della scuola– commenta Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturali e Scolastiche - è stata gratificante. Gli istituti scolastici di ogni ordine e grado di Mesagne, di Puglia e Basilicata, hanno risposto con entusiasmo, completando il valore di una esperienza che sin dall’inizio ha avuto l’ambizione di seminare curiosità e interesse per l’arte anche, se non soprattutto, tra i giovanissimi». E le cifre danno ragione: sono quasi 6mila gli alunni e gli studenti che hanno varcato il portone del Castello normanno svevo per avvicinarsi ai capolavori del Seicento e dell’apprezzato pittore contemporaneo Roberto Ferri. Sono state 112 le scuole coinvolte, oltre 50 i laboratori dedicati alla didattica, in generale un ricco bottino.
Incassati i risultati di un evento che è andato secondo le aspettative più rosee, si guarda avanti. «Investiamo il successo ottenuto per rilanciare, puntando su eventi di altrettanto valore: il sogno che si è fatto realtà continua e siamo già in pieno fermento per consolidare un’esperienza che ha dato e insegnato molto, ai promotori e al territorio», spiega Pierangelo Argentieri, a capo della rete di imprese “MICExperience”, anticipando alcuni dettagli della prossima kermesse culturale, che verrà inaugurata il prossimo giugno, in concomitanza del G7 con la riunione dei leader dei sette Paesi più industrializzati del mondo.
Si addentra con opportuna dovizia di particolari Argentieri, imprenditore con la passione per l’arte: «Il prossimo progetto sarà un viaggio attraverso sette secoli di arte italiana, da Giotto fino ai nostri giorni, passando da Leonardo Da Vinci, Raffaello, ancora Caravaggio, Bernini e Canova, fino a Boldini e Pascali», dichiara, senza omettere di ringraziare tutti i partner che hanno contribuito alla buona riuscita di un appuntamento durato 5 intensi mesi. Alla conferenza stampa è intervenuto il prof. Pierluigi Carofano, curatore della mostra dedicata a Caravaggio. Da raffinato addetto ai lavori, il docente ha commentato i dati con cui si archivia, ma solo per continuare nella direzione già tracciata, la prestigiosa esperienza culturale conclusasi lo scorso 10 dicembre.
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STADIO FANUZZI – LUPERTI E GRECO: SOLDI BUTTATI AL VENTO
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SIANI, DE LUIGI E ACCORSI NEL WEEKEND DEL CINEMA COMUNALE DI MESAGNE
SIANI, DE LUIGI E ACCORSI NEL WEEKEND DEL CINEMA COMUNALE DI MESAGNE
La programmazione del Cinema Teatro Comunale di Mesagne prosegue con i film che siedono sul podio del botteghino di questo inizio 2024: venerdì 12 e domenica 14 gennaio il Cinema proietta alle ore 17:00 “Succede anche nelle migliori famiglie” di Alessandro Siani e alle ore 19:00 “50 km all’ora” di Fabio De Luigi.
In “Succede anche nelle migliori famiglie”, ultimo successo di Alessandro Siani e con Cristiana Capotondi, Davide Di Rienzo è la pecora nera della sua famiglia. Laureato in medicina come suo padre, che però è un luminare, fa il volontario alla Caritas. La notizia dell'improvvisa morte del genitore lo fa riunire con il fratello e la sorella per occuparsi della madre che però sembra aver già trovato un rimpiazzo amoroso dando così vita alla tipica commedia degli equivoci.
Il film “50 km all’ora” racconta la storia di Rocco (Fabio De Luigi) e Guido (Stefano Accorsi), due fratelli molto diversi: Rocco è un "animale domestico" che ha sempre vissuto accanto a quel padre rancoroso e polemico che ha allontanato da casa la moglie, e di conseguenza anche il figlio minore Guido, che se ne è andato invece per il mondo a fare il "manager del divertimento" sulle navi da crociera. Tanto Rocco è silenzioso, pacato e timoroso, quanto Guido è chiassoso, incontenibile e spericolato. Trent'anni dopo la sua partenza, Guido torna sulle natie colline dell'Emilia-Romagna per partecipare al funerale del padre, che gli ha lasciato una lettera di commiato in cui gli chiede di andare a spargere le sue ceneri sulla tomba della madre, nel cimitero di Cervia. I due fratelli partiranno così per questa insolita missione, e lungo la strada - fra un battibecco e l'altro - scopriranno di avere ancora molto in comune, e qualche segreto da rivelarsi (o no) a vicenda.
Biglietto euro 7,00€ intero / 5,00€ ridotto (under 8y e over 65y),
info 339 1338519
Cia Puglia: “Mazzata Irpef per gli agricoltori, il Governo ci ripensi”
Sicolo: “Il mancato rinnovo dell’esonero costerà da 400 a 10mila euro alle nostre imprese agricole”
“Invece di ridurre le tasse, come promesso, il comparto primario viene penalizzato da nuovi aggravi fiscali”
Il settore più colpito è quello vitivinicolo, pesanti conseguenze anche sui settori olivicolo e cerealicolo
“I parlamentari pugliesi si attivino con un emendamento al Milleproroghe che ripristini l’esonero”
“Il mancato rinnovo dell’esonero Irpef per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli è una mazzata per tutto il comparto primario, soprattutto per le aziende vitivinicole che, negli ultimi anni, sono state messe al tappeto dagli enormi danni causati dalla peronospora e dall’annoso problema delle giacenze. Occorre ricordare, a questo proposito, che la produzione vitivinicola nell’ultimo anno è stata dimezzata e, assieme ad essa, la redditività del settore è stata quasi azzerata, per non parlare delle imprese che sono andate in perdita e che non sono riuscite a recuperare né i costi di produzione né almeno una parte dei danni per riuscire a ripartire. Alla crisi determinata da fattori climatici, dunque, si aggiunge una crisi appesantita da fattori fiscali. Il Governo e il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida pongano rimedio a questo errore e corrano ai ripari, ripristinando l’esonero Irpef”. È molto chiaro il grido d’allarme lanciato da CIA Puglia attraverso le parole del suo presidente, nonché vicepresidente nazionale dell’organizzazione, Gennaro Sicolo. “Ci aspettiamo che i parlamentari pugliesi di ogni schieramento si attivino e facciano approvare un emendamento al Milleproroghe che ripristini il rinnovo dell’esonero”.
Dal 2016, quando fu introdotto dal Governo Renzi, l’esonero Irpef per gli agricoltori era stato sempre confermato come una misura di buon senso a sostegno di un comparto, quello agricolo, tra i più penalizzati negli ultimi anni da una serie di sfavorevoli congiunture. “Le facilitazioni fiscali per il settore vanno confermate e, semmai, rafforzate, mentre il mancato rinnovo dell’esonero Irpef va esattamente nella direzione contraria. Di fatto, il Governo introduce una nuova tassa che pende sulla testa degli agricoltori come una nuova spada di Damocle”.
Il mancato esonero penalizza soprattutto le aziende agricole di medie e di grandi dimensioni. Per le imprese del comparto, questa misura si traduce in una nuova imposta il cui peso, secondo le simulazioni effettuate dall’Osservatorio Economico Cia Puglia, varia da un minimo di circa 370 euro a un massimo di circa 10mila euro. Fortemente penalizzate risultano i settori dei seminativi, l’olivicolo e, in modo ancora più rilevante, quello vitivinicolo.
“Per non parlare di quello cerealicolo”, aggiunge Sicolo, “con il valore riconosciuto al grano duro pugliese e la redditività delle aziende cerealicole che, nel 2023, hanno subito un vero e proprio tracollo: dal 29 giugno 2022, quando il prezzo medio del grano duro era pari a 575,25 euro/tonnellata, si è giunti il 20 dicembre 2023 a 370,75 euro/tonnellata, con un calo pari a circa il 36%”.
“In pratica”, aggiunge Sicolo, “il mancato rinnovo dell’esonero Irpef colpisce tutta l’agricoltura pugliese come un pugno nello stomaco. Il 2024, da questo punto di vista, è iniziato come peggio non si poteva. Il Governo aveva promesso di tagliare le tasse e, invece, sta tagliando i sostegni all’agricoltura per fare cassa, ma in questo modo indebolisce un settore trainante per la nostra economia, mettendo in difficoltà migliaia di aziende che vengono appesantite da nuovi fardelli fiscali, delle zavorre pesantissime che riducono le risorse che le imprese potrebbero destinare a investimenti, innovazione e nuove assunzioni”. “Il Governo è ancora in tempo per ravvedersi e intervenire”, auspica Gennaro Sicolo, “perché assestare questi durissimi colpi all’agricoltura a inizio anno significa pregiudicare le possibilità di un rilancio complessivo del settore. Il Ministero dell’Agricoltura e l’intero esecutivo diano concretezza agli impegni presi, anche recentemente, riguardo al sostegno promesso per lo sviluppo del comparto primario italiano che, tra guerre, eventi climatici estremi e distorsioni del mercato internazionale in questi anni ha dovuto sopportare e affrontare mille ostacoli per andare avanti”.
Il 2024 è un anno di svolta per la città di Mesagne
Il 2024 è un anno di svolta per la città di Mesagne poiché ha due principali obiettivi da mettere a segno: il primo è l’allestimento di una Grande mostra in occasione del G7 mentre il secondo è legato alla selezione di Capitale italiana della Cultura in cui la città è giunta tra le prime 10 finaliste e, secondo i ben informati, ha sfiorato il podio. Su quest’ultimo fronte c’è tanta curiosità intorno alle iniziative che l’Amministrazione comunale organizzerà per celebrare l’evento. In tale ottica il comune di Mesagne e la Micexeperienze venerdì ufficializzeranno il bilancio consuntivo della mostra su “Caravaggio e il suo tempo” e sveleranno i dettagli sulla Grande mostra che sarà allestita a breve nel castello Normanno-Svevo. Di certo, nella nuova mostra, vi saranno opere di Raffaello, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Caravaggio e altri artisti di fama internazionale. A ciò seguirà una pressante campagna di comunicazione per intercettare flussi di turisti che giungeranno in provincia di Brindisi nei prossimi mesi, anche in occasione del G7 che si svolgerà in Puglia. I potenti del mondo saranno in Puglia e gli occhi del villaggio globale saranno puntati sulle realtà territoriali che per l’occasione potranno mostrare i loro gioielli storico-architettonici. Il tutto in un anno, il 2024, in cui la città di Mesagne è stata finalista nella corsa nazionale per divenire “Capitale italiana della Cultura 2024”. La città messapica potrà dimostrare con i fatti di non essere seconda a Pesaro, città che ha vinto tale selezione. Così, per tali appuntamenti la città di Mesagne ha programmato un’altra “Grande mostra”.
Le bocche degli organizzatori sono cucite, ma si sa che sarà allestita nelle sale del castello e avrà come periodo uno spazio temporale che va da Giotto al Futurismo. I Per visitare la mostra appena conclusa sono giunti visitatori non solo dal Mezzogiorno d’Italia, ma da tanti altri Paesi. Una interessante risposta è stata data dalla scuola che ha mostrato grande interesse verso la mostra che ha lanciato la città di Mesagne verso alti livelli di qualità ed ha trasformato la città in un grosso centro culturale. Naturalmente l’ambito obiettivo che si sono posti gli organizzatori dovrà passare necessariamente con un incremento dei servizi a disposizione dei turisti. Ad iniziare da una gestione oculata delle aree parcheggio, con i relativi trasferimenti nel cuore dell’antico borgo, un incremento dei servizi della polizia locale e il coinvolgimento degli operatori commerciali che a loro volta potrebbero partecipare all’organizzazione degli eventi.
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Basket. Road to Molfetta - Proshop Mesagne
Dopo la sconfitta interna contro il Barletta, la Proshop Mesagne torna in palestra per preparare la difficile trasferta di Molfetta, con fischio d’inizio sabato alle 19.00 presso il PalaPoli di via Martiri di Via Fani.
Avversario di giornata è la Pallacanestro Molfetta, una delle quattro capolista del girone insieme a Matera, Monteroni e Canusium, per quanto Monteroni abbia una gara in più e quindi andrebbe considerata seconda per media inglese.
Il Molfetta di coach Gesmundo è una formazione quadrata e ben costruita, che può contare in regia su una vecchia conoscenza della pallacanestro mesagnese: Mauro Stella, quarantenne play nato a Mesagne che viaggia con l’invidiabile media di 11.5 pp, con il picco di 25 p ottenuti contro il Corato lo scorso 29 ottobre. Play dinamico e dal canestro facile, Stella è l’ago della bilancia della formazione barese.
Dal punto di vista realizzativo, invece, il Molfetta può contare su due importanti bocche di fuoco: Infante e Duval. Infante, centro di 203 cm, è il top scorer di stagione con una media di 16.9 pp, ottenuti con una regolarità impressionante nonostante alcune prestazioni sopra quota 20. Duval, esterno di 195 cm, è il secondo mattatore dei biancorossi con una media di 14.7 pp. Dopo un inizio di stagione importante, ha attraversato una leggera flessione in chiusura d’anno, per poi tornare sulle sue medie nella trasferta di domenica scorsa a Fasano, dove a realizzato 15 punti con oltre il 50% di positività.
Il Molfetta è una formazione esperta, ben oltre i trent’anni nel quintetto di base, e questo conferisce esperienza e nervi saldi al roster biancorosso nei momenti chiave del match. Ha sempre vinto sul parquet amico (5 su 5) ed è la miglior difesa del campionato con soli 740 punti subiti, contro i 915 della New Virtus. Segna con una certa regolarità, ma è senza dubbio sulla solidità difensiva che ha costruito finora il suo campionato di livello.
Una sfida sulla carta estremamente difficile, che siamo certi verrà affrontata con grinta ed umiltà dai ragazzi di coach Sanchez, alla ricerca di punti salvezza importanti in questo 2024 ancora da bagnare col successo.
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Omnibus 2024, Amati: “Riprendiamoci il Centro riabilitazione di Ceglie, gestito senza titolo"
Omnibus 2024, Amati: “Riprendiamoci il Centro riabilitazione di Ceglie, gestito senza titolo. Basta con l’andazzo complice”. |
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Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. --------------- |