Redazione
Stabilizzazione del personale precario Asl Br: firma del contratto a tempo indeterminato per 67 lavoratori
Stabilizzazione del personale precario: firma del contratto a tempo indeterminato per 67 lavoratori. Con provvedimento del 16 novembre scorso, la Asl Brindisi ha disposto la stabilizzazione del personale precario, del comparto e della dirigenza, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa e in linea con le indicazioni della Regione Puglia. Si tratta complessivamente di 67 lavoratori, di cui 56 attualmente in servizio, appartenenti a vari profili professionali.
In conformità con quanto previsto dalla delibera di Giunta regionale n. 1429 del 19 ottobre 2023, la stabilizzazione riguarda il personale in servizio e/o non più in servizio nella Asl Brindisi, titolare di contratto di lavoro a tempo determinato subordinato, in possesso dei requisiti di stabilizzazione diretta (assunto mediante procedura concorsuale) ex articolo 20 comma 1 del decreto legislativo n. 75/2017 ed ex articolo 1, comma 268 della legge 234/2021 e successive integrazioni.
Tra gli aventi diritto ci sono 37 lavoratori di profilo sanitario, 12 del ruolo tecnico, 10 del ruolo amministrativo e professionale, 8 dirigenti medici e veterinari. L’assunzione a tempo indeterminato partirà già dal 1° dicembre con la firma del contratto per i dipendenti attualmente in servizio.
La procedura era stata avviata con un avviso di ricognizione pubblicato il 26 ottobre, con scadenza 10 novembre per la presentazione delle domande, che ha impegnato l’Area del Personale ad effettuare le dovute verifiche dei requisiti degli aventi diritto nel più breve tempo possibile.
“L’assunzione a tempo indeterminato – dice il dg Maurizio De Nuccio - vuol dire restituire dignità ai lavoratori, molti dei quali impegnati in prima linea durante l’emergenza Covid, assicurando pari opportunità di crescita e al tempo stesso maggiore stabilità per l’azienda”.
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CGIL Mesagne. Iniziati i corsi ed esami per le seguenti CERTIFICAZION
Oggi, 18 Novembre 2023, presso la Camera del Lavoro di Mesagne sono
“IN WINTER”, I CONCERTI D’INVERNO DEL “BAROCCO FESTIVAL LEONARDO LEO”
“In winter”, i concerti d’inverno del “Barocco Festival Leonardo Leo”
Torna il “Barocco Festival Leonardo Leo”, questa volta nella speciale edizione “In winter”, per testimoniare il patrimonio di bellezza in musica nel segno di Leonardo Leo. La proposta invernale del Festival è prodotta dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. Al centro ancora il musicista tra i maggiori esponenti della Scuola Napoletana del XVIII secolo con natali a San Vito dei Normanni per una finestra che si rinnova nel segno dei più affermati interpreti del repertorio barocco.
Il viaggio nella musica dei secoli XVII e XVIII, diretto dal M.O Cosimo Prontera e curato dal “Centro studi e documentazione Leonardo Leo”, vede la partecipazione del main sponsor Enel e la collaborazione di Fondazione Treccani. Info per prenotazioni e ticket, T. 347 060 4118. I biglietti saranno disponibili nei luoghi dei concerti. Il costo è di 3 euro, pensato per favorire la fruibilità degli appuntamenti.
La miniedizione invernale è stata presentata ieri nella sweet room della Pasticceria Emalu a San Vito dei Normanni, alla presenza del sindaco, Silvana Errico, e dell’assessore alle Attività produttive, Giacomo Viva, e questa mattina nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna di Brindisi alla presenza del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, dell’assessore allo Sviluppo economico e Marketing, Luciano Loiacono, dell’assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Quarta, e del direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera.
«Anche quest’anno - ha commentato il M.O Cosimo Prontera - presentiamo la stagione winter del Festival nell’idea che anche l’offerta culturale debba perseguire l’obiettivo della destagionalizzazione. La proposta si compone di tre appuntamenti di qualità che abbiamo scelto in rapporto anche al tema delle festività alle viste. Tre momenti legati a doppio filo alla tradizione della Scuola Napoletana e alla produzione del genio musicale di cui il Festival porta il nome».
«Quella del Barocco Festival - ha aggiunto il sindaco Giuseppe Marchionna - è ormai una tradizione consolidata che ogni anno permea di qualità e di recupero della memoria comune i segni culturali del territorio: una realtà iconica che ha dignità scientifica dal momento che attraverso l’incontro con il pubblico conduce da 26 anni una ricerca approfondita degli autori e della musica del Settecento della Scuola di Napoli. Auspico che nel prossimo futuro il Festival e la Fondazione Nuovo Teatro Verdi, rinnovata di recente nella governance, possano ritrovarsi in un comune percorso di crescita».
«Ogni territorio ha due elementi - ha sottolineato l’assessore Luciano Loiacono - che ne segnano i tratti distintivi: il cibo e la musica. Una sorta di geografia culturale che rende unica ogni realtà, crea luoghi d’interesse e marca i nostri caratteri. La storia crea identità, per questo dobbiamo raccoglierne l’eredità e produrre strumenti di promozione».
Durante l’incontro è stato presentato il “Pastorello”, ultimo nato della Pasticceria Emalu di San Vito, il panettone artigianale di alta qualità che racconta una terra ricca di profumi, sapori e storia, la cultura del lavoro e del genio, come quello di Leonardo Leo che impresse nella sua musica e nella grande epopea della Scuola Napoletana i caratteri decisi e appassionati della sua terra d’origine. Musica e sapori originali, un connubio che sposa appieno la vision del Barocco Festival nella sua opera di divulgazione e recupero in grado di creare opinione attorno a una figura fortemente legata al territorio e con tratti identitari. Il “Pastorello” nasce da un’intuizione della produzione del Festival, curata da Monica D’Ambrosio, condivisa con Luca Marangi, il giovane ideatore del marchio Emalu che coniuga ogni giorno ricerca, tradizione e innovazione. Il nome del panettone è legato alla “Pastorale” che Leonardo Leo compose nella prima metà del Settecento, mentre la confezione è realizzata attraverso la stampa della copia di un manoscritto del compositore. «La cultura ha molteplici storie - ha detto Luca Marangi - e il Festival le racconta ripercorrendo il viaggio di uno dei padri nobili della nostra terra. Siamo felici di ricostruire un’altra radice culturale attraverso un panettone che contiene non solo i sapori originali e tradizionali, ma anche una ricetta e una manualità che affondano nel tempo e nella storia. Spero che questi sapori seguano lo stesso destino di popolarità e di riconoscimento di Don Lionardo».
Si comincia domenica 26 novembre alle ore 20 nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi con un concerto dal titolo “Le guerre… quelle musicali”, che risuona degli odiosi conflitti che segnano il nostro tempo. Protagonisti del concerto l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” diretta al cembalo da Cosimo Prontera, e il controtenore Filippo Mineccia, tra i maggiori interpreti del repertorio barocco e vocale dei cantanti castrati, dedito alla ricostruzione degli stili interpretativi dei più importanti virtuosi dell’epoca. Al centro della serata un programma ritagliato sulla voce di Mineccia, eccellenza della controtenorilità italiana, con musiche di Leonardo Leo, Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel e Johann Adolf Hasse.
Il complesso rupestre delle Grotte di San Biagio, in contrada Iannuzzo, fa da scenario venerdì 22 dicembre - con inizio alle ore 18 - al concerto dell’ensemble “Il soffio dell’otre”, diretto da Nico Berardi, che ha per titolo “La tradizione rinnovata. La musica dalla tradizione e dal futuro”. I timbri popolari di strumenti come la zampogna e la ciaramella si mesolano con fisarmonica, chitarre, tamburelli, mentre nelle splendide composizioni e rielaborazioni si fondono echi di numerose culture del mondo dal Sudamerica all’Irlanda. Ponendo in primo piano la tradizione di cui Berardi è interprete virtuoso e affermato a livello nazionale, l’ensemble compie una sapiente commistione di sonorità preziose, frutto di una creatività curativa e contemporanea. Protagonista dello spettacolo è anche la zampogna, strumento ad ancia di cui l’artista pugliese è uno dei maestri assoluti.
Ultimo appuntamento del trittico invernale del Festival di nuovo a Brindisi, venerdì 29 dicembre, alle ore 20, nella Basilica Cattedrale. Protagonista ancora l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici”, stavolta con un programma dal titolo “Pura bellezza” dedicato a Johann Sebastian Bach, il compositore di Lipsia che realizzò una sintesi geniale tra gli stili musicali dell’Europa barocca. Nel programma la “Prima Suite” per orchestra, scritta a Köthen quando Bach era maestro di cappella alla corte del principe Leopoldo (intorno al 1719); il primo “Concerto Brandeburghese”, scritto nel 1722 e pubblicato a Lipsia nel 1850, una delle più brillanti e note delle sei composizioni che portano al massimo livello il genere del concerto grosso; infine il “Concerto per violino e oboe”, di cui il manoscritto originale non esiste ma che fu possibile ricostruire perché, nel 1736, Bach ne aveva fatto una trascrizione per due clavicembali e orchestra per le esigenze del Collegium Musicum di Lipsia.
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Forza Italia. Il porto di Brindisi volta pagina
Il porto di Brindisi volta pagina. “Una buona notizia per il percorso di potenziamento infrastrutturale del porto di Brindisi su cui lavoriamo da tempo”, ha detto il deputato azzurro e commissario regionale di Forza Italia Mauro D’Attis. “È un momento importantissimo per il porto di Brindisi, interessato da notevoli interventi: le risorse ci sono, le opere si stanno realizzando e bisogna continuare su questa linea. In questo contesto potenziare il sistema portuale significa rendere Brindisi assolutamente centrale ed è questo l’obiettivo da perseguire con la determinazione che abbiamo avuto fino ad oggi con il Sottosegretario alle Infrastrutture Ferrante e con il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Patroni Griffi”.
La splendida sinergia messa in atto dall’onorevole Mauro D’Attis, che già durante la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Marchionna, era stato capace di far intervenire a Brindisi il sottosegretario Ferrante e il ministro Pichetto Fratin su temi nodali legati allo sviluppo del porto del capoluogo messapico, oggi trova la sua massima realizzazione con la conclusione della procedura di Gara per il banchinamento della Colmata (ex British Gas) di Capobianco e la procedura di gara per la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia. Due interventi strategici, di un importo complessivo di 186 milioni di euro rivenienti dai fondi Pnrr.
L’infrastrutturazione dell’intera piattaforma restituirà al porto di Brindisi un’area ad oggi non utilizzabile ed inutilizzata per decenni. Inoltre è opportuno evidenziare che la nuova banchina, rientra all’interno della Zes Adriatica perimetrata come Zona franca doganale interclusa: uno spazio che consentirà l’esenzione dalle imposte doganali relative al transito delle merci in entrata e in uscita. Si tratterebbe del secondo punto franco doganale italiano dopo quello di Venezia. Finalmente Brindisi sta emergendo tra le città più ambite tra gli investitori internazionali. Indubbiamente avere un parlamentare locale che tanto si sta spendendo nel panorama nazionale, amplifica la portata e l’importanza strategica della nostra città. Una politica locale che finalmente, dopo anni di torpore e miopia, diventa un faro per l’intero territorio.
Il coordinamento cittadino Forza Italia Brindisi città.
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Mesagne. Oggi pomeriggio chiuso il Cimitero
AL VERDI DI BRINDISI IL BLACK FRIDAY DURA UNA SETTIMANA
Al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi arriva il Black Friday… e diventa Black Week! Da lunedì 20 a venerdì 24 novembre sarà disponibile in botteghino una promozione imperdibile: per gli spettacoli della stagione sarà possibile acquistare i biglietti a un prezzo superpromo, già qualche giorno prima del fortunato “venerdì nero” degli acquisti. Si comincia lunedì 20 novembre con i biglietti dello spettacolo “L’uomo più crudele del mondo”, con Lino Guanciale, per posti di galleria al prezzo di 15 euro. Gli altri spettacoli del cartellone - escluso “Meglio stasera” con Stefano De Martino - saranno in promozione da martedì 21 a venerdì 24 novembre, con posti di platea (secondo settore) a 15 euro e di galleria a 12 euro. La promozione Black Week sarà attiva solo in botteghino (apertura ore 11-13 e 16.30-18.30, T. 0831 562 554) con un limite di quattro biglietti per singolo acquisto. Un’occasione per regalarsi e regalare grandi spettacoli, per condividere la gioia del teatro con gli amici, per fare un regalo di Natale originale. Info T. 0831 562 554 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le giornate dei supersconti e delle grandi promozioni sono alle porte. Tra le novità di quest’anno, il Verdi mette in agenda la settimana del Black Friday per consentire agli spettatori di accedere più facilmente e con meno disagi alle offerte sui biglietti. Un cammino verso il 24 novembre, il giorno del grande shopping che ricorre all’indomani della festa del Ringraziamento americano (il famoso Thanksgiving di memoria cinematografica), quando i negozianti potevano annotare i loro conti in attivo con l’inchiostro nero, grazie proprio alle promozioni e agli sconti, per distinguerli dalle perdite che invece segnavano in rosso.
Negli Stati Uniti si tratta di un’abitudine consolidata fin dagli anni Ottanta. In Italia si è affermata in fretta come evento di punta dello shopping pre-natalizio: la tradizione è diventata un autentico fenomeno ultra-pop, tanto diffusa e popolare da proporsi come un appuntamento attesissimo. La febbre da spesa fa breccia anche nella cultura e a Brindisi fa tappa nel botteghino del teatro. La sfida è aperta per questa versione di “I love shopping” tra i tanti titoli presenti nel cartellone del politeama brindisino, un percorso sorprendente tra generi, generazioni e signori della scena.
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Interventi a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico
Ambiti Territoriali Sociali Provincia di Brindisi: interventi a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico, online l’avviso esplorativo. Fondo per l’inclusione sociale delle persone con disturbo dello spettro autistico, decreto del 29 luglio 2022: la Regione Puglia, sentiti gli Ambiti territoriali sociali e il Tavolo regionale sull'autismo, ha assegnato le risorse destinandole ad alcune linee di intervento finalizzate a promuovere progetti di inclusione sociale. Il coordinatore provinciale del tavolo per l'autismo, dott. Antonio Calabrese, ha espresso soddisfazione per la scelta, condivisa da associazioni delle famiglie, ASL, scuola, mondo cooperativo, ambiti territoriali e provincia, di utilizzare le risorse disponibili per favorire percorsi di socializzazione dedicati a minori e giovani attraverso la realizzazione di progetti extracurriculari. “Tra i bisogni più rilevanti delle persone con disturbo dello spettro autistico vi è senz'altro quello di socializzare, un obiettivo che può essere più agevolmente perseguito attraverso la pratica di attività ludico-sportive e culturali, sempre utili se non indispensabili per rafforzare percorsi efficaci di integrazione sociale”, ha spiegato.
Per destinare i fondi, e avviare le attività indicate, il Consorzio BR4 informa che sul sito dell’Ente all’indirizzo undefined, è disponibile l’avviso esplorativo di manifestazione d’interesse rivolto agli enti del terzo settore regolarmente iscritti al RUNTS, completo di modello di domanda, che consente di partecipare al percorso di co-programmazione previsto dall’art. 55 d.lgs. 117/20217 per l’attuazione degli interventi a valenza sociale per persone affette da disturbi dello spettro autistico a valere sulle risorse del fondo per l’inclusione delle persone con disabilità. La manifestazione d’interesse dovrà pervenire all’Ambito Territoriale Sociale di Francavilla Fontana entro i 10 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, tramite posta elettronica, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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I Carabinieri di Brindisi hanno localizzato e arrestato a Correggio (RE) il latitante Gianluca Lamendola
All’alba di oggi 18 novembre 2023, a Correggio (RE), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di San Vito dei Normanni, a seguito di un’articolata e complessa attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno localizzato e arrestato il latitante Gianluca LAMENDOLA, 34 enne, sottrattosi all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta di quella Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita lo scorso 18 luglio nella provincia di Brindisi e in altre provincie pugliesi. Il medesimo è stato raggiunto nella pertinenza di un’abitazione nella provincia emiliana, a seguito di una vera e propria operazione militare, condotta con il supporto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nel corso della quale è stato dapprima cinturato l’intero complesso condominiale, per poi farvi irruzione e bloccare il latitante. Lo stesso, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Reggio Emilia ed è indagato per i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentati omicidi, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, violenza privata, lesioni personali, estorsioni, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio e autoriciclaggio, tutti aggravati dal metodo mafioso e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Il G.I.P. del Tribunale di Lecce, a seguito della fuga e delle laboriose ricerche che si sono rese necessarie, ha emesso nel mese di agosto scorso il decreto di latitanza.
Nell’ambito del medesimo contesto investigativo, il 16 novembre u.s., l’Unità F.A.S.T. (Fugitive Active Search Team) della polizia tedesca, coordinata dall’omologa Unità Italiana del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, sulla base di elementi investigativi forniti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, ha localizzato in Germania e arrestato il latitante Adriano NATALE, 41enne, anch’egli sfuggito alla cattura lo scorso 18 luglio. Per quest’ultimo è stato avviato il procedimento di estradizione per il previsto trasferimento in Italia.
Il NATALE è gravemente indiziato dei reati di associazione mafiosa, narcotraffico, detenzione e porto illegale di armi clandestine e numerosi altri reati.
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Tre nuovi appuntamenti del Progetto “Il Benessere dell’Universo Femminile al di là degli Stereotipi di Genere, attraverso la valorizzazione delle Risorse, delle Competenze e delle Capacità del Femminile”.
COLDIRETTI PUGLIA, SCONVOLGE NATURA; IN PUGLIA -60% MIELE
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, SCONVOLGE NATURA; IN PUGLIA -60% MIELE.
SOS NEI CAMPI DOVE 75% COLTURE DIPENDONO DA IMPOLLINAZIONE API.
La Puglia ha dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2, con il 60% in meno di raccolta condizionata dalla siccità, dal caldo persistente con temperature fuoristagione anche in autunno, ma anche a causa dell’instabilità climatica con piogge torrenziali ed eventi estremi che si sono abbattuti sulla Puglia a maggio e a giugno. E’ quanto emerge dalle prime stime di Coldiretti Puglia per il raccolto del 2023 che rischia di essere fra i più poveri del decennio schiacciato dagli eventi estremi frutto della progressiva tropicalizzazione del clima.
Se la carenza di piogge – aggiunge Coldiretti Puglia - ha consentito voli di raccolta regolari da parte delle api, le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate hanno costretto gli apicoltori a partire prima verso le aree collinari e a portare razioni di soccorso e acqua negli alveari. I raccolti della prima parte dell’estate, soprattutto nel mese di luglio, hanno sofferto in particolare per le ondate di calore.
Il risultato è che stanno scomparendo varie tipologie di miele monoflora caratterizzate dalla biodiversità come l’acacia, che tra l’altro registrava un gradimento molto alto anche a livello internazionale e l’arancio. I millefiori sono ormai fortemente dipendenti dalle fioriture spontanee, sempre più rade e difficili da trovare per le api.
In Puglia sono 1070 le aziende apistiche che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami, che producono – insiste Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.
Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che quelle domestiche e quelle selvatiche sono responsabili del 70% della riproduzione di tutte le specie vegetali, sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Infatti – prosegue Coldiretti – ben 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao. Il ruolo insostituibile svolto da questo insetto è confermato da Albert Einstein che sosteneva che: “se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.
Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero che nei primi sette mesi del 2023 hanno già raggiunto i 13,6 milioni di chili, molto più della metà di tutto il miele prodotto lo scorso anno in Italia. Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.
Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.
Attraverso l’acquisto diretto del miele dagli apicoltori pugliesi – evidenzia Coldiretti – si sostiene il presidio del territorio e la presenza di una sentinella importante della qualità dell’ambiente e della biodiversità quale è l’ape. Infatti oltre alla produzione di miele – conclude Coldiretti - le api svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione di moltissime piante selvatiche e delle principali colture erbacee ed arboree.