Rifondazione Comunista chiede la chiusura di tutte le attività commerciali per Pasqua e Pasquetta

Aprile 08, 2020 906

RIFONDAZIONE COMUNISTAL’apertura delle attività commerciali nei giorni di Pasqua e del lunedì dell’Angelo,

quest’anno, ci sembra assolutamente inopportuna. Non solo i negozi aperti consentiranno l’alibi per uscire a numerosi cittadini e rischieranno di causare assembramenti oltremodo pericolosi, ma causeranno ulteriore stress ai lavoratori del commercio, già sottoposti a turni massacranti e logoranti. Noi siamo, da sempre, contrari alle aperture nelle festività, ma in questo caso ci sembra addirittura inconcepibile. Siamo consci che non sia il momento per valutare se sia opportuno o meno il lavoro festivo nel commercio, ma certamente, perlomeno in questa situazione, è necessario che gli addetti del settore possano godere di una giornata di riposo in più e poter stare in famiglia. I lavoratori del commercio, in prima fila nella battaglia al Coronavirus, ci stanno garantendo, a rischio della propria salute, l’approvvigionamento dei beni di prima necessità; hanno quindi diritto al recupero delle energie psicofisiche, in un periodo in cui sono sottoposti a un continuo stress per la paura del contagio e la gestione degli afflussi dei cittadini. Si deliberi, come già hanno fatto in altre regioni, ( il Veneto e la Sardegna per esempio) la chiusura in queste particolari festività. Bisogna tutelare la salute dei lavoratori e quella di tutti noi. Siamo quotidianamente inondati di appelli a non uscire, in particolare nel giorno di “Pasquetta”, le forze dell’ordine saranno dispiegate per evitare le tradizionali gite fuori porta. Non si deve dare alibi a chi rischia di mettere a repentaglio la salute propria e altrui. Invitiamo tutte le Autorità Istituzionali a partire dal Presidente della Regione Emiliano, fino ai Sindaci dei diversi Comuni, a deliberare per impedire le aperture delle attività commerciali in occasione delle prossime festività.