alla campagna elettorale per le regionali; cominciavamo a mettere in fila tutti i casi di malasanità qui in Puglia per dimostrare attraverso quei disastri, l’inefficienza dell’assessore per caso Emiliano. Non ce ne è stato bisogno perché un evento imprevisto ed imprevedibile si è incaricato di dimostrare plasticamente quel disastro. Ora che sembra tutto finito, il nostro ineffabile governatore, a cui, da bravo giocatore di poker, piacciono i bluff, plaude alla “sua” Sanità che, a parer suo, avrebbe tenuto bene, dimenticando gli errori della sua gestione, specie qui nella nostra provincia. E preme perché si vada al più presto alle urne; evidentemente sa bene che la sua Sanità si regge su un equilibrio precario e che tutto il suo castello trionfalistico potrebbe cedere da un momento all’altro nel caso che dalla fase 2 si ritornasse disgraziatamente alla fase uno. Altri ancora si intestano questa scampata catastrofe e parlano, con notevole sprezzo del ridicolo dell’eccellenza delle loro strutture di accoglienza private, tramutando in successo il mancato esplodere della pandemia in quelle, e tornano a chiedere più soldi parlando di rete territoriale pubblico/privata come base per una Sanità più efficiente. Dimenticando tutti che, se da noi non c’è stata la temuta diffusione del Corona virus è solo perché la gente si è chiusa in casa a doppia mandata, ben sapendo che l’alternativa era l’ospedale Perrino; e questo nome è bastato per rendere tutti ragionevoli, tanto è vasta la sua pessima fama. Ma tant’è: invece di ringraziare i pugliesi per la loro disciplina si preferisce dare fiato ai tromboni della retorica trionfalistica di chi prende al balzo l’occasione dello scampato pericolo per ritornare come se niente fosse successo, a quel rapporto oscuro tra sanità pubblica e privata, che tanti danni ha arrecato alla nostra regione. Come sempre si cerca di cambiare tutto, a parole, per non cambiare nulla. Speriamo solo che i pugliesi ricordino il rischio enorme che abbiamo corso, e mandino a casa questi gattopardi una volta per tutte, scegliendo nella prossima tornata elettorale chi propone il ritorno ad una Sanità interamente pubblica. Carlo Ferraro Portavoce Movimento 5 Stelle
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