Sono quarant’anni che i familiari delle vittime chiedono di conoscere i nomi dei responsabili di quella feroce mattanza. Chiedono giustamente di sapere quale progetto eversivo c’era dietro chi senza alcuno scrupolo ha seminato la morte tra i viaggiatori di un giorno d’estate in quello che rappresenta lo snodo ferroviario più importante d’Italia. L’Italia democratica reagì a quell’ennesima strage, ma quella ferita è ancora aperta e chiede giustizia. La memoria è fondamentale per la Nazione e non solo per i sopravvissuti o per i familiari delle vittime. La memoria è in primo luogo ricordare quelle vite di uomini e donne perbene, ricordare da dove venivano, cosa facevano, quali erano i loro sogni e progetti. Delle 85 vittime otto erano pugliesi. Le voglio ricordare qui perché anche la nostra terra pagò a quella strage un prezzo doloroso e pesante.
A Giuseppe, Silvana, Patrizia, Sonia, Vito, Fresa, Errica, Cesare ed a tutte le altre vittime della strage di Bologna rinnoviamo il nostro impegno per la verità e la giustizia.Sulla mia pagina Facebook ho pensato di pubblicare una breve biografia di ciascuna delle vittime pugliesi tratte dal lavoro di raccolta fatto dall’Associazione parenti delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.”
Giovanni Luca Aresta, deputato della Repubblica