Mesagne. Deserta la terza gara per l'assegnazione del canile, il Comune pensa a una soluzione
Brutte notizie sul fronte del canile comunale di Mesagne. Anche la terza gara indetta per l’assegnazione della gestione è andata deserta. Non c’è stato nessun interesse da parte di aziende o associazioni ambientaliste a volerne prendere la gestione. Addirittura non ha partecipato alla gara nemmeno la cooperativa che da anni ha la gestione della struttura, tra prorogatio e assegnazioni a tempo determinato. Di contro le tre gare di appalto indette e andate a vuoto hanno fatto spendere al Comune un bel po' di euro per adempiere a tutte le formalità di rito. Le cause di tutto ciò? Probabilmente sono da ascrivere alla mancata convenienza economica dell’importo messo a gara per la gestione del canile.
C’è da aggiungere che nel bando c’è la clausola di salvaguardia per i 7 dipendenti presenti nel canile, assunti a tempo indeterminato con il livello B1, che dovrebbero essere assorbiti dal gestore subentrante. Insomma, chi dovesse prenderne la gestione avrebbe pochi margini di guadagno, o nessuno, tra i costi sostenuti e i ricavi ottenuti. La somma messa a gara dal Comune ammonta a 2 milioni 301 mila 158 euro per un periodo di 3 anni, cioè 767 mila euro all’anno. Il canile, pur avendo una disponibilità di 96 box utili per accogliere 200 cani, ha circa 120 cani presenti poiché la gestione dell’ente pubblico negli ultimi anni è stata di incrementare la presenza dei cani di quartiere sul territorio, ma, soprattutto, di puntare sulle adozioni. In maniera tale da arrivare all’obiettivo di svuotare il canile. Certamente due soluzioni vincenti sotto l’aspetto sociale che hanno permesso di abbassare la presenza dei pelosi all’interno della struttura.
Comunque se questa politica è stata una vincente per la presenza dei pelosi nel canile non lo è stato sotto l’aspetto economico per chi dovrà gestirla poiché l’importo della gestione è proporzionato ai cani presenti. Così, come prevede la legge regionale. Nel frattempo, per cercare di tamponare questo ennesimo flop, in Comune sono già al lavoro per trovare una soluzione alternativa che, in ogni modo, dovrà essere presa entro il prossimo 28 febbraio. Termine previsto dalla legge per la prorogatio concessa alla ditta che gestisce attualmente la struttura.
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