Ad affermarlo è il consigliere comunale di "Civico 26", Emilio Guarini, che continua a incalzare il governo locale affinché dia risposte certe su questo specifico problema che riguarda l'intera città. Cresce la preoccupazione e la irritazione, dunque, della gran parte dei cittadini interessati che hanno considerato "ingiusta ed illegittima" la richiesta del tributo e non hanno pagato. Intanto, si inseguono voci e congetture e si moltiplicano le iniziative estemporanee. "Ciascuno di noi ha una sua idea su cosa sarebbe giusto fare - ha sottolineato Guarini - ma è del tutto evidente che prima di intraprendere una linea d’azione definitiva è necessario sapere cosa hanno fatto i nostri rappresentanti presso la Regione, il Parlamento ed il nostro sindaco". E' chiaro che il capogruppo di "Civico 26" sta mettendo in risalto, su questa specifica vicenda, il mancato coordinamento tra l'onorevole Matarrelli, il consigliere regionale Vizzino e il sindaco Molfetta. "Tutti e tre - ha continuato - si sono affrettati ad esternare la loro indignazione e la necessità di intervenire nelle sedi politico-amministrative competenti, che guarda caso sono proprio la Regione, l’Ente Locale ed il Parlamento nazionale". Ed ha aggiunto: "Al di là dei meriti o delle responsabilità politiche, è quanto mai necessario sapere se c‘è stato un seguito al loro intervento sulla stampa perché, se hanno fatto qualcosa ed è in vista una soluzione, potremo seguire le loro indicazioni. Se non hanno fatto niente, provvederemo noi a far sentire la voce dei mesagnesi irritati, cominciando con il presidente Emiliano e valuteremo come muoverci amministrativamente". Secondo Guarini "i numerosi appelli dei cittadini non hanno avuto risposta. Credo sia giunto il momento che il sindaco riferisca alla cittadinanza”. Eppure alcuni lustri fa, l'unico ad aver fatto qualcosa per i cittadini sulla vicenda "Arneo" fu l'allora difensore civico, divenuto poi sindaco della città, Vincenzo Incalza, con l'Amministrazione del sindaco Damiano Franco. Dopo un ricorso in tribunale da parte dei cittadini i pagamenti furono annullati. Una delle prime class action messa in campo con un'azione che, all'epoca, fece scuola.
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