L'appuntamento elettorale del prossimo novembre deve necessariamente diventare l'occasione, dopo una frattura tanto grave, per riconnettere la cittadinanza cellinese alla cosa pubblica, individuando i bisogni reali di famiglie, associazioni, gangli produttivi e rilanciare la città verso un futuro eticamente limpido.
Proprio perciò ritengo che la specificità della «vicenda Cellino» debba impegnare i soggetti politici ed istituzionali ad un supplemento di responsabilità, utile a spazzare via definitivamente le ombre della precedente indecorosa gestione amministrativa.
Questa fase impone di ragionare insieme e pacatamente, anche sulle personalità in ballo, senza fughe in avanti che potrebbero potenzialmente nuocere all'obiettivo finale, ma concentrandosi sulle qualità politiche e sulla levatura morale dei candidati. Questo è il momento in cui è giusto che le candidature corrispondenti a tale identikit siano avanzate, così da poterne discutere in modo da costruire al meglio il percorso più idoneo.
Certamente la figura, emersa in questi giorni, di Gianluca Budano, specchiato dirigente ACLI dalle relazioni diffuse e consolidate, è una opportunità che si presta a questa prospettiva e quindi un'ipotesi percorribile. Allora si profonda il massimo dello sforzo possibile.
Toni Matarrelli
Deputato della Repubblica