La città potrebbe essere appagata dalla svolta se non fosse stata messa con le spalle al muro per ciò che riguarda l'inaspettato aumento della tariffa Tari. Circostanza, tuttavia, che non riguarda solo Mesagne ma l'intera Italia. Comunque, sono tanti i problemi presenti sulla scrivania del sindaco Pompeo Molfetta e tutti di una certa rilevanza. Lo incontriamo mentre è immerso nella pianificazione dei prossimi impegni.
Sindaco, cosa è accaduto in questi primi 100 giorni di governo.
"Sono successe tante cose, sia belle che meno belle. In ogni modo la passione, l'impegno e l'entusiasmo sono come quelli del primo giorno. Devo confessare che più sono intrigati i problemi più sono determinato ad affrontarli e risolverli. Inoltre, sono soddisfatto perché al mio fianco ho un gruppo di giovani determinati a lavorare bene e lontano dai riflettori, senza legami o laccioli da sciogliere. Certo i problemi sono tanti e difficili. Però pian piano dobbiamo risolverli".
In campagna elettorale si è presentato come il sindaco del cambiamento della macchina amministrativa ma, al momento, non è stato fatto nulla, ciò ha iniziato a deludere i suoi stessi elettori.
"C'è chi si aspetta che con una bacchetta magica cambiamo il mondo. Così non è, la situazione non è così semplice. Il cambiamento ci sarà ma sarà graduale e traguardato su medio termine poiché prima bisognerà assestare la macchina amministrativa, le funzioni generali della pubblica amministrazione. L'eredità del passato pesa in maniera importante. Alcuni cambiamenti si possono attuare da subito".
Tuttavia non può nascondere che negli uffici ci sono netturbini, giardinieri, vigili urbani che, stranamente, svolgono mansioni non specifiche del proprio inquadramento che altri dipendenti, con mansioni specifiche, potrebbero fare al loro posto rimettendo forze utili sul territorio.
"In queste settimane sto studiano l'argomento, sto incontrando le organizzazioni sindacali, i dirigenti e l'atto finale che farò deve essere coscienzioso e giudizioso. Bisogna fare un intervento complessivo di riordino degli uffici e dei servizi. La macchina amministrativa ha una buona cilindrata solo che da alcuni anni si è ingolfata. La cinghia di trasmissione non funziona e i pistoni vanno per fatti loro. Il cambio di metodo comporterà sacrifici ma ne varrà la pena".
Mesagne può rinascere?
"Certamente. Il vento positivo di questa estate, che è andata alla grande, ne è una dimostrazione tangibile. Nei mesagnesi abbiamo ritrovato il senso dell'orgoglio e dell'identità per la loro città. Ora è tempo che Mesagne riacquisti il suo ruolo di leader. Questa estate il settore dell'enogastronomia ha beneficiato molto di questo trend positivo. Altro dato emerso è che questa città può avere un futuro nel settore del turismo. Lo straordinario successo dell'open days ne è stato una dimostrazione tangibile. Tanta gente è giunta da fuori esprimendo complimenti per le bellezze artistiche di Mesagne".
Tari e parcheggi: ulteriori dolori economici per i cittadini.
"E' bene chiarire subito che il Comune non ha aumentato la Tari per fare cassa ma solo perché c'è una legge nazionale che impone che i costi della gestione siano a totale carico degli enti locali. In ogni modo la soluzione della gestione e smaltimento dei rifiuti è complessa e ha bisogno di un intervento della regione. Su questo fronte ci vuole una sterzata”. Ed ha aggiunto: “Mesagne negli ultimi anni ha perso credibilità e funzioni poiché hanno deciso sempre gli altri per noi, e non è bello. Per ciò che riguarda i parcheggi a pagamento è una questione di cultura che porterà dei cambiamenti radicali di costume. Si sono fatti non per tassare ma per dare ordine alla città, oggi caotica e confusa. Infine, è tempo di iniziare a ragionare su una mobilità alternativa all'automobile.
E per il centro storico?
Anche lì ci saranno delle novità, ma devono essere graduali. In questi giorni sono stati posizionati i posacenere e i cestini per le deiezioni canine.