che il prossimo 15 novembre daranno una nuova amministrazione a Cellino San Marco dopo lo scioglimento del Consiglio per mafia. Gianluca Budano ha fatto un passo indietro poichè ha trovato una copiosa incompatibilità ambientale. "Ho riflettuto molto,mi sono letteralmente "donato" giorno e notte, sacrificando affetti e lavoro, per provare a dare una speranza al mio Paese, Cellino San Marco. Tutto cio' perche' la mia terra, merita questo e altro. Devo pero' prendere atto che il contesto socio-politico e' ancora impregnato da logiche vecchie,degenerate e maleodoranti che non puo' essere una tornata elettorale a spazzare, anzi il rischio reale e' che questa tornata elettorale possa peggiorare solo la situazione. Ho provato in tutti i modi a dare una speranza alla terra che mi ha dato i natali,ho provato ad accendere una lampadina nel buio pesto dell'individualismo, delle "sette" politiche e della miopia politica. Ho lavorato perché Cellino abbia una classe dirigente all'altezza di un compito arduo e difficile, quello di ricostruire un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, di cui pochi probabilmente hanno elaborato il lutto, se e' vero come e' vero che avremo probabilmente in corsa per il Palazzo di Citta' una lunga truppa di candidati. Ce l'ho messa tutta, ma non ci sono le condizioni per continuare una battaglia all'interno di un'arena buia, mediocre e legata a una visione medioevale di fare politica. Abbiamo pero' fatto germogliare un seme:quello di chi crede nella legalita', di chi ha un'idea di sviluppo del Paese, di chi ha rimesso Cellino al centro delle relazioni politiche provinciali e regionali, di chi non cede a nessun compromesso per governare a tutti costi la nostra amata Cellino. Il resto?Pettegolezzo e chiacchere. Questo era e se vorremo sara' il progetto di "RicostruiAMO Cellino"; questo e' il progetto che per non implodere, deve restare fuori da questa competizione elettorale,per dimostare che le elezioni non sono l'unico momento in cui i cittadini si mobilitano. Per me si continua a lavorare e sono pronto a spendermi ancora con il realismo pero' di chi guarda all'interesse ultimo del proprio paese e non a quello del 15 novembre che avrebbe potuto anche premiare il mio progetto elettorale, ma tra mille divisioni e frammentazioni che non possiamo permetterci. Ringrazio il nostro Parroco,il Presidente Emiliano, il Presidente Maurizio Bruno , gli Onorevoli Elisa Mariano e Matarrelli Antonio , che con grande senso delle Istituzioni hanno incoraggiato il nostro progetto di rinnovamento e si son fatti carico del neo pugliese di un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose. Nel silenzio assordante di tanti altri".
Le reazioni:
Il sentimento raccolto nel mondo politico locale, appena appresa la notizia del disimpegno di Gianluca Budano a correre per la poltrona di primo cittadino di Cellino San Marco, è di sconcerto e amarezza. Il volto nuovo, l'idea di un rinnovamento radicale, la possibilità di cambiare qualcosa per "ricostruire - come lui stesso ha detto - un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, di cui pochi probabilmente hanno elaborato il lutto", ha gettato la spugna. Amareggiati dalla decisione di Budano sono stati i parlamentari Toni Matarrelli ed Elisa Mariano oltre al presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno, tra i suoi primi e ferventi sostenitori. “Inutile nascondere che la notizia del ritiro della candidatura a sindaco di Cellino di Budano l’ho appresa da Facebook – ha confermato l’onorevole Toni Matarreli -. Devo dire che ci ha sorpresi. Peraltro la decisione è stata assunta, per quel che ne so io, unilateralmente senza sentire i sostenitori locali e nazionali”. Matarrelli non ha nascosto di aver cercato di contattare Budano. “Gli ho inviato un sms chiedendogli di richiamarmi appena possibile. Voglio comprendere bene i termini dell’intera vicenda anche perché lui ha un curriculum di tutto rispetto”. Il parlamentare ha aggiunto: “E’ una figura che si è distinta nell’associazionismo del terzo settore rivestendo anche ruoli di prestigio in ambito regionale e nazionale. Ecco perché intorno a lui è nato un movimento che ha sostenuto subito la candidatura poiché convinti che a Cellino, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, era prioritario dare una svolta. E noi abbiamo appoggiato Budano perché convinti di questa scelta. Adesso il suo ritiro mette in difficoltà quelle energie che si erano riunite intorno a lui. Spero che ci ripensi”. Rammaricato anche Maurizio Bruno, presidente della Provincia di Brindisi il quale non usa mezzi termini: “Se Gianluca non ci ripensa e conferma il ritiro ha perso quella parte della società civile che voleva dare una scolta a Cellino”. Il presidente ha fatto notare che la candidatura di Budano era “un’espressione della società civile in cui sono convenute varie personalità che non si riconoscevano nei partiti tradizionali. Budano è la persona giusta a diventare sindaco per la sua moralità e professionalità”. Ed ha aggiunto: “Probabilmente si sarà ritirato a seguito delle pressioni operate da parte di qualche politico locale. Si sarà reso conto che l’appoggio ampio che aveva chiesto affinché potesse scendere in campo non c’è stato. Come dire a Cellino c’è un’impraticabilità di campo”. L’onorevole del Partito democratico, Elisa Mariano, tra i primi sostenitori della candidatura di Budano non ha voluto rilasciare dichiarazioni su questa vicenda.