Piovono polemiche sul canile di Mesagne In evidenza

Novembre 01, 2015 2908

comune di-mesagneTorna di attualità la gestione del canile comunale di Mesagne grazie a un'interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Partito democratico.

In particolare le reiterate proroghe concesse alla cooperativa "Terra viva" che, esattamente da un anno, ha in gestione il servizio pur non avendo vinto nessuna gara. Certo, c'è da mettere in evidenza che il problema sollevato dal Pd con l'interrogazione non è nuovo ma risale alla gestione dell'Amministrazione Scoditti, sostenuta proprio dal Partito democratico, quando fu sospesa, con delibera 277 del 31 ottobre 2013, l'aggiudicazione della gestione del canile all'associazione che aveva vinto la gara d'appalto per un importo di 690 mila euro, per tre anni di servizio.

Inoltre c'è da chiedersi perché la gestione del canile non è stata risolta nella precedente legislatura e perché la giunta Scoditti si è affidata al regime di "prorogatio" nei confronti della cooperativa, nel caso specifico "Terra viva", che ne aveva la gestione prima che fosse indetta una regolare gara di appalto? Sono i misteri della politica. Ma c'è dell'altro. Con delibera 244 del 18 settembre 2014, la giunta Scoditti aveva incaricato il servizio Politiche sociali e randagismo di attivare la procedura per l’espletamento di una nuova gara per la gestione del canile, predisponendo il capitolato speciale. A poco più di un anno di distanza la nuova gara non è stata indetta.

Tuttavia, per fare chiarezza su quest'argomento, i quattro consiglieri del Partito democratico, Francesco Mingolla, Fernando Orsini, Alessandro Pastore e Rosanna Saracino hanno presentato l'interrogazione per ricordare al sindaco Pompeo Mofetta "se non ritiene di dare rinnovato impulso per l’espletamento della procedura di gara per la gestione del canile comunale e, in caso contrario, le ragioni del mancato espletamento della gara ed in tal caso come intenda procedere in futuro per la gestione del servizio".

Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Calabrese, segretario politico di Progettiamo Mesage, che insieme al suo gruppo da tempo ha messo la gestione del canile nei suoi programmi tanto che l'ex capogruppo, Domenico Magrì, una domenica pomeriggio aveva effettuato un blitz nel canile per sincerarsi dello stato di salute, psichica e fisica, dei pelosi. "Il fatto che vi sia una situazione illegittima, riguardo l’affidamento del servizio del canile comunale, è evidente, atteso che le proroghe tecniche si configurano giuridicamente come dei rimedi di natura eccezionale, finalizzate ad assicurare la prosecuzione del rapporto e garantire la tutela socio sanitaria pubblica, nelle more della stipula di un nuovo contratto d’appalto", ha esordito Calabrese il quale ha fatto notare che "tale situazione è stata ereditata dalla precedente Amministrazione che, nonostante, abbia dato mandato agli uffici di istruire le procedure per la nuova gara, per la verità solo dopo dieci mesi l’annullamento della precedente, non ha poi dato alcun seguito a tale atto di indirizzo".

Tuttavia, ora spetta al sindaco Molfetta porre in essere gli atti necessari a ripristinare l’attuale situazione di illegittimità. "I primi segnali, però, non sembrano andare in questa direzione atteso che durante la sua gestione si è provveduto a prorogare, per altri sei mesi, il servizio e non è stato, al momento, prodotto alcun atto di indirizzo propedeutico all’indizione della gara in parola", ha concluso Calabrese.

Ultima modifica il Domenica, 01 Novembre 2015 14:18