A battere cassa sono state le cooperative costrette a dover ricorrere legalmente per garantire le spettanze dei soci che, da tempo, non percepiscono uno stipendio. Il Comune di Mesagne, intanto, è corso ai ripari e, in queste ore, sta cercando di trovare una transazione che possa bloccare gli effetti devastanti dei decreti ingiuntivi. Della vicenda se n’è parlato anche nello scorso Consiglio comunale.
“Le cooperative cui non sono liquidate le fatture per i servizi svolti, da circa quattordici mesi, reagiscono e si difendono – ha detto in Consiglio comunale l’onorevole Toni Matarrelli – personalmente avrei preferito che non l’avessero fatto ma comprendo le loro ragioni”. Il deputato ha spiegato, quindi, la strategia adottata dall’Amministrazione Molfetta per arginare i danni causati da quest’azione legale. “Davanti a questi fatti abbiamo dovuto resistere e pensato di trovare un accordo, o meglio una transazione, per bloccare gli effetti del decreto. In particolare, il sindaco Molfetta si è assunto un onere importante cercando, con le parti, una transazione: subito 150 mila euro per pagare una parte delle spettanze ai dipendenti”.
Per la restante parte l’Amministrazione comunale ha proposto di aspettare “che arrivino i soldi dalla regione Puglia giacché molti di questi servizi sono finanziati dal fondo nazionale che li trasferisce alle regioni”. “E’ stata un’azione meritoria quella proposta dal sindaco che ha permesso ai lavoratori di percepire una parte di stipendio”, ha continuato Matarrelli secondo cui questi passaggi “andavano fatti con l’appoggio di tutte le altre parti politiche poiché sono d’interesse generale per la pubblica amministrazione”. Il deputato, in ogni modo, non ha nascosto che per l’Amministrazione Molfetta, insediatasi da cinque mesi “non è un periodo fortunato poiché stanno arrivando tutte le disgrazie”. In particolare Matarrelli si riferisce a una raffica di contenziosi arrivati in Comune negli ultimi mesi. Da Ferrovie dello Stato, che ha chiesto un risarcimento milionario perché il Comune non ha rispettato un accordo contrattuale per la chiusura di due passaggi a livello cittadini, a Euroinvest, che ha chiesto una differenza prezzo sulle valutazioni dei suoli della zona industriale dove è stato costruito l’ipermercato.
“In questa situazione - ha spiegato il parlamentare - non possiamo piangerci addosso. Dobbiamo risolvere questi problemi perché non possiamo più delegare ad altri”. Matarrelli, chiaramente, ha accusato i passati amministratori che hanno portato la città ad avere una serie di contenziosi. “Siamo il Comune dei contenziosi e non possiamo più permetterci ciò”, ha fatto notare. Intanto, per l’ Amministrazione la soluzione per bypassare i contenziosi, e onorarli, è l’accensione di un mutuo. “Ben venga un mutuo a basso costo poiché è un’opportunità per risolvere questi disagi finanziari”, ha concluso Matarrelli.