4,5 milioni al Comune di Mesagne In evidenza

Dicembre 27, 2015 2603

comune di mesagne ingressoPioggia di euro, e solo quelli, sulla città di Mesagne.

L'autorità idrica, infatti, ha approvato il progetto di sostituzione della rete idrica urbana stanziando quasi 4 milioni e mezzo di euro. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Molfetta poiché con questo finanziamento dovrebbe essere sostituita l'intera rete idrica del centro storico evitando, in futuro, rotture e perdite di acqua nefaste per le strutture. Alcuni giorni fa, dunque, il consiglio direttivo dell'Autorità idrica pugliese (Aip) ha approvato il “Progetto di sostituzione della rete idrica e fognante del centro storico della Città di Mesagne” per un importo complessivo di 4 milioni 400 mila e 80 euro. Il progetto, benché già presente nel Piano triennale 2014/2017 degli interventi previsti, non era tuttavia stato inserito nel programma degli investimenti licenziato dalla Aip nell’ottobre scorso. "Il rinnovarsi degli episodi di dissesto idrogeologico nella nostra città, l’ultimo dei quali lo scorso settembre in via Felice Ronzini, hanno indotto l'Autorità idrica a inserire l’intervento di Mesagne tra quelli da finanziare", ha precisato il sindaco Pompeo Molfetta. Adesso il progetto passa all’Acquedotto Pugliese, organo esecutivo dell’Autorità idrica, che ha il compito di appaltare e realizzare le opere. Intanto, l’Amministrazione comunale manterrà alta l’attenzione per raggiungere l’obiettivo in tempi ragionevoli. Per il sindaco Pompeo Molfetta, componente del direttivo Aip, si tratta di «un importante tassello per la riqualificazione del centro storico e la riduzione del rischio idrogeologico, obiettivo prioritario di questa Amministrazione». Il dissesto idrogeologico di una parte del centro storico si è verificato nel gennaio del 2014 quando un intero quartiere aveva subito uno smottamento di qualche centimetro. Tempestivo fu l'intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici del Comune che, davanti a una e propria emergenza, decisero di evacuare diverse abitazioni e attività commerciali. Da allora è sempre stato un rimpallo di responsabilità, tra Comune e Acquedotto pugliese, circa le cause del dissesto. C'è chi le addossava all'innalzamento della falda idrica chi, invece, a varie rotture delle rete. Da questa situazione di dissesto sono scaturiti diversi contenziosi. Diversi cittadini, infatti, hanno promosso un'azione legale contro l'Acquedotto pugliese che, a sua volta, ha chiamato in causa il Comune per corresponsabilità. L'esposizione debitoria, al momento, non è definibile. Dal 2014 ad oggi si sono verificati altri smottamenti sia nel centro storico che nelle aree limitrofe.