Mesagne. Licenziate dall'Asl e riassunte dopo 5 anni In evidenza

Gennaio 29, 2016 3050

ospedale ingressoDopo cinque anni di vertenza sindacale ieri mattina, (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

presso l'ispettorato del Lavoro di Brindisi, è stato siglato l'accordo tra l'Asl e le otto ex fisioterapiste, della medesima azienda, che nel 2011 furono licenziate in ossequio a una legge regionale che aveva imposto l'interruzione del rapporto di lavoro. Ieri mattina l'incubo è finito e tra pochi giorni riprenderanno servizio. La storia ha inizio il 1° agosto del 2011 quando, in ossequio a una legge regionale, otto fisioterapiste assunte con contratto a tempo indeterminato presso l'Asl di Brindisi, con attività nei presidi di Mesagne, San Pietro, Fasano e Brindisi, furono licenziate. In pratica causa della sentenza avversa della Corte costituzionale, che ritenne illegittima la legge della Regione Puglia numero 4 del 2010 che aveva avviato il processo di stabilizzazione delle fisioterapiste. Le stesse, quindi, furono licenziate. Un fulmine a ciel sereno per le dipendenti che si ritrovarono, nel giro di qualche ora, senza lavoro. In questi anni qualcuna di loro ha trovato un altro lavoro precario qualcun'altra è stata meno fortunata ed è rimasta a casa. Nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno avviato una lunga ed estenuante trattativa per cercare di far riassumere le fisioterapiste fino a quando nei giorni scorsi è stato siglato un accordo tra la Cgil Funzione pubblica e la direzione dell'Asl Br1. Adesso l'azienda ha trenta giorni di tempo per espletare le formalità di rito e inviare alle ex dipendenti la lettera di assunzione. "Inutile dire che siamo contentissime di questa decisione che aspettavamo, per la verità, da anni - hanno spiegato alcune di loro all'uscita dalla sede provinciale del Ministero del Lavoro-. E' la fine di un incubo iniziato cinque anni fa con il licenziamento per noi del tutto inaspettato". Alcune di loro non hanno dimenticato questi cinque anni. "Sono stati anni difficili - hanno aggiunto - nelle nostre famiglie abbiamo dovuto moltiplicare i sacrifici pur di andare avanti dignitosamente e con onestà. Per anni le nostre richieste sono state snobbate. In ogni modo abbiamo sempre nutrito la speranza che prima o poi il "miracolo" poteva verificarsi". Così è stato. La ragione, di un pool di uomini, ha vinto sulla burocrazia. Inutile dire che le fisioterapiste ieri sprizzavano gioia da tutti i pori. "Permetteteci però di ringraziare chi ha permesso che ciò si verificasse - hanno aggiunto le fisioterapiste - dal segretario della Cgil Antonio Macchia al direttore dell'Asl, Giuseppe Pasqualone. E poi i politici che hanno seguito il nostro caso senza mai abbandonarci. Tra questi l'onorevole Toni Matarrelli. Persone, insieme ad altre, splendide che sono andate ben oltre il loro ruolo istituzionale".  

Ultima modifica il Venerdì, 29 Gennaio 2016 08:16