Golpe bianco a Mesagne?

Febbraio 26, 2016 2848

comune di mesagne ingressoÈ in piedi un tentativo di destabilizzazione

- che sembra esulare dalla corretta dialettica governo-opposizione - da parte di alcune tra le minoranze politiche. Questa operazione utilizza lo strumento della polemica forzosa, sterile, pretestuosa e si configura come una sorta di gioco al massacro, perché ignora gli interessi superiori della città. Noi, è appena il caso di precisarlo, non ci stiamo. Attraverso democratiche elezioni abbiamo avuto in consegna il diritto-dovere di governare, responsabilità complessa dalla quale non ci faremo affatto distrarre, tanto che a questa nota non ne seguiranno altre. Fin dall'esordio della consiliatura, abbiamo assistito ad una surreale e insistente sequela di interrogazioni ed interpellanze, quasi che i mali della città avessero avuto origine in concomitanza con l'attuale amministrazione, quasi che i precedenti 27 anni dei governi a guida PCI-PDS-DS-PD fossero stati impeccabili (senza peccato) ed immacolati (privi di macchie). In quella guerriglia manca l'approfondimento ai problemi endemici e reali della nostra comunità e del Paese stesso: la dilagante povertà, la carenza di offerta lavorativa, i deficit abitativi, ad esempio. Così come manca il rispetto di forma e di sostanza per l'impegno, la fatica e la passione messa in campo dai rappresentanti istituzionali al governo (sindaco, parlamentare, consigliere regionale, assessori e consiglieri), i quali profondono uno sforzo importante per tutelare, difendere e promuovere la nostra città in direzione della partecipazione attiva, del rispetto per la legalità e del coinvolgimento attivo nelle scelte fondamentali della vita amministrativa. In quanti potranno credere che, nei 7 (sette!) mesi di governo a guida Molfetta, Mesagne sia improvvisamente assurta a landa desolata? Una terra di nessuno in cui il centro storico è privo di attenzioni e provvedimenti, piazza Commestibili abbandonata a se stessa, le vie e le piazze sono luride e preda di vandali, il servizio di nettezza urbana è tanto carente da risultare allarmante, gli impianti sportivi disfunzionali o non a norma? O forse la colpa del neosindaco è di non aver risolto tutte quelle vertenze accumulate negli anni in pochi mesi? Per l'azione fin qui condotta dalle opposizioni, Pompeo Molfetta è un carnefice o, nella migliore delle ipotesi, un incapace. Un trentennio di incontrastato governo, di gestione del consenso, di occupazione dei gangli sociali produce, una volta bruscamente interrotto, perlomeno una difficoltà di ordine psicologico, anche comprensibile. È difficile così ricominciare e mettersi in gioco nel ruolo dell'opposizione. Che può e deve incalzare, ammonire ove necessario, controllare e vigilare, ma non può e certamente non deve demonizzare o addirittura ostacolare l'operato di una amministrazione democraticamente eletta. I metodi utilizzati si pongono come obiettivo quello di buttarla in rissa, livello che non troverà la nostra attenzione ed il nostro interesse. Piuttosto, anche consapevoli del potenziale del PD, chiediamo uno sforzo supplementare, cioè di tornare a svolgere un ruolo propositivo, come hanno dimostrato quelle altre forze di opposizione che hanno a cuore il bene comune e rifuggono dalla compulsione al Far West. Noi stiamo programmando e già cambiando la nostra città, in attesa - perciò occorrerà dismettere la frenesia in favore di un po' di sana pazienza - di chiedere un bilancio ai cittadini a fine consiliatura. Se Mesagne sarà migliorata dove necessario, se i livelli di vivibilità e civiltà saranno cresciuti, allora avremo vinto tutti. È per questo che è inaccettabile l'atteggiamento di chi scommette sul fallimento di questo governo soltanto per l'astinenza da troppo e troppo longevo potere: perché confida nella sconfitta di una comunità intera. I consiglieri comunali: Alessandro Campana Antonella Catanzaro Alessandro Cesaria Antonio Esperte Vito Lenoci Antonello Mingenti Giuseppe Semeraro Omar Ture Luigi Vizzino