Redazione

7/Ter Bradanico-Salentina. Consiglieri cdx a Maurodinoia: “non scarichi su Anas e Ministero l’accantonamento del raddoppio a 4 corsie della Lecce-Taranto”.


Nota dei consiglieri regionali di centrodestra Paolo Pagliaro, Luigi Caroli, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Massimiliano Di Cuia, Antonio Gabellone, Paride Mazzotta, Renato Perrini, Antonio Scalera. “Finalmente, dopo il nostro martellamento pressante sulla mancata realizzazione della strada a quattro corsie Lecce-Taranto, l’assessora regionale ai Trasporti Maurodinoia si è svegliata per venirci a raccontare fandonie. Con il solito gioco dello scaricabarile, addossa ad altri – Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – le responsabilità dell’inadempienza della Regione Puglia rispetto all’impegno contenuto nella nostra mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a luglio 2022, che impone una nuova valutazione dei costi/benefici dell’opera di raddoppio, da due a quattro corsie, della strada statale 7/ter Bradanico-Salentina, da parte del Nucleo di valutazione regionale. Nucleo che, con superficialità e pressapochismo, in passato ha stabilito che la realizzazione del tracciato a quattro corsie non fosse necessario, sulla base di semplicistiche analisi basate su calcoli non veritieri. È stata accantonata così una infrastruttura vitale per lo sviluppo dell’area ionico-salentina, condannata a collegamenti viari di serie B. 
Il comunicato stampa tardivo e inattendibile, diffuso dall’Assessorato regionale ai Trasporti in queste ore, è un maldestro tentativo di evitare il confronto con noi consiglieri regionali, rappresentanti e difensori del territorio salentino in questa battaglia di giustizia contro il solito Bari-centrismo delle politiche regionali in tema di mobilità e trasporti. Ma non potrà sottrarsi, l’assessora Maurodinoia, all’audizione in Commissione Trasporti alla quale l’abbiamo convocata con una richiesta congiunta, a diretto confronto anche con i sindaci dei comuni interessati dal tracciato della statale. Sindaci che continuano a ribadire il loro no ad interventi di ripiego limitati alla messa in sicurezza dell’attuale strada a due corsie, chiedendo il rispetto del progetto originario per mettere finalmente in collegamento diretto, moderno e sicuro gli unici due capoluoghi della Puglia ancora privi di una strada a quattro corsie: Lecce e Taranto.
La verità è che, senza un’analisi costi/benefici positiva da parte del Nucleo di valutazione regionale, il Ministero dei Trasporti non può dar seguito all’accordo di programma per la realizzazione delle quattro corsie. Le interrogazioni rivolte ora al Governo su input della Regione sono soltanto un tentativo strumentale di addossare all’esecutivo nazionale di centrodestra scelte che vanno invece imputate ai precedenti Governi di centrosinistra e alla Regione stessa, che hanno deliberatamente impedito il raddoppio della 7/ter Bradanico-Salentina. Chiediamo finalmente verità, trasparenza e rispetto”.

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Nel lussuoso e magico contesto del Resort MASSERIA ELYSIUM  presso Contrada Suppenna a Mesagne ieri sera i titolari della azienda hanno voluto offrire ad atleti e dirigenti della Omega Volley una cena di buon Augurio per l'impegnativo incontro di Coppa Puglia da disputarsi sabato  a Potenza  contro i locali della VIRTUS. Accolti in maniera estremamente calorosa dal team-manager Ugo Calo' la Omega ha trascorso una serata spensierata dopo aver sostenuto un durissimo allenamento un'ora prima.Presenti oltre tutti gli atleti della rosa anche i massimi dirigenti nelle persone del presidente Gianfrancesco Castrignano',del Vice Aldo Indolfi e del Presidente Onorario Raffaele Montanaro.La serata e' stata deliziata da portate degne di un pranzo di matrimonio annaffiate da vini pregiati di valore assoluto." E' stata davvero una bellissima e inaspettata sorpresa quella offertami dal nostro grande amico e sostenitore Ugo Calo".Cosi ha esordito il Dott. Aldo Indolfi alla fine della serata ."Sorpresa che sta' ad indicare quanto il tessuto economico locale sia sensibile verso certe tematiche sportive senza le quali tutto il nostro lavoro evaporerebbe come rugiada al mattino.Ci vorrebbe una pagina di giornale per elencarli tutti quanti i nostri Sponsor Sostenitori ma non e' detto che prima o poi non la realizzeremo.Per adesso ci limiteremo a ringraziare oltre al citato buon Ugo la Proprietaria della Azienda Elysium la Dottoressa Marica Russo e la Direttrice del Resort Federica Arseni che ci hanno accolto in maniera davvero mirabile. E poi non si puo' non citare il tocco magico dello  Chef Fabio Vetrugno le cui pietanze hanno riscosso unanimi entusiasti pareri nei nostri atleti i quali hanno promesso che quando si sposeranno ,se mai si sposeranno, sceglieranno Masseria Elysium per il pranzo di nozze.Concludo sottolineando come costante e attento sia stato il servizio da parte degli operatori in sala con in testa la Maìtre Antonella Cucchi affiancata egregiamente da Mino Leone Luca Longo e Giorgio Costa. Speriamo che sabato a Potenza ci torni...la fame!!"

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Mercoledì 31 gennaio si è svolta nell’Aula Consiliare di Castello Imperiali l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria “Compra a Francavilla”, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale e Confesercenti Brindisi per incoraggiare gli acquisti nei negozi francavillesi durante il periodo natalizio.

Il concorso a premi “Compra a Francavilla” – commentano gli Assessori Numa Ammaturo e Carmine Sportillo – è ormai un appuntamento irrinunciabile del Natale cittadino. I numeri di questa edizione, con quasi 10 mila ticket ceduti, ci incoraggiano a fare ancora di più. Il mondo del commercio sta risentendo molto dei cambiamenti epocali in corso. Il nostro compito è creare le condizioni favorevoli per spingere le persone ad andare oltre le piattaforme, uscire di casa, socializzare ed entrare nei negozi. Per fare questo occorre trasformare anche il semplice acquisto in una esperienza. La lotteria di Natale, gli allestimenti e gli eventi sono strumenti che possono favorire questo processo. Come Amministrazione Comunale continueremo a fare la nostra parte.

I primi quattro premi, consistenti in buoni spesa compresi tra 500 e 300 euro, sono andati ai biglietti con i numeri 2076 (primo premio), 1252 (secondo premio), 202 (terzo premio), 387 (quarto premio) e 6480 (quinto premio).

Ad aggiudicarsi il buono spesa da 100 euro, dal quinto al quindicesimo estratto, sono stati i numeri 7856, 3301, 898, 5568, 938, 3008, 3401, 6181, 7085, 3190.

I premi da 50 euro, dal sedicesimo al trentacinquesimo estratto, vanno invece ai biglietti con i numeri 6405, 6995, 8308, 5646, 1007, 957, 3351, 3386, 8921, 9112, 6163, 3071, 1029, 6690, 1763, 3110, 5757, 365, 6322 e 3192.

I ticket fortunati sono stati estratti tra i biglietti rilasciati tra sabato 16 dicembre e lunedì 8 gennaio a tutti coloro che hanno effettuato acquisti per un importo minimo di 30 euro in uno degli esercizi commerciali che hanno aderito al concorso. Saranno ora i vincitori a scegliere in quale negozio utilizzare i buoni spesa.

Le persone in possesso di uno dei biglietti sorteggiati dovranno scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con i propri dati e la copia del biglietto. In risposta saranno indicate le modalità di ritiro del buono spesa.

All’estrazione erano presenti gli Assessori Numa Ammaturo e Carmine Sportillo, la Consigliera Comunale Alessandra Latartara ed il referente cittadino di Confesercenti Brindisi Mino Vacca.

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TAGLIO DEI FONDI AL CENTRO CRISALIDE DI BRINDISI:

SOLIDARIETÀ DALLA RETE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA DELLA PUGLIA

La Rete dei Centri Antiviolenza della Puglia esprime massima solidarietà al Centro Crisalide che, dal 1° febbraio, cessa il suo servizio di sostegno e tutela di minori maltrattati e di persone fragili, a causa della sospensione dei finanziamenti del Comune di Brindisi.

Un caso che fotografa pedissequamente la situazione in cui versa itutta quell’area del Terzo Settore che si occupa principalmente di contrastare l’abuso e il maltrattamento all’infanzia e la violenza di genere.

Eppure, il servizio offerto dal Centro Crisalide da 25 anni riguarda l’intera collettività: un servizio innovativo, radicato nel territorio, portato avanti in modo professionale nonostante le incertezze e la precarietà economica. Ci domandiamo: perché disperdere un patrimonio di esperienza già forte e operante? Perché interrompere un cambiamento culturale di cui la collettività è assettata, ma della cui necessità ci si accorge solo quando vengono accesi i riflettori della cronaca nera?

La Rete dei Centri Antiviolenza che opera sul territorio pugliese esprime, dunque, massima vicinanza al Centro Crisalide, a tutte le operatrici, alle donne e ai minori che hanno perso un punto di riferimento e si oppongono a scelte politiche che preferiscono risparmiare sulla salute invece che promuovere il benessere psicofisico della comunità.

La Rete dei Centri Antiviolenza della Puglia:

Sud Est Donne Aps

Pandora ODV Ets

Alzàia Onlus Ets

Associazione Riscoprirsi Aps

Cooperativa di promozione sociale e solidarietà – Centro Antiviolenza Save

Aps Io sono Mia Ets

Cooperativa Artemide Centro Antiviolenza La Luna

Sater srl impresa sociale

Centro Antiviolenza LiberaMente

APS Giraffa

OdV Impegno Donna

Safiya APS

Il Filo di Arianna

Centro Antiviolenza Io Donna di Brindisi

Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza ets

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Fabiano Amati (Azione) e Mauro Vizzino (Per la Puglia, presidente III Commissione Sanità).

“Sulla radiologia interventistica al Perrino di Brindisi ancora nessuna notizia sulla riapertura del servizio. Sono passati sedici giorni dalla riunione della Commissione e abbiamo ottenuto solo un protocollo operativo di trasporto dei pazienti da Brindisi a Lecce o Taranto, più o meno ciò che si faceva già.

Per spiegare ancora più forte e chiaro che un Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) di II livello non può esistere senza la radiologia interventistica e che tale inerzia fa emergere rischi per la salute e per la responsabilità di chiunque ometta di fare ciò che sarebbe doveroso, abbiamo chiesto lo svolgimento urgente di una nuova riunione della III Commissione, aperta ai sindaci della provincia.

Eppure la soluzione è relativamente semplice: un provvedimento provvisorio, di natura interaziendale e con gli indennizzi di legge, per far transitare il personale specializzato dai presidi non configurati come Centri di trauma”.

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“Per il centro anziani si sistemi subito l’impianto di riscaldamento e si ribandisca la gestione con criteri di massima pubblicità e trasparenza”

Le difficoltà riscontrate nella gestione del centro anziani di Bozzano non sorprendono affatto, confermando quanto denunciato nelle scorse settimane dal PD di Brindisi. In tempi non sospetti, il Partito Democratico cittadino infatti aveva sollevato forti dubbi sulla scarsa pubblicità data al bando e sull'inopportunità di affidare la gestione ad un'associazione notoriamente vicina ad un consigliere comunale di maggioranza come sostenuto da più parti.

La notizia della rinuncia dell'associazione "Officina sociale" a causa di presunti problemi all'impianto di riscaldamento, peraltro risaputi, è la conferma di una vicenda che è partita male e continuata peggio.

È comprensibile la determinazione degli anziani ad avere un luogo dove socializzare dopo tanto tempo e per questo, come partito, abbiamo sostenuto fortemente che l’immobile fosse dotato degli opportuni certificati di sicurezza. Invece non abbiamo mai condiviso, e denunciato pubblicamente,  le pressanti sollecitazioni politiche di gruppi della maggioranza che evidentemente avevano a cuore più le loro promesse che il benessere degli anziani. Forse il l’obiettivo, neanche tanto nascosto, era quello di gestire il centro anziani per fini non prettamente sociali e ludici. Sta di fatto che ora emerge, come sostiene, guarda caso, un consigliere comunale di maggioranza che si fa portavoce dell’associazione aggiudicataria del centro anziani, che non sussisterebbero le condizioni per utilizzare il centro.

La circostanza che il vincitore dell'avviso pubblico abbia fatto sapere, in maniera singolare per tramite un consigliere comunale di maggioranza, senza una comunicazione ufficiale, di non poter rispettare tutte le condizioni del bando avvalora i nostri dubbi e rafforza la nostra richiesta. Rinnoviamo perciò l'invito al Sindaco Marchionna di annullare la procedura di gara e di rilanciare il bando con la massima pubblicità non appena la struttura sarà completamente pronta per essere affidata. È fondamentale garantire trasparenza, equità, efficienza e rispetto delle condizioni stabilite nell'interesse della comunità e degli anziani coinvolti.

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Dal divieto delle insalate in busta e dei cestini di pomodoro all’arrivo nel piatto degli insetti, dal nutriscore che boccia le eccellenze Made in Italy al via libera alle etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino, dal permesso alla vendita del prosek croato e agli altri falsi fino alla possibilità di importare grano dal Canada dove si coltiva con l’uso di glifosato secondo modalità vietate in Italia. Sono solo alcune delle follie europee che rischiano di tagliare del 30% la produzione di cibo Made in Italy, contro le quali migliaia di agricoltori da tutta Europa con la partecipazione per l’Italia della Coldiretti sono scesi in piazza assieme al presidente Ettore Prandini a Bruxelles, dove si tiene il Vertice straordinario dell’Ue con la presenza del premier Giorgia Meloni.

In piazza è stata allestita una mostra sulle “Follie dell’Europa a tavola” per toccare con mano gli effetti di normative ideologiche e senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare degli italiani, a partire dalla Dieta Mediterranea, e il sistema produttivo nazionale basato sulla qualità e su tradizioni millenarie, favorendo le importazioni dall’estero, con gli arrivi di cibo straniero che nel 2023 hanno raggiunto lo storico record di 65 miliardi di euro.

In Italia nel 2023 sono più che raddoppiate per un totale di ben oltre il miliardo di chili le importazioni di grano dal Canada trattato con glifosate secondo modalità vietate a livello nazionale – denuncia la Coldiretti – nel sottolineare la necessità che in Europa venga fatto valere il principio di reciprocità affinché tutte le importazioni rispettino tutti i criteri in termini ambientali sanitari e nel rispetto delle norme sul lavoro vigenti nella Ue.

ll nuovo regolamento sugli imballaggi dell’Unione Europea rischia di cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete con un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari. Una scelta che – sottolinea la Coldiretti - apre ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori. Grazie al pressing di Coldiretti è stata comunque introdotta la possibilità per gli Stati membri di sospendere il divieto a livello nazionale.

Ingiusta e fuorviante è anche l’idea di – continua Coldiretti – equiparare gli allevamenti, anche di piccole/medie dimensioni, alle attività industriali contenuta nella direttiva emissioni. Nonostante il fatto che il compromesso raggiunto abbia corretto grazie alla Coldiretti molti degli eccessi contenuti nella posizione iniziale della Commissione per il settore bovino, restano preoccupazioni per i settori suino ed avicolo.

L’Unione Europea peraltro vuole sacrificare produzioni alla base della dieta mediterranea, ritenute meno importanti pur di portare avanti la propria irrealistica proposta di dimezzare l’uso di fitofarmaci che secondo la Commissione colpirebbe maggiormente produzione, dal vino al pomodoro, simbolo dell’Italia. Un provvedimento che – sottolinea la Coldiretti – avrebbe un impatto devastante sulla produzione agricola dell’Unione Europea e nazionale aprendo di fatto le porte all’importazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Serve un approccio realistico per sostenere l’impegno dell’agricoltura verso la sostenibilità che ha già portato l’Italia a classificarsi come la più green d’Europa con il maggior numero di imprese agricole che coltivano con metodo biologico su circa 1/5 della superficie agricola totale e il taglio record in un decennio del 20% sull’uso dei fitofarmaci che restano essenziali per garantire la salute delle coltivazioni.

Senza dimenticare il fatto che l’Unione Europea dopo aver dato il via libera all’uso alimentare di larve, vermi, grilli e cavallette abbia concesso l’autorizzazione all’Irlanda di adottare sulle bottiglie di vino un’etichetta con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, – continua la Coldiretti – come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” Un eclatante tentativo di demonizzare il consumo di vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino ai pasti il cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli

Un attacco a prodotti simbolo del Made in italy che viene anche dall’etichetta a colori, il cosiddetto Nutriscore, etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – sottolinea la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti sintetici di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – vogliono escludere paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine che la Ue dovrebbe invece promuovere. Una disattenzione – precisa la Coldiretti - confermata anche dal fatto che l’Unione Europea continua a tollerare da anni la commercializzazione del Prosek croato che sfrutta la notorietà sul mercato internazionale del vero Prosecco Made in Italy, il vino tricolore più venduto al mondo e fra i più imitati anche in Europa dove si moltiplicano le caricature del Made in Italy.

“Chiediamo alle future istituzioni Ue di iniziare fin da subito a riflettere su come adattare la futura Pac alle rinnovate esigenze di redditività e competitività delle imprese agricole nel nuovo scenario internazionale che richiede all’Unione Europea di sostenere la propria capacità produttiva nell’agroalimentare” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di favorire l’innovazione nelle campagne anche attraverso la nuova genetica green (Tea) e l’agricoltura 5.0.  Le sfide attuali e quelle future, anche in vista di futuri allargamenti dell’Ue impongono – precisa Prandini - scelte ambiziose in termini di bilancio dell’Unione che dovrà riconoscere il ruolo centrale del settore agroalimentare se vogliamo mirare ad una sempre maggiore sovranità alimentare a livello europeo per garantire cibo sicuro per i nostri cittadini.

 

POLIZIA DI STATO: PASSAPORTI ANNO 2023 +69,6%

 

TEMPI DI PRENOTAZIONE E DI RILASCIO

GIORNI DI APERTURA

 

DATI DELL’ATTIVITÀ DELL’UFFICIO PASSAPORTI

RELATIVI AGLI ANNI 2022/2023

 

Al fine di ottimizzare le procedure amministrative ed operative per il rilascio dei passaporti sono state disposte alcune modifiche relative agli orari delle attività di sportello degli Ufficio Passaporti della Questura e dei Commissariati di P.S. di Ostuni e Mesagne.

Attraverso il planner dell’agenda passaporti, sono stati modificati gli orari di apertura al pubblico al fine di ridurre i tempi per la richiesta del passaporto, estendendo in tal modo la fascia oraria di apertura al pubblico ed implementando quindi il numero degli appuntamenti giornalieri.

 

Tali modifiche promuoveranno un incremento delle acquisizioni dei dati dall’utenza con conseguente diminuzione dei tempi di attesa delle richieste di passaporto.

 

QUESTURA DI BRINDISI

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO UFFICIO PASSAPORTI

 

  • dal lunedì al venerdì con orario 08.30 / 12.30
  • mercoledì con orario 14.00 / 16.00

 

COMMISSARIATO P.S. DI OSTUNI

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO UFFICIO PASSAPORTI

 

 

  • lunedì – martedì – giovedì - venerdì con orario 09.00 / 13.00
  • mercoledì con orario 15 / 18

 

 

COMMISSARIATO P.S. DI MESAGNE

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO UFFICIO PASSAPORTI

 

 

  • lunedì – mercoledì – giovedì - venerdì con orario 09.00 / 13.00
  • giovedì con orario 15 / 18

 

MODALITA’ DI PRENOTAZIONE ALTERNATIVA ALL’AGENDA ON-LINE

L’utente potrà evidenziare la necessità di anticipare l’appuntamento ottenuto tramite prenotazione on-line evidenziando e documentando le motivazioni dell’urgenza relativamente ai viaggi per motivi di lavoro – studio – salute – turismo, rivolgendosi ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

Questura:                                           Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Commissariato di P.S. di Ostuni:      Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Commissariato di P.S. di Mesagne: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il personale dell’Ufficio Passaporti continuerà a garantire la costante disponibilità per contribuire in maniera ottimale a soddisfare le esigenze e le richieste dei cittadini che nel corso degli anni hanno registrato il seguente incremento:

 

ISTANZE DI PASSAPORTO ANNO 2022 – 2023

ANNO 2022

TOTALE ISTANZE PRESENTATE NR. 6.763

(Brindisi/Mesagne/Ostuni)

 

ANNO 2023

TOTALE ISTANZE PRESENTATE NR. 11.026 (Brindisi/Mesagne/Ostuni)

Incremento rispetto:

 

anno 2022: + 63 %

 

PASSAPORTI RILASCIATI ANNO 2022 – 2023

ANNO 2022

TOTALE PASSAPORTI RILASCIATI NR. 6.525 (Brindisi/Mesagne/Ostuni)

 

ANNO 2023

TOTALE PASSAPORTI RILASCIATI NR. 11.064 (Brindisi/Mesagne/Ostuni)

Incremento rispetto:

 

anno 2022: + 69,6 %

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La gestione dei servizi sanitari è un tema che sembrerebbe interessare solo gli addetti ai lavori – politici, sindacati ed ordini professionali – fino a quando per necessità o urgenza non si è costretti personalmente a dover ricorrere alle cure sanitarie o ad una visita di controllo. Quando si varca la soglia dell’Ospedale Perrino di Brindisi o di un altro Punto sanitario in provincia con un proprio caro o in prima persona il tema di una Sanità efficiente, capace di dare risposte alle urgenze ma anche alle esigenze di salute programmate e programmabili, diventa improvvisamente la priorità assoluta e tutto il resto e tutte le ragioni – lavoro, economia, politica, risorse, burocrazie – passano in secondo piano. Sulla Salute non si scherza ma come sta accadendo al nostro territorio ci si rassegna.

Per il Sindacato questo è inaccettabile: non esiste battaglia per la dignità del lavoro se il primo dei diritti costituzionali, quello alla Salute, non è garantito a tutti indistintamente, senza differenze economiche o di residenza. E non cerchiamo confronti fra Brindisi e floride città del Nord ma tra Brindisi ed altre pugliesi, nella stessa regione, quindi con le medesime risorse e regolamenti considerando i pesi specifici di ogni realtà territoriale.

Brindisi è la maglia nera della Puglia: troppo piccola per valere sui Tavoli che contano tanto che anche i suoi rappresentanti istituzionali – alcuni con un ruolo di primo piano in importanti organismi di gestione della Sanità Pubblica - sembrano avere difficoltà a far valere le proprie ragioni. I cambi di programma, l’inerzia e le continue interpellanze rivolte alla Regione dalla Terra di Brindisi poche volte si sono tramutate in soluzioni concrete tanto che negli ultimi anni i brindisini vivono una rassegnazione che riteniamo essere la più pericolosa delle sconfitte sociali. Valutare come inutile la lotta per una causa giusta, come i livelli essenziali di assistenza sanitaria, certifica la morte della società civile. 

L’ultimo caso, solo cronologicamente, quello dell’importante servizio di Radiologia Interventistica verso cui l’attenzione si è riaccesa solo dopo una vita spezzata. Tanti annunci e denunce pubbliche ma Brindisi rimane ancora sguarnita. A Bari non sarebbe mai accaduto, ne siamo certi.

I casi clamorosi sono molti come l’assenza della Terapia Intensiva Neonatale sotto le 34 settimane, le decine di posti letto che non si riescono ad attivare in vari reparti a Brindisi come in provincia, i Centri Prelievi periferici nei vari Comuni, la Medicina Territoriale mai concretamente partita e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

La Regione Puglia, per competenze e responsabilità, ha il ruolo di guida ma anche i Sindaci, principale Autorità Sanitaria di un Comune, ed il management che a vario titolo organizza i servizi sanitari locali sono chiamati in causa sull’attuale stato dell’arte.

Accanto alle tante criticità conosciamo anche diverse eccellenze: ce le testimoniano in prima persona i tanti Rappresentanti Sindacali che vivono ogni giorno la Sanità brindisina da addetti ai lavori. Gran parte del personale medico ed infermieristico lavora in modo professionale e con spirito di abnegazione ed a loro va il nostro vivo ringraziamento ma le risorse umane sono poche, ovunque, in quasi tutti i servizi. In Puglia solo a Brindisi non si riesce ad assumere o lo so si fa in misura nettamente minore rispetto al resto della regione. Figli di un dio minore. Finché non tocca ad ognuno di noi essere il paziente di turno.

Anche sul tema sanitario, cosi come su altre decisive sfide per questo territorio, la UIL di Brindisi rinnova l’invito all’intera classe dirigente di lavorare assieme per comprendere e mettere subito in campo strategie ed azioni capaci di dare risposte a breve e medio periodo. Non parliamo di singole vertenze: le conosciamo e siamo coinvolti in ognuna di esse quotidianamente. Auspichiamo azioni di Sistema capaci di riportare civiltà e rispetto per i cittadini di Brindisi. Per non morire di rassegnazione.

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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In riferimento a quanto dichiarato nella giornata di ieri, 30 gennaio, dal presidente della prima Commissione consiliare regionale, Fabiano Amati, e riportato da alcuni organi di stampa, circa l’installazione del nuovo angiografo nel reparto di Cardiologia del Perrino di Brindisi, la Asl sottolinea che i lavori procedono senza alcun ritardo.
 
I lavori hanno avuto inizio il 13 novembre 2023 e, come da cronoprogramma e relativa notifica trasmessa agli organi di competenza, la conclusione con la successiva installazione dell’apparecchiatura è prevista entro il 15 marzo 2024. Pertanto, la data indicata per il termine dei lavori non risulta fissata per il 19 dicembre 2023 come dichiarato: si tratta di un riferimento temporale che non corrisponde alla reale pianificazione delle attività.
 
L’esecuzione dei lavori, quindi, procede nel pieno rispetto del cronoprogramma sottoscritto con gli operatori economici affidatari e, al momento, non si ravvisano particolari difficoltà per il rispetto dei tempi preventivati.