Redazione

Sembra essere scomparsa nel nulla una macchina tipografica deli anni ’30 donata al comune di Mesagne nel 2008 dall’Antica tipografia “Castorini”, attiva in città fin dal 1890, per essere collocata in una costituenda tipoteca, ossia un museo della stampa. Un macchinario molto ricercato dai collezionisti proprio per la preziosità storica dello stesso. Dal peso di 2800 chilogrammi questa tipologia di macchina, costruita nel 1920 dalla Nebiolo di Torino, era in grado di stampare fogli con dimensioni fino a 70 centimetri per 100, utilizzando caratteri in legno. La macchina tipografica da alcuni lustri era stata depositata, in attesa di una collocazione finale, in un deposito dell’ente presso l’ex convento dei frati Domenicani. Insieme al macchinario la tipografia aveva donato una serie di caratteri mobili in legno di ciliegio di svariate misure e modelli, maiuscolo, minuscolo, corsivo, stampatello; caratteri di piombo e antimonio di varie dimensioni; mobili in legno con cassettiere dove trovavano alloggio i caratteri. Ed ancora una macchina fotografica lineare per i grandi formati e clichés in legno che simboleggiano stemmi dei vari Comuni della provincia; clichés in stampo di alluminio che simboleggiano stemmi di tanti partiti politici che si sono succeduti durante il secolo scorso, alcuni erano addirittura scolpiti a mano. E poi marchi di varie aziende che sono stati presenti sul mercato locale.via_corsi_ex_convento_domenicani_gennaio2024.jpg

Un patrimonio storico-culturale di grande valore che non si sa bene per quale motivo non è stato custodito e valorizzato in questi anni passati aprendo, di fatto, la strada all’incuria e alla scomparsa dell’antico e prezioso manufatto. Il macchinario con l’intera attrezzatura erano stati donati, il 25 novembre 2008, all’allora amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Incalza. Nell’atto di donazione redatto da Mimmo Castorini si legge: “Ho il piacere di donare all'attuale Amministrazione comunale del materiale tipografico antico, ormai dismesso con l'avvento delle nuove tecnologie di stampa. Il materiale tipografico può certamente servire per allestire a Mesagne un museo della stampa, poiché lo stesso, oltre ad essere molto antico, è stato prodotto tutto artigianalmente con tecniche manuali”. Lo stesso Castorini nell’atto aveva precisato: “L'assoluto divieto che tutto il materiale donato sia a sua volta dato per motivi vari a terzi”. Il sindaco Incalza aveva risposto al Castorini ringraziandolo e garantendo la costituzione di una tipoteca alla cui inaugurazione sarebbe stato invitato lo stesso tipografo. Le vicende politiche di quel tempo non diedero il tempo a Incalza di realizzare la tipoteca. Il macchinario fu depositato nell’ex convento dei frati Domenicani, dove con il trascorrere degli anni è sparito. “Un macchinario di quel genere non può essere stato fatto a pezzi”, riflette con tristezza Raffaele Castorini, attuale proprietario dell’Antica tipografia. Intanto, dai primi accertamenti che il Comune ha eseguito nel deposito per cercare di dare una lettura corretta ai fatti denunciati sono state individuate alcune teche con i caratteri tipografici. Per il resto non c’è più nulla. La macchina sembra essere svanita nel nulla nell’arco di tre lustri. La famiglia Castorini, in ogni modo, conserva ancora i numeri di serie della macchina tipografica per ulteriori accertamenti che l’ente vorrà avviare per fare luce su questa cold-case.

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Appuntamento martedì 6 febbraio al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi con la trasposizione in pièce teatrale del celebre film campione d'incassi nel 2016 di Paolo Genovese, al suo debutto come regista teatrale. In scena un super cast.

 «Anche se fosse, che fai, glielo dici?», la battuta, e domanda retorica, è ormai diventata sineddoche di “Perfetti sconosciuti”, commedia drammatica firmata da Paolo Genovese che, dopo il film del 2016 campione di incassi e pellicola con più remake nella storia del cinema - ben 25 -, arriva al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi martedì 6 febbraio, con sipario alle ore 20.30. Biglietti disponibili online alla pagina rebrand.ly/PerfettiSconosciuti e al botteghino del Verdi, dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16.30-18.30. Info T. 0831 562 554 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Quasi una diretta filiazione dell’opera originale che già conteneva in nuce quell’impostazione drammaturgica da sviluppare per la scena, al punto che il testo teatrale rispetta fedelmente la sceneggiatura. Un film teatrale per sua stessa natura, insomma. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porta tre coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di non conoscersi in realtà come credevano. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi le Sim del telefono diventano una sorta di “scatola nera” della nostra vita, delle nostre relazioni sociali. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare il gioco della “verità o conseguenza” mettendo i cellulari sul tavolo e mettendo così a conoscenza l’un l’altro dei propri segreti più inconfessabili. Rifiutare la proposta significherebbe ammettere qualcosa di inespresso, così tutti accettano a malincuore. Tradimenti, fallimenti, piccinerie, bugie, pregiudizi, insoddisfazioni, sogni infranti e sarcasmo si sovrappongono e si intrecciano, dapprima come sotterranei supporti a matrimoni in crisi, poi come detonatori di una fiducia spezzata nell’amore e nell’amicizia.

Il testo è stato capace di mettere insieme sette personaggi ben calibrati in una orditura narrativa perfetta. Vibrava otto anni fa e anche sul palcoscenico “Perfetti sconosciuti” continua a far ridere e tremare perché ci parla delle nostre debolezze e di certi vetri della vita. Infranti, rattoppati o invisibili. Il regista romano guida per l’occasione un cast completamente rinnovato. Al posto dei padroni di casa Kasia Smutniak e Marco Giallini, Valeria Solarino e Paolo Calabresi; Anna Foglietta e Valerio Mastandrea lasciano i loro ruoli di coppia in crisi a Lorenza Indovina e Dino Abbrescia; gli sposini del film di Alba Rorhwacher ed Edoardo Leo ora sono impersonati da Alice Bertini e Marco Bonini; mentre il single di Giuseppe Battiston passa a Massimo De Lorenzo. Sette amici racchiusi in uno spazio living di sofà e poltrone allineati con il boccascena. E se il film ci rendeva complici ravvicinati e testimoni scomodi di menzogne e colpi di scena, la trasposizione teatrale permette un rapporto vis à vis con i personaggi con il risultato di una reciproca presenza totalizzante. Non più soltanto film a senso unico, ma semplicemente teatro.

Lo spettacolo sfoglia anche a teatro i suoi “tratti da film” ricordandoci l’importanza di “saper disinnescare” i conflitti. «Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle nelle quali uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro». E anche l’importanza del “Bisogna imparare a lasciarsi”, quella del “Siamo tutti frangibili” o del “Se ami qualcuno lo proteggi, da tutto”. Paolo Genovese dissemina sapientemente sulla scena le stesse battute del film. Perché chi ha amato visceralmente un film spesso fatica a rivederlo sotto mutate spoglie. Lo spettacolo vira dal drammatico al comico attraverso svolte di stile e interpretazioni, dirette a trascinare lo spettatore nel “qui e ora” del cielo teatrale, fino a farlo anche divertire. È la potenza del teatro, una linea incessante di lavorazione e finitura, come quella di un artigiano che torna sul suo lavoro fino a percepirne la perfezione. Aggiunge Genovese: «Quando il film esce non è più tuo, mentre in teatro puoi intervenire ancora. Prima dell’inizio della tournée abbiamo fatto una settimana di prove a Todi, perfezionando certi passaggi. Non metteremo mai il punto sullo spettacolo». C’è spazio per la commozione, la riflessione e la sorpresa con gli immancabili colpi di scena, ma la cifra che sorprende è proprio quella comica. La regia divide le scene in scena, il palcoscenico ospita più stanze della casa, compreso il terrazzo, in un’intelligente partizione di luoghi e di luci funzionali a un racconto che mantiene sempre alta la soglia dell’attenzione. Il finale, consolatorio come si sa, vede tutto il gruppo di amici scattarsi un selfie davanti all’eclissi sulle note di “Perfetti sconosciuti” di Fiorella Mannoia, pezzo scritto con il brindisino Bungaro.

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Sono stati 1.364 gli interventi chirurgici effettuati nel 2023 dall'Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretta da Gianfranco Corina. Di questi, 398 hanno riguardato l'impianto di protesi di anca, ginocchio e spalla; 287 sono state le osteosintesi per fratture del collo del femore e 70 quelle per fratture dell'omero; più di 100, invece, sono state le applicazioni di impianti fissatori esterni. 

“I risultati ottenuti – spiega Corina – sono il frutto di un grande lavoro di squadra, composta non solo dalla mia équipe, ma anche dagli anestesisti e da tutto il personale che garantisce efficienza e sicurezza della sala operatoria e del reparto, senza dimenticare la precisa organizzazione del blocco operatorio e del reparto di Ortopedia rispettivamente guidati dai coordinatori Paola De Biasi e Valerio Paletta. Senza il sapiente operato di tutta l’équipe nulla di tutto ciò sarebbe possibile”.

Tra gli interventi di chirurgia ortopedica eseguiti ce n’è uno di particolare rilevanza per complessità ed esito. "L'inizio di questo caso - spiega Corina - risale al giugno 2022 quando il paziente, all’epoca dei fatti 34enne, arrivò in ospedale in seguito a un incidente stradale con una frattura gravemente esposta della gamba. Abbiamo immediatamente stabilizzato l'arto con un fissatore esterno temporaneo, eseguendo contestualmente un’estesa bonifica dei tessuti compromessi dal trauma. Partendo da lì, abbiamo studiato la strada migliore da percorrere. Il paziente aveva riportato un’importante perdita di sostanza ossea tibiale di circa 16 centimetri. La soluzione più rapida sarebbe stata l'amputazione della gamba per permettere da subito l’utilizzo di una protesi. Invece abbiamo optato per la via più lunga e complessa, che consente un migliore impatto sulla qualità della vita: l’osteogenenesi per distrazione secondo la metodica Ilizarov, luminare russo dell'Ortopedia, che permette la rigenerazione ossea per un completo recupero dell'arto”.

Questa tecnica consiste nell'applicazione di un fissatore esterno circolare esapodalico, a cui segue un’osteotomia del moncone prossimale della tibia. Dopo un periodo di circa dieci giorni, necessario a stimolare la produzione del tessuto osseo, si prosegue con un continuo e progressivo allungamento del sistema di un millimetro al giorno, che permette la crescita di nuovo tessuto osseo “rigenerato”.

“La gestione domiciliare del fissatore - continua Corina - è affidata al paziente che deve seguire le istruzioni di un software dedicato impostato in reparto per effettuare in autonomia la regolazione micrometrica quotidiana del dispositivo”.

Il follow-up è stato costante: il paziente si è sottoposto a medicazioni in ambulatorio dedicato due volte a settimana e a controlli clinici e radiografici ogni 40 giorni per garantire la corretta prosecuzione del processo di trasporto osseo. Nei giorni scorsi è iniziata la fase che prevede la fisioterapia dopo un percorso durato un anno e mezzo circa.

"Questa tecnica - conclude il direttore - necessita di tempo e costanza per giungere alla guarigione. Ma dal 4 gennaio scorso, rimosso il fissatore e con un’adeguata fisioterapia, il paziente potrà tornare alla normale quotidianità con la sua ‘nuova’ gamba".

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Il Sindacato Cobas, dopo il corteo che si è snodato per le strade del centro sostando sotto il Comune di Brindisi, è stato ricevuto in Prefettura insieme ad  una delegazione delle diverse crisi occupazionali e  di cittadini di Brindisi e San Vito per la questione Arneo.

L’intervento iniziale è stato dedicato alla necessità impellente di costruire un “Fronte Unico “ di tutta la città per affrontare le diverse vertenze occupazionale e per chiedere un nuovo modello di sviluppo che rifiuti i “Bomboloni” di turno calati dall’alto.

Il Sindacato Cobas ha chiesto alla apertura dell’incontro al dottor Padovano, che rappresentava la Prefettura di Brindisi, di farsi portavoce presso il Governo Nazionale ,  Regionale , unitamente a Sindaco di Brindisi e presidente della Provincia , di svolgere con la nostra organizzazione sindacale un incontro a Brindisi .

Lì dove chiederemo un ombrello con opportuni ammortizzatori sociali per due motivi:portare alla pensione i più anziani e realizzare per quelli rimasti nuovi investimenti promessi e non ancora mantenuti.

Le delegazioni presenti all’incontro sono stati:

-Sir ,ditta del carbone ,gessi e ceneri ,che domani 1 Febbraio in 83 lavoratori saranno collocati in cassa integrazione.

-Precari covid Sanitaservice , che aspettano di essere assunti così come prevede la legge .I gravi ritardi sono dovuti allo stop alle assunzioni deciso dalla Regione Puglia, di cui non sappiamo ancora le conseguenze.

-Ex Gse ora DCM che aspettano un nuovo acquirente per il gruppo Dema , per un rilancio del settore aeronauticoe rientrare a lavoro.

-Centro Crisalide ,che opera nella difesa di donne e bambini vittime di violenza , che chiude i battenti per il Comune di Brindisi e San Vito nella giornata di oggi lasciando per terra operatrici e centinaia di famiglie.

-Gruppo di Precari di Teorema e BMS chiedono di rientrare a lavoro perché c’è bisogno per le attività da svolgere

-Delegazione di cittadini Brindisini e della associazione “La voce del Cittadino” di San Vito sul problema Arneo, che chiedono una nuova legge regionale e la cancellazione di tutti i bollettini di pagamento ricevuti .

-Denunciata situazione della mancata costruzione di nuovi impianti di rifiuti e mancata occupazione per gli ex Nubile, Ex Termo meccanica,ex- BPSP,ex-EVC , unitamente alle difficoltà  del servizio attuale di raccolta .

- Il dramma di BMS e Santa Teresa ,società per cui si prospettano grosse difficoltà per fine anno  .

-Euroapi ,con le difficoltà annunciate nei giorni scorsi,

-Concorso polizia Municipale .
Il dottor Padovano della Prefettura ci comunicherà nei prossimi giorni i risultati degli interventi sugli Enti preposti.

Il Cobas si riunirà nei prossimi giorni con tutte le delegazioni di iscritti per decidere una nuova manifestazione da realizzare nelle prossime settimane, pensiamo di proporre sabato 24 Febbraio.

Brindisi 31.01.2024

Per il Cobas Roberto Aprile e Cosimo Quaranta

Al via il programma del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per l'impiego di cittadini che devono svolgere lavori di pubblica utilità o fare la messa alla prova, nell'attività volontaria di monitoraggio della costa. Grazie al progetto, l'ente ha soccorso una tartaruga in difficoltà. 

Appena il tempo di iniziare, che le persone approdate a Torre Guaceto a seguito della consegna di apposite convenzioni tra il Consorzio ed il Tribunale di Brindisi, hanno già dato un importante contributo alla tutela delle tartarughe marine. 
Durante l'attività di monitoraggio delle spiagge, predisposta dall'ente proprio per permettere il tempestivo soccorso degli esemplari in caso di spiaggiamento, una delle persone addette al servizio ha avvistato una Caretta caretta a Punta Penna Grossa e ha chiesto l'intervento degli operatori del centro recupero tartarughe marine della riserva. 
La piccola era in ipotermia ed è stata immediatamente recuperata presso la struttura, qui sono iniziate le cure del caso e la tartarughina avrà modo di crescere e rimettersi, per poi tornare al mare quando le sue condizioni fisiche saranno ottimali ed il meteo favorevole. 
Un risultato molto importante in tema di tutela della specie raggiunto grazie alla predisposizione di questa attività. 
Il monitoraggio della costa, infatti, è più che mai necessario in inverno perché a causa dell'abbassamento della temperatura del mare e ai moti ondosi forti, le tartarughe marine molto giovani e quelle già in sofferenza a causa del deperimento dovuto all'ingestione di plastica , sempre più presente in mare, o ferite, si spiaggiano con frequenza e se non vengono avvistate subito e soccorse, perdono la vita. 
Allo stato attuale, dopo essere state formate dal Consorzio di Torre Guaceto anche in materia di sicurezza sul lavoro e vigilanza sanitaria, sono 5 le persone che stanno svolgendo l'attività dentro e fuori la riserva e ciascuna di loro fa monitoraggio in media dalle 6 alle 10 ore settimanali. 
L'ente si è reso disponibile ad accogliere ulteriori 6 cittadini e l'iter per il loro inizio è già in corso. Quando le 11 persone termineranno il servizio, l'ente potrà accoglierne altre. 
“Abbiamo sottoscritto le convenzioni con il Tribunale di Brindisi perché riteniamo che questo sia un progetto meritorio che fa bene sia alla natura, sia alla comunità – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, ci siamo fatti carico di questo impegno ben volentieri, più gente ci aiuta a proteggere l'ambiente e gli animali più beneficiano ci sono per tutti”.

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Arrivano i fondi per contrastare gli effetti dell’invasione del “killer dei mari” che ha invaso anche le coste, con danni all’ecosistema, ma soprattutto alla pesca della paranza, decimata e resa invendibile dagli attacchi del granchio alieno. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione al via dal 16 febbraio della presentazione delle domande per accedere allo stanziamento di 10 milioni di euro del Masaf che permetterà ai Consorzi, alle imprese di pesca e dell'acquacoltura di ottenere contributi a fondo perduto per fronteggiare l'invasione del granchio blu e avviare la semina, il ripopolamento e la protezione degli impianti.

Il granchio blu, la specie aliena originaria delle coste Atlantiche dell’America, sta prendendo il sopravvento nei fondali delle coste dell’Adriatico – sottolinea Coldiretti regionale - spinta dai cambiamenti climatici dal riscaldamento delle acque che hanno reso i nostri ambienti più idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione, sta cingendo d’assedio le coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, anche in Puglia dalla laguna di Lesina e Varano fino ai bacini retrodunali del Salento

Intanto, dagli spaghetti al granchio blu alla frittura di ‘granchi nudi’ fino alle fettuccine alla polpa di granchio, sono alcuni dei piatti che possono essere preparati dai cuochi pescatori e contadini della Coldiretti per combattere a tavola l’invasione del “killer dei mari”, una soluzione per contenere l’eccessiva diffusione del granchio. In questo modo – continua Coldiretti - sarebbe possibile trasformare quella che oggi è una calamità in un’opportunità, con l’inserimento nei menu a km zero, a partire dalle attività di ittiturismo, pescaturismo e dagli agriturismi sul litorale, nel rispetto delle normative territoriali. Il granchio blu vanta tra l’altro proprietà nutrizionali importanti, grazie a una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l'organismo umano ma ha anche un sapore delicato e gustoso. I prezzi per chi vuole acquistarlo si aggirano intorno ai dieci euro al chilo. Ma c’è anche – aggiunge Coldiretti Puglia - il riutilizzo degli scarti di granchio blu, da cui si estraggono per esempio la chitina e il  chitosano, sostanze molto utilizzate a scopo biomedico e nutraceutico come negli integratori alimentari.

Dopo la lettera inviata dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida per denunciare la gravissima situazione, il Consiglio dei Ministri con il decreto Omnibus ha deciso lo stanziamento di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento. Con decreto del Masaf – conclude Coldiretti - verranno individuate le aree geografiche colpite dall'emergenza, i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande, i costi ammissibili ed i criteri di riparto.

Ma non solo granchio blu, dalla Drosophila Suzukii che attacca le ciliegie ai pappagallini verdi che divorano mandorle e frutta, dalla 'Tristeza' degli agrumi fino alla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi, è allarme per l’invasione in Puglia di vere e proprie specie aliene che causano danni nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti.

Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020 mentre anche il 2023 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo  posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi.

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Quarto appuntamento e quarto “tutto esaurito” di fila per la stagione teatrale di Francavilla Fontana che venerdì 2 febbraio alle 20.30 accoglierà Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato che porteranno in scena il classico di Luigi Pirandello “Così è (se vi pare)” diretto da Geppy Gleijeses.

L’opera, scritta nel 1917, è ambientata in una città di provincia e racconta il vano tentativo di comprendere la reale identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità!

Il regista Geppy Gleijeses ha pensato lo spazio scenico come un contenitore vuoto occupato da ologrammi tridimensionali di donne e uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste.

All’ingresso della Signora Frola tutti i personaggi riprenderanno le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.

Lo spettacolo è il quarto appuntamento della Stagione Teatrale a cura dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

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Il Partito Democratico di Brindisi aderirà alla manifestazione di sostegno al centro antiviolenza comunale indetta dalle segreterie territoriali di Brindisi di Cgil, SPI Cgil e Funzione Pubblica.

La scelta dell’Amministrazione di non stanziare nel bilancio 2024 i fondi per il cofinanziamento comunale per il servizio di supporto e sostegno alle donne e ai bambini vittime di violenza è assolutamente insostenibile. Non è certo una questione politica o ideologica ma rappresenta un grave indebolimento dell’azione di tutela delle fasce più fragili. E proprio per questo motivo, già qualche settimana addietro dopo la denuncia pubblica proprio del Partito Democratico di Brindisi, il gruppo consiliare si è fatto promotore assieme a tutti i gruppi di minoranza in Consiglio Comunale di una proposta di mozione con una variazione di bilancio finalizzata a prevedere lo stanziamento di centomila euro per il cofinanziamento del centro antiviolenza comunale.

Il documento sarà discusso dall‘organo consiliare entro febbraio e se sostenuto, come ci auguriamo, anche dalla maggioranza al governo cittadino, potrà porre rimedio ad una decisione grave e miope che rischia di ledere irrimediabilmente la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni.

Partito Democratico di Brindisi

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10eLotto, in Puglia vincite per 40mila euro. Esulta la Puglia grazie al 10eLotto. Nella regione, riporta Agipronews, sono state centrate due vincite importanti nel concorso di martedì 30 gennaio. A Galatina, in provincia di Lecce, un giocatore ha indovinato un 9 da 20mila euro con una giocata di appena due euro. A Barletta altra vincita da 20mila euro: un altro 9 con una giocata di un solo euro. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 27 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 335 milioni di euro dall’inizio del 2024.

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Il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli ha convocato nell’aula consiliare del Palazzo di via De Leo, per il giorno mercoledì 07 febbraio 2024, alle ore 10,30 l’Assemblea dei Sindaci per esaminare il seguente argomento all’ordine del giorno:

  • Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2024-2026 – Parere dell’Assemblea dei Sindaci.

A seguire, nella stessa giornata di mercoledì 07 febbraio 2024, si riunirà il Consiglio Provinciale, in via ordinaria, in seduta di 1^ convocazione, alle ore 12,00 per la trattazione del seguente argomento iscritto all’ordine del giorno:

 

  • Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2024-2026 – Approvazione definitiva.

 

 

Si comunica, inoltre, che a seguito dell’installazione del nuovo impianto di video conferenza presso la Sala Consiliare, la riunione dell’Assemblea verrà interamente ripresa e trasmessa in diretta streaming sul portale dedicato.