Redazione

Il Sindacato Cobas esprime soddisfazione per la riuscita dello sciopero organizzato  in occasione dello sciopero nazionale del 24 Novembre 2023 dal Cobas settore Igiene Ambientale  che ha coinvolto non solo Brindisi città sul tema della sicurezza sui posti di lavoro.

L’incontro svolto in Prefettura, che ringraziamo per la pronta adesione alla nostra richiesta,  ha sottolineato l’esigenza che i Comuni e gli Enti Preposti svolgano un maggiore ruolo di controllo,cosa che gli compete per legge; abbiamo presentato inoltre argomenti che in questo momento attraversa il cantiere di Brindisi,dove la vecchia azienda Ecotecnica non sta pagando significati emolumenti ai lavoratori per fine rapporto(tredicesima , ratei quattordicesima, ferie , rol) e la nuova azienda Teorema cambia la organizzazione del lavoro , cancellando   di fatto i diritti acquisiti con  l’obiettivo di  un maggiore sfruttamento dei lavoratori che porterebbe a breve a numerose malattie professionale. Il Cobas ha bene in mente il fatto di sostenere  il buon funzionamento della raccolta unitamente ai servizi ,cosa che la nuova ditta Teorema è tenuta a realizzare.I cittadini brindisini pagano salato il servizio ed hanno diritto ad un servizio di qualità.

Il Cobas incontra Lunedì 27 Novembre  alle ore 12,30 la Amministrazione Comunale per informarla di quello che sta accadendo nel cantiere  e nelle more delle sue possibilità legate al vecchio e nuovo capitolato di gara intervenire sulle ditte interessate.

Venerdì scorso non era stato possibile incontrarsi per precedenti  impegni del Comune di Brindisi con  il Sindaco di Brindisi , Giuseppe Marchionna, ed il dirigente del settore Igiene Ambientale ,Mario Marino Guadalupi.

Il Cobas sta cercando quindi di trovare una soluzione di pagamento per i diritti acquisiti dai lavoratori con la vecchia azienda Ecotecnica e dall’altra di impedire devastanti comportamenti lavorativi con la nuova  Teorema.

Brindisi 26.11.2023

Per il Cobas Roberto Aprile

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Il prossimo primo di dicembre partirà una nuova rassegna culturale per conoscere e approfondire LE SFIDE DEL MONDO ATTUALE.
La rassegna durerà fino al mese di aprile del 2024 e toccherà diversi temi: dalla “lettura” del mondo a cura di tre filosofi alla crisi
 climatica; dalla situazione geopolitica, alla intelligenza artificiale; dalla tutela della privacy nel mondo digitale alle contraddizioni aperte dalla globalizzazione dell’economia; dalle prospettive di innovazione in agricoltura, alle speranza di una nuova fase dell’integrazione europea. 
È una rassegna “in costruzione” che è rivolta a tutti coloro, giovani e meno giovani, che intendono conoscere “i fondamentali” delle nuove sfide che stanno caratterizzando questa nuova fase dell’umanità.
 
Si parte il 1 dicembre, data in cui tre filosofi si confronteranno partendo dal volume “Cultura antropologica e società post-neoliberale” per una “lettura” generale delle nuove sfide di fonte cui ci troviamo. Il prof. Fabio Ciracì dell’Università del Salento dialogherà con il prof. Francesco Fistetti, già professore ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Bari ed il prof. Roberto Finelli, già professore ordinario di Storia della filosofia Università Roma-Tre e co-autori del libro.
 
Nel mese di dicembre la rassegna proseguirà con un incontro sui cambiamenti climatici e sulla situazione geo-politica del mondo. 
 
Tutti i dettagli in prossimi comunicati e seguendo il sito www.divittoriomesagne.it e la pagina Facebook dell’associazione Di Vittorio.
 

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In virtù del miglioramento delle condizioni meteo, informiamo la cittadinanza che questo pomeriggio il cimitero sarà riaperto ai visitatori.

MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, ALL’IMPROVVISO DA CLIMA PRIMAVERILE A QUELLO SIBERIANO; NATURA IN TILT IN PUGLIA

Sulla Puglia in una manciata di ore si è passati dal clima primaverile a scenari e temperature siberiane, con bombe d’acqua, vento di burrasca e gelido, con addirittura spolverate di nevischio anche sul mare, mentre sul Gargano nevica. E’ quanto segnala Coldiretti Puglia, sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito la Puglia con freddo, neve e forte vento, ma anche con alberi divelti, rami spezzati e danni, quando fino a pochi giorni fa le temperature erano decisamente otre la media stagionale.  

Il maltempo ha colpito città e campagne dove il brusco abbassamento della colonnina di mercurio ha portato il gelo dopo – sottolinea la Coldiretti - un autunno mite con una temperatura che era stata fino ad ora di oltre 2 gradi superiore la media. A preoccupare gli agricoltori – precisa la Coldiretti – sono i seri danni per le colture che sono impreparate di fronte al drastico ed improvviso abbassamento di temperatura anche superiore ai dieci gradi che si è verificato, quando fino a pochi giorni fa per le temperature primaverili in autunno si segnalavano i ciliegi in fiore e i fichi in produzione.

Siamo di fronte – continua la Coldiretti Puglia – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti. Il risultato – sottolinea Coldiretti regionale – è che il 2023 si classifica come l’anno nero dell’agricoltura con la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno e brusca variazioni climatiche con ingenti danni in campagna. Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante.

La natura è in tilt e le coltivazioni sono in pericolo, dagli ortaggi nei campi agli agrumi sulle piante ma per il freddo improvviso anche negli alveari – sottolinea la Coldiretti regionale - si rischia una strage di  api operaie, non ancora in fase di riposo invernale per le alte temperature che hanno caratterizzato la prima parte dell’autunno. Non mancano tuttavia gli effetti positivi con l’abbassamento della temperatura con la tipica colorazione delle arance rosse al sud che viene stimolata da temperature più  fresche mentre  al nord il radicchio, la rosa di inverno, si avvantaggia, assumendo in seguito al freddo, una croccantezza e una colorazione rosso intenso che ne esalta le caratteristiche qualitative. Occorre anche notare – conclude la Coldiretti – un altro effetto positivo sugli insetti sia quelli che causano danni alle colture e quelli fastidiosi come le zanzare, che sono colti dall'improvviso abbassamento delle temperature con la riduzione delle popolazioni in grado di svernare e di riprodursi la prossima primavera.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti  Puglia – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti anche grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

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A.P. MONOPOLI – MENS SANA MESAGNE = 74 - 52
 
A.P. Monopoli: Torresi 8, Bruni, Muolo 2, Manchisi 14, Bellantuono 9, Caloia
15, Lasorte 9, Lamanna 12, Notarangelo, Barnaba 5, Vacca. Allenatore: B.
Zurlo.
Mens Sana Mesagne: Potì 8, Ciccarese 5, Rollo 2, Piliego 13, Campana 2, De
Vincentis 5, Malvindi 10, Panico, Rizzo 7, Colucci. Allenatore: Angelo
Capodieci.
Parziali: 23-14 14-19 20-14 17-5
Arbitri: Ceo e Russo.
 
Continua la striscia negativa di risultati della Mens Sana Mesagne che resta
in fondo alla classifica del campionato. Contro il Monopoli, una squadra
retrocessa dalla serie C, ma costruita per ritornarci subito, i mensanini
hanno giocato per due tempi ad armi pari per poi perdersi nei soliti
problemi mostrati fino adesso. Coach Zurlo schiera un quintetto di categoria
superiore con Torresi, Manchisi, Lamanna, Lasorte e Caloia, mentre coach
Capodieci recupera in extremis Rollo, influenzato l’intera settimana, e
manda in campo Malvindi, Colucci, Ciccarese, Piliego e Potì. L’inizio della
gara è equilibrato, Lamanna e Manchisi provano a prendere in mano
l’incontro, ma due triple di Potì e una di Piliego riequilibrano il
punteggio (12-12) con quattro minuti da giocare nella prima frazione. Caloia
padroneggia nella zona pitturata e, complice la scarsa attenzione difensiva
dei biancoverdi, trasforma in punti tre rimbalzi in attacco consecutivi.  Un
tiro fortunoso allo scadere di Manchisi chiude il primo quarto con il
Monopoli in vantaggio 23-14. Nel secondo periodo si vede la migliore Mens
Sana. Buona circolazione di palla, difesa accorta e puntuali soluzioni in
attacco. La tripla di Malvindi accorcia le distanze, un parziale di 4-13
(27-27) grazie anche alla tripla di De Vincentis, riporta il Mesagne in
parità a metà tempino. Manchisi ancora con una tripla e Caloia con un gioco
da tre punti, rimettono in moto l’attacco monopolitano, ma la Mens Sana è
pronta a reagire e  con i tiri liberi di Rizzo si va al riposo lungo con il
Monopoli in vantaggio 37-33. Al rientro in campo la tripla di Malvindi
riporta gli ospiti a una sola lunghezza, ma prima Manchisi e poi due triple
consecutive di Torresi, lasciato inspiegabilmente libero di tirare,
tracciano un solco tra la due formazioni (48-38). Coach Capodieci prova
diverse soluzioni per arginare le folate della formazione barese, ma i
risultati sono impalpabili e il terzo periodo si chiude con il Monopoli in
vantaggio 57-47. Nell’ultimo quarto vani sono i tentativi dei mensanini di
rientrare nella partita. Il canestro diventa piccolissimo e i biancoverdi
falliscono anche le soluzioni più facili. Il Monopoli mette in cassaforte i
due punti i palio, invece gli ospiti spariscono dalla scena e negli ultimi
otto  minuti (60-51), racimolano la miseria di un solo  punto su tiro libero
dei cinque messi a referto nell’intero ultimo quarto di gioco (74-52). Vince
meritatamente l’A.P. Monopoli formazione che sicuramente sarà protagonista
fino alla fine del torneo. Ancora in coda alla classifica con zero vittorie
la Mens Sana Mesagne che, rispetto alla passata stagione sportiva quando
veleggiava al vertice della classifica, ha smarrito lo smalto dei suoi
giocatori più rappresentativi. L’unica notizia positiva è che finalmente il
prossimo turno casalingo, sabato ore 18:30 con l’Invicta Brindisi, si
disputerà probabilmente su un campo amico presso la palestra del Liceo
Scientifico.

Un pòa causa del forte vento di ieri un pò per evitare ulteriori problemi alla gente i pini di via Brodolini, ex zona mercato, sono caduti giù uno dopo l'altro. Al loro posto nascerà a breve un nuovo parco con relativo laghetto.

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Da domani parte il tavolo di lavoro nazionale, di cui fa parte il mesagnese Domenico Rogoli, con gli esperti del settore della ricerca medica e della nutrizione, per la stesura delle linee guida nazionali sull 'uso clinico della Dieta Mediterranea.

La Fondazione Dieta Mediterranea è promotrice, insieme alla SINPE-Società Italiana Nutrizione artificiale e metabolismo ed alla SIPREC-Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare, al progetto di stesura delle Linee Guida sull’uso della Dieta Mediterranea, contenenti raccomandazioni di comportamento clinico basate sulle migliori evidenze disponibili nella letteratura scientifica. Il progetto è stato approvato dal Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità, e coinvolgerà molte organizzazioni scientifiche, quali ADI, AGE, AIOM, AIP, ASAND, CREA, FNOPI, HappyAgeing, SIC, SIGENP, SIGG, SID, SIMG, SIMI, SINDEM, SIO, SIP, SItI, SViMed.

Il 27 novembre 2023 inizia il percorso di approfondimento del gruppo di lavoro, costituito da un panel di esperti indicati dalle varie organizzazioni e che saranno chiamati ad offrire un contributo sulla base delle competenze ed esperienze professionali nel settore oggetto della Linea Guida.

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Il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi riparte con una stagione piena di novità, nel segno di una offerta articolata e confermando il grado di qualità della proposta. Un Teatro sempre più integrato nel tessuto culturale, creativo e socio-economico del territorio, è questa l’idea di progetto che anima il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, con Luca Ward presidente, Federica Masi e Gianluca Bozzetti componenti. Il nuovo organo di indirizzo si è presentato questa mattina alla stampa nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi, alla presenza del sindaco, Giuseppe Marchionna, e del direttore artistico, Carmelo Grassi. Durante l’incontro è stata condivisa l’idea di un teatro più vicino al pubblico, aperto a nuove esperienze di fruizione teatrale, pensato per diversificare la sua offerta e dialogare più strettamente con le associazioni e gli artisti del territorio. Il Nuovo Teatro Verdi si impegna a diventare un fulcro per la comunità artistica. L’obiettivo è creare un ecosistema nel quale artisti, il mondo della scuola e delle associazioni possano incontrarsi e collaborare, scambiare idee e arricchire il tessuto culturale della città. Non solo teatro-palcoscenico ma anche teatro-laboratorio per la formazione di giovani talenti. Infine, attivare ogni intervento diretto a migliorare la fruibilità del teatro in generale e del foyer in particolare, in senso di qualità dell’accoglienza: un foyer pensato come spazio indipendente con proprie attività, non solo anticamera ma agorà destinata a offrire servizi ed esperienze.


All’indomani del successo della prima teatrale, “in trasferta” nel Teatro Impero, la nuova regia del Verdi traccia la linea. «Il teatro - ha spiegato il presidente Luca Ward - riprende il suo percorso per ridare vitalità al rapporto con il pubblico. Pensiamo a un disegno culturale che restituisca al pubblico la giusta leggerezza, oltre che motivi di riflessione sul nostro tempo, ma che si metta in dialogo con il mondo, con artisti già affermati e giovani talenti da formare. Dunque, non solo un sipario ma una palestra che educhi alle arti performative. Pensiamo a un’accademia di musical, ad esempio, e a riempire il foyer di idee di fuizione. Un teatro fatto per la comunità e per chi aspiri ad abbracciare un percorso artistico. Credo sia importante continuare nel solco dell’apertura e integrare sempre di più la scena nella vita e negli interessi della città. Gli interessi del pubblico saranno la nostra bussola, per questo il nostro sforzo sarà quello di orientare il più possibile il Teatro verso la comunità». 

«Un teatro nel quale si fondano umanità e arte - ha aggiunto il sindaco Giuseppe Marchionna - e soprattutto accessibile a tutti. È questo l’indirizzo dell’Amministrazione comunale, che fa del welfare culturale una sua direttrice strategica. Un teatro ostinatamente aperto. Per questo non bisogna mai stancarsi di allargare la proposta, in modo che tutta la comunità, in ogni sua parte, possa non solo conoscere ma anche frequentare il teatro: in un mondo nel quale non ha più senso parlare di pubblico ma di pubblici con background, consapevolezze sensibilità e aspettative diverse, non si può fare a meno di scardinare vecchi equilibri e crearne di nuovi. In questi giorni ospitiamo la finale della prima edizione del concorso letterario “Giallo e Nero di Puglia”, una programmazione in linea con la visione di apertura a generi e discipline diversi. E ad inizio d’anno nuovo rivedremo sul palcoscenico l’orchestra del Verdi».

«Immagino un teatro a misura di giovani - ha detto la consigliera Federica Masi - che non si limiti a tarare l’offerta su quella fascia di pubblico ma sappia orientarsi verso la scoperta e la valorizzazione dei nostri talenti. Si dice spesso che i ragazzi siano il nostro futuro. Bene, bisogna fare in modo che diventino di fatto forza innovativa e creativa e che siano energia vitale al servizio della città. I giovani hanno un grande bisogno di esplorarsi, di conoscersi, di potersi raccontare. E il teatro può essere la leva decisiva».

«Il nuovo Consiglio - ha sottolineato il consigliere Gianluca Bozzetti - è una squadra che si fa forza della connessione e condivisione di idee, visioni e proposte. Noi faremo la nostra parte perché pensiamo a un teatro con il compito di interpretare la cultura dal lato della fruizione e dal lato della produzione. Cammineremo al fianco della città mai stancandoci di ascoltare tutti, in modo che il nostro progetto di teatro sia una scommessa dell’intera comunità».

«Auguro al nuovo Cda buon lavoro - ha concluso il direttore Carmelo Grassi - alla luce di un’idea di base che condivido, espressa per mettere il teatro al centro del territorio. La stagione è cominciata con il piede giusto con uno spettacolo che ha raccolto apprezzamenti unanimi. E abbiamo già alle viste due fuoriprogramma: il 29 dicembre Flavio Insinna con “Gente di facili costumi” e il 21 febbraio Pio e Amedeo con “Felicissimo show”. Dobbiamo offrire più opportunità di conoscenza e formazione perché il pubblico rimane il nostro interlocutore finale: è questa la nostra mission. Occorre fare in modo che ciascuno trovi il proprio motivo per venire a teatro perché quella del teatro è una sfida culturale che riguarda tutti».

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L’uomo virile ha lo smalto rosa.  Le dichiarazioni rilasciate dal consigliere Mevoli sono gravissime, offensive  e istigatrici alla violenza. Non solo nei confronti di ogni donna ma nei confronti di tutte le persone. Leggere riferimenti a fattezze fisiche o parole come “ effemminato” fa rabbrividire e mi riportano ad un tempo passato caratterizzato dalle stelle/triangoli rosa incollate sulla divisa a righe. 

Come è possibile che ricopra la carica di consigliere comunale? 

Ma ancora di più mi chiedo cosa ne pensa la sua referente nazionale Giorgia Meloni e il suo gruppo locale di Fdl. 
È per questo che chiedo al sindaco Giuseppe Marchionna e al presidente del consiglio Gabriele Antonino, visto la loro apertura e vicinanza al tema, e a tutto il consiglio comunale di dissociarsi in maniera ferma e chiara da tali scelleratezze e dichiarazioni fuori tempo e totalmente scollate dalla realtà.

Ci vuole proprio poco a rivelarsi per quello che si è davvero. 
Se il fine, anche giornalistico, è quello di provocare dibattito e reazioni, mi spiace ma il tema è sbagliato. Assolutamente fuori dalla realtà. 

Se domani sono io, mamma, se domani non torno, distruggi tutto.

Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima.

Anna Maria Calabrese 

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UGUAGLIANZA CITTADINA: MEVOLI HA PERSO L’ENNESIMA OCCASIONE PER STARE IN SILENZIO
 
Quanto dichiarato dal commissario cittadino di Fratelli d’Italia Cesare Mevoli su Elena Cecchettin è a dir poco vergognoso e getta un’ombra sui tanti esempi di buona politica che in queste ore hanno manifestato piena e convinta solidarietà nei confronti di Elena, percependo fino in fondo il suo dolore.
 
Certo, le parole non bastano. Occorrono comportamenti conseguenti, proprio a tutela delle donne che sono costrette a subire varie forme di violenza, non ultima di tipo verbale, come nel caso di Mevoli.
 
Adesso per cancellare questa macchia il commissario di Fratelli d’Italia farebbe bene a cancellarsi dal ruolo istituzionale e politico che occupa. In questo modo potrebbe tentare di attutire la portata delle sue inaccettabili dichiarazioni.
 
UGUAGLIANZA CITTADINA - BRINDISI
-----------------------------------ATTIVA BRINDISI: SCONCERTANTI LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE CESARE MEVOLI
La libertà di opinione è sacra ma altrettanto sacro è il diritto di manifestare un civile dissenso. ATTIVA BRINDISI dissente categoricamente dalle affermazioni del Consigliere Cesare Mevoli nei confronti dei familiari della povera Giulia Cecchettin e, più in generale, dalle incredibili teorie in ordine ad una problematica - quella della violenza sulle donne- di una portata e diffusione oramai angosciante nella nostra società. Nessuno può arrogarsi il diritto di dettare una “disciplina del dolore” per i familiari di vittime di tali tragedie. Ancora più imbarazzante è però leggere fantasiosi collegamenti tra propensione al femminicidio e presunta “femminilità” del maschio, che si evincerebbe da non meglio definiti tratti psicosomatici, teorie degne della più oscura fisiognomica. La assurdità di tali affermazioni non merita ulteriori commenti, se non la citazione di un fumettista italiano che appare quanto mai attuale e quasi pennellata per questa vicenda: “C’è una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. È la grande assente di questo secolo.”

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Aggressione operatori sanitari Pronto Soccorso Ostuni: la condanna della Fials. Il Sindacato Fials esprime la più ferma condanna nei confronti dell’atto di violenza perpetrato contro gli operatori sanitari presso l’ospedale di Ostuni la notte tra il 23 e il 24 novembre scorsi. Riteniamo inaccettabile qualsiasi forma di aggressione nei confronti di chi dedica la propria vita a curare e assistere i pazienti. È particolarmente allarmante che episodi simili coinvolgano anche i minori ospiti di istituzioni come il Villaggio Sos di Ostuni. Il Sindacato Fials si impegna a sostenere la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari, promuovendo iniziative atte a prevenire simili atti di violenza. In questo momento di difficoltà, estendiamo la nostra solidarietà agli operatori sanitari coinvolti, auspichiamo un rapido recupero per coloro che hanno riportato ferite e ci auguriamo che siano messe in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle strutture sanitarie e del personale.
“La sicurezza degli operatori sanitari – afferma il Segretario Generale Fials, Giuseppe Carbone – è una priorità assoluta e non può essere compromessa. È inaccettabile che il personale medico e infermieristico sia esposto a situazioni di violenza sul luogo di lavoro. Chiediamo un intervento deciso da parte delle autorità per garantire la sicurezza di chi dedica la propria vita a prendersi cura degli altri”.

“La tutela del personale medico e infermieristico – dice la Segretaria nazionale Fials Elena Marrazzi- è una responsabilità che non può essere trascurata. Occorre agire con determinazione per creare ambienti di lavoro sicuri e protetti. Fials rimane vigile e pronta a promuovere azioni a difesa della sicurezza e del benessere degli operatori sanitari in ogni contesto lavorativo. La società deve riconoscere il valore cruciale del lavoro svolto dagli operatori sanitari e adottare misure concrete per garantirne la sicurezza e il rispetto sul luogo di lavoro”.

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