Redazione

Aggressione operatori sanitari Pronto Soccorso Ostuni: la condanna della Fials. Il Sindacato Fials esprime la più ferma condanna nei confronti dell’atto di violenza perpetrato contro gli operatori sanitari presso l’ospedale di Ostuni la notte tra il 23 e il 24 novembre scorsi. Riteniamo inaccettabile qualsiasi forma di aggressione nei confronti di chi dedica la propria vita a curare e assistere i pazienti. È particolarmente allarmante che episodi simili coinvolgano anche i minori ospiti di istituzioni come il Villaggio Sos di Ostuni. Il Sindacato Fials si impegna a sostenere la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari, promuovendo iniziative atte a prevenire simili atti di violenza. In questo momento di difficoltà, estendiamo la nostra solidarietà agli operatori sanitari coinvolti, auspichiamo un rapido recupero per coloro che hanno riportato ferite e ci auguriamo che siano messe in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle strutture sanitarie e del personale.
“La sicurezza degli operatori sanitari – afferma il Segretario Generale Fials, Giuseppe Carbone – è una priorità assoluta e non può essere compromessa. È inaccettabile che il personale medico e infermieristico sia esposto a situazioni di violenza sul luogo di lavoro. Chiediamo un intervento deciso da parte delle autorità per garantire la sicurezza di chi dedica la propria vita a prendersi cura degli altri”.

“La tutela del personale medico e infermieristico – dice la Segretaria nazionale Fials Elena Marrazzi- è una responsabilità che non può essere trascurata. Occorre agire con determinazione per creare ambienti di lavoro sicuri e protetti. Fials rimane vigile e pronta a promuovere azioni a difesa della sicurezza e del benessere degli operatori sanitari in ogni contesto lavorativo. La società deve riconoscere il valore cruciale del lavoro svolto dagli operatori sanitari e adottare misure concrete per garantirne la sicurezza e il rispetto sul luogo di lavoro”.

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A causa delle condizioni di allerta meteo per vento, abbiamo disposto la chiusura del cimitero per la mattina di oggi. Per l’apertura pomeridiana, ne valuteremo l’evoluzione e informeremo per tempo la cittadinanza.

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Vince ancora la Omega Volley. Questa sera nel Pala Macchitella di S.Vito N. a farne le spese sono stati i giovanissimi ma volenterosi ragazzi della Matervolley Castellana Grotte Il punteggio di 3-0 (25-13 / 25-15 / 25-17) ci dice che per Semeraro e compagni e' stata un utile " sgambata" in vista del piu' impegnativo confronto di sabato prossimo a Tricase contro la locale Virtus. Ma a tenere viva l'attenzione del finalmente numeroso pubblico locale non sono stati tanto gli atleti in campo quanto la commemorazione della compianta ed indimenticata Federica De Luca la cui vita fu spezzata da mano omicida insieme al piccolo Andrea nel 2016." Federica era un brillante arbitro Nazionale che era arrivata a dirigere gare nel Campionato di Serie B oltre a ricoprire il ruolo di Responsabile del Settore Arbitrale del Comitato Territoriale di Taranto." Cosi un commosso Aldo Indolfi ha aperto l'incontro di questa  sera "  Oggi 25 Novembre nella Giornata Internazionale contro la Violenza  sulle Donne ci  stringiamo uniti  nel ricordo di Federica ,e del suo figlioletto di 4 anni Andrea scomparsi nel 2016 al culmine di una tragedia familiare sperando  che in futuro  non si verifichi mai piu' nulla di simile! "

 

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Non rimanere in silenzio” (video, foto e motion graphic), grazie alla preziosa collaborazione con le scuole che hanno partecipato, anche per il 2023, al progetto per la legalità e contro la violenza di genere, oggetto di attenzione, da anni, dell’Istituzione.

La campagna è articolata su diverse iniziative accomunate dal dire “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante - sia fisico che psicologico, nella vita privata come in quella professionale - contro le donne. Le tante iniziative, che hanno coinvolto i media tradizionali, il web e i social, mirano ad aiutare e sostenere tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo. Violenze o privazioni della propria dignità sono tali anche all’interno delle mura domestiche, quando l’autore è una persona cara. È per questo che l’azione dell’Arma è volta a contrastare il numero dei cosiddetti “reati spia”, spronando le vittime a muovere, con fiducia, il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.

Anche quest’anno tante caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segnale tangibile dell’assoluta attenzione dell’Arma che ha il tema tra le sue priorità. Nonostante la crisi economica, l’Istituzione non ha voluto rinunciare a questo forte segnale simbolico e lo ha fatto - è bene sottolinearlo - senza aumentare i consumi energetici con nuove illuminazioni, ma semplicemente usando quelle già attive.

Le stazioni ferroviarie, gli aeroporti e le autostrade, luoghi simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo esperienze negative, sono stati scelti anche quest’anno come spazi di visibilità per tali iniziative. Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di soffermarsi qualche istante sulle tante iniziative, presenti anche nelle piazze delle maggiori città italiane, per questo 25 novembre.

La Giornata è soprattutto l’occasione per riflettere e per ricordare che questo triste fenomeno si combatte anzitutto formando uomini e donne rispettosi della legalità, una sfida che comincia da lontano, tra i banchi di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini del futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla creatività proprio dei giovani, coinvolgendoli in un progetto a livello nazionale.

Pertanto, i ragazzi dell’Istituto Tecnico Superiore G. B. Vaccarini di Catania hanno realizzato per l’Arma una foto manifesto che verrà pubblicata sui social istituzionali mentre gli studenti del Liceo Artistico Statale R. Cottini di Torino hanno realizzato uno “spot istituzionale” che verrà diffuso sui canali di comunicazione dell’Arma.

Sul sito www.carabinieri.it, inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su: atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale ecc. Nell’area tematica è possibile trovare anche il “Violenzametro”, un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata. Ecco il link dell’area tematica “codice rosso”:

http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso

Nell’ambito delle iniziative di contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere trova spazio anche il fenomeno, oggi molto esteso, del cosiddetto revenge porn ovvero, secondo l’articolo 612 ter del codice penale (Codice Rosso) la diffusione illecita di foto e video con contenuti sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta, su cui è stato realizzato un video motion graphic informativo che verrà postato sui canali social istituzionali al fine di sensibilizzare più utenti possibili.

Per far fronte a questa dolorosa piaga sociale, tali iniziative sono preziose ma da sole non bastano. Per questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Questa Sezione svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale. Tra i progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un documento riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi, aggiornato con le novità introdotte dal decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150 (c.d. riformaCartabia”), nonché dalla legge 24 maggio 2023, n. 60, in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza. Fondamentali sono anche i corsi basici e specialistici sul tema dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi, sia di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.

A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria - Marescialli e Brigadieri - inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti complessivamente 32, che hanno consentito di formare oltre 775 unità, operanti sul territorio nazionale.

In questo delicato ambito, è importante ricordare anche l’Accordo tra i Ministri della Difesa e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma, tutt’ora vigente. Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti Persecutori di occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché della formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, Help line per la violenza e lo stalking. Non meno importante è l’impegno che è scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle quali è stato dedicato un ciclo di formazione di 40 giornate. Su richiesta del D.P.O., inoltre, è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime.

L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:

  • al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla P.C.M.;
  • all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”, approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio - sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre 2017.

Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.

Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Un progetto che ha consentito di allestire ad oggi 174 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono ogni giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi. Inoltre, Soroptimist ha fornito 46 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi dell’Arma, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.

Nell’ambito delle iniziative di questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede - a Milano, Napoli, Torino ed Ivrea - la consegna di un device a 50 donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con un sistema di allarme consente di attivare le Centrali Operative dell’Arma, permettendo l’intervento tempestivo delle nostre pattuglie, così accrescendo la percezione di sicurezza da parte delle vittime.

Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti per consentire di adottare decisioni tempestive e sinergiche.

L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è finalizzato, innanzitutto, ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne. Un esempio è il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna.

L’Arma dei Carabinieri, anche nel corso del 2022 e nei primi dieci mesi del corrente anno, ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini.

Nel 2023, da gennaio a ottobre, gli atti persecutori rilevati sono complessivamente 14.018 mentre i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 9.959 (pari al 70 % di tutte la Forze di Polizia).

Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2022, i delitti perseguiti sono 25.082. Con riferimento al periodo gennaio - ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno perseguito 18.624 maltrattamenti in famiglia.

Lo scorso anno sono state tratte in arresto 1.722 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1.507.

Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2022, sono stati arrestati 3.339 soggetti. Nel periodo gennaio - ottobre del 2023 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2.897.

Nel 2022, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 1.105 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2023, gli arresti sono stati 896.


da punto radio cascina notizie

Lotta alla violenza di genere: un monumento per Palmina Martinelli. «L’Amministrazione comunale di Fasano intende realizzare un monumento commemorativo alla memoria di una giovane vita spezzata, emblema della violenza sulle donne». Il contrasto alla violenza di genere e ad ogni forma di prevaricazione è un impegno che ogni cittadino deve assumersi insieme alle istituzioni del territorio. Con questa prerogativa, la Giunta comunale riunita ieri, venerdì 24 novembre, ha espresso l’indirizzo politico di realizzare un monumento destinato a ospitare le spoglie di Palmina Martinelli, conferendo al settore Lavori Pubblici la predisposizione di uno studio di fattibilità per la costruzione del monumento. Si tratta della cittadina fasanese deceduta, a soli 14 anni per mano dei suoi aguzzini, il 2 dicembre 1981, divenuta emblema della violenza sulle donne e simbolo della prevaricazione ingiusta sui più deboli, temi che occupano ancora oggi ampie pagine di cronaca nera.

La Città di Fasano ha onorato la sua giovane cittadina, arsa viva per essersi rifiutata di prostituirsi, mantenendone sempre viva la memoria, anche e soprattutto fra le giovani generazioni. Fasano ha infatti già intitolato un largo all’adolescente «vittima della violenza e del degrado sociale» radicati, ma non per questo non sradicabili, in nome della libertà di scelta che va riconosciuta a ogni essere umano.

«Le spoglie di Palmina riposano nel cimitero di Fasano – dichiara il sindaco, Francesco Zaccaria - e la sua ultima dimora è diventata negli anni luogo di pellegrinaggio come accade per coloro che hanno subito una morte “ingiusta”. L’amministrazione tutta, raccogliendo il sentimento dell’intera città, ha deciso di dedicare a Palmina Martinelli un monumento dove verranno ospitate le sue spoglie. Un monumento che potrà rafforzare la sua memoria, in continuità con le attività intraprese nel passato, e che vogliamo diventi un simbolo contro ogni forma di violenza contro le donne».

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Sono trascorsi quasi due anni da quando decisi di aderire al Movimento Regione Salento. Mi convinse la determinazione con cui questo movimento combatteva le battaglie a difesa dei diritti dei cittadini e quindi decidemmo, insieme a tanti amici, di fare un percorso politico comune che ha determinato anche la mia candidatura a sindaco di Brindisi.
Allo stato attuale, però, le scelte che mi appresto a compiere in vista di importanti appuntamenti elettorali divergono da quelle del Movimento e quindi ho deciso di interrompere il percorso comune, nella convinzione che ci saranno tante altre occasioni per tornare a condividere scelte riguardanti i nostri territori.
Pertanto, al Presidente del MRS Paolo Pagliaro ed a tutti i dirigenti rivolgo un ringraziamento per l’accoglienza ricevuta ed auguro buon lavoro.
 
Lino Luperti – consigliere comunale di Brindisi

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GIORNATA VIOLENZA DONNE: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA RACCOLTA FONDI NEI MERCATI CONTADINI PER CENTRI ANTI VIOLENZA

Ciclamini rossi e vendita di beneficienza dei prodotti della gentilezza per devolvere il ricavato ai centri antiviolenza nei mercati contadini dove si dice no alla violenza sulle donne. Ad organizzare l’iniziativa è stata Coldiretti Donne Impresa Puglia, che nei mercati contadini di Campagna Amica a Brindisi e a Lecce ha organizzato con Soroptimist la raccolta fondi a beneficio del centro antiviolenza ‘Io Donna’, oltre a momenti di sensibilizzazione floreale, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

“Solo con l’alleanza nei campi tra donne e uomini, nel rispetto di capacità e competenze, si può combattere ogni tipo di oppressione e prevaricazione ai danni delle donne. La violenza, gli abusi e la mancanza di rispetto verso le donne si sconfiggono cambiando la mentalità discriminatoria anche in ambiente di lavoro e nei differenti settori economici, dove le donne sono costrette ad inaccettabili momenti di disparità e dipendenza psicologica e materiale. Anche in campagna le donne vanno sostenute per dare forza e vigore ad un ruolo che è divenuto centrale e attivando ogni possibile misura incentivante la conciliazione vita – lavoro”, afferma Rita Tamborrino, leader di Coldiretti Donne Impresa Puglia.

“L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile”, insiste Tamborrino.

Nell’attività imprenditoriale le donne dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della qualità della vita - aggiunge Coldiretti Puglia – con una grande attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici all’agricoltura sociale, mercati di Campagna Amica e l’agriturismo.

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“Mercoledì prossimo, 29 novembre alle 17:30, presso la sala Suor Sara Totaro, in via Walter Tobagi, siamo lieti di invitare la cittadinanza alla presentazione del progetto di valorizzazione di San Miserino, finanziato dalla Regione Puglia per 1 milione di euro. Tutti i cittadini devono sentirsi parte di questo progetto e coinvolti in prima persona nella realizzazione, li aspettiamo!”
Antonella Vincenti
Assessore al Patrimonio del Comune di San Donaci

Aggressione nel Pronto soccorso, l'Ordine dei Medici della provincia di Brindisi: "Solidarietà ai sanitari, ci costituiremo parte civile". Ancora una volta siamo costretti a registrare l 'ennesimo episodio di violenza ai danni degli operatori sanitari durante l' esercizio del loro lavoro. Quanto accaduto nel Pronto Soccorso di Ostuni non può che aggiungere nuove preoccupazioni per l'intero personale sanitario. Pur comprendendo le particolari condizioni del minore che si è reso responsabile del gesto non possiamo continuare ad assistere in silenzio a episodi di questo tipo. Medici, infermieri ed operatori sanitari quotidianamente dedicano la loro professionalità con grande impegno al servizio della salute pubblica, ma al contempo rischiano la loro incolumità in strutture che dovrebbero essere adeguatamente vigilate. Serve investire nella sicurezza, serve un piano e delle risorse. Lo diciamo da anni, ma poco o quasi niente è stato fatto.

L'Ordine dei Medici della provincia di Brindisi esprime tutta la propria solidarietà a chi è stato vittima, suo malgrado, della violenza e fa sapere che si costituirà parte civile , un impegno già da tempo assunto con delibera per difendere tutti i sanitari vittime di violenza.

L' Ordine dei Medici condanna ogni forma di violenza, ed oggi nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, ribadisce l'impegno a sostenere ogni iniziativa tesa a contrastare ed eradicare un fenomeno che viola in ogni senso i diritti umani.

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POLIZIA DI STATO: DUE PERSONE AGLI ARRESTI DOMICILIARI PER REATI DI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA.

 
A seguito di due diversi episodi di codice rosso, personale del Commissariato di P.S. di Mesagne ha dato esecuzione a unordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica e ha arrestato in flagranza di reato un’altra persona sottoponendolo alla medesima misura. Entrambi si sarebbero resi responsabili di reati di maltrattamenti in famiglia nei confronti delle rispettive compagne. 
I provvedimenti restrittivi sono scaturiti dalle denunce delle vittime, le quali hanno avuto il coraggio di denunciare i tanti episodi di violenza subiti.
Nella Giornata contro la violenza sulle donne, si esortano tutte le donne in difficoltà, sia per maltrattamenti e sia per violenze fisiche e psicologiche, a dare voce alle molestie e ai soprusi subiti, spesso allinterno delle famiglie e nelle relazioni sentimentali o perpetrate da persone sconosciute. 
Molti sono gli strumenti che la legge e le Istituzioni mettono in campo per fronteggiare questo odioso fenomeno che, nel silenzio, non può far altro che crescere. 
Se subisci violenza rivolgiti alla Polizia di Stato e, con lapp YOUPOL, denuncia gli abusi in forma anonima allegando anche foto e video, anche per attivare le procedure per lemissione del provvedimento di ammonimento del Questore per atti persecutori e violenza domestica e per le vittime di cyberbullismo. 
Se subisci violenza contattaci subito  

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