Redazione
L’Aurora Volley Brindisi vince al Pala Zumbo la Maxima Volley con il punteggio di 3-1
L’Aurora Volley Brindisi inanella la terza vittoria consecutiva battendo al Pala Zumbo la Maxima Volley con il punteggio di 3-1 nella gara valevole per il quattordicesimo turno del campionato di serie C disputatasi domenica 28 gennaio 2024.
Avversarie di giornata per la squadra brindisina, capolista del girone B, sono le giocatrici della Maxima Volley Casamassima, formazione neopromossa in serie C e autrice fin qui di un buon campionato come dimostrato dalla settima posizione in classifica occupata dalla squadra barese.
L’impegno non è sicuramente tra i più gravosi per il team brindisino che proprio da questa giornata può finalmente avere il roster completo a disposizione, ma la prudenza è sempre d’obbligo e pertanto lo starting six schierato da coach Capozziello è quello titolare.
L’inizio della formazione di casa di casa non è dei migliori. L’approccio è timido e il servizio impreciso. Tutto questo fa sì che le avversarie possano mantenere il punteggio in equilibrio fino al 10-8. Superata la metà del set le biancazzurre trovano ritmo e misura allungando decisamente sulle rivali e conquistando il parziale per 25-18.
Anche la seconda frazione vive una iniziale fase di equilibrio. La squadra brindisina però gioca bene e si rivedono gli automatismi di inizio stagione, soprattutto l’intesa tra la palleggiatrice Kolomiiets e la centrale Padula (quest’ultima top scorer della serata con 19 punti), e ben presto la formazione di casa prende il largo sulle volenterose ospiti (20-11). Con un buon margine di vantaggio da amministrare il tecnico biancazzurro opta per una rotazione tra gli elementi del roster per dare minutaggio alle atlete meno impiegate. Cambiano le interpreti ma non il risultato, il team brindisino si aggiudica il set per 25-17.
Anche nel terzo set i primi minuti di gioco sono all’insegna dell’equilibrio, ma le biancazzurre pur dando l’impressione di comandare il gioco mancano di cinismo e non allungano sulle avversarie. Ne approfittano le ospiti che verso la metà del set approfittano di una serie di errori delle padrone di casa e si portano in vantaggio (15-22). Le brindisine capiscono che il set gli sta sfuggendo di mano e si producono in una eccezionale rimonta che porta il punteggio sul 24-24. La squadra di casa però spreca due match point, così le ospiti ribaltano a loro favore il risultato aggiudicandosi il set per 27-29.
Quarto e ultimo set a senso unico. Le padrone di casa partono forte con la chiara intenzione di porre fine al match e non lasciano scampo alle pur brave avversarie che si arrendono alla capolista per 25-15.
Coach Raffaele Capozziello commenta così la gara: “Sapevamo che la Maxima è una squadra che ha le capacità per mettere in difficoltà le avversarie con il loro gioco. Noi non abbiamo iniziato bene e abbiamo commesso qualche errore di troppo. Nonostante ciò sono soddisfatto perché l’intesa di squadra sta crescendo e con essa anche le dinamiche di gioco. Dobbiamo continuare a lavorare sulla concentrazione per evitare di avere passaggi a vuoto.” conclude il tecnico biancazzurro.
L’Aurora Volley tornerà in campo nel difficile impegno del quarto di finale di Coppa Puglia contro la temibile Asem Bari, che si disputerà in gara unica Domenica 4 febbraio a Brindisi presso il Pala Zumbo.
Tabellino:
AURORA VOLLEY BRINDISI - MAXIMA VOLLEY CASAMASSIMA 3-1 (25-18, 25-17, 27-29, 25-15)
Brindisi: De Toma 18 (K), Kolomiiets 10, Zivkovic (L1), Prato 6, Padula 19, Avallone 8, Albanese 12, Matichecchia 5, De Maria, Malerba, Solimeno, Stella (L2), Minghetti, Montagna. All. Capozziello.
Casamassima: Malerba K, De Pietro, Lo Russo, Schena, Falchi, Gravina, Spinelli, Di Cuia L1, Marigliano, Morelli, Lerede, Surico, Verna, Spinelli, Balena L2. All. Di Pietro.
Arbitri: Quarta - Tolomeo
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Sistema informativo amministrativo-contabile unico regionale, anche la Asl Brindisi nel Moss
Operativo anche nella Asl Brindisi il nuovo sistema informativo amministrativo-contabile unico regionale MOSS (Monitoraggio della Spesa Sanitaria), con conseguente dismissione del precedente sistema e migrazione dei dati dai primi di gennaio.
L’operazione ha richiesto - nei mesi scorsi - adeguata formazione del personale coinvolto nelle procedure con affiancamento tuttora in corso e servizio di help desk dedicato a cura di tecnici esperti. Il progetto si inserisce nel percorso della digitalizzazione del sistema sanitario pugliese già avviato con il sistema Edotto, cartella clinica elettronica ambulatoriale e di ricovero, e altri sistemi che vedono il coinvolgimento e l’impegno di tutti gli operatori sanitari della Asl Brindisi.
Il Moss è stato avviato dal Dipartimento di Promozione della Salute e dalla Sezione Bilancio della Sanità della Regione Puglia, con l’obiettivo strategico di uniformare tutte le procedure amministrativo-contabili (contabilità generale, contabilità analitica, gestione approvvigionamenti, controllo di gestione e controllo interno) delle Asl pugliesi attraverso l’uso di anagrafiche, processi e sistemi di controllo unici. Questo consentirà anche di snellire le procedure contabili e la relativa rendicontazione.
Il progetto è stato realizzato tramite la collaborazione di più partner: la Regione, InnovaPuglia, le aziende sanitarie e il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Engineering Ingegneria Informatica Spa, Intellera Consulting Srl e Medsistemi Srl. Tutte le aziende sanitarie pugliesi sono oggi operative nel sistema contabile unico regionale Moss.
Il direttore generale Maurizio De Nuccio ha espresso viva soddisfazione e riconoscimento per l'importante lavoro svolto sia dal gruppo di lavoro aziendale in collaborazione con il Dipartimento di Promozione della Salute, InnovaPuglia, e le altre società competenti, sia per il significativo impegno profuso da parte di tutto il personale coinvolto a vari livelli e ruoli (sanitario, amministrativo, tecnico e professionale).
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Le aggressioni al territorio di Brindisi, alle sue risorse e alla stessa identità della città sono continue
Presidente Regione Puglia
Dott. Michele Emiliano
Presidente Provincia di Brindisi
On. Antonio Matarrelli
Sindaco di Brindisi
Dott. Giuseppe Marchionna
Egregio Sindaco, Egregi Presidenti,
Brindisi sta subendo aggressioni e spoliazioni legate a scelte politiche o anche a omissioni di scelte.
Tra le spoliazioni ricordiamo soltanto l'ultima: la Camera di Commercio di Brindisi è stata sostanzialmente sottoposta a quella di Taranto, malgrado abbia una realtà camerale e immobiliare ben più solida.
Le aggressioni al territorio di Brindisi, alle sue risorse e alla stessa identità della città sono continue: in queste settimane molto si è parlato del deposito costiero di GNL proposto da Edison. L’impegno continuo di associazioni e realtà sociali e la larga partecipazione di cittadini alle manifestazioni contro il deposito costiero, hanno contribuito sensibilmente a spingere il consiglio comunale di Brindisi a votare all'unanimità per chiedere il riesame delle autorizzazioni rilasciate per la realizzazione dell'impianto e la valutazione di impatto ambientale.
Noi sottoscritti, abbiamo evidenziato profonde lacune nell'iter autorizzativo e nei pareri emessi e ci riserviamo di sottoporle all'attenzione dell'autorità giudiziaria. Innanzitutto, si è aggirato l'obbligo di VIA per impianti di stoccaggio che superino i 20.000 m³ equivalenti, semplicemente proponendo 50 m³ in meno. Un progetto similare di Edison nel porto di Napoli, con capacità di stoccaggio appena superiore ai 20.000 m³, è stato bocciato dal Ministero dell'ambiente con giudizio di compatibilità negativo della commissione VIA, per motivi sovrapponibili a quelli del progetto brindisino.
In ogni caso, in presenza di una evidente rigassificazione del GNL per immetterne una parte in rete, il progetto doveva essere sottoposto, quantomeno, a verifica di assoggettabilità a VIA. Siamo oggi in presenza di due progetti e, malgrado il secondo non sia stato autorizzato, è stato annunciato l'avvio dei lavori. I pareri endoprocedimentali emessi risultano, a dir poco, discutibili, rimandano a prescrizioni ciò che dovrebbe essere elemento pregiudiziale e aggravano i dubbi rispetto ai rischi di incidente rilevante legati all'attività, alle torce e alla disponibilità di fondali sufficienti per ospitare le gasiere. Altrettanto grave e paradossale è il riferimento all'interdizione sulla linea ferroviaria e sullo scalo intermodale per il traffico merci da navi a treno. È vigente un contratto di raccordo fra rete ferroviaria italiana, consorzio ASI e autorità di sistema portuale del basso Adriatico, dopo aver attestato l'agibilità e la transitabilità dei binari. È falso, quindi, che i binari non siano disponibili per il traffico merci e, di conseguenza, per lo sviluppo della logistica portuale, ed è gravissimo che si proceda ugualmente a portare avanti nella stessa area il progetto di deposito costiero. È ugualmente gravissimo che i pareri emessi non tengano minimamente conto del passaggio previsto di una condotta di GNL sotto i binari.
Invitiamo i destinatari della presente a promuovere in tempi strettissimi un incontro con gli scriventi, in ragione delle diverse competenze e dei ruoli e delle sensibilità istituzionali da dimostrare a tutela della Città.
Il Sindaco ha il dovere di rappresentare e tutelare in tutte le sedi più opportune il rispetto del voto unanime del consiglio comunale. Il Presidente della provincia, al momento non espressosi sulla materia, ha il dovere di assumere una posizione chiara a tutela del territorio provinciale. Una decisione altrettanto ferma a tutela del voto unanime del consiglio comunale di Brindisi, attendiamo da parte del Presidente della regione Puglia che aveva annunciato l'intenzione di rivedere l'accordo Stato regione con riferimento alla realizzazione del deposito costiero e che, più volte, ha dichiarato di avere un'attenzione particolare verso Brindisi.
Attendiamo un rapido riscontro, anche perché i lavori potrebbero essere avviati e ciò finirebbe col produrre conflitti che i destinatari della presente possono e devono evitare.
Distinti saluti
Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Medicina Democratica, A.C.L.I. Provinciali Brindisi, Fondazione “Tonino di Giulio”, Medici per l’Ambiente, A.N.P.I., Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, Puliamoilmare Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi"
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Il Sindaco Antonello Denuzzo e gli Assessori Numa Ammaturo e Carmine Sportillo interverranno domenica 4 febbraio alle 12.00 alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano (BIT) per promuovere la Città e raccontare il confetto di riccio di Francavilla Fontana.
Recentemente riconosciuto Presidio Slow Food, il confetto riccio è un dolce povero della tradizione francavillese a base di mandorle, acqua e zucchero con l’aggiunta di aromi naturali come il cedro o il limone. La lavorazione avviene in un particolare pentolone di rame, noto come la conca, fissato con due corde ad un bilanciere appeso al soffitto.
Oltre al racconto, visitatori e buongustai che parteciperanno alla conferenza nello stand della Regione Puglia potranno assaggiare questo prodotto tipico che sarà offerto a tutti i presenti.
“Domenica 4 febbraio – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – saremo alla BIT per raccontare i ricci e più in generale il nostro patrimonio fatto di storie, monumenti, arte e gastronomia. Ringrazio l’Assessore Regionale Gianfranco Lopane per averci voluto ospitare nello spazio della Regione Puglia dedicato ai Comuni.”
Il confetto riccio, che già nel 1912 si fece apprezzare a livello internazionale durante la fiera dei Sapori di Parigi aggiudicandosi una Medaglia d’oro, continua a vivere nelle tradizioni di Francavilla Fontana come vero e proprio rito d’amore per le coppie di tutte le età.
Prosegue ininterrotta, infatti, la tradizione de lu sciuitìa ti li femmini, il penultimo giovedì prima delle Ceneri, e del successivo sciuitìa ti li masculi. Nelle due giornate il dono dei ricci non è solo un pensiero per il proprio amato o la propria amata, ma una vera e propria promessa d’amore. I maestri ricciai in questo particolare periodo dell’anno popolano il centro cittadino con un mercatino diffuso dove è possibile acquistare, oltre ai ricci, anche altri dolci tipici.
“Le tradizioni – conclude l’Assessore al Turismo Carmine Sportillo – sono il cuore pulsante dell’identità dei luoghi ed un punto di partenza fondamentale per costruire una narrazione unica e affascinante. I ricci, con i custodi dei segreti della loro preparazione, sono gli ambasciatori di Francavilla nel mondo. L’obiettivo è portare un po' di mondo a Francavilla per far conoscere dove, come e perché è nato questo prodotto. Vi aspettiamo alla BIT.”
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Vela paralimpica: sottoscritto accordo LNI Brindisi-GV3
La Lega Navale Italiana di Brindisi e l’associazione GV3 di Brindisi («A Gonfie Vele Verso la Vita») hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione per assumere iniziative di promozione della vela paralimpica, con tutta una serie di attività: allenamenti con istruttori qualificati ed imbarcazioni di tipo Hansa 303 messi a disposizione dalle due realtà. Si tratta di un significativo progetto di inclusione sociale che rende il mare e la vela accessibili a tutti.
Tra gli obiettivi dell’accordo c’è anche la creazione di una squadra di atleti locali per eventuali regate zonali ed interzonali di categoria, dando così l’opportunità agli utenti di avvicinarsi a questa disciplina sportiva e vivere l’esperienza del mare e della vela.
L'accordo è stato formalizzato nella mattinata di sabato 27 gennaio 2024 nella sezione brindisina della LNI, tra le migliori in Italia per assenza di barriere architettoniche. Inoltre, questo accordo pone concretamente le basi per rendere Brindisi un polo di eccellenza per lo sport paralimpico. Il protocollo è stato sottoscritto dal presidente della LNI Brindisi Salvatore Zarcone e dal presidente dell’associazione GV3 Marco Miglietta alla presenza del presidente della VIII Zona FIV Alberto La Tegola e di Fabio Colella, consigliere nazionale FIV con delega all’attività paralimpica.
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Radiologia interventistica BR, Amati: “Ancora niente. Ma al danno la beffa: angiografo lavora a metà”
“Oltre al danno la beffa. L’angiografo a disposizione dell’ospedale Perrino di Brindisi per il servizio di radiologia interventistica è il migliore tra quelli a disposizione degli ospedali pugliesi. Si tratta, infatti, di un angiografo biplanare di ultima generazione, attualmente in uso per lo svolgimento di prestazioni in modalità monoplanare, ossia a mezzo servizio, dall’ottimo reparto di Chirurgia vascolare e Cardiologia interventistica. E per fortuna che lo usano in modo eccellente i chirurghi vascolari e i cardiologi, con la collaborazione dell’altrettanto eccellente personale infermieristico e tecnico del blocco operatorio, altrimenti starebbe fermo ad aspettare che i burocrati sanitari la smettano con il gioco dei problemi risolti sulla carta (i protocolli) e comincino a destinare a Brindisi - in modalità provvisoria, interaziendale e con indennizzo - il personale necessario a formare l’organico che in via ordinaria dovrà provvedere alle prestazioni. Se vivessimo in un Paese normale, non si verificherebbe il caso in cui il servizio di radiologia interventistica funziona in ospedali con attrezzature tecnologicamente più arretrate, mentre è sospeso nell’ospedale con tecnologia più avanzata. E c’è da dire che oggi, lunedì 29 gennaio 2024, a tredici giorni dall’impegno a riaprire a tamburo battente, ancora niente”.
Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati.
“A Brindisi è in dotazione un angiografo biplanare, acquistato qualche anno fa proprio per la neuroradiologia interventistica, in grado di restituire una visualizzazione anche in tre dimensioni per il trattamento delle patologie cerebrali e spinali.
Ma questa macchina non è usata per la missione per cui fu acquistata e i pazienti ricoverati a Brindisi in emergenza devono purtroppo transitare in presidi vicini, con tutta la complessità e i rischi del caso, non dotati però di una macchina simile ma da angiografi con tecnologia più arretrata e quindi meno precisi e con maggiore emissione di radiazioni.
Quando prendo visione di queste situazioni anch’io mi meraviglio e non credo ai miei occhi e alle mie orecchie, ma purtroppo è così.
Lo dico ancora una volta. Un DEA di II livello come il Perrino di Brindisi, nonché Centro di trauma, deve avere attivo il servizio di radiologia interventistica. Ogni giorno che passa, senza problemi, è un giorno assistito dalla buona stella, poiché la carenza del servizio fa ricorrere a carico delle burocrazie regionali e aziendali l’ipotesi di cui all’art. 40, comma 2 del Codice penale.
Ma come devo dire che il mio intento è curare i pazienti dagli effetti della malattia e i burocrati dagli effetti della responsabilità? Ma perché tergiversiamo, considerato che c’è la soluzione e non è un regolamento cartaceo su procedure sanitario-amministrative, per certi versi ovvie, che comunque prevedono il trasporto - questo è il problema - verso Lecce o Taranto? Ma perché omettiamo di dire che a Brindisi, diversamente che a Lecce, Taranto e altri ospedali pugliesi Centri trauma, non c’è un angiografo tecnologicamente avanzato come quello di Brindisi? Certo, nessun sano di mente potrebbe proporre di ribaltare il lavoro di radiologia interventistica di Lecce e Taranto a Brindisi, poiché anche Lecce e Taranto sono DEA di II livello nonché Centri trauma, ma è ovvio che il personale provvisorio necessario per attivare il servizio di Brindisi, deve essere selezionato, con provvedimento a valenza interaziendale, dagli ospedali non configurati come Centri di trauma, ma dotati del servizio di radiologia interventistica”.
COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA GIORNI DELLA MERLA CON -80MLN METRI CUBI ACQUA IN INVASI IN PUGLIA; SEMBRA PRIMAVERA
Temperature primaverili nei giorni della merla, che secondo tradizione sono i più freddi dell’anno, con il risveglio anticipato della natura ed una preoccupante siccità invernale, con gli invasi pugliesi che perdono 80 milioni di metri cubi d’acqua. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare l’anomalia degli ultimi tre giorni di gennaio con la colonnina di mercurio che nelle ore più soleggiate sale vicino ai 15 gradi e il rischio di stress idrico per la mancanza di acqua, con una diminuzione sensibile delle quantità di acqua negli invasi pugliesi di 79,9 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per la mancanza di piogge, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio di ANBI Nazionale.
Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – manda la natura in tilt e favorisce in tutte le piante il risveglio anticipato anche le fioriture anticipate come per le mimose in anticipo di un mese rispetto alla data dell’8 marzo, con il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti. Ma a preoccupare è anche la siccità dopo un 2023 che ha fatto registrare la caduta del 14% di precipitazioni in meno ed una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr che evidenzia come con i cambiamenti climatici vengano smentiti addirittura gli antichi proverbi sui giorni della merla. E’ infatti saltata la tradizione dei giorni della merla (29-30-31 di gennaio) che secondo la leggenda – ricorda Coldiretti – sono i più freddi di tutto l’anno e sembra prendano il nome da una merla bianca che si rifugiò dentro un camino proprio per sfuggire al gelo. Dopo tre giorni uscì dal comignolo, completamente nera. Da allora tutti i merli sono neri.
Per la scarsità di pioggia – precisa la Coldiretti Puglia - c’è carenza di fieno nei pascoli e difficoltà allo sviluppo ortaggi ma sono segnalate difficoltà per le arance o le insalate che non riescono a crescere adeguatamente per la carenza di acqua, ma per l’andamento climatico si registra anche il crollo della produzione di carciofi del 60%.
Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti Puglia – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo ma anche dagli eventi estremi che solo nel 2023 sono stati quasi 100 in Puglia con la perdita di produzione del 34%.
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RIPERIMETRAZIONE ARO BR/2, GLI AMBITI DI RACCOLTA DIVENTERANNO 2
RIPERIMETRAZIONE ARO BR/2, GLI AMBITI DI RACCOLTA DIVENTERANNO 2.
Un ARO sarà costituito dal solo Comune Capoluogo, il secondo dai Comuni di Mesagne (capofila), Cellino San Marco, San Donaci, San Pietro Vernotico e Torchiarolo.
Assemblea dei Sindaci dei Comuni che afferiscono all’ARO BR/2: a seguito dell’incontro svoltosi nella giornata di giovedì 25 gennaio presso il Comune di Brindisi, sono scaturite le decisioni di seguito riportate.
Tenuto conto dell’istanza di riperimetrazione dell’ARO in questione, formulata dal Comune di Brindisi, ad oggi capofila, e attraverso la quale si evidenziavano le difficoltà nella gestione del servizio di raccolta, considerata la DGR del 19.12.2022 con cui la Giunta regionale ha proceduto con la nomina del commissario ad acta per gli adempimenti di cui alla L.R. n.24/1012, evidenziata l’istanza con cui il Comune di Brindisi propone la costituzione di un ARO che includa il solo Comune Capoluogo, sarà avviata la procedura amministrativa per la costituzione di due unità ARO differenti, una costituita dal Comune di Brindisi e l’altra composta dai Comuni di Mesagne (capofila), Cellino San Marco, San Donaci, San Pietro Vernotico e Torchiarolo. Durante l’incontro, il commissario ad acta dott. Giovanni Campobasso è intervenuto per illustrare il percorso amministrativo attraverso cui la Regione Puglia definirà la riperimetrazione dell’ARO.
Dopo l’istruttoria regionale, ciascun Comune dovrà approvare nei rispettivi Consigli Comunali gli atti di propria competenza, atti che saranno propedeutici alla successiva esplicazione delle specifiche funzioni di ciascun ARO, tra queste la possibilità di indire gara unica e decennale di raccolta dei rifiuti.
Diamo un nome al nuovo parco di via Risorgimento
Diamo un nome al nuovo parco di via Risorgimento..
L'Amministrazione comunale di Erchie si prepara all'inaugurazione del nuovo spazio verde di via Risorgimento e vuole coinvolgere attivamente la cittadinanza nel processo di intitolazione del Parco riqualificato. Con l'obiettivo di rendere il luogo ancor più significativo, l'invito è rivolto alla comunità affinché suggerisca un nome ispirato a una figura nazionale di riconosciuto profilo pedagogico/educativo per l'infanzia.
Si richiede che le proposte siano legate a figure reali, escludendo personaggi appartenenti al mondo della fantasia. Inoltre, gli amministratori valuteranno attentamente le proposte, assicurandosi che siano adeguate a uno spazio destinato all'infanzia.
Il sondaggio mira a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, dando loro la possibilità di contribuire all'identità del parco e farlo sentire davvero "loro". Un particolare invito è esteso agli alunni e alle alunne della scuola primaria, che saranno tra i principali fruitori del nuovo spazio verde.
“L'intento – dichiara il vicesindaco dr. Giuseppe Polito - è di trasmettere valori positivi attraverso la scelta del nome, ispirando i più piccoli mentre godono dei benefici del parco riqualificato. Il coinvolgimento della cittadinanza in questo processo decisionale – continua - non solo contribuirà all'identità del parco, ma rafforzerà anche il legame tra l'Amministrazione e la comunità, promuovendo una collaborazione continua per il miglioramento e lo sviluppo di questa zona di Erchie”.
Le proposte possono essere inviate alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
CANALE SUEZ: COLDIRETTI PUGLIA, A RISCHIO EXPORT PUMMAROLA MADE IN ITALY; IN PUGLIA 1,4 MLN TON POMODORO DA INDUSTRIA
I costi dei container stanno avendo aumenti vertiginosi che si riflettono sulla competitività del prodotto sui mercati esteri
Le difficoltà alla navigazione provocate dagli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso mettono a rischio circa 270 milioni di esportazioni di pummarola Made in Italy dirette in Asia nel 2023, tra pelati, polpe, passate e concentrato di pomodoro. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti economici delle tensioni sui trasporti marittimi attraverso il canale di Suez.
Si tratta – sottolinea la Coldiretti - di ben 10% del totale delle spedizioni all’estero di pomodoro Made in Italy trasformato diretto all’estero. L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, per arrivare in medio oriente, India e sud est asiatico, a causa dei ripetuti attacchi terroristici, hanno portato – continua la Coldiretti – ad aumenti vertiginosi del costo dei trasporti marittimi e dei tempi di percorrenza. I costi dei container stanno avendo aumenti vertiginosi che si riflettono sulla competitività del prodotto sui mercati esteri con aumenti a valanga che interessano anche le rotte non direttamente coinvolte.
La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia - riferisce Coldiretti Puglia - con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).
Il pomodoro trasformato Made in Italy – evidenzia Coldiretti – rappresenta un ingrediente fondamentale della dieta Mediterranea e della vera cucina italiana candidata all’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco. In Italia – spiega Coldiretti – sono circa 70mila gli ettari coltivati a pomodoro da salsa in circa 7.000 imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e occupa 10.000 addetti, per una produzione di 5,4 milioni di tonnellate di prodotto destinata a polpe, pelati, passate, sughi e concentrati consumati i Italia e in tutto il mondo con una valore totale delle esportazioni di 2,7 miliardi.
Lo scenario di difficoltà e incertezza rischia di ostacolare le importazioni dall’Asia di fertilizzanti per un valore di circa 200 milioni nel 2023 con preoccupante impatto sui costi di produzione delle imprese agricole. A rischio anche le esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari pugliesi che si muovono in nave – aggiunge Coldiretti Puglia - con il cambiamento delle rotte, l’aumento dei costi ed il ritardo nelle spedizioni, quando ammontano ad oltre 500milioni di euro l’export dell’agroalimentare pugliese verso i Paesi africani e Indiani e Orientali, con la situazione di criticità che mette particolarmente a rischio le consegne dei prodotti deperibili come la frutta e la verdura con la perdita di fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare.
Per sostenere il trend di crescita dell’agroalimentare Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da porti, aeroporti, treni e cargo, cogliendo appieno l’opportunità del PNRR per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate anche nel contrasto all’italian sounding.
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