Redazione

CAPPUCCINO DAY: COLDIRETTI PUGLIA, ‘COLAZIONE SALATA’ (+30%) PER LA MORSA DELL’INFLAZIONE

A farne le spese sono i consumatori che stanno perdendo potere d’acquisto, ma anche allevatori e agricoltori

che patiscono gli alti costi di produzione, a cui non corrispondono adeguati compensi

Non si allenta la morsa dell’inflazione sui beni alimentari per cui anche la colazione è ‘salata’ per i consumatori pugliesi costretti a pagare il 30% in più già al risveglio ai banchi del bar, per l’impatto del caro prezzi con aumenti che vanno dal +25% del cornetto al +20% del cappuccino, con i prezzi del cibo saliti del +10% nel 2023 per effetto delle tensioni internazionali sul commercio e sulle quotazioni, ma anche di fenomeni speculativi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione del Cappuccino Day che si celebra l’8 novembre. Secondo Coldiretti Puglia, a farne le spese sono i consumatori che stanno perdendo potere d’acquisto, ma anche allevatori e agricoltori stretti nella morsa degli alti costi di produzione, a cui non corrispondono adeguati compensi.

L’effetto dei rincari si fa sentire – aggiunge Coldiretti Puglia -  sullo zucchero aumentato del 50%, ma anche sul caffè con rincari del 15% e sul latte che sale del 30%, ma l’effetto dei rincari energetici si fa sentire anche su biscotti, pane, burro e marmellate. Il caro prezzi taglia del 5% le quantità di prodotti alimentari acquistate dai cittadini nel 2023 che sono però costretti a spendere comunque il 7% in più a causa dei rincari determinati dall’inflazione.

La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – volano gli acquisti di cibo low cost nei discount alimentari che fanno registrare un balzo del +6,3% a settembre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità.

Le famiglie – sottolinea la Coldiretti – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Ma con la diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi si cerca anche di fare più attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi. Dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul balcone, dalla lista della spesa per non farsi tentare dagli acquisti di impulso fino allo sguardo piu’ attento alla data di scadenza secondo la Coldiretti sono solo alcune delle strategie adottate dagli italiani per salvare i bilanci familiari.

Ma è una colazione amara anche per gli allevatori e le loro mucche da latte – spiega Coldiretti Puglia – con l’esplosione dei costi di produzione, mentre il prezzo del latte alla stalla scende, con la necessità di attivare controlli serrati lungo la filiera. E’ sos nelle stalle per l’alimentazione degli animali, dopo che a causa del maltempo di maggio e giugno  è andato perso in Puglia il 60% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle, ma si è dimezzata anche la produzione di mais in Italia negli ultimi 20 anni a causa dei costi di produzione, dei cambiamenti climatici e delle importazioni dall’estero che espongono gli allevatori alle conseguenze delle tensioni internazionali come la guerra in Ucraina.  Cresce anche il prezzo delle farine e dei prodotti da forno, nonostante il crollo del prezzo del grano del 60% rispetto allo scorso anno sui valori al di sotto dei  costi di produzione che mettono a rischio il futuro della coltivazione, proprio quando gli agricoltori hanno dovuto spendere oltre 300 euro in più ad ettaro, mentre il clima pazzo ha fatto crollare la produzione pugliese sotto i 7 milioni di quintali.

Occorre intervenire per contenere i rincari ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti nel sottolineare che è necessario lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

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LE SCUOLE PER IL MASTERPLAN DELLA TERRA D’OTRANTO: IL RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO FABIO POLLICE INCONTRA I DIRIGENTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI PER IL COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ STUDENTESCA NELL’ELABORAZIONE DEL PIANO. 

Il coinvolgimento della comunità studentesca della provincia di Brindisi per la raccolta di idee, istanze, aspettative e suggerimenti come tappa fondamentale per la realizzazione del “Masterplan della Terra d’Otranto”, promosso dall’Università del Salento e dalle Province e Comuni di Lecce, Brindisi e Taranto. Si è tenuto ieri a Brindisi, a Palazzo Granafei-Nervegna, su iniziativa dell’Università del Salento e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia - Ambito territoriale della Provincia di Brindisi, un incontro tra il Rettore Fabio Pollice, la Direttrice dell’Ufficio Scolastico provinciale Angela Tiziana Di Noia e i Dirigenti e i referenti degli istituti di istruzione secondaria di II grado della provincia di Brindisi, per dare avvio a un processo di partecipazione della popolazione scolastica, appunto, all’elaborazione del “Masterplan della Terra d’Otranto”, un ambizioso piano che mira a integrare i sistemi produttivi, orientare e coordinare gli investimenti pubblici e privati, creare sinergie territoriali capaci di incidere positivamente sulla competitività delle imprese, sull’attrattività territoriale e sul benessere attuale e prospettico delle comunità locali, il tutto all’interno di un quadro di sviluppo ispirato ai principi della sostenibilità. Assieme al Rettore Pollice, hanno partecipato all’incontro la Delegata all’Orientamento Emanuela Ingusci e il Delegato al Diritto allo studio Giuseppe Gioffredi.

 

«Sono convinto che il coinvolgimento della comunità studentesca sia un momento imprescindibile nella fase di ascolto del territorio e di raccolta di proposte, istanze e suggerimenti utili per il raggiungimento dell’obiettivo finale», rimarca il Rettore Fabio Pollice, «Se l’obiettivo del Masterplan è quello di costruire un futuro di benessere sostenibile per le giovani generazioni del nostro territorio, mi sembra necessario raccogliere le loro istanze, ma anche coinvolgerle in un progetto di cui devono sentirsi ed essere concretamente protagoniste, anche in considerazione del fatto che la più importante risorsa strategica per lo sviluppo della Terra d’Otranto sono proprio le studentesse e gli studenti del nostro territorio. Coinvolgerli vuol dire anche responsabilizzarli e motivarli: questo è davvero essenziale».

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“Sugli screening oncologici per i tumori al seno e al colon vengono esclusi, rispettivamente, le donne dai 40 ai 49 anni e dai 70 ai 75 anni, e i cittadini dai 45 ai 49 anni e dai 70 ai 75 anni. E il tutto in violazione delle leggi, una delle quali (colon) ritenuta legittima addirittura dalla Corte costituzionale, e di una recentissima raccomandazione della Commissione europea.  E come giustificano tutto questo le burocrazie sanitarie in pieno dominio dei politici? Con le solite scuse per giustificare l’inerzia in materia sanitaria: il Covid, il piano operativo, i Ministeri affiancanti, la carenza di personale e - ma questo lo pensano e non lo dicono per decenza - il malocchio. Eppure il Ministero non ha mai scritto nulla in proposito. Anzi. Nelle raccomandazioni ministeriali del 2006 furono demandate alle Regioni le valutazioni sull’ampliamento delle classi d’età a quelle intervallate tra 45/50 anni e 74/80 anni. Ma purtroppo si parla e si commenta senza leggere le carte. 
Ma, se pure il Ministero l’avesse fatto contro le sue stesse indicazioni, non esiste - nella più elementare cultura giuridica - la possibilità di disattendere le leggi, peraltro giudicate legittime dalla Corte costituzionale, con una qualsiasi cartuccella”. 

Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, e i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo. 

“In Italia sono previsti tre screening oncologici obbligatori per combattere al meglio i tumori al seno, al colon retto e al collo dell’utero.  
Per quanto riguarda i tumori al seno e al colon-retto, due recenti leggi regionali hanno ampliato le classi d’età della popolazione bersaglio, portandole da 50-69 anni a 45-75 anni.  E per quanto riguarda il tumore al seno si è istituito un percorso di verifica sugli eventuali rischi eredo-familiari per le donne tra i 40 e i 44 anni. Il tutto, ovviamente, accordando la normativa alla prova scientifica delle linee guida in materia oncologica. 
Fatto sta che, nonostante le leggi regionali (entrambe legittime per statuizione della Corte costituzionale), le raccomandazioni ministeriali del 2006 (ossia di quasi venti anni fa) e la recente raccomandazione della Commissione europea, in Puglia - ostinatamente - i burocrati sanitari dell’Assessorato regionale e delle ASL sono fermi alla popolazione bersaglio 50-69 per entrambi i tumori, adducendo varie scuse politiciste, alla faccia della normativa e lasciando senza prevenzione migliaia di persone, condannate al rischio malattia quando non c’è più niente da fare.
Così non si può procedere. Non si possono celebrare giornate e giornate di sensibilizzazione, con tanto di convegni e mobilitazioni, congressi con programmi chilometrici e relatori selezionati con il Cencelli per non dispiacere nessuno, giornate della donna, del malato, del paziente, della salute ecc. ecc., e poi rifiutarsi d’innovare applicando la legge. 
Per questi motivi abbiamo chiesto un’audizione urgente in Commissione Sanità di tutti i responsabili, per una chiamata al più ampio senso del dovere. Noi non riteniamo di possedere il carisma della sensibilità, anzi, ma nessuno potrà spingerci sulle vette della speciale classifica dell’inerzia, pensando che la posizione ex aequo scemi la pena per tutti”.

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La Puglia torna a sorridere con il Lotto. Nel concorso di martedì 7 novembre, come riporta Agipronews, la vincita più alta arriva da Brindisi dove sei ambi, quattro terni e una quaterna sulla ruota di Napoli sono valsi a un fortunato giocatore 64.875 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per oltre 5,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale che sfiora il miliardo di euro in questo 2023.

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È calato il sipario sulla magica “Estate Mesagne 2023”. Quest’anno è stata più straordinaria del solito anche per le proposte culturali che hanno arricchito la mente ed il cuore di migliaia di cittadini venuti anche dai paesi vicini.
Forse mai, come quest’estate, il centro della città è stato il “centro” di un ininterrotto show fatto di cultura, musica, arte, degustazioni di prodotti tipici e shopping.
Un’estate piena di eventi e con una partecipazione agli appuntamenti in calendario che non si vedeva da tempo, grazie alla collaborazione tra le associazioni locali e l’Amministrazione Comunale. Migliaia di visitatori hanno potuto ammirare la mostra su Caravaggio, la bellezza del Centro storico, i musei, le chiese, riscoprendo il fascino di una Città che si è riscattata, dopo anni di buio e di paure.
Durante l’estate e in tutti i periodi dell’anno, il “centro storico” è stato lo spazio che ha rievocato il passato, le tradizioni, ha fatto percepire i colori e i sapori di una volta, ma non è lo spazio per camminare liberamente.
Eppure Mesagne non è il “centro storico”.
Mesagne è la Città con il centro e la periferia. Non è solo questione di coordinate urbanistiche, ma anche di tipo economico-sociale e culturale.
Forse, nel prossimo futuro, nella programmazione dei vari eventi, occorrerà portare la cultura nelle periferie; “spostare” alcune iniziative nei quartieri, dove gli spazi e le potenzialità sono esistenti, consentendo alla cultura di fiorire in periferia, e permettendo un nuovo riscatto culturale attraverso la musica, il teatro e i concerti.
Si, perché non sono solo gli ospiti e i forestieri ad usufruire delle manifestazioni culturali e musicali, ma anche gli abitanti della Città, anche coloro che abitano le periferie.
Se ci avviciniamo ai quartieri, riusciamo a scoprire cose nuove e ci rendiamo conto che la periferia è una realtà diversa, forse più significativa, più genuina, fatta di incontri, di relazioni. Camminando per la periferia ci accorgiamo che la realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro. Per fare questa operazione, occorre de-centrarsi.
Il Papa ripete con forza e frequenza che «i grandi cambiamenti della storia si sono realizzati quando la realtà è stata vista non dal “centro” ma dalla “periferia”». Il motivo sta nel fatto che «stare nelle periferie aiuta a vedere e capire meglio, aiuta a fare un’analisi più corretta, rifuggendo dal centralismo e da approcci ideologici». La realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro.

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FASANO – Come l’acqua, come il cibo, come l’aria da respirare. La cultura è un bene imprescindibile per il nutrimento dell’anima e va sostenuta per la sua pubblica utilità in ogni forma e aspetto, fornendo a ogni individuo la possibilità di sostentarsi autonomamente nel grande contenitore della cultura con opportunità e spunti di riflessione.

In queste tre righe di prologo, la mission dell’ATS Katharà che nell’ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano, ha presentato il cartellone artistico 2023/2024 in una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di lunedì 6 novembre sul palcoscenico del teatro comunale fasanese.

La proposta artistica è stata elaborata mettendo insieme le esperienze e le competenze acquisite dalle tre associazioni facente parte di Katharà che operano sul territorio negli ambiti della Prosa, della Danza, della Musica, dello Spettacolo in generale: il Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini” di Fasano, l’Accademia “Fuori di Danza” di Locorotondo, l’Associazione “SenzaConfine” di Fasano.

Da novembre 2023 a giugno 2024, il contenitore culturale della città di Fasano prenderà ancora vita con spettacoli di prosa, musical, danza, non mancheranno le attività laboratoriali rivolte ad aspiranti attori e tecnici di palcoscenico che, oltre a coinvolgere gli studenti, abbracceranno tutti coloro che intendano misurarsi con nuove esperienze di socializzazione e consapevolezza di sé.

Una proposta eterogenea, che accoglie e raccoglie le esigenze del pubblico fasanese che già subito dopo la fine della Pandemia ha dimostrato di avere una particolare sensibilità alle dinamiche artistiche della propria città.

Motivo per cui il cartellone, oltre a presentare nomi di artisti locali oppure strettamente connessi con la nicchia delle specifiche discipline, vanterà di ospitare anche alcuni nomi molto popolari, noti al grande pubblico e da esso apprezzato: tra tutti, Luca Ward con lo spettacolo “Il talento di essere nessuno” in programma venerdì 2 febbraio,  l’attore siciliano Luigi Lo Cascio per l’evento “Senza Filtro - Incontro con gli Artisti” con data ufficiale in via di definizione, e il vincitore di X Factor 2016 Giò Sada in “Silvio Sada, un ricordo” venerdì 12 aprile.

Un cartellone che alza notevolmente l’asticella in città e che si prefigge tra gli obbiettivi quello di far vivere quotidianamente il Teatro Sociale, serbatoio storico di cultura della città di Fasano.

«Un’ulteriore opportunità culturale di altissimo pregio - la definisce l’Assessore alla Cultura, prof. Cinzia Caroli – che l’Amministrazione, il Teatro Pubblico Pugliese e gli addetti ai lavori fanno alla città. Un’opportunità che sono certa la città coglierà in virtù non solo dell’eterogeneità della proposta ma anche dei prezzi calmierati e accessibili a tutti».

«Dopo la proposta dello scorso anno già apprezzata dal pubblico, quest’anno abbiamo voluto spaziare nei vari ambiti e interessi culturali - ha detto Fausto Savoia, presidente GAT “Mancini” e coordinatore di Katharà -. Ci sono circa 21 spettacoli e diversi laboratori rivolti a ragazzi e adulti. Uno sforzo che abbiamo voluto fare per tendere la mano al nostro affezionato pubblico e per cercare di implementarlo ulteriormente».

«Visti i buoni risultati della passata stagione, siamo felici di rinnovare la collaborazione con l’ATS Katharà e investire in questa attività che completa l’offerta culturale della città di Fasano - ha aggiunto Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese -. Cinque spettacoli di cinque produzioni pugliesi che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e che noi vorremmo valorizzare dinanzi al pubblico locale. Le rappresentazioni verranno messe in scena al Teatro Sociale e contribuiranno ad arricchire l’offerta della stagione 2023/2024».

«Il Teatro Sociale è un vero gioiellino e continuano a stupirmi le dinamiche culturali ed educative di questa amministrazione - ha chiosato Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese -. Fasano è un laboratorio cittadino e regionale di buone pratiche alla luce della mescolanza di produzioni e associazioni che decidono di collaborare per la gestione di un luogo così bello come questo. Katharà è un esempio virtuoso per la nostra regione e per l’Italia intera. Tutto ciò è possibile grazie anche ad un’Amministrazione comunale che sostiene i progetti di questo sodalizio, motivo per cui il Teatro Pubblico Pugliese non smetterà mai di dare il proprio supporto».

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Il “Comitato Liberi Cittadini-No al deposito GNL della Edison” fa proprie le osservazioni inviate alla Amministrazione Comunale di Brindisi dal Movimento No Tap/Snam della provincia di Brindisi.

Così come nei mesi scorsi il Movimento No Tap/Snam denunciò il cambio del progetto iniziale ritrovandoci con una torcia che non aveva visto nessuno oggi aggiunge tutte le incongruenze dal punto di vista della sicurezza .

Queste osservazioni sono state realizzate  in relazione al NOF (nullaosta osta di fattibilità) , ultimo documento da approvare in sede regionale dal CTR(Comitato Tecnico Regionale).

Il documento condiviso dal Consiglio Comunale di Brindisi sul problema del deposito della Edison  chiede di fatto una revisione del progetto , di qua la richiesta che le attività del CTR rimangano ferme .

Il “Comitato Liberi Cittadini” nella riunione svolta ieri sera (7 Novembre 2023) ritiene che quello del Consiglio Comunale è un primo passo ma non certamente l’ultimo da fare per bloccare questo progetto .

Dobbiamo tenere alta la mobilitazione contro Regione e Governo Nazionale.

Il Comitato invita a costruire una manifestazione a Bari dove alla Giunta e al Presidente Emiliano chiediamo la cancellazione del progetto e l’avvio di un percorso nuovo per la nostra città  , da sempre assolutamente trascurata.

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Caravaggio e il suo tempo, a Mesagne la “Maddalena in estasi”. L’opera, recentemente ritrovata in una collezione privata, arricchisce la grande mostra: al Castello fino al prossimo 10 dicembre. Una delle opere più belle di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, datata 1606, è da oggi in mostra presso il Castello Normanno Svevo di Mesagne. Si tratta di olio su tela proveniente da una collezione privata londinese. “La Maddalena in Estasi”, questo il suo titolo, è descritta dal prof. Vittorio Sgarbi come "Profondamente estetica, di opposte visioni della religione, della bellezza, del dolore". La nuova opera caratterizzerà l'ultimo mese espositivo della straordinaria mostra organizzata da Puglia Walking Art con il patrocinio e il sostegno di Comune di Mesagne e Regione Puglia. Secondo alcune fonti, il dipinto venne realizzato da Caravaggio alcuni mesi dopo la sua fuga da Roma, addirittura in seguito all'omicidio di Ranuccio Tommassoni, e nello specifico durante il suo soggiorno presso i suoi protettori, facenti parte della famiglia Colonna di Paliano.caravaggio_maria_MADDALENA_in_estasi_particolari_1.jpg

“La mostra ha rappresentato un evento culturale di indubbio valore e insieme un banco di prova importante, perfezionando la capacità di realizzare un appuntamento di eccezionale portata che lascerà il segno, per quello che ha già determinato e per il bagaglio di esperienze che prefigura per il futuro”, dichiara il sindaco della città, Antonio Matarrelli. La mostra "Caravaggio e il suo tempo" è curata dal prof. Pierluigi Carofano, fra i maggiori esperti di Caravaggio in Italia. In esposizione a Mesagne dallo scorso mese di luglio, offre al pubblico oltre 30 capolavori provenienti perlopiù da collezioni private molte delle quali poco note al grande pubblico. Fra gli altri il “Ragazzo morso da un ramarro” di Caravaggio, la “Conversione di san Paolo” di Ludovico Carracci, oltre che opere di Artemisia Gentileschi, Annibale Carracci, Guido Reni, Maestro di Hartford - da alcuni attribuite al giovane Merisi - ma anche Orazio Lomi Gentileschi, Antiveduto Gramatica e altri quali il contemporaneo Roberto Ferri.caravaggio_maria_MADDALENA_in_estasi_particolari_2.jpg

"Con la presenza della Maddalena in Estasi, possiamo affermare con certezza che l'evento espositivo di Mesagne può essere considerato fra i più importanti in Italia. Chi sceglierà di visitare la mostra in questi ultimi giorni avrà infatti l'opportunità irripetibile di vedere la più bella versione conosciuta dell'opera", spiega Pierangelo Argentieri ideatore e presidente del progetto “Puglia Walking Art” che poi aggiunge: "Siamo particolarmente felici per le tante scolaresche provenienti da tutta la Puglia e dalla Basilicata che hanno già prenotato le visite e i laboratori da realizzare in occasione della visita". Dello stesso avviso il consulente comunale alle Politiche Culturali e Scolastiche Marco Calò: “L’arrivo dell’opera suggella un’esperienza che si conferma di straordinaria importanza per Mesagne, unanime il giudizio di apprezzamento di esperti d’arte e visitatori per un evento che ha destato grande e meritato interesse”.

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COPERNICUS: COLDIRETTI PUGLIA, COLTURE E ALBERI INGANNATI DA AUTUNNO CALDO; OTTOBRE DA RECORD CON +3,15°

Danni su terreni fragili dopo temperature mai registrate dal 1800

 

L’arrivo del maltempo anche in Puglia dovrebbe mettere fine ad un autunno caldo con l’ottobre più bollente di sempre e una temperatura superiore di 3,15 gradi la media storica del mese che ha fatto ad aumentare i danni del maltempo per le precipitazioni record che il terreno, dopo un lungo periodo di caldo e siccità, non riesce ad assorbire. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, a seguito dell’ondata di maltempo che ha investito la Puglia, sulla base dei dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800, in riferimento alle rilevazioni dell'osservatorio europeo sui cambiamenti climatici Copernicus (C3s), per il quale è stato il mese di ottobre più caldo mai registrato al mondo con una media di 15,38 gradi sulla superficie terrestre di 1,7 gradi più caldo della media degli ottobre del periodo tra il 1850 e il 1900.

Cresce così l’allarme nelle campagne dove le coltivazioni ingannate dall’autunno caldo – aggiunge Coldiretti Puglia - sono più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, quando in Puglia i ciliegi sono in fiore e i fichi sono in produzione. A rischio le colture che per il caldo hanno prolungato la stagione – spiega la Coldiretti – dalle melanzane ai peperoni, dalle zucchine ai cetrioli, mentre sono ancora in corso le raccolte del mais e del riso ed è appena iniziata quella delle olive con il centro nord che ha già perso 1/3 della produzione.

Siamo di fronte – continua la Coldiretti Puglia – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti. Il risultato – sottolinea Coldiretti regionale – è che il 2023 si classifica come l’anno nero dell’agricoltura con la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno e brusca variazioni climatiche con ingenti danni in campagna. Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti  Puglia – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti anche grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

La tendenza al surriscaldamento è dunque evidente anche nel nostro Paese dove – continua la Coldiretti –  il 2023 si posiziona fino ad ora al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 1,05 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo i dati Isac Cnr nei primi dieci mesi. Un andamento che è destinato a cambiare per la Penisola la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende fino ad ora nell’ordine secondo l’analisi della Coldiretti il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

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Oggi 8 novembre 2023 il Re del Vino italiano, Angelo Maci, compie 80 anni. Un traguardo per un gentiluomo di altri tempi. Certo quando Angelo Maci è nato erano gli anni difficili della Seconda Guerra mondiale e lui figlio di quella realtà ha compreso subito che per andare avanti doveva contribuire in famiglia con il suo lavoro. Dopo la guerra arrivano gli anni difficili della ricostruzione in cui Maci ha svolto diversi lavori. Ma l'amore per la terra, la sua terra, era più forte di qualsiasi altra cosa. Così, decide di intraprendere quella professione fino a quando nel 1989 con un gruppo di agricoltori fonda la Cantina Due Palme. E mentre i terreni in provincia di Brindisi venivano estirpati in cambio di poche migliaia di eruo Maci e i suoi colleghi impiantavano nuovi vitigni. E anno dopo anno questa difficile sfida li ha visti vincenti. Oggi Cantine Due Palme, grazie alla guida di Angelo Maci, è una delle più grandi realtà vinicole nazionali. Una storia fatta di sacrifici, ma anche di grandi soddisfaioni quella scritta da Angelo Maci che oggi con la moglie, le due figlie, i nipoti e i tantissimi amici e soci di C2P festeggia i suoi 80 anni d'oro. Auguri presidente.

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