Redazione

Egregio Ministro Giancarlo Giorgetti,

mi rivolgo a Lei nella mia qualità di Presidente Provinciale della Confesercenti Brindisi al fine di chiedere il Suo sostegno nella richiesta di una proroga, per la scadenza di novembre,  del pagamento del programma "Rottamazione Quater". In quanto Ministro dell'Economia e delle Finanze, Lei detiene l'autorità necessaria per esaudire questa richiesta.
 
Come Lei ben sa, il piano di pagamento attuale prevede che il primo pagamento debba essere effettuato entro il 31 ottobre e il secondo entro il 30 novembre 2023, seguito da ulteriori rate nei mesi successivi.
 
Tuttavia, vorrei portare alla Sua attenzione una situazione particolare che sta interessando i cittadini e le imprese della nostra regione. L'aumento dei prezzi dovuto all'inflazione e dei costi energetici stanno mettendo a dura prova le finanze del consumatore e conseguentemente di una larga parte di esercenti, rendendo pressoché impossibile per loro mantenere gli impegni finanziari. Questa situazione si aggiunge al cambiamento climatico che ha comportato il blocco delle vendite, creando un doppio impatto negativo sul reddito e sulle aziende.
 
Queste condizioni avverse rendono estremamente difficile far fronte al pagamento di novembre, che risulta troppo ravvicinato a quello di ottobre, considerando le difficoltà economiche attuali.
 
Per questo motivo, chiedo il Suo intervento per promuovere una richiesta di proroga della scadenza del 30 novembre al 30 dicembre. Questa estensione consentirebbe ai contribuenti, colpiti dall'inflazione e dai crescenti costi energetici, di avere un po' più di tempo per riorganizzare le proprie finanze e onorare i propri impegni finanziari senza dover subire ulteriori pressioni.
 
Sono consapevole dell'importanza di rispettare gli accordi di pagamento, ma ritengo che in circostanze eccezionali come queste, dovremmo considerare l'adattamento delle scadenze per evitare situazioni di sofferenza economica per i nostri esercenti e le attività imprenditoriali.
 
Confido nella Sua comprensione e nel Suo impegno a favore di questa causa. La Sua azione potrebbe avere un impatto positivo sulla vita di molte persone e aziende del nostro territorio.
 
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà dedicare a questa richiesta e resto a Sua disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.
 
Cordiali saluti,
Michele Piccirillo
Presidente Provinciale Confesercenti Brindisi

Dopo la pausa forzata della seconda giornata, causa il lutto inaspettato che ha colpito l’Altamura qualche giorno fa, la Proshop New Virtus Mesagne si rituffa nel campionato affrontando in casa la N.P. Monteroni, reduce dalla sconfitta interna contro il Fasano.

Sul neutro di Francavilla Fontana, considerata l’ormai atavica indisponibilità del Palazzetto dello Sport di via Udine, coach Bray schiera Salerno, Tanzi, Angelini (k), Kasa e Bitetti. 

L’inizio è molto incerto, con gli ospiti che dimostrano da subito maggiore grinta ed una maggiore propensione offensiva che li porta a cucire un break di 0-9 che obbliga Bray al primo timeout di giornata. All’uscita dall’interruzione la Proshop riesce a tamponare con maggior successo la foga salentina, ma il break iniziale non viene recuperato (12-21).

Il copione si ripete nel secondo parziale, con il Monteroni a spingere ed il Mesagne a cercare di restare a galla. A metà quarto la Proshop prova a scrollarsi di dosso i timori di inizio gara, ma Birindelli e Fouce trovano canestri importanti che rimettono le distanze in sicurezza per gli ospiti (25-39).

Al rientro in campo dall’intervallo lungo, i ragazzi di Bray sono finalmente in partita. Il distacco scende fino a -4, obbligando la panchina ospite a chiedere un’interruzione. Sul più bello, però, i padroni di casa inanellano quattro errori consecutivi in attacco, tra tiri forzati e gestioni poco lucide del possesso, che interrompono la possibile rimonta.

La Proshop vince, ai punti, il terzo ed il quarto parziale (13-11 e 14-11), ma lo sforzo è insufficiente per completare il sorpasso. Si chiude sul 52-61 una partita che forse, con un inizio più convinto, avrebbe potuto regalare emozioni diverse. 

Complessivamente il Monteroni ha meritato la vittoria per l’ottimo inizio e per la capacità di gestire il tentativo di rimonta gialloblu. La Proshop si è persa nei soliti errori di gestione ed in una difesa ancora lontana parente di quelle alle quali Bray ci ha abituati in questi anni.

La reazione del secondo tempo fa ben sperare per il prosieguo della stagione, ma serve un repentino cambio di rotta, soprattutto nella concretizzazione delle situazioni offensive favorevoli, come alcuni mismatch non sfruttati in uscita da pick and roll, che avrebbero potuto giocare un ruolo fondamentale in ottica rimonta.

Proshop Mesagne: Tanzi 8, Napolitano 0, Kasa 12, Vitucci 2, Piscitelli 2, Berdichevskyi 0, Angelini 13, Bitetti 6, Salerno 4, Zullo 0, Martinelli 0, Quaranta 5. All. Bray.

N.P. Monteroni: Ojo 2, Miljanic 7, Baccassino 2, De Angelis 5, Fouce 22, Ginesi 6, Birindelli 17, Kebe 0, Gigli 0, Renna 0, Giancane 0, Liace 0. All. Marra.

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I Carabinieri denunciano una persona trovata in possesso di un coltello a serramanico e di un bastone, ne segnalano amministrativamente un’altra per detenzione di marijuana per uso personale e arrestano un uomo che deve scontare 2 anni e 8 mesi di reclusione.

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati, assicurare una cornice di serenità e incrementarne la percezione di sicurezza della cittadinanza, in San Vito dei Normanni, nel weekend della decorsa settimana, i Carabinieri alle dipendenze della locale Compagnia, hanno dato corso a un servizio straordinario di controllo del territorio con l’impiego di pattuglie dedite ai controlli lungo le vie e nelle piazze maggiormente frequentate nonché in prossimità dei luoghi interessati dalla movida.

Nel corso di tale servizio, sono state identificate diverse decine di persone, sottoposti a controllo 30 autovetture, 2 esercizi pubblici e 4 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari al fine di verificarne il rispetto delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

In tale contesto è stato:

a.  denunciato in stato di libertà un individuo, per porto ingiustificato di un coltello a serramanico e di un bastone di legno;

b.  segnalato amministrativamente un 32enne, per detenzione di sostanza, del tipo marijuana, per uso personale;

c.   tratto in arresto un 35enne del luogo in esecuzione di un Ordine di espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica – Ufficio Esecuzione Penale – di Brindisi, dovendo espiare, per cumuli, la pena complessiva di 2 anni e 8 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole dei reati di truffa e sostituzione di persona, commessi dall’anno 2017 fino all’anno 2021. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, FRENA CON CROLLO VERDURA DA +13,8% A +2,8%; A TAVOLA LA FAMIGLIA PUGLIESE TIRA LA CINGHIA E SPENDE MENO DI 5 ANNI FA

A raffreddare la corsa dei prezzi è la brusca frenata dei prezzi della verdura che aumentano ad ottobre di appena il 2,8% rispetto al +13,8% del mese precedente, in termini tendenziali, con la famiglia pugliese che intanto sta tirando la cinghia e spende a tavola meno di 5 anni fa. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia,  sui dati Istat sull’Inflazione a ottobre che registra un deciso rallentamento dell’inflazione spinto anche dalla decelerazione degli alimentari (+6,5%).

La fiammata dell’inflazione ha costretto le famiglie pugliesi a risparmiare anche sulla spesa alimentare – dice Coldiretti Puglia - tanto che un nucleo familiare spende a tavola in media 454 euro al mese per l’acquisto di generi alimentari e bevande, uno dei valori più bassi d’Italia, mentre nel 2018 spendeva 457 euro in media al mese.

Si tratta del primo mese dall’entrata in vigore del patto antinflazione che – sottolinea Coldiretti – si pone l’obiettivo di rilanciare i consumi in un momento in cui a causa dell’aumento dei prezzi le famiglie hanno tagliato di quasi il 5% le quantità di cibo e bevande acquistate nel 2023. Il patto – continua Coldiretti - deve garantire il rispetto della normativa vigente in materia di contrasto alle pratiche commerciali sleali di cui al D.Lgs 198/2021 ed in particolare quella relativa al divieto di vendita sottocosto ed assicurare che non si producano distorsioni nella ripartizione del valore e di una equa remunerazione, a pregiudizio soprattutto delle fasi contrattualmente più deboli, posizionate a monte della filiera agroalimentare.

Occorre infatti evitare – insiste la Coldiretti – che il peso dell’iniziativa si scarichi sugli anelli più deboli della catena salvaguardando i bilanci dei produttori agricoli e degli operatori della trasformazione, industrie e cooperative, che sono stati i più colpiti dall’incremento dei costi di produzione, tutelando il tessuto produttivo e l’occupazione.

Con l’inflazione che toglie potere d’acquisto alle famiglie, la situazione è preoccupante con i cittadini che – sottolinea la Coldiretti Puglia - hanno tagliato del 5% le quantità di prodotti alimentari acquistate nel 2023 e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.

In Italia la tavola è – sostiene la Coldiretti – una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 18 per cento delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 482 euro al mese, in altre parole meno di un euro su cinque viene speso per mangiare  con un deciso aumento dell’incidenza di altre voci di spesa come abitazione, abbigliamento , trasporti e comunicazioni.

Analizzando le singole voci della spesa alimentare, il 2022 nel carrello delle famiglie italiane – rileva la Coldiretti - ha visto un aumento rispetto all’anno precedente per alcune categorie come la carne, l’olio d’oliva e lo zucchero e dolci, mentre cala quella per frutta e verdura, pane e pasta, pesce, latte e formaggi.

La voce più pesante nel carrello delle famiglie resta quella della carne e salumi – continua Coldiretti - per i quali si spendono mensilmente 104 euro, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (76 euro), mentre al terzo posto si piazza la verdura con 61 euro. Seguono – conclude la Coldiretti -  latte formaggi e uova, con 58 euro, e la frutta a 41 euro, poco davanti al pesce (38 euro). In classifica ci sono poi i cibi pronti con 30 euro, lo zucchero e dolci con 21 euro, l’olio d’oliva assieme al burro e gli altri condimenti con 15 euro, oltre a caffè, acqua minerale, bibite.

In questo contesto il cibo locale a Km0 è divenuto uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché i prodotti – dice Coldiretti Puglia - provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA FINANZIAMENTO 6 MLN EURO PER DIGA PAPPADAI; L’INCOMPIUTA FINALMENTE STRAPPATA ALL’ABBANDONO

Oltre ai 2 milioni di euro già stanziati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

 

Al via il finanziamento della Diga del Pappadai che consentirà di mettere in funzione una delle più note incompiute della regione, un’opera iniziata 29 anni fa e mai finita, perché la Puglia non può più permettersi di perdere acqua con oltre il  57% del territorio a rischio desertificazione. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione alla variazione di bilancio utile a destinare 6 milioni di euro da parte della Regione Puglia dai fondi del Programma Operativo Complementare (POC) per il completamento della diga del Pappadai, che vanno ad aggiungersi ai due del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, fondi che il consorzio di bonifica potrà utilizzare, procedendo alla gara d’appalto per arrivare ai collaudi e all’afflusso di acqua nell’invaso per l’agricoltura del tarantino e del Salento.

La Diga del Pappadai è entrata nell’agenda di Governo e della Regione Puglia delle opere pubbliche da attenzionare, dopo il sopralluogo organizzato da Coldiretti Puglia con il sottosegretario di Stato all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra sulla diga che avrebbe dovuto portare l’acqua nelle campagne tarantine e salentine, opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997 in pietrame con manto, con una quota di massimo invaso di 108,5 metri sul livello del mare, mai utilizzata e di fatto abbandonata – aggiunge Coldiretti Puglia – che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti.

La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di ac qua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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Alla presenza della dirigenza della Asl Br, con in testa il Dg dott. Maurizio De Nuccio, e delle autorità locali con il vicesindaco di Mesagne, avv. Giuseppe Semeraro, nel Laboratorio di Patologia clinica - cuore pulsante del Centro Studi Medici del dott. Costanzo D. Mardighian in Mesagne – è stato inaugurato questa mattina il “Roche Cobas 5800”, macchinario di ultimissima generazione che arricchirà ulteriormente la sezione di Biologia molecolare del Laboratorio. A presentare potenzialità e caratteristiche del macchinario innovativo nell’ambito diagnostico molecolare, la dott. Barbara Orlandi che ha sottolineato come con esso migliorino sia la gestione del paziente sia l’efficienza delle risposte di salute, considerando che peculiarità della “Roche Cobas 5800” sono l’automazione e l’operatività secondo un sistema consolidato, integrato e standardizzato che consente di ottenere 144 risultati in 8 ore di attività.roche1.jpg

«Nell’intero Salento ci sono solo due macchine di questo tipo – ha detto il dott. Costanzo D. Mardighian -. Lo spirito che ci ha mossi, tuttavia, non è l’automazione di un processo, ma la possibilità di avere un test più sensibile e la circostanza di dotare il territorio di strumenti che lo qualificano sempre di più per l’attenzione al paziente con risposte specifiche alle sue richieste di salute».

«È bello ricordare che il mese che si conclude è quello dedicato alla prevenzione, ed alla prevenzione del tumore al seno in particolare – ha detto da parte sua il Dg Asl Br, dott. Maurizio De Nuccio -. Innovazioni tecnologiche come quelle viste oggi credo siano cruciali per una corretta prevenzione e per una diagnosi puntuale. È orgoglio anche della Asl Brindisi, dunque, che la comunità abbia a disposizione un’apparecchiatura del genere, che avrà certamente un impatto positivo sul territorio».

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Alle prime ore di stamane, al Circolo Tennis “Dino De Guido”, è giunta la ferale notizia della scomparsa, a 82 anni, dello storico socio “simbolo” del sodalizio mesagnese Luciano Caforio.

La notizia, diffusasi rapidamente, ha destato un sentimento di profonda tristezza in tutti i soci del circolo, nel mondo sportivo provinciale, nei tanti amici e nei tanti latianesi che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Luciano Caforio, tra i primi associati del Circolo Tennis “Dino De Guido”, in questi lunghi anni di fedele, appassionata vicinanza, ha rivestito per più anni la carica di dirigente e di membro del Collegio dei Probiviri, del quale ricopriva attualmente il ruolo di presidente.

Antesignano fra i giudici arbitro della provincia di Brindisi, ha arbitrato un numero ragguardevole di tornei, anche di alto profilo, sin dal 1979, anno dell’inizio dell’attività. Attualmente era giudice quadro nazionale con i riconoscimenti di “distintivo d’onore” e “benemerito”.

Ha anche ricoperto, per diversi anni, la carica di Delegato Provinciale della Federazione Italiana Tennis.

Un riferimento per decenni per lo sport provinciale, e non solo, per la signorilità, la disponibilità, la correttezza, la lealtà, la competenza e la profonda umanità, doti del suo carattere ampiamente riconosciute da tutti.

Il Circolo Tennis “Dino De Guido” è spiritualmente vicino all’immenso dolore della moglie, dei figli, dei nipoti, nella consapevolezza che di Luciano, ineluttabilmente si sentirà la mancanza.

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Due persone anziane sono rimaste chiuse nell'ascendore di uno stabile di via Tostine, a Mesagne. I due hanno iniziato a chiedere aiuto e sono stati sentiti dagli altri condomini che hanno chiestol'intervento dei vigili del fuoco. Nel momento in cui scriviamo i vigili del fuoco stanno armeggiando sull'ascensore per far aprire le porte e far uscire le due persone rimaste all'interno. Una volta salvati i due anziani sono stati affidati alle cure dei soccorritori del 118.

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Piano di sviluppo della costa, il Consorzio di Torre Guaceto coadiuverà il Comune di Brindisi per dare un’impronta sostenibile alla programmazione. Inoltre, la riserva diventerà sede di incontri per la sensibilizzazione sui temi del rapporto uomo/natura e sulla pace. Fruttuosi gli incontri con il sindaco del capoluogo e vescovo. 

Non mere riunioni formali, ma l’avvio di un lavoro condiviso per la crescita verde del territorio e dei suoi cittadini. E’ questa la sintesi degli incontri appena avvenuti tra il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, e, prima con il sindaco del Comune socio, Brindisi, Giuseppe Marchionna, ed il vescovo Giovanni Intini. 
Nell’ambito del primo meeting nel Palazzo di città, i rappresentanti dei due Enti hanno condiviso le proprie strategie e trovato importanti punti di incontro. 
E’ stato stabilito che il Consorzio collaborerà con l’Amministrazione all’elaborazione del Piano di sviluppo della costa Nord di Brindisi, per il territorio di propria competenza, affinché questo permetta una crescita sostenibile dell’area e la tenga al riparo dall’impatto antropico. 
Nel giro delle prossime settimane, si terrà un nuovo incontro, in sede di Assemblea dei soci, affinché l’Amministrazione brindisina, così come quella di Carovigno ed il WWF Italia, possano condividere con il Consorzio le linee guida che daranno vita al nuovo Piano di Gestione della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, allo stato attuale in fase embrionale dopo la conclusione degli studi naturalistici e biologici. 
Il Comune di Brindisi sosterrà i lavori condotti dal Consorzio per l’avvio delle iniziative e focus territoriali propedeutici alla redazione del dossier di candidatura di Torre Guaceto a MaB Biosfera Unesco, realtà che coinvolgerà Brindisi, Carovigno Mesagne e San vito dei Normanni. Non solo, l’Amministrazione giocherà un ruolo attivo e da propulsore per la realizzazione della strategia e piano delle azioni della Carta Europea per il Turismo Sostenibile della riserva. 
Questi sono alcuni dei tanti argomenti importanti tanto per l’area protetta, quanto per il comune di Brindisi affrontati dal presidente di Torre Guaceto ed il sindaco. 
A seguire, ha avuto luogo l’incontro con il vescovo Intini. Anche in questa sede, sono state gettate le basi per la realizzazione di una serie di iniziative che puntano a coinvolgere la cittadinanza nella riflessione sul rapporto che l’uomo ha e dovrebbe avere con l’ambiente e la sensibilizzazione sul tema della pace come mantra da seguire per aumentare il livello di coesione sociale. 
“Sono stati momenti di importante condivisione di intenti – ha commentato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto -, senza i quali le belle iniziative che ognuno di noi ha in mente, per quanto di propria competenza, non si sarebbero potuti calendarizzare. Riunioni che si sono sviluppate in un clima di totale cordialità e molto fruttuose. Ringrazio il sindaco Marchionna ed il vescovo Intini per l’interesse ed il coinvolgimento che ravvisano nei confronti della riserva. Abbiamo avviato un percorso condiviso che farà bene a tutto il territorio e alle nostre comunità”.

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Proseguono i servizi voluti dal Questore di Brindisi Annino Gargano finalizzati al contrasto dei reati che colpiscono le fasce di popolazione più vulnerabili con un’attenzione particolare agli anziani.

Nel pomeriggio di ieri, a seguito di segnalazione giunta sulla linea di emergenza da parte di un parente di una coppia di anziani coniugi residenti a Tututrano,  una Volante dell’UPGSP della Questura e una pattuglia della Squadra Mobile sono intervenute prontamente nel centro abitato alle porte di Brindisi arrestando due giovani di origini campane che avevano appena raggirato i due vecchietti sottraendogli i risparmi di una vita. Uno dei truffatori, con un abile raggiro si era introdotto in casa facendo credere di essere un appartenente alle forze dell’ordine incaricato di riscuotere una somma di denaro per fare fronte ad un incidente stradale occorso al nipote della coppia di anziani. Ovviamente era tutto falso e il raggiro era stato architettato con grande abilità facendo leva sui sentimenti di amore per i nipoti che non hanno fatto esitare i due coniugi di fronte alla richiesta truffaldina avanzata dal malfattore, mentre un complice lo aspettava in macchina poco distante dall’abitazione. Proprio l’insolita presenza della vettura era stata segnalata con la telefonata giunta sulla linea 113 allertando gli uomini della Questura che , portatisi immediatamente sul posto, hanno arrestato i due malfattori resisi responsabili di truffa aggravata.

In ausilio della Volante e della pattuglia della Squadra Mobile è intervenuto anche un nipote dei malcapitati, anch’egli poliziotto in servizio alla Questura di Brindisi.

Dopo gli atti di rito, su disposizione del magistrato di turno, i due truffatori, attinti anche dal divieto di fare ritorno nel Comune di Brindisi per 4 anni disposto dal Questore,  sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Il denaro è stato immediatamente restituito agli anziani coniugi; la vettura utilizzata per perpetrare la truffa è stata sequestrata. Sono in corso indagini al fine di individuare eventuali complici dei due malfattori  nonché a verificare il loro coinvolgimento in altre truffe effettuate con le medesime modalità.

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