Redazione

Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la Sala Giunta del Comune di Brindisi, il Sindaco Giuseppe Marchionna e l’Assessore alla Programmazione Economia e Sviluppo Ernestina Sicilia, hanno presentato le iniziative che rappresentano sia la conclusione che la capitalizzazione del Progetto Case di Quartiere finanziato dal POR PUGLIA FESR-FSE 2014-2020 – Asse Prioritario III - Azione 3.2. – Asse prioritario IX - Azione 9.3. Programma regionale “Pugliasocialein” Hub di Innovazione sociale.

Pronta a partire il prossimo 14 settembre, la Scuola di Innovazione Sociale SUPERBRINDISI Summer School che ha già registrato più di 50 iscrizioni da tutta Italia da parte di qualificati/e professionisti/e del settore della gestione di spazi pubblici, sociali e culturali, e della rigenerazione urbana. La Scuola si svolgerà dal 14 al 17 settembre nelle Case di Quartiere del centro storico: Accademia degli Erranti (Ex Convento Scuole Pie), Yeahjasi Spaizio Musica (Ex Convento Santa Chiara) e Molo 12 (Palazzo Guerrieri). I temi scelti per questa edizione sono “Design delle Politiche”, “Arti Performative e Comunità”, “Data visualization”, associati ad una serie di eventi serali di networking e dialogo con ospiti invitati a raccontare buone pratiche di innovazione urbana, regionale e nazionale.

Da settembre a fine ottobre 2023, si sta svolgendo invece il Festival delle Case di Quartiere, una iniziativa itinerante nelle 9 Case di Quartiere attive nei diversi quartieri della città. Partito il 3 settembre con il concerto live della pianista Caterina Bubbico, il Festival propone un programma gratuito di appuntamenti, eventi culturali e iniziative di coinvolgimento e attivazione della comunità.

In cantiere anche l’attivazione di nuove iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi grazie all’avviso pubblico di co-progettazione e sperimentazione di nuovi servizi di welfare di prossimità basati sul concetto di impresa sociale, pubblicato ad agosto e in scadenza il prossimo 10 settembre. Grazie a questo bando, le Case di Quartiere e gli Enti del Terzo settore potranno potenziare o proporre nuove attività rivolte alla cittadinanza che verranno coprogettate con l’Amministrazione comunale e avranno sede in uno degli spazi pubblici che attualmente compongono la rete.

Se queste iniziative accompagneranno il progetto Case di Quartiere alla sua naturale conclusione prevista per dicembre 2023, l’Amministrazione ha già identificato il percorso per dare seguito a questa iniziativa attraverso l’opportunità rappresentata dal Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie 2021-2027 con un budget totale per il Comune di Brindisi di 8.437.500,00 euro per il periodo 2024 - 2029 (euro 6.201.268,00 a valere sugli obiettivi specifici del Fondo Sociale Europeo Plus FSE+ e euro 2.236.232,00 sugli obiettivi Specifici del Fondo Economico Sviluppo Regionale FESR).

Massimo coinvolgimento anche per questa nuova progettazione: un primo incontro aperto a tutta la cittadinanza è previsto per il 7 settembre pomeriggio presso Palazzo Guerrieri e un secondo è in calendario nel corso della SUPERBRINDISI Summer School dove il workshop Design delle Politiche, che verrà facilitato dalla pluripremiata società milanese KCity Rigenerazione Urbana, sarà incentrato proprio su come orientare la nuova proposta progettuale su politiche partecipate e opportunità dal basso.

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Biblioteca comunale «I. Ciaia» di Fasano: oltre 8mila di contributo MiC per l’ampliamento del patrimonio librario. L’assessore Caroli: «Siamo lieti di informare che per il quarto anno consecutivo siamo riusciti ad accedere al contributo del MiC per ampliare la disponibilità di libri nella nostra biblioteca».

Per il quarto anno consecutivo il Comune di Fasano è riuscito ad accedere al contributo del MiC -Ministero della Cultura, ottenuto nell’ambito del finanziamento previsto per le biblioteche pubbliche per l’acquisto di libri a valere sul «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali» a sostegno delle librerie e dell’intera filiera dell’editoria.

In virtù del possesso dei requisiti fissati dal ministero, nonché grazie alla regolarità della rendicontazione presentata dall'Ente nelle precedenti edizioni del bando, il Comune può beneficiare anche quest'anno del contributo, che ammonta a € 8.464 15, previsto per le biblioteche con un patrimonio librario di oltre 20mila volumi.

Dopo i numerosi libri di diversi generi e per ogni fascia d’età, tra cui quelli adatti a studenti con bisogni educativi speciali (BES), quelli per la prima infanzia, le graphic novel e i fumetti, acquistati con i fondi del 2020-21-22, l’assessorato alla Cultura ha deciso accogliere i suggerimenti dei fruitori della biblioteca comunale «Ignazio Ciaia», fornendoli di uno strumento per poter esprimere la propria opinione con un sondaggio web, con scadenza il 14 settembre 2023.

«Anche quest'anno siamo lieti di poter usufruire di questo importante contributo per l’acquisto di libri – dice l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli -. Sono fondi molto importanti per la biblioteca, soprattutto utili al fine di rifornire il nostro patrimonio librario, tenendo conto dell’imminente apertura della nuova biblioteca di comunità. Al fine di dotare la biblioteca di libri sempre più vicini ai gusti dei lettori, abbiamo predisposto un sondaggio web che ci permetterà di scegliere con più accuratezza i testi da acquistare con il contributo del MiC».

Per partecipare al sondaggio CLICCA QUI entro e non oltre il 14 settembre 2023.

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Ospedale Covid, FdI: “Vergognoso che alla vigilia della Campionaria alcuni spazi della Fiera del Levante siano ancora occupati dalla struttura”

“Aver avuto ragione non ci rallegra, ma sicuramente ci rammarica. In quel gennaio 2021, in piena pandemia, Fratelli d’Italia fu l’unico partito a non salutare in modo positivo l’improvvisa costruzione di un ospedale Covid nella Fiera del Levante. In un’interrogazione urgente ponemmo 10 domande al presidente Emiliano, fra le quali le spese che lievitavano di giorno in giorno (appaltate per 10 milioni, sono poi arrivate a oltre 25 milioni) e invitammo il presidente a fermarsi per aumentare i posti letto nelle strutture ospedaliere già esistenti e che quindi non sarebbero state smantellate. Non ci furono mai date risposte, anzi ci fu in quell’occasione una sorta di denigrazione della nostra denuncia da parte del presidente Emiliano e dall’allora capo della Protezione Civile, Lerario, indagato, poi, anche per questo ospedale, sul quale oggi c’è anche l’occhio della Procura della Corte dei Conti.consiglieri_regionali_FdI_ospedale_covid_2023.jpg

“Alla vigilia della Fiera del Levante, e dopo 2 anni e 9 mesi, non solo l’ospedale occupa, vuoto, spazi della Campionaria, ma costa alla Regione, e quindi ai pugliesi, 111mila euro al mese. Senza contare i tanti debiti fuori bilancio (specie quelli fatti e non riconosciuti dalla Protezione civile nazionale) che puntualmente arrivano per l’esame prima in Commissione Bilancio e poi per l’approvazione in Consiglio. Un debito abnorme che sta diventando una voragine, anche perché lo smantellamento costerebbe non meno di altri 4 milioni di euro, senza contare alcuni macchinari che giacciono in alcuni spazi dell’ospedale.

“Quello che Emiliano considerava un fiore all’occhiello, oggi è un pugno allo stomaco circondato da un degrado senza precedenti se si tiene conto che siamo a 2 giorni dall’inaugurazione della Fiera del Levante. Il tutto nell’incuria non solo generale, ma anche della politica che in questi anni si è preoccupata solo di occupare la Fiera in tutti i sensi: basterebbe fare un giro all’interno per capire quanti privati hanno affittato spazi e quanti sono, invece, quelli delle istituzioni pubbliche, in modo particolare della Regione. La stessa politica che vedrà Emiliano e Decaro intervenire all’inaugurazione con discorsi pieni di parole parole parole, ma scommettiamo senza dire una parola sull’ospedale in Fiera, ma soprattutto sul futuro della Fiera. Semmai ce ne sia uno”.

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E’ tutto pronto per il raduno dei Golden Players Over 55, una delegazione della Nazionale di basket composta da ex cestisti italiani che si ritroveranno presso il PalaMelfi Brindisi venerdì 8 e sabato settembre. Si comincia domani alle 18,30 con un allenamento prima del triangolare di sabato (9 settembre) ial quale oltre ai Golden Players parteciperanno una selezione di Team Brindisi Over e Team Fasano Over (capitanati dal sindaco Francesco Zaccaria).

Per l’occasione sport e solidarietà andranno a braccetto: l’ingresso alle partite sarà gratuito ma sarà possibile dare il proprio contributo spontaneo in favore di “Un mezzo per la vita” la raccolta fondi ideata e promossa dal giornalista sportivo Pierpaolo Piliego in favore dell’Ail (Associazione italiana Leucemie, Linfomi e Melanoma) di Brindisi per acquistare una nuova automobile da mettere a disposizione dei malati della provincia di Brindisi.

 Alberigo Monopoli e Raffaele Mastrorosa saranno i rappresentanti principali delle compagini fasanese e brindisina, mentre per la nazionale italiana Golden Players saranno presenti oltre al Presidente Virgilio Marino e il direttore sportivo Renato Bonanno, Roberto Fruttini e gli attuali allenatori Antonio Riscolo (M55), Giovanni Ilario (M60).

Per quanto riguarda i giocatori presenti a Brindisi l’elenco comprende Fabio Gorga, Maurizio Lorusso, Enrico Vaccaro, Renato Giannini, Giuseppe Cannavale, Marco Tagliaferri, Filippo Perrone Donnorso, Prisco Racioppoli, Enrico Filipponi e Francesco Longobardi. Tiziana Minoia sarà la presenza femminile.

La formazione brindisina, il cui staff dirigenziale comprende Eupremio Pignataro, Giovanni Dell’Aglio, Tonino Centonze e la stessa Tiziana Minoia, sarà composto da Raffaele Mastrorosa, Giovanni Ria, Rino Grasselli, Danilo Liuti, Maurizio Crastolla, Alfredo Dario, Antonio Cristofaro, Diego Orlacchio, Gianfranco Lenzu, Maurizio Greco, Mino Longo, Francesco Ferrienti, Antonio Castagnaro, Antonio Caio e Checco Guadalupi. Per le donne sarà presente Laura De Marco.

Infine il Team Fasano Over, infine, è composto dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, Massimo Cafarella, Franky Latorre, Alberico Monopoli, Fabio Monopoli, Massimo Morè, Fabrizio Rivoli, e Antonio Piedimonte. A rappresentare le donne ci sarà Maria Teresa Diciolla.

Prima dell’allenamento di venerdì sarà inoltre possibile fare le interviste ai protagonisti.IMG_2173.JPG

Ricordiamo inoltre che è possibile contribuire alla raccolta fondi in vari modi:


1) Donazione online: con un bonifico sul conto corrente dedicato

 IBAN IT 30 F 03268 15900 05271 5875830, intestato ad AIL sezione di Brindisi, causale “Un mezzo per la vita”. O mediante PayPal all’indirizzo: pierpaolopiliego@unmezzoperlavita


2) Salvadanaio: richiedendo il kit “Un mezzo per la vita” composto da espositore, salvadanaio e depliant informativo per un corner-raccolta presso la propria azienda/scuola/associazione.


3) Evento: Organizzando un evento (cena, concerto, manifestazione sportiva …) i cui proventi saranno devoluti ad “Un mezzo per la vita”.

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In merito alla richiesta di ripristinare la presenza di un medico nella postazione del 118 di San Vito dei Normanni, avanzata da alcune associazioni dopo il decesso di un uomo per malore improvviso, si precisa che la grave carenza di medici non consente allo stato attuale di implementare il Servizio.

Il ridimensionamento del personale era stato già operato da qualche anno a causa della riduzione di circa il 50% di medici con idoneità 118 rispetto al 2020 (periodo pre-Covid), che non consente la medicalizzazione di alcune postazioni ambulanze, come quella di San Vito.

Il Servizio 118 è stato comunque riorganizzato per garantire sempre soccorsi rapidi nei casi di emergenza su tutto il territorio provinciale. Nel caso specifico, che riguarda - purtroppo - la morte di un uomo avvenuta a San Vito dei Normanni, come dichiara il direttore del Servizio di Emergenza-urgenza, Massimo Leone, “l'evento è stato gestito tempestivamente con l'intervento di personale sanitario avanzato: l'ambulanza India attiva nel comune, che prevede a bordo un infermiere e due soccorritori, è arrivata sul posto in cinque minuti esatti dalla chiamata pervenuta alla Centrale operativa, effettuando un massaggio cardiaco ed erogando cinque shock con il defibrillatore semiautomatico in dotazione al mezzo. Come previsto dalla procedura del 118 e dai protocolli in vigore, nel corso del trattamento sanitario si è aggiunta l'automedica proveniente da Mesagne. Purtroppo, nonostante l’impegno profuso da tutti gli operatori intervenuti, le attività espletate secondo le norme previste per il caso non sono bastate a salvare la vita all'uomo”.

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A seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 1842 del 16 marzo 2022 che ha riconosciuto il diritto del personale docente non di ruolo all’attribuzione della Carta del docente (istituita dal c. 121 art. 1 della L. 107/2015 per il solo personale docente a tempo indeterminato) la FLC CGIL Brindisi ha previsto di avviare una vertenza collettiva davanti ai Giudici del Lavoro del nostro territorio per tutelare i docenti “a tempo determinato”:
che a far data dal 2015/16 abbiano avuto contratti fino al 30/6 o 31/8.
servizio di almeno 180 gg per anno scolastico.

Quante/i si trovino in questa condizione è necessario che trasmettano per posta elettronica certificata (o raccomandata A/R) una lettera di diffida al Ministero dell’Istruzione adattandola al proprio caso e ai propri contratti a tempo determinato intercorsi dall’istituzione della card docenti (2015/16) ad oggi.

Quante/i siano interessati a ricorrere con la FLC CGIL Brindisi dovranno inoltrare una email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., avente come oggetto “RICORSO CARTA DOCENTE PERSONALE A TEMPO DETERMINATO-seconds tornata”, in cui inserire i propri dati anagrafici, il codice fiscale, copia di un cedolino paga. A seguito della ricezione di tale email, Vi invieremo la lettera di diffida da inviare al Ministero dell’Istruzione.

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“Consorzio di Bonifica dell’Arneo: una telenovela senza fine”. Non è il titolo di un film bensì ciò che asserisce il consigliere comunale di “Mesagne moderata”, Carmine Dimastrodonato, in merito all’ennesimo ricevimento del balzello da parte dei cittadini attraverso il quale il Consorzio, forse tra i più odiati d’Italia, li ha invitati a pagare la tassa per un servizio inesistente. E a dimostrazione del fatto Dimastrodonato ha scattato diverse fotografie che dimostrano lo stato di precarietà in cui versano i canali consortili privi di manutenzione.IMG_20220421_094755_COMUNE.jpg

Non solo, il consigliere di minoranza se la prende anche con l’amministrazione Matarrelli che, a suo dire, non ha mosso nessun passo politico per sbloccare questa endemica situazione. “Il comune di Mesagne ha esposto davanti agli uffici un cartello: “In merito agli avvisi di pagamento dell’Arneo, si prega rivolgersi direttamente al consorzio impositore”, facendo il Ponzio Pilato della situazione”, ha esordito Dimastrodonato, denunciando l’ennesima imposizione del Consorzio di Bonifica che da anni riscuote le tasse senza erogare i servizi. Per la verità non si contano ormai più gli avvisi di sollecito che il Comune ha inviato periodicamente al Consorzio per invitarlo a pulire i canali per lo scolo delle acque meteoriche. “La situazione è drammatica – ha spiegato il consigliere – ed è inqualificabile l’assenza del Consorzio Arneo, non solo in questi anni, ma almeno da trenta a questa parte. Forse l’amministrazione comunale si è dimenticata delle varie alluvioni con danni ingentissimi che ha subito la nostra città. Nonostante ciò il Consorzio continua a chiedere e riscuotere il pagamento di una tassa senza aver eseguito alcuna opera di bonifica, alcun tipo di manutenzione, né ordinaria né straordinaria, non apportando alcun beneficio ai fondi dei consorziati”.

Dimastrodonato sa bene che il problema è politico. “Come al solito – ha proseguito - la politica non fa nulla per sbloccare questa incresciosa situazione pertanto al contribuente per difendersi non resta altro che seguire la via giudiziaria con conseguenze talmente onerose da scoraggiarlo a intraprenderla. Così, per le piccole somme preferisce pagare e chiudere la vicenda”. Su questa situazione il consigliere di minoranza è certo che “il sindaco avrebbe fatto bene ad essere al fianco dei suoi cittadini-contribuenti al fine di far rivedere sia il Piano di classifica, che il nostro Comune non ha mai pubblicato e ha dato adito a sentenze favorevoli al Consorzio, anche in secondo grado, sia il Piano di contribuenza”. Secondo Dimastrodonato “tali temi non appassionano particolarmente il sindaco e non rendono da un punto di vista elettorale e di consenso, ma le ricordo che la Cultura passa soprattutto attraverso l’ambiente, l’agricoltura, le attività produttive e la tutela del territorio”.

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La biblioteca “Ugo Granafei” di Mesagne ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 19mila euro per l’acquisto di nuovi libri. Nonostante ciò questo antico cenacolo di cultura non ha a Mesagne nemmeno un cartello stradale che indichi le tre sedi presenti. E sì, proprio vero. Chi va alla ricerca della biblioteca lo fa chiedendo in giro poiché non vi sono cartelli indicativi delle tre sedi: ex scuola Marconi, dove c’è il deposito dei libri; il parco Potì con la sala di lettura e la sede centrale in piazza IV Novembre, che a dicembre riaprirà i battenti. In ogni modo, archiviato il gap stradale, grazie all’attività del suo consulente politico, Marco Calò, e del personale in servizio, diretto dall’archeologa, Alessia Galiano, questa istituzione non conosce crisi ed è beneficiaria di un finanziamento ministeriale per l’acquisto di nuovi libri, 10mila euro in più rispetto all’anno scorso.biblioteca_Punto_lettura_presso_parco_Potì.jpg

Dunque, “Mesagne Città che legge" si riconferma tra i Comuni beneficiari del contributo per l’acquisto di nuovi libri. Alla biblioteca “Ugo Granafei” sono stati assegnati 10mila euro in più rispetto all’anno scorso per un totale di quasi 19mila euro. La somma consentirà di implementare il già ricco patrimonio librario, associazioni e cittadini possono segnalare i titoli da acquistare entro il prossimo 30 settembre all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per informazioni è possibile contattare il numero 3389183643. Una bella notizia, anche in vista della imminente riapertura della storica sede della biblioteca comunale in piazza IV Novembre, completamente rinnovata: ultimato il trasferimento dei volumi messi in sicurezza durante i lavori di ristrutturazione, il consistente numero di volumi verrà restituito alla fruizione di cittadini, studenti e studiosi con importanti novità. “Siamo particolarmente felici: il ministero – ha commentato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli - ha riconosciuto e premiato l’impegno dell’amministrazione comunale che, attraverso la solerzia progettuale della biblioteca, ha continuato a garantire i servizi di prestito e adeguati spazi di lettura, presso il parco “Potì” e in alcuni immobili dell’ex scuola media “Marconi”.

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Il Mulino D'Errico, di Maria Carmela D'Errico è dal 1976 "BOTTEGA ARTIGIANA STORICA E DI TRADIZIONE" riconosciuta dalla Regione Puglia. Il Mulino D'Errico è una tradizione familiare tramandata dalla madre alla figlia Maria Carmela che lo gestisce con grande amore e professionalità. 

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BIOLOGICO: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE A DOPPIA CIFRA IN PUGLIA (+12%); AL TOP IN ITALIA CON 321MILA HA COLTIVATI

Torna a crescere il settore biologico in Puglia, con un aumento del 12% in 1 anno, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica con quasi 321mila ettari coltivati a bio. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione del Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale con il Presidente nazionale Ettore Prandini e i cuochi contadini di Campagna Amica allo stand C13 padiglione 30 della fiera di Bologna.

La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia con 320.829 ettari, dove la pratica biologica – spiega Coldiretti Puglia - interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo con 89mila ettari ai cereali con oltre 63mila ettari, dalla vite con più di 19mila ettari agli ortaggi con quasi 13mila ettari, oltre a 3 impianti di acquacoltura biologica.

Un successo trainato dalla fiducia dei consumatori con 1 cittadino su 5 che – secondo Coldiretti - consuma regolarmente prodotti bio ed è disposto a pagare anche di più per acquistare un prodotto certificato bio, mentre il 13% dei consumatori è certo che, nel prossimo futuro, aumenterà la spesa per portare in tavola prodotti biologici. La spinta verso il biologico è sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione. Sul fronte dei prezzi si registra – precisa la Coldiretti regionale -  il permanere di una marcata instabilità e un generale trend rialzista. Anche se per la maggior parte delle colture si riduce il differenziale di prezzo riconosciuto all’agricoltore biologico rispetto all’omologo prodotto convenzionale.

Con l’aumento dei costi l’agricoltura biologica ha consentito anche di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas. Ma si va anche dall’uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy – spiega Coldiretti - per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall’estero, rincarati anche del 170% con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti. In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all’agricoltura tradizionale – sottolinea Coldiretti – ma in alcuni caso, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%.

Concimare la terra attraverso l’uso del letame, il compostaggio dei residui organici e anche i residui degli impianti di biogas, favorisce così la resilienza delle aziende agricole biologiche – rileva Coldiretti - e rappresenta un modello produttivo in grado di contrastare la dipendenza da mezzi di produzione esterni alle aziende. Ma, puntando sulla filiera corta, il biologico riduce anche i tempi di trasporto dei prodotti e, con essi, le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. L’attenzione dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle fattorie completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio.

Il biologico si inserisce a pieno titolo nel modello dell’agroalimentare made in Italy sostenuto da Coldiretti, già fortemente caratterizzato per l’attenzione alla qualità, alla salute dei consumatori e alla tutela dell’ambiente. Temi e obiettivi che, proprio nel biologico, trovano la loro piena definizione.

L’obbligo di scrivere in etichetta l’origine della materia prima e la volontà di valorizzare prodotti a km zero da parte dell’industria e dei consumatori, sta favorendo – spiega Coldiretti - la costruzione di filiere biologiche nazionali. Il logo nazionale del biologico Made in Italy previsto dalla legge nazionale di settore e la possibilità di realizzare importanti contratti di filiera anche per il biologico, contribuiranno ulteriormente ad uno sviluppo sempre più sostenibile delle filiere agroalimentari. In questo scenario è nata Coldiretti bio, associazione di imprese ed esperti del settore, per contribuire a una transizione green sempre più sostenibile e a una valorizzazione del bio nel piatto.

Il biologico sta già dimostrando di essere una risposta alle sfide attuali per una maggiore sostenibilità economica ambientale e sociale, conclude Coldiretti sottolineando che è necessario però ricentrarlo nella sua dimensione agricola, legarlo saldamente al territorio di produzione ed affrontare un processo di evoluzione nel sistema di certificazione che possa essere sempre di più garante di un modello produttivo attento all'ambiente e alle persone di cui le aziende agricole italiane sono da tempo protagoniste.

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