Redazione

Resta a Mesagne Nicola Colucci. Il play brindisino, dopo la brillante
esperienza dello scorso anno, nonostante alcune richieste anche di categoria
superiore, ha deciso di continuare il suo percorso sportivo con la Mens Sana
Mesagne. 24 anni, 183 centimetri, è stato uno dei migliori play dello
scorso campionato. Ha chiuso la classifica marcatori al sesto posto con 259
punti realizzati, una media di 13,6 punti a partita e il massimo di 29 punti
messi a segno contro il Basket Carovigno. Ha disputato campionati senior
con Lupa Lecce, Assi, Dinamo, Invicta Brindisi e Carovigno Basket esordendo
a soli 15 anni in un campionato senior con l'Aurora. "Sono molto contento di
rimanere a Mesagne dopo la piacevole esperienza dello scorso anno. Società
seria, bene organizzata dove si può giocare tranquilli. Dopo il positivo
risultato dell'ultimo campionato disputato, quest'anno il livello tecnico è
salito e quindi dovremmo impegnarci ancora di più, ma i ragazzi sono
maturati notevolmente e daranno un grosso contributo. Mi auguro che i tanti
tifosi che ci hanno sostenuto in passato anche in trasferta, possano
seguirci anche nella stagione sportiva che ci apprestiamo ad affrontare." Al
via della preparazione, fissata per il 28 agosto presso la palestra
“Falcone”, ritorna anche Valerio Pesce che gradatamente sta riprendendo la
forma migliore. Dopo Stefano Potì che prende i gradi di capitano dopo
l'addio al basket giocato di Luigi Scalera, Cosimo Piliego, Antonio
Ciccarese e tutta la truppa Under 19, Colucci occupa un altro tassello
importante nella formazione biancoverde che affronterà il prossimo
campionato di Divisione regionale uno. Nelle prossime ore la società
mesagnese potrebbe tesserare ancora un altro giocatore senior.

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Gli interventi che l'amministrazione comunale mesagnese sta facendo nelle periferie, su diretta segnalazione dei cittadini, dimostrano, per chi ancora avesse dei dubbi, la disponibilità e l'amore dell'ente pubblico verso la città. Certo, Mesagne è grande e gli operatori non possono essere dappertutto. Questa volta parliamo di via Arno dove l'erba sta crescendo lungo i marciapiedi della Casa di Riposo delle suore Antoniane. La foto che i nostri lettori ci hanno inviato dimostra la richiesta di un intervento dei giardinieri per riportare la vegetazione spontanea nei limiti di accettabile pulizia. 

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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, È IL TERZO ANNO PIÙ BOLLENTE DEL PIANETA; MA E’ ALLERTA EVENTI ESTREMI

La tendenza al surriscaldamento è evidente quest’anno che si classifica fino ad ora al terzo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,03 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, secondo cui è alta l’allerta eventi estremi dopo che negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese.

L’ondata di calore – sottolinea la Coldiretti Puglia – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali.

A preoccupare le campagne sono le ‘bruciature’ di frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto dai pomodori ai meloni, dalle angurie all’uva, dai peperoni alle melanzane.

Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Il caldo– continua la Coldiretti Puglia  – taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline con un calo del raccolto di miele stimato pari del 70% rispetto allo scorso anno. Ci sono anche forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 15% per le mucche nelle stalle mentre le pecore – sottolinea la Coldiretti regionale – sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti.

Il caldo record in Italia nel 2023 è stato accompagnato da una media di quasi 11 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

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A Mesagne il conservificio dei “Fratelli Ruggiero” trasforma prodotti di qualità da ben 42 anni. Quasi mezzo secolo di storia tramandata da padre in figli che oggi ne fa il fiore all’occhiello nel panorama produttivo nazionale. A capo dell’azienda c’è Ivana Ruggiero, con il ruolo di amministratrice unica, al cui fianco ci sono i fratelli Mimmo e Stefania, e il socio, e “fratello maggiore”, Luca Pisoni. Insieme portano avanti questa bella realtà lasciata loro dai compianti Antonio e Cosimo Ruggiero e Augusto Pisoni. La forza lavoro è composta da 80 unità divise in due turni di lavoro. Abbiamo incontrato Ivana Ruggiero mentre si destreggia tra pagamenti di fornitori e problematiche relative al buon funzionamento dello stabilimento.
Come si presenta la campagna pomodori 2023?
“Quest’anno la situazione è piuttosto difficile perché c’è poca reperibilità di materia prima e, quindi, c’è una “guerra” tra i trasformatori per aggiudicarsi il prodotto. Stiamo assistendo alla presenza sui nostri mercati locali di aziende che arrivano dalla Capitanata e dalla Campania per acquistare materia prima. Fortunatamente, da parte nostra, abbiamo i contratti sottoscritti con i nostri produttori storici che non ci hanno abbandonato e continuano a lavorare con noi”.
Pertanto, alla luce di questa criticità, quanto pensate di lavorare quest’anno?
“Il nostro obiettivo è di raggiungere i 145mila quintali di pomodoro, contro i 90mila degli anni precedenti, poiché abbiamo cambiato la linea di produzione del pomodoro pelato. Sperando che a settembre le condizioni climatiche continuino ad essere favorevoli”.
Che prezzo avete garantito ai vostri produttori?
“Il prezzo garantito è di 160 euro a tonnellata, vedremo cosà accadrà fino al termine della campagna. Siamo convinti che l’arrivo di aziende da fuori regione che stanno acquistando i pomodori a prezzi molto alti farà lievitare il prezzo concordato con i produttori. Pagare un prezzo alto è l’unica possibilità che queste aziende del Nord Italia hanno per acquistare la materia prima necessaria a far lavorare i loro conservifici”.
Voi trasformate principalmente il pomodoro in pelato.
“Facciamo solo pelato e una passata di pomodoro di nicchia che è prodotta dal miglior prodotto. Inoltre, stiamo diversificando la produzione. Ad esempio quest’anno stiamo producendo il pelato giallo in succo di pomodoro giallo. Attualmente è un prodotto di nicchia. Come la linea gourmet che abbiamo lanciato nei giorni scorsi e che sta avendo un enorme successo”.
Quali sono i vostri principali mercati.
“Il nostro cliente principale è il Giappone. Poi c’è Israele, l’America e la Germania. Oltre l’Italia che copriamo completamente. Naturalmente la regione leader è la nostra Puglia e poi la Lombardia e il Piemonte”.
Per il futuro cosa state progettando?
“Innanzitutto di cambiare parte dell’attuale impianto di trasformazione a favore dell’economia green. Poi continueremo a puntare sulla linea gourmet poiché abbiamo avuto un ottimo gradimento. Ogni anno vorremmo introdurre un prodotto nuovo che va ad aggiungersi agli attuali crema di carciofi, crema di cime di rape, confettura di pomodoro nero e pomodori secchi”.

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La campagna del pomodoro 2023 si è aperta con diverse incognite che spaziano dall’alto prezzo della materia prima all’esigua quantità presente sul territorio. Infatti, le condizioni climatiche avverse degli ultimi mesi hanno inciso notevolmente sulla produzione regionale messa in crisi anche dall’arrivo di produttori emiliani e campani. Purtroppo le alluvioni delle scorse settimane in Emilia Romagna hanno distrutto gran parte dei pomodori e i conservifici per assicurarsi la lavorazione sono costretti a cercare il pomodoro in tutta l’Italia pagando prezzi, anche 210 euro per tonnellata, che fanno lievitare il costo del prodotto locale che si aggira mediamente intorno a 150 euro per tonnellata.pomodoro_Raccolta_meccanizzata_lungo_campi_Mesagne.jpg

Nonostante ciò si prevede una produzione nazionale di 5,6 milioni di tonnellate con un aumento del 5% rispetto al 2022, salvo altre calamità atmosferiche, e un fatturato medio di 4,4 miliardi di euro. All’aumento del costo della materia prima corrispondono anche gli aumenti dei costi di produzione, dagli imballaggi ai trasporti ed energia elettrica. Pertanto l’incremento dell’aumento del prezzo del prodotto finale che il cliente paga nei market non coincide con i ricavi ottenuti dai trasformatori, ma serve a coprire una parte dell’aumento dei costi sostenuti dagli stessi. A Mesagne, della decina di conservifici presenti negli anni Settanta e Ottanta, ne sono rimasti solo due: Conserve Italia e i F. lli Ruggiero. Da alcune settimane sta lavorando a pieno regime lo stabilimento di Conserve Italia a Mesagne, dove il Gruppo cooperativo dei marchi Cirio, Valfrutta e Jolly Colombani ha avviato le attività nella seconda metà di luglio con le specialità di nicchia come il datterino rosso, il datterino giallo, una novità di quest’anno molto attesa, e ciliegino per poi passare alla lavorazione del pomodoro lungo da pelato, che riguarda il 93% delle attività del sito, dedicata in particolare alla produzione dei celebri pelati a marchio Cirio. Esteso su una superficie di 46.000 metri quadrati, di cui 11.000 coperti, e con una capacità produttiva di 60 milioni di confezioni di pomodoro all’anno nei diversi formati, soprattutto lattina da mezzo chilo, lo stabilimento di Mesagne, l’unico di Conserve Italia presente nel Mezzogiorno, punta a lavorare quest’anno 59.000 tonnellate di pomodoro proveniente dai 700 ettari coltivati dai soci produttori presenti principalmente in Puglia; si tratta di previsioni in netto aumento rispetto all’anno scorso. Oltre 400 i lavoratori stagionali assunti per il periodo delle lavorazioni.Savioli_Roberto_direttore_stabilimento_Mesagne.jpg

“La campagna sta procedendo secondo i piani, dopo la lavorazione di datterini e ciliegino siamo partiti il 2 agosto con il pomodoro lungo e nel giro di pochi giorni siamo andati a pieno regime – riferisce il direttore dello stabilimento di Mesagne, Roberto Savioli –. Le rese in fabbrica sono tornate su livelli positivi dopo le difficoltà dell’anno scorso; stiamo soddisfacendo le esigenze dei soci produttori, che ci conferiscono un prodotto di ottima qualità”. Il direttore aggiunge: “Puntiamo a riportare lo stabilimento ai suoi livelli standard con un programma di 59.000 tonnellate, di cui 55.000 di pomodoro lungo), in aumento di oltre il 20% rispetto all’anno scorso quando abbiamo registrato diversi problemi. Molto dipenderà comunque – conclude Savioli – dall’andamento meteorologico di settembre, un mese che puntiamo a coprire interamente”. La campagna, insomma, è ancora lunga. Nello stabilimento mesagnese sono impiegati circa 400 lavoratori stagionali. “Nei nostri areali pugliesi, diffusi principalmente nelle province di Foggia e Brindisi – aggiunge Daniele Piva, direttore produzioni agricole di Conserve Italia – non c’è stata molta regolarità nei trapianti primaverili delle piantine di pomodoro a causa delle frequenti precipitazioni, motivo per cui le attività di raccolta sono state ritardate e dovremo occupare l’intero mese di settembre. Questa situazione dal punto di vista meteorologico ci espone a molte incognite: il timore di nuove precipitazioni che possano danneggiare il prodotto e ostacolare le attività di raccolta, è infatti sempre presente”. “Siamo impegnati – conclude Piva - nell’allargamento della nostra base sociale tanto che quest’anno lo stabilimento lavorerà al 100% pomodoro proveniente dalla filiera delle organizzazioni di produttori e cooperative socie di Conserve Italia, confermando anche l’impegno a consolidare la rete di produttori dell’area salentina”.

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Il Sindacato Cobas ha incontrato nella mattinata di oggi, Lunedì 21 Agosto, il Sindaco di Brindisi , Pino Marchionna,per il mancato pagamento dello stipendio di Luglio alle lavoratrici  e ai lavoratori della BMS.

Il Sindacato Cobas organizza per Giovedì 24 Agosto un sit in di protesta dei lavoratori e delle lavoratrici  dalle ore 10,30 alle 12,30 all’ingresso della BMS in via Provinciale San Vito per chiedere l’allontanamento immediato dell’Amministratore Giovanni Palasciano, senza aspettare un giorno in più.

La colpa di questo Amministratore è stata quella di aver ricevuto nelle settimane scorse dalla Amministrazione Comunale 400.000 euro ,spendendoli per altro e facendo rimanere a bocca asciutta i lavoratori ; questi solo  in seguito a nuovi aiuti dal Comune hanno ricevuto un acconto di 450 euro sullo stipendio .

Una azione gravissima quella compiuta dall’Amministratore,

realizzata in odore di uscita dalla BMS.

Il Sindaco ha affermato che farà di tutto per accorciare i tempi al massimo per un nuovo indirizzo da dare alla  BMS allo scopo di realizzare due obiettivi:

-il nuovo amministratore da nominare nei prossimi giorni , il bando scade il 28 Agosto.

-la realizzazione di un nuovo piano industriale capace di affrontare le difficoltà fino ad oggi non superate, anche con nuovi affidamenti.

Si vuole evitare  così la paura che qualsiasi nuovo pagamento possa essere utilizzato per scopi diversi degli stipendi da dare ai lavoratori.

Brindisi 21.08.2023

Per il Cobas Roberto Aprile

TACCONE NUOVA CONFERMA NEL FOOTBALL LATIANO. IL SOGNO SERIE B CHE DIVENTA REALTA’.
E’ Antonio Taccone la nuova conferma in casa Football Latiano in vista del prossimo campionato di serie B di futsal che prenderà il via a ottobre. Va via via definendosi il roster che nelle prossime ore inizierà la preparazione precampionato per un’annata da vivere con la voglia di crescere e migliorarsi. In questa stagione da neo promossa, Taccone cercherà di trasmettere quelli che sono stati i capisaldi del salto di categoria. Ma, nello specifico, spiega i motivi della permanenza a Latiano. “Ho deciso di rimanere qui per due motivi: il primo per la societá che l’anno scorso mi ha dimostrato tanto affetto e non mi ha fatto mai mancare nulla. Il secondo per l’onore di giocare in serie B per la prima volta. Sarà un campionato nuovo, con squadre che onestamente conosco poco. Ma da quello che vien detto dagli addetti ai lavori, il livello sarà livellato verso l’alto. Conoscendo il presidente e la sua voglia di far bene, sta allestendo una squadra competitiva pronta a dare filo da torcere a tutti. Saremo la new entry del girone, sono certo che  faremo parlare di noi anche quest’anno”. Taccone è quindi al secondo anno nel Latiano. In carriera ha iniziato nell’Alberto calcio a 5 San Pietro Vernotico dove insieme al mister Giordano Marelli è protagonista di un campionato indimenticabile con l’under 21 raggiungendo le fasi finali nazionali e le prime presenze in C1 con la prima squadra. Dopo la retrocessione in C2 prosegue con la maglia san pietrana prima di ritrovare mister Marelli nel Futsal Win Time, inframmezzata da un’esperienza nel Futsal Lecce, vincendo il campionato e approdando in C1. Poi il trasferimento nel futsal Brindisi e nell’Aradeo calcio a 5. Qui gioca la migliore stagione. Ma la vera ciliegina sulla torta arriva nel Football Latiano, dove ritrova lo storico Giordano Marelli e con il quale vince il campionato e potrà giocare in Serie B.

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Deve espiare 4 anni e 3 mesi di reclusione, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 47enne del luogo. Lo stesso, tra gli anni 2012 e 2014 si è reso responsabile dei reati di ricettazione, riciclaggio, resistenza a pubblico ufficiale e furto, commessi tra il 2012 e il 2014 nei comuni di Torra Santa Susanna, Latiano e San Michele Salentino. 
Il provvedimento scaturisce da pregresse indagini dei Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR) e della Stazione di Torre Santa Susanna. 
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 

Ancora una volta le immagini scattate dai nostri agricoltori non lasciano nessun alibi al Consorzio di Bonifica dell'Arneo. I canali per il deflusso delle acque meteoriche sono intasati e pieni di vegetazione spontanea. Nonostante ciò i cittadini sono costretti, esattamente questo è il termine, a pagare un balzello senzaricevere in cambio un servizio. Purtroppo il tutto nell'indifferenza della politica. Significativa la riflessione di Vito Marchionna, agricoltore e presidente dell'Auser di Mesagne: "Quando lavoravo nelle varie aziende nessuno mi pagava prima di eseguire il lavoro. Pertanto perchè dobbiamo pagare l'Arneo per un servizio non eseguito?". canale_pieno_di_vegetazione_agosto_2023_2.jpg

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Dopo la conferma di Artone con l'Under 16 del Taranto e di Marseglia Gabriele con l'Under 15 della Virtus Francavilla, oggi arriva ufficialità e le firme di questi 4 giovani Domenico GAETANO, Luca RIZZO, Simone SARACINO, Lorenzo GEUSA tutti classe 2007 cresciuti nella scuola calcio di Mister Carlo Carvignesi l'Accademia calcio Mesagne che dopo 10 anni di attività (2013-2023)  ha centrato tutti gli obiettivi prefissati all'inizio nel dicembre del 2013.

Quest'anno il resto della squadra, i compagni dei 4 neo tarantini, nati negli anni 2006/07 proseguira' un percorso di crescita nel calcio Dilettantistico con la partecipazione per la prima volta al Campionato Regionale Juniores Under 19 e per la prima volta al  Campionato di Terza Categoria. Una bella favola di sport per questa agenzia educativa che con mille difficoltà e tanto ostruzionismo è risciuta a sviluppare un modello socio-etico-sportivo per tanti giovani mesagnesi e non  solo. Ma le belle notizie non termineranno qui, nei prossimi giorni sarà annunciato un altro colpo in uscita per la scuola calcio dall'inno Ufficiale CUOREGIALLOBLU. Intanto KOFFI  Sylvanus classe 2006 è in prova all'Under 18 del U.S. Sassuolo calcio e DJIBA Isidore è in prova con l'Under 17 del U.S.Lecce. 
Inoltre lunedì 21 agosto inizierà la Preparazione Atletica della Juniores e mercoledì 23 e venerdì 25 agosto ore 16.30 ci saranno gli OPEN DAY per la Scuola  Calcio gialloblu,  per gli Under 12, Under 10 e Under 8 c/o il Campetto della Parrocchia di S.Pio al rione Seta.