Redazione

Da sabato 12 a lunedì 14 agosto, in Piazza Orsini del Balzo alle 21, a Mesagne l’undicesima edizione del  “Boccale d’Oro”, tre giorni di musica, divertimento e solidarietà in un evento patrocinato dal Comune di Mesagne nell’ambito del cartellone delle manifestazioni estive. L’ingresso è libero. Musica, birra e prodotti gastronomici saranno gli ingredienti dell’iniziativa. Il programma musicale parte sabato 12 agosto con gli “Ohm”, band tributo ai Pink Floyd che del gruppo inglese ripercorrerà i successi intramontabili. Domenica 13 agosto, toccherà ai mitici “Blu70” far ballare la piazza. Lunedì 14 agosto torna lo spettacolo live dei “Tiramisù”, un gruppo di giovani, tutti della provincia di Brindisi che lo scorso anno, con il loro mix di generi, si sono fatti apprezzare e ricordare. L’iniziativa, attraverso la collaborazione con la sezione “Avis Mesagne”, punta a sensibilizzare sull’importante tema della donazione di sangue. Conduce Viviana Ancora, il direttore artistico dell’evento è Fabrizio Valentini.

Ø  Concerto della band “TAC”, tributo a Franco Califano a dieci anni dalla sua scomparsa: si svolgerà sabato 12 agosto presso il parco urbano “Roberto Potì” alle ore 21,30, l’ingresso è libero. Franco Califano è stato un cantautore di eccezionale talento: autore di grandi successi, ha scritto canzoni per altri artisti, lasciando in eredità un patrimonio musicale che ha coinvolto decine di interpreti, gli stessi che grazie ai suoi testi hanno conquistato le vette delle classifiche italiane e internazionali. I “Tac” sono: Paolo Mauro, voce e tastiere; Massimo Dastore alla chitarra; Marcellino Sammarco al basso e Maurizio Penta alla batteria.

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Foto della sera del pub SUN FLOWERS in via Generale Antonio Falcone 13. Un'operazione di marketing davvero interessante.

Sono molteplici le segnalazioni giunte da Torre Canne e da Pozzo Faceto di una massiccia presenza di scarabei stercorari nel territorio dopo il tramonto. Il sindaco Francesco Zaccaria, dopo le segnalazioni pervenute all’URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico, da parte di numerosi abitanti delle località marine del territorio che riferiscono di una massiccia presenza del cosiddetto “scarabeo stercorario”, e dopo aver intensificato il servizio di disinfestazione ordinaria, ha scritto al SISP - Servizio Igiene e Sanità Pubblica richiedendo un pronto intervento per risolvere la problematica.

L’insetto si nutre di sterco che diffonde tramite caratteristiche pallottole fatte rotolare sul suolo, ed è innocuo per l’uomo, non trasferendo malattie infettive.

«Il fenomeno in atto - si legge nella missiva che il primo cittadino ha inviato alla ASL Brindisi - desta preoccupazione e ritengo meriti di essere attenzionato per ciò che attiene al profilo igienico sanitario, accertando anche le cause del medesimo. In particolar modo, nel far riferimento alla presenza, tra le località di Pozzo Faceto e Torre Canne, di un allevamento di animali da latte oggetto di numerosissime segnalazioni per le sgradevoli esalazioni di letame, si chiede di verificare l’esatto adempimento delle prescrizioni vigenti in materia di conservazione e stoccaggio del letame».

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Se fosse un incontro di calcio diremmo che è finita in parità la partita che da decenni si sta giocando tra il comune di Mesagne e Rete ferrovia Italia Spa. Oggetto della disputa sono due dei passaggi a livello urbani, quelli che collegano i rioni Gutti e S. rosa con la città, che secondo Rfi Spa dovrebbero essere chiusi per motivi di sicurezza, e pertanto nei lustri precedenti sono stati realizzati due cavalcaferrovia alternativi. Esiste, infatti, un Piano nazionale scaturito da ragioni di sicurezza per la chiusura dei passaggi a livello in tutte le città italiane, rispetto al quale è prevista anche la chiusura dei passaggi a livello che ricadono nel territorio di Mesagne. Così, mentre nel 2017 il Comune ha sborsato 180 mila euro per non soccombere nel giudizio legale e ha dovuto mettere a norma il cavalcaferrovia adiacente il cimitero oggi ha vinto la vertenza legale contro Rfi Spa e i due passaggi a livello resteranno aperti. Si tratta dei passaggi a livello di via Maroncelli e di via Damiano Chiesa per i quali il giudice del tribunale civile di Brindisi ha dichiarato il “difetto di giurisdizione del giudice ordinario in favore del giudice amministrativo”.

Pertanto il tribunale ha condannato la società Rete Ferroviaria Italiana Spa al pagamento delle spese di lite in favore del comune di Mesagne per 27.803 euro mettendo la parola fine a una querelle legale che andava avanti fin dal lontano 1986. Accese e vibranti erano state nei decenni precedenti le polemiche scoppiate tra i residenti dei due rioni e le Amministrazioni comunali che si erano succedute a palazzo dei Celestini. Tuttavia, profetiche furono le parole dell’allora sindaco, Mario Sconosciuto, che nel 2005 aveva assicurato i residenti dicendo: “Non ci sarà nessuna chiusura dei passaggi a livello sino a quando non verranno identificate soluzioni condivise e partecipate”. Peraltro in questi anni di querelle i rapporti tra i due enti non sono stati del tutto idilliaci. Con il nuovo assetto professionale dell’ufficio Legale del Comune, diretto dall’avvocatessa Luana Nacci, è stata tentata una nuova strategia di difesa: “Il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a favore del giudice amministrativo”.  Ed è stata la carta vincente poiché il tribunale ha riconosciuto la fondatezza legale avanzata dal comune di Mesagne e ha condannato Rfi Spa al pagamento delle spese legali.

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Si è svolto in mattinata un incontro tra il Commissario straordinario per i giochi del Mediterraneo 2026, Massimo Ferrarese, il Sindaco di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, l’assessore ai lavori pubblici e impianti sportivi, Antonio Santoro, e dal consigliere comunale e provinciale, Luciano Cavaliere. 
L’amministrazione comunale di San Vito dei Normanni ha ritenuto opportuno comunicare al Commissario la disponibilità di una nuova struttura sportiva polivalente interamente finanziata con fondi PNRR già destinati al Comune, in forza dei quali è stato avviato l’iter di realizzazione dell’impianto. 
Il Commissario, dopo aver favorevolmente considerato la proposta, anche in considerazione del fatto che la struttura non necessita di ulteriori finanziamenti da parte dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, si è riservato di valutarla ed eventualmente inserirla  nel nuovo masterplan in fase di aggiornamento.
 

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Inizio di agosto fortunato per una 55enne di Gallipoli, in provincia di Lecce, che grazie a Bingo75, il gioco ideato da Tombola.it dedicato a tutti gli amanti della lotteria in un formato nuovo e dinamico, è riuscita a portarsi a casa un jackpot di oltre 4 euro, con una giocata di soli 2,40 euro, grazie al numero 7.

Una vincita arrivata grazie a uno dei giochi più innovativi di Tombola.it, disponibile solo da pochi mesi. Su tombola.it il gioco responsabile ha un ruolo di primo piano: sul blog interno è sempre visibile un post di gioco responsabile e gli argomenti trattati spaziano dalle promozioni all’intrattenimento (curiosità, community, musica, gossip). Il gioco responsabile si unisce al divertimento delle chat e del bingo! Un mese davvero fortunato quello di agosto, durante il quale sará messo in palio un montepremi totale di oltre 200mila euro, tra premi garantiti e bonus.

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Sedici miliardi di definanziamenti, più di millecinquecento progetti tagliati nelle sei provincie pugliesi, novecento milioni di euro sottratti ai comuni della nostra Regione. Sono questi, per quanto ci riguarda, i numeri del taglio che il Governo Meloni, ed il Ministro Fitto in particolare, hanno fatto sul PNRR. Se poi, come ha dichiarato il Ministro, i progetti tagliati saranno finanziati con i fondi di sviluppo e coesione, sarebbe peggio la toppa del buco, perché l’80% di quelle risorse, anziché essere destinate al Sud, come prevedono i vincoli FSC, sarebbero redistribuite su tutto il territorio nazionale con una ulteriore sottrazione di risorse destinate a colmare i divari tra Nord e Sud del Paese. La Federazione Provinciale del Partito Democratico nella giornata di venerdì 11 agosto alle ore 11,00, presso la sala “Mario Marino Guadalupi” a Brindisi, terrà una conferenza stampa alla quale parteciperà l’On. Claudio Stefanazzi, con il coinvolgimento di Sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio, per fare luce sulla situazione che riguarda il definanziamento dei progetti dei Comuni della nostra Provincia.
  
Partito Democratico Provincia di Brindisi

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Aperte le iscrizioni allo Snorkelday di Torre Guaceto, l’evento organizzato per sensibilizzare gli utenti sul tema del rispetto del mare. Un’attività gratuita fissata per il prossimo 19 agosto e messa in campo dal Consorzio di Gestione della riserva, Decathlon Brindisi e cooperativa Thalassia. 

Dallo sport alla tutela attiva. Tornano le iniziative organizzate nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso anno dal Consorzio di Torre Guaceto e Decathlon Brindisi. 
Eventi di pulizia spiagge ed attività fisica in natura pensati per avvicinare l’utenza alla fruizione sostenibile, realizzati grazie all’apporto operativo delle guide ambientali Thalassia. Il prossimo appuntamento è fissato per il prossimo 19 agosto. 
Una mattinata dedicata allo snorkeling, un’escursione nell’area marina protetta con maschera e pinne per scoprirne i tesori nascosti sotto il pelo dell’acqua. 
I posti disponibili sono limitati. Per riservare il proprio posto, basta iscriversi all’evento.

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Abbandoni, Enpa: “Solo a luglio abbiamo recuperato 2345 cani. Tante anche le cessioni, anche di cani di razza. Morto un rottweiler legato al guardrail a Barrafranca. Rifugi pieni, cucciolate abbandonate sotto il sole a morire, cani domestici attaccati con un guinzaglio a un palo o ad un albero. E’ uno scenario preoccupante quello che emerge dal resoconto delle attività quotidiane dei volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali che soltanto nel mese di luglio 2023 hanno recuperato 2354 cani. Nei giorni scorsi è stata segnalata la presenza di un cane legato con una corda al guardrail in una strada di Barrafranca, in provincia di Enna. Sotto il sole e probabilmente per provare a liberarsi il cane, un giovane rottweiler, si è feritogravemente e, nonostante il tempestivo arrivo dei volontari dell’Enpa di Barrafranca sul posto con gli agenti della polizia locale, è stato trovato morto soffocato. L’Enpa ha presentato denuncia e ha chiesto a chiunque abbia visto qualcosa di farsi avanti. 

E’ stato più fortunato, invece, un cucciolo di pochi mesi, anche lui lasciato legato ad un arbusto, in una zona semicentrale di Novara. I volontari dell’Enpa di Novara lo hanno recuperato domenica scorsa e lo hanno portato in salvo. Il piccolo non aveva microchip e, per ora, non ci sono testimoni di chi ha compiuto l’ignobile gesto. 

E’ stato invece ritrovato all’alba, legato ad un palo in una via centrale di Monza, La Fayette, così l’hanno ribattezzato i volontari dell’Enpa di Monza che lo hanno accolto al rifugio. Anche in questo caso non ci sono testimoni, nonostante la zona centrale. 

A Canosa Patrick, un cagnolino meticcio di taglia media, è stato trovato e salvato da un carabiniere che lo ha poi portato all’Enpa di Canosa che lo ha accolto. In Puglia poi sono tanti i casi di cessioni, anche di cani di razza. Le scuse sono le più varie: “mio marito si è trasferito all’estero e io non riesco a tenere il cane”, “è nato il bambino e non ho tempo per lui”, “ho perso il lavoro e non ho soldi per pensare anche a lui”. Ma l’impressione è che in molti casi il vero motivo sia la mancanza di voglia di trovare una soluzione per l’estate e spendere i soldi per la pensione del cane. 

Sono stati salvati da una morte certa perché abbandonati in una cassetta legata con una fune, sotto il sole vicino ad Amalfi. Tre cuccioli simil breton sono stati recuperati dai volontari dell’Enpa Costa D’Amalfi che li hanno rifocillati e ora cercano per loro una famiglia. Sempre dalla stessa zona arriva la storia di Lily e Daisy, abbandonate per strada, con l'asfalto rovente e l'afa che toglieva il fiato. Sono state salvate e messe in sicurezza da una volontaria che, con l'amore e la cura, le ha rimesse in sesto. Insieme sono arrivate e insieme hanno avuto la fortuna di trovare una bellissima e amorevole famiglia che le accolte entrambe proprio in questi giorni.

Bea, una giovane bulldog inglese di neanche un anno è stata ceduta a Bari da una persona che diceva di non avere più tempo per lei. Nei prossimi giorni farà l’inserimento in una famiglia che ha chiesto di adottarla.

“Sono veramente tanti i rifugi al collasso in questo momento. A fronte dell’aumento degli abbandoni - afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - che avevamo già quantificato nel 20% in più, diminuiscono le adozioni del 10%, e ora, nel mese d’agosto, sono ancora più difficili. I nostri volontari ci riferiscono situazioni difficili in moltissime città e non solo al Sud ma anche in città come Pavia, Torino, o in molte zone della Toscana dove stanno abbandonando tantissimi cuccioli di cane da pastorizia. Solo la Sezione di Enpa Valdarno sta recuperando una cucciolata al giorno: l’ultimo recupero una cucciolata di 11 piccoli di pastore maremmano. Ricordiamo a tutti che abbandonare un animale è un reato penale. A chi invece sceglie la strada della cessione vogliamo ripetere ancora una volta: basta scuse! Le soluzioni ci sono, esistono e noi come Enpa siamo sempre impegnati a trovarle. Non ci sono più giustificazioni per gli abbandoni, è un problema culturale che deve essere finalmente affrontato. Serve educazione al rispetto degli animali fin da piccoli, nelle scuole. Bisogna far capire che accogliere un animale in casa è anche una grande responsabilità, una decisione che va presa attraverso una scelta ponderata e non sull’onda delle emozioni del momento. Il 75% di chi adotta poi vuole solo cuccioli. E questo è un problema. Manca totalmente la cultura su questi temi. Per molti, in particolare per gli anziani, scegliere un animale adulto rappresenterebbe la scelta ideale ma l’idea del cucciolo è ancora troppo radicata. E infine ci sono ancora troppi “acquirenti” di animali! Nei nostri rifugi abbiamo davvero cani di ogni tipo, misura ed età, anche tantissimi di razza! Basta comprare gli animali, cani e gatti si adottano. Veniteci a trovare nei nostri rifugi e lo vedrete con i vostri occhi”.

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Sanità Brindisi. Amati: “Incontro deludente. Tante parole e paura di prendere una posizione. AziendaZero è la risposta. Appello ai sindaci”

“Deludente. È questo il mio sentimento dopo il confronto sulla sanità brindisina tra sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, assessore alla sanità e manager Asl. Certo, tutti siamo bravi a mettere in evidenza i problemi, magari con voce alta e con fare indignato. Il guaio è, però, quando non si ha il coraggio o la voglia di proporre una soluzione e combattere per ottenerla, nascondendosi dietro convenevoli e parole vaghe. Assumere una posizione significa prendersi anche dei rischi, senza rinviare a data da destinarsi, perché dietro i problemi della sanità c’è la vita e la salute di persone che ne hanno bisogno ora e non chissà quando. AziendaZero è la soluzione, soprattutto in mancanza di proposte alternative concrete, così da centralizzare la gestione del personale e chiudere le unità operative insicure, quelle dove nessuno dovrebbe mai accedere, come per esempio i punti nascita senza UTIN o con un numero di parti inferiore a 500. Mi appello dunque ai sindaci: abbiate coraggio e proponete qualcosa di immediatamente concreto.”

Lo dichiara il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati. 

“La situazione attualmente più esplosiva nella Asl di Brindisi riguarda gli ospedali, senza nulla togliere - anzi - ai numerosi altri problemi, a cominciare dall’assistenza territoriale.

In provincia di Brindisi abbiamo tre ospedali. Essi sono, in ordine d’importanza clinica, Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni. 

In teoria sarebbe da tutelare la piena funzionalità di tutti e tre, ma a fronte di carenze di personale nell’assicurare turni e reperibilità, i manager Asl sono costretti - giustamente - a utilizzare il personale medico per garantire i servizi innanzitutto al Perrino, in quanto DEA di II livello, poi al Camberlingo, in quanto DEA di I livello, e infine a Ostuni, in quanto ospedale di base. 

In altre parole, non possiamo permetterci di sguarnire il Perrino o sospendere anche una delle sue unità operative. 

“E su questo punto, molto concreto, sarebbe opportuno che vi fossero proposte concrete di soluzioni, piuttosto che parole generiche, politichese da casta per tutelare le caste e verbi coniugati al futuro. Né valgono improbabili richieste di piani assunzionali straordinari, perché il problema è proprio la carenza di medici da assumere; l’utilizzo linguistico dell’aggettivo “straordinari”, non produce medici. 

Nell’impossibilità di gestire la grave situazione nell’ambito della Asl, la nostra soluzione concreta consiste nell’istituzione dell’AziendaZero: un’unica azienda regionale per gestire su scala regionale il personale sanitario, oltre che centralizzare la realizzazione dei lavori e gli acquisti di beni e servizi. 

“Tale azienda entrerebbe in funzione all’istante, perché la nostra proposta prevede che nelle more del perfezionamento le funzioni di AziendaZero vengano assunte - su decisione della Giunta regionale - o da uno dei DG Asl attualmente in carica o dall’ARESS. 

“Non va bene questa proposta? Bene. Si può sapere qual è, però, l’alternativa concreta e immediata? 

Non prendere decisioni, tentennare, tergiversare, traccheggiare, genera rischi concreti per la funzionalità - e cito le situazioni più gravi - di chirurgia, UTIN, senologia e radiologia del Perrino, ostetricia e radiologia di Francavilla e l’intera offerta di Ostuni. Si vuole essere gli autori di questo destino inesorabile, se non s’interviene prontamente? Scendiamo ancora un po’ di più nel concreto. 

“Senza i rimedi esperibili con AziendaZero, al Perrino di Brindisi non ci sarà mai la radiologia interventistica, ossia una branca importantissima per malattie gravissime e tempo-dipendenti. “Domande: che razza di DEA di II livello è un ospedale privo delle radiologia interventistica? Senza radiologia interventistica, che senso ha la chirurgia d’emergenza? Se mi penso malato mi vengono i brividi nel vedermi degente al Perrino, in attesa di essere sballottolato tra Taranto e Lecce - nella speranza di essere accettato - per ottenere l’intervento di radiologia interventistica. 

“Senza i rimedi esperibili con AziendaZero, e qui vengo a qualche esempio sui servizi diagnostici, gli esami di citogenetica - importantissimi per le malattie del sangue - bisogna farli attraverso un protocollo oneroso con altra Asl, nella specie Taranto. La Asl di Brindisi paga a Taranto circa 500mila euro per questo servizio e Taranto sino a ieri aveva bloccato gli accessi al laboratorio. “Domande: sembra possibile questo scenario di ping-pong  tra Asl della stessa regione, a fronte di un’organizzazione sanitaria predisposta su scala regionale? 

“Senza i rimedi esperibili con AziendaZero, ostetricia di Francavilla Fontana non aprirà mai più o avrà sempre molteplici problemi. Infatti: in Puglia abbiamo 20 punti nascita pubblici e 5 convenzionati. 

“Di questi molti non hanno l’UTIN e diversi non raggiungono il numero minimo di parti (500), già di suo ben al di sotto di quanto consigliato dalle linee guida (1000). 

“Premesso che nessuna delle nostri mogli, compagne e sorelle, dovrebbero partorire in punti nascita privi di UTIN o con attività di parti inferiori a 1000, c’è la necessità di dismettere l’attività dei punti nascita privi di almeno uno dei requisiti di sicurezza, destinando il personale a coprire la funzionalità di unità operative attualmente sospese. Dice nulla Francavilla Fontana? E qui basta questa domanda. 

“Senza i rimedi esperibili con AziendaZero, ogni Asl farà i suoi concorsi, sottraendo medici alle altre Asl della Regione, così com’è accaduto per ostetricia di Francavilla Fontana. Domande: ma si possono usare i concorsi di reclutamento per ottenere gli effetti di una mobilità? È normale questa continua elusione delle regole, per cui fatta la legge trovato l’inganno?

“Tante domande per tanti problemi, in grado di descrivere la dimensione fortemente irrazionale di un’organizzazione sanitaria che va riformata subito.

Gli amministratori pubblici hanno il compito di analizzare il problema e proporre soluzioni. Quella di AziendaZero è la nostra. Concretissima e di pronta applicazione. 

“Non risolve tutti i problemi? Ovvio. Ma quale azione umana è in grado di risolvere tutto il male o di trattenere tutto il bene? 

“Non va bene? Capisco. Ma qual è quella alternativa, concretamente alternativa? 

“Su questo dovrebbe svilupparsi la sfida. La collaborazione tra enti e amministratori pubblici non si sostanzia nell’inerzia ma nella scelta, senza ricorrere a continui rinvii per non scegliere. Noi possiamo pure non scegliere, ma dobbiamo sempre ricordarci che se non scegliamo è la malattia a scegliere per noi.”

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