Redazione
La Cooperativa Sociale Italiana " San Bernardo": Un Ponte tra Italia e Usa per l'Assistenza Domiciliare.
La seconda missione americana della Cooperativa Sociale San Bernardo, con sede a Latiano (Br) in Puglia, si è conclusa con successo. Il Direttore Generale, Giuseppe Natale, ha evidenziato un innovativo modello di assistenza domiciliare, caratterizzato da efficienza, umanità e sostenibilità economica. Questo viaggio ha rappresentato un momento cruciale per avvicinarsi a un accordo strategico con le istituzioni locali e i leader del settore sanitario statunitense.
Un momento toccante si è svolto a Kensington, un quartiere colpito dalla crisi del Fentanil, dove le morti per overdose superano quelle dovute a incidenti stradali e violenze armate. Qui, Giuseppe Natale ha organizzato un incontro straordinario con i giovani della comunità, affrontando i pericoli della dipendenza e proponendo soluzioni concrete per la prevenzione. Accompagnati da esperti e volontari, i rappresentanti della cooperativa hanno dimostrato come il modello italiano possa rispondere non solo alle esigenze di assistenza domiciliare, ma anche a emergenze sociali come la tossicodipendenza.
Un modello di successo a livello globale
“La nostra missione non è solo la replica di un modello gestionale, ma un trasferimento di valori fondamentali come la dignità della persona e la cura attraverso una rete di servizi,” ha affermato Giuseppe Natale. “A Kensington, abbiamo visto gli effetti devastanti del fentanil e l’urgenza di un approccio umano e integrato.”
Verso una collaborazione storica
La missione ha visto la partecipazione di rappresentanti del governo locale e professionisti del settore sanitario, aprendo la strada a un accordo che potrebbe segnare una svolta storica. Il modello della Cooperativa Sociale San Bernardo, frutto di anni di esperienza, rappresenta una risposta innovativa per un sistema sanitario americano in cerca di soluzioni per l'assistenza domiciliare.
“Portare il nostro modello negli Stati Uniti significa non solo celebrare l’eccellenza italiana, ma contribuire a costruire un sistema più giusto e inclusivo,” ha aggiunto Giuseppe Natale.
Il viaggio continua
Ora, la cooperativa si prepara a formalizzare l'accordo e avviare un piano di implementazione che include scambi di esperienze e formazione per gli operatori americani, con progetti pilota nelle comunità più vulnerabili.
Concludendo la visita a Kensington, la delegazione ha lasciato un messaggio chiaro: “La prevenzione parte dall’educazione e dalla comunità. Non siamo qui solo per osservare, ma per costruire soluzioni insieme.”
La Cooperativa Sociale San Bernardo si conferma così un punto di riferimento internazionale nell’innovazione sociale, pronta a esportare il meglio del welfare italiano per affrontare le sfide del nostro tempo.
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S. ANTONIO: COLDIRETTI PUGLIA, IN FATTORIA PUGLIA 453MILA TRA MUCCHE, PECORE, MAIALI E CAVALLI
La Fattoria Puglia è uno straordinario presidio di biodiversità e un patrimonio produttivo ed economico irrinunciabile fatto di 453mila animali, dalle mucche alle pecore, dai bufali alle capre, fino ad asini e cavalli, messi a rischio da una serie di minacce, dall’aumento vertiginoso dei costi di produzione e gestione fino ai cambiamenti climatici. E’ quanto emerge dal rapporto sullo stato di salute della Fattoria Puglia, diffuso dalla Coldiretti Puglia, in occasione di Sant’Antonio Abate, il Patrono degli animali, sulla base di dati dell’Anagrafe nazionale zootecnica, prendendo a riferimento la consistenza delle stalle da dicembre 2019 a giugno 2024.
Negli allevamenti ci sono 182mila mucche e bufali, 161mila pecore e 48mila capre, 40mila maiali, 19.612 cavalli e 2.998 asini - dice ancora Coldiretti Puglia - ma in meno di 7 anni hanno chiuso i battenti in Puglia 1.116 stalle, di cui 491 di bovini, 404 di ovicaprini e 221 di suini, a causa dell’effetto combinato dei cambiamenti climatici e dell’aumento vertiginoso dei costi di produzione e gestione, dei bassi prezzi pagati agli allevatori e dell’assedio degli animali selvatici. Sono andati perduti ben 72.771 capi di bovini e ovicaprini, ma in controtendenza – aggiunge Coldiretti Puglia – sale il numero di capi bufalini, suini ed equini, cresciuti rispettivamente del 41%, del 27% e del 32%.
Una perdita incolmabile causata dall’aumento dei costi di produzione e gestione, con il prezzo del latte alla stalla che non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori.
Un patrimonio messo a rischio da una serie di minacce – rileva Coldiretti regionale - che vanno dagli effetti dei cambiamenti climatici, alla diffusione di malattie, spesso legate alle importazioni dall’estero e alla diffusione incontrollata della fauna selvatica, fino ai tentativi degli oligarchi del cibo di introdurre carne e latte fatti in laboratorio. Ma a pesare sono anche l’aumento dei costi di produzione e i prezzi bassi all’origine, con gli allevatori che si trovano spesso nella situazione di lavorare in perdita, nonostante garantiscono al paese un presidio ambientale insostituibile.
Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e quasi 20 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – insiste Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.
Serve intervenire urgentemente per salvare la “Fattoria Puglia”, dove sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – incalza Coldiretti Puglia – appena 692 stalle per la produzione di latte, decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali a causa principalmente del prezzo del latte spesso non remunerativo, dovuto non solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle evidenti anomalie di mercato con i prezzi alla stalla che subiscono inaccettabili ‘fluttuazioni’ e agli alti costi di gestione degli allevamenti.
Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere – conclude Coldiretti Puglia – spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.
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Mesagne. Due arresti per detenzione di droga e possesso di arma
Nella serata di ieri, giovedì 16 gennaio, la Polizia di Stato ha effettuato a Mesagne un’incisiva attività di prevenzione e repressione dei reati, con un potenziamento dei dispositivi di sicurezza, coordinati dal Questore Giampietro LIONETTI.
L’attività rientra nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, fortemente voluti negli ultimi mesi dal Questore e condivisi dal Prefetto della Provincia di Brindisi Luigi CARNEVALE e dai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, per garantire una più pregnante presenza delle forze dell’ordine nella provincia.
Al fine di prevenire il compimento di azioni illegali, gli agenti della Questura, del Commissariato di Mesagne, della Polizia Stradale e del nucleo cinofili della Polizia di Frontiera, insieme ai colleghi dell’Arma e della Guardia di Finanza, con la collaborazione dell’ASL e dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, hanno controllato 17 attività commerciali ed identificato 264 persone. All’esito dei controlli agli esercizi commerciali sono state elevate 8 sanzioni per illeciti amministrativi e una per illecito penale.
Durante il controllo di 142 veicoli, sono state contestate 4 sanzioni al codice della strada per mancanza di assicurazione e revisione.
Sono state effettuate anche perquisizioni domiciliari, all’esito delle quali due mesagnesi sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Sentita l’Autorità Giudiziaria, uno è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi, perché trovato in possesso di circa 734 gr. di hashish, oltre un bilancino di precisione e vario materiale utile al confezionamento in dosi della sostanza; l’altro, trovato in possesso di 3 dosi di cocaina, di materiale utile al confezionamento in dosi, nonché di una consistente somma di denaro in banconote di vario taglio e di una pistola semiautomatica tipo scacciacani, al termine delle attività, è stato rimesso in libertà.
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MILLEPROROGHE: COLDIRETTI PUGLIA, SEMPLIFICAZIONE REIMPIANTO IN TERRITORI PUGLIESI COLPITI DA XYLELLA
MILLEPROROGHE: COLDIRETTI PUGLIA, SEMPLIFICAZIONE REIMPIANTO IN TERRITORI PUGLIESI COLPITI DA XYLELLA
E’ una delle richieste avanzate da Coldiretti in Commissione Affari Costituzionali del Senato
Dal Milleproroghe la semplificazione per il reimpianto nei territori pugliesi colpiti dalla Xylella, con la Coldiretti che è intervenuta sottolineando l’importanza di sfruttare questa occasione legislativa per rispondere alle necessità del settore agricolo e migliorare il contesto normativo per le imprese. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in merito ad alcune richieste avanzate da Coldiretti, presente con Gianfranco Calabria, vice capo area legislativa, in audizione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, per discutere il disegno di legge di conversione del “decreto Milleproroghe”.
Sarebbe uno strumento per mettere a regime l’applicazione delle misure per il contenimento della diffusione del batterio Xylella fastidiosa, che autorizzano il proprietario, il conduttore o il detentore a qualsiasi titolo di terreni di procedere, previa comunicazione alla Regione, all’estirpazione di olivi situati in una zona infetta dalla Xylella fastidiosa, in deroga a quanto disposto dal decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1945, n. 475 e ad ogni disposizione vigente anche in materia vincolistica nonché in esenzione dai procedimenti di valutazione di impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica e dal procedimento di valutazione di incidenza ambientale.
Essenziale anche la proroga dell'applicabilità delle norme sul lavoro occasionale e delle detrazioni ai fini Irpef relative al “bonus verde” per incentivare investimenti nella sostenibilità ambientale. Così, sarebbe importante, spiega Coldiretti, che il Parlamento valutasse anche le modalità per prorogare l’operatività della moratoria del pagamento delle rate dei mutui e finanziamenti introdotta con il decreto legge agricoltura di maggio 2024.
Inoltre, è auspicabile la proroga del termine per l’effettuazione della revisione delle macchine agricole al fine di evitare problemi applicativi dovuti alla mancanza dei necessari provvedimenti attuativi ed allo stesso modo la proroga dell’entrata a regime dell’obbligo assicurativo per il cosiddetto “rischio statico” anche al fine consentire che vengano predisposte le polizze più idonee. Tra le altre cose, aggiunge Coldiretti, la garanzia di liquidità per le imprese potrebbe essere agevolata e semplificata con la proroga di quelle disposizioni che prevedono che, qualora determinate erogazioni finanziarie siano ripartite tra un acconto ed un saldo, i controlli sul possesso della documentazione necessaria avvengano a saldo. Importante sarebbe anche la proroga del sistema del prezzo minimo garantito per gli impianti che producono energia elettrica impiegando bioliquidi sostenibili.
L’approvazione del decreto Milleproroghe, conclude Coldiretti, rappresenta un’occasione importante per superare alcune criticità normative che penalizzano le imprese agricole. È fondamentale che si colga questa opportunità per garantire maggiore stabilità e semplificazione al settore.
Radiodiagnostica: assunzione per cinque nuovi medici
Si potenzia la squadra della Radiodiagnostica brindisina. La Asl Brindisi, infatti, ha assunto cinque nuovi medici che rafforzeranno le unità operative complesse dell’azienda. I cinque medici prenderanno servizio dal primo febbraio. La delibera di assunzione firmata dalla direzione strategica aziendale ha attinto dalle graduatorie del concorso indetto dalla Asl nei mesi scorsi, individuando i profili idonei tra i tanti giovani professionisti candidati alla posizione.
Con l’ingresso dei cinque nuovi medici, l’équipe della Radiodiagnostica per immagini potenzierà il servizio offerto all’utenza nella direzione del taglio delle liste d’attesa, percorso già intrapreso grazie all’organizzazione impostata da Eluisa Muscogiuri, direttrice dell’Unità operativa complessa di radiodiagnostica per immagini dell’ospedale Perrino di Brindisi, che prevede turni pomeridiani, notturni e festivi per l’erogazione delle prestazioni. Inoltre, con l’innesto dei nuovi professionisti, si potranno sfruttare ancor di più le potenzialità dei macchinari di nuova generazione già a disposizione dell’unità operativa, garantendo all’utenza esami diagnostici sempre più accurati e precisi.
“L’ingresso in azienda dei cinque nuovi professionisti – afferma il direttore generale della Asl Maurizio de Nuccio - conferma la linea del potenziamento del sistema sanitario locale che questa direzione ha perseguito dal primo giorno del suo insediamento. Insieme al direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e alla direttrice amministrativa Loredana Carulli, siamo alla costante ricerca delle soluzioni utili a dare le risposte alle domande provenienti dalla comunità. Il percorso non è semplice, ma grazie a uno spirito di squadra encomiabile, a una elevata professionalità e al duro lavoro i risultati si possono raggiungere. Ringrazio la direttrice di Radiodiagnositca Muscogiuri e la commissione esaminatrice per l’impegno profuso nell’organizzare e collaborare all’espletamento dei concorsi”.
Muscogiuri ha aggiunto che “il numero degli specialisti radiologi che hanno partecipato al concorso ha sorpreso piacevolmente me e Alessandro Anglani, direttore dell’Uoc di Radiodiagnostica di Ostuni e Francavilla Fontana: in tanti si sono candidati per le cinque posizioni messe a bando. Avendo tanti professionisti in graduatoria potremo colmare sicuramente le carenze di personale a Brindisi e su tutto il territorio aziendale, andando a intervenire con le nomine nelle strutture ove ce n’è bisogno”.
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“CRONACHE CIRCENSI”
Sabato 18 gennaio
“CRONACHE CIRCENSI”
ACROBAZIE, MAGIA, MUSICA E POESIA PER UNO SPETTACOLO UNICO
Teatro Comunale, ore 21.00
Sabato 18 gennaio, per la stagione di prosa del Comune di Ceglie Messapica, organizzata in collaborazione con Puglia Culture e Armamaxa Teatro, arriva, al Teatro Comunale di Ceglie Messapica (ore 21.00), il Circo el Grito, formazione di circo contemporaneo che dal 2008 rinnova la tradizione circense mescolando divertimento e profondità, con il suo “Cronache Circensi”. Un meraviglioso viaggio tra funambolismi, magia, musica e poesia.
Uno spettacolo che farà immergere il pubblico in un viaggio che attraverserà i linguaggi del teatro, della magia e della musica dal vivo. “Cronache Circensi” racconta le prime antichissime vicissitudini del circo, il suo carattere multiculturale, l’avvento di Philip Astley– il cavallerizzo che ha inventato la prima pista da circo del mondo– e l’esistenza di un circo fatto solo di animali umani. E poi ancora l’importanza del viaggio, il rapporto del circo con la morte, la forza di attrazione terrestre e la forza di attrazione celeste. Concetti espressi attraverso parole semplici accompagnati da complesse performances circensi di acrobatica aerea, equilibrismo e giocoleria.
Giacomo Costantini, considerato uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia, narra l’avvento di questo nuovo linguaggio attraverso virtuosismi circensi, magie, musiche dal vivo ed atti poetici tratti dai suoi spettacoli. Ad accompagnarlo in pista ci sono Giulia Arcangeli e Luis Paredes- gli spericolati acrobati del Duo Kaos- e l’acrobata aerea Alice Mangili.
La stagione di prosa del comune di Ceglie Messapica continua giovedì 30 gennaio con lo spettacolo “La donna della bomba atomica” di e con Gabriella Greison per la regia di Alessio Tagliento. Per la prima volta in scena, il racconto di Los Alamos, del progetto Manhattan, di Oppenheimer e di Enrico Fermi, della costruzione della bomba atomica e delle successive analisi di coscienza, nelle parole della fisica più giovane assunta a lavorare al più grande evento scientifico della storia dell’umanità.
Botteghino
Biglietti a partire da 12 euro (galleria) e 15 euro (platea), disponibili su vivaticket.
Per info e prenotazioni: 389.2656069
IL PAPAVERO RESISTENTE AL PRESIDENTE MATTARELLA
In serata va a fuoco un'autovettura
Al teatro di Mesagne Il ragazzo dai pantaloni rosa
Andrea Spezzacatena è un ragazzino studioso e disciplinato più attento a "fare felici gli altri" che se stesso. Ama i suoi genitori e il fratellino Daniele, adora passare le estati in Calabria dove sente di poter essere completamente se stesso. A scuola invece non è altrettanto facile: da un lato c'è l'amica Sara con cui Andrea trascorre ore serene, dall'altro Christian, "tanto bello quanto stronzo" come lo descrive e Sara, il compagno di scuola che Andrea vorrebbe come amico e che invece lo tratta con indifferenza, quando non con crudeltà. Il salto dalle medie al liceo non affranca Andrea dalla presenza tossica di Christian, ripetente e frustrato, e dunque pronto a prendere Andrea come capro espiatorio. Il pretesto, per lui e per i bulli della scuola, è il paio di pantaloni rossi che la madre di Andrea, Teresa, ha stinto per errore e che sono diventati rosa. Andrea finirà per fare la scelta più dolorosa per uscire da una scena in cui è diventato un bersaglio, al punto che i suoi detrattori hanno creato un sito per metterlo alla gogna.
venerdì 17, sabato 18 e domenica 19
ore 17:30
Il nuovo film di Ferzan Ozpetek,Diamanti, ci porta nella Roma degli anni ’70, con unatramaambientata in una sartoria gestita da due sorella, Alberta e Gabriella. L’arrivo di una commissione molto importante, che arriva dal mondo del cinema, è il pretesto per raccontare le vite e i drammi delle donne che lavorano nella bottega. Di seguito, approfondiamo nel dettaglio la storia.
venerdì 17, sabato 18 e domenica 19
ore 19:30
Biglietto euro 7,00€ intero / 5,00€ ridotto (under 8y e over 65y),
info 339 1338519.
PIZZA DAY: COLDIRETTI PUGLIA, E’ FAI DA TE PER 4 PUGLIESI SU 10
Più di quattro pugliesi su dieci (43%) preparano la pizza in casa, spinta dalla nuova passione per il fai da te in cucina, ma anche poter scegliere personalmente gli ingredienti e garantirsi un prodotto gourmet 100% Made in Italy. E’ quanto emerge da una indagine di Coldiretti Puglia, condotta nei mercati di Campagna Amica dove vanno a ruba farina e lievito madre, in occasione della Giornata internazionale della pizza che si celebra il 17 gennaio.
La nuova tendenza, nata soprattutto nel periodo del lockdown, è quella di cucinare in casa – spiega Coldiretti regionale - delle pizze personalizzate utilizzando ingredienti 100% made in Italy dalla mozzarella alla burrata, dalle farine di grano tricolore, magari ottenute da varietà antiche alle passate di pomodoro, dall’olio extravergine d’oliva fino alle verdure, ai salumi e a tutto ciò che può servire per mettere nel piatto la versioni più tradizionali, dalla margherita alla capricciosa, ma anche quelle gourmet, con la scelta di prodotti ricercati, tipo quelli a denominazione di origine.
La pizza fai da te risolve peraltro – sottolinea Coldiretti – anche il problema dell’originalità degli ingredienti in un’Italia dove quasi due pizze su tre servite sono ottenute da un mix di prodotti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, dalla mozzarella lituana al concentrato pomodoro cinese, ma c’è anche l’olio tunisino e il grano ungherese.
In Puglia si contano circa 6000 pizzerie, un sistema economico che - continua la Coldiretti regionale – coinvolge intere filiere considerato che a pieno regime nelle pizzerie ogni anno si stima vengano impiegati 38 milioni di chili di farina, 21 milioni di chili di mozzarella, 3 milioni di chili di olio di oliva e 25 milioni di chili di salsa di pomodoro.
Nata a Napoli, la passione per la pizza – continua la Coldiretti – è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,8 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.
Nel dicembre del 2017 – conclude la Coldiretti – è avvenuta l’iscrizione dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco che riconoscere il forte legame culturale della tradizione con l’Italia.
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