Redazione

Una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Brindisi è intervenuta per un incendio in abitazione di Cellino San Marco, in via Genova. Una persona è rimasta bloccata sul balcone ed è stata portatata fuori dai vicini. L' intervento dei vigili del fuoco è valso allo spegnimento delle fiamme e alla messa in sicurezza dell intera area.  Sul posto è intervenuta una unità del 118 che ha preso in consegna l'uomo e la polizia locale per stabilire la causa dell'incendio.

 

Brindisi tutto pugliese e a Km0 quello delle festività di Natale e fine anno in Puglia, dalla Malvasia al Negroamaro, dal Bombino bianco e nero al Castel del Monte, dalla Daunia al Minutolo della Valle d’Itria, con oltre 900mila bottiglie di spumante imbottigliate in media l’anno che conquistano le tavole. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti Puglia, dalla quale si evidenzia che, nonostante il calo dei consumi, sarà irrinunciabile per i pugliesi lo spumante per il classico brindisi di Natale e Capodanno.

Se in Puglia lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, anche in Italia e all’estero – sottolinea la Coldiretti regionale – le bollicine pugliesi si stanno facendo largo con un consolidamento generale delle esportazioni.

Sul successo delle bollicine tricolori nel mondo pesano però – sottolinea la Coldiretti regionale – la contrazione generalizzata dei volumi di vendita  sia sul mercato interno che su quello estero, le fluttuazioni dei prezzi di mercato in un’annata già critica per l’andamento climatico sfavorevole con la peronposra che ha tagliato la produzione pugliese, a fronte del considerevole incremento dei costi di produzione, sta riducendo considerevolmente i margini aziendali, con il serio rischio non solo di mettere in difficoltà le imprese ma di avere una negativa forte ripercussione sui produttori, con l’’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie, con un aumento che ha raggiunto il +58% negli ultimi due anni, si aggiunge al pesante gap logistico nazionale e frena l’export del vino Made in Italy nel mondo.

La Puglia si sta imponendo con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. “La popolarità internazionale di eccellenze varietali dei vigneti quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia  - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione”.

“Proprio rispetto al calo dei consumi del vino, vanno sensibilizzati i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta mediterranea – ricorda Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli. Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli un motivo ci sarà”.

Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.

Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – sottolinea Coldiretti nel sottolineare che tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico. In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante – conclude Coldiretti - per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.

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Si è svolto ieri sera a San Pancrazio Salentino l'arrivo in piazza di Babbo Natale per la felicità di grandi e piccini. Il tutto è stato organizzato dall'amministrazione comunale e dal personale del Comando Provinciale dei vigili del fuoco di Brindisi. La procedura di arrivo del Babbo Natale è avvenuta con la massima sicurezza utizzando nelle manovre di discesa  con le tecniche Speleo alpino fluviale.

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Un'abitazione è andata a fuoco con un uomo intrappolato al suo interno. E' accaduto questa mattina alle ore 9,30 circa per un incendio scoppiato a San Vito dei Normanni in via Garibaldi. Sul posto è intervenuta la polizia locale, il 118  e i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi con due squadre. I vigili del fuoco hanno spento l'incendio e contemporaneamente tratto in salvo una persona che era all'interno della camera da letto.  I soccorritoti del 118 hanno prestato le prime cure. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza lo stabile mentre la polizia locale ha avviato le indagini per stabilire la causa dell'incendio. 

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Grande ritorno dei dolci ‘fai da te’ della tradizione pugliese immancabili sulle tavole per pranzi e cenoni di Natale e Capodanno, complice il caro panettone con aumenti medi dei prezzi fino al 6%, con 1 massaia su 2 che passerà non meno di 2 ore in cucina per poterli fare in casa, spesso aiutata dai bambini. E' il risultato delle rilevazioni di Coldiretti Puglia nei mercati contadini di Campagna Amica, dove i cuochi contadini stanno svelando i segreti dell'impasto perfetto per realizzare i piatti più golosi delle festività natalizie targate 2024.

Da Bari al Gargano fino al Salento, i dolci radicati sul territorio sono tanti dalle cartellate baresi al vincotto, alla variante salentina con il miele, le mandorle atterrate, i purceddhuzzi con miele e mandorle, i tarallini dolci, le ostie di Monte Sant'Angelo, i sassanelli e le nuvolette di mandorla, le paste secche di pasta di mandorla e il torrone alle mandorle.

La preparazione casalinga dei piatti tradizionali delle feste è infatti – sostiene la Coldiretti regionale – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne e all’interno delle mura domestiche si svolge il rito della preparazione di specialità alimentari caratteristiche del Natale destinate spesso a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno. Si tratta spesso di dolci – ricorda Coldiretti Puglia – le cui ricette sono tramandate da generazioni e rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale del Puglia. Accade così che, assieme agli immancabili panettone e pandoro, sulle tavole sono tornate anche le specialità casalinghe della tradizione contadina.

CARTELLATE AL VINCOTTO

Sono dei tipici dolci originari della Puglia. ll nome potrebbe derivare da carta, incartellate, cioè sinonimo di incartocciate, secondo la loro tipica forma arabesca. Le cartellate al vincotto, carteddàte in dialetto, sono un tipico dolce pugliese che si prepara per Natale, una ricetta della tradizione che trionfa su tutte le tavole della regione. Un impasto semplice a base di olio, vino bianco e farina a cui dare la forma di rosette: basterà poi friggerle e passarle nel vincotto, prima di servirle. Si tratta di dolcetti firabili e croccanti dalle origini molto antiche: nella tradizione popolare le cartellate simboleggiano le lenzuola di Gesù Bambino. Ipotesi storiche, invece, parlano di dolci che arrivano dall’antico Egitto, dove venivano preparate per i faraoni. Tradizione vuole che le donne di diverse famiglie si incontrino per preparare insieme i dolci delle feste natalizie, mescolando così le varie ricette tradizionali e i segreti che le rendono uniche. Solitamente le cartellate si gustano intrise nel vin cotto, ottenuto dalla uve pugliesi Malvasia e Negramaro, o dai fichi.

MANDORLE ATTERRATE

La ricetta delle mandorle atterrate è semplice e abbina mirabilmente le mandorle al cioccolato. È essenziale utilizzare mandorle intere, un prodotto tipico della Puglia, e cioccolato di qualità, che può essere fondente, al latte o bianco. Basta far sciogliere il cioccolato a bagnomaria e immergere le mandorle che precedentemente sono state tostate. Lasciate raffreddare in modo da far asciugare il cioccolato, sono ‘cioccolatini scomposti’ dal sapore straordinario.

TARALLI DOLCI (‘MBRIACHIDD)

I taralli dolci pugliesi, chiamati anche ‘mbriachidd dal dialetto pugliese, letteralmente “ubriachelli”, sono dei dolci dalla consistenza friabile, molto semplici da preparare, non hanno uova nell’impasto e come in tutte le ricette antiche sono a base di ingredienti provenienti direttamente dai campi, la farina, il vino e l’olio extravergine d’oliva. Sono perfetti per la colazione o la merenda, ma anche come fine pasto, accompagnati, magari, da un buon vino dolce e da altri dolcetti casalinghi, come le paste di mandorla, gli sporcamuss, le mandorle atterrate o le intorchiate dolci.

CASTAGNELLE (CASTAGNEDDE)

Le castagnelle sono dolci poveri preparati con farina, mandorle, cannella e cacao. Non contengono latte, burro e nemmeno uova, ma come puoi vedere le mandorle – rigorosamente pugliesi – sono presenti dappertutto.

SASSANELLI

Sono biscotti che contengono mandorle, vincotto, cacao e spezie varie. La forma e l’aspetto è un po’ grezzo, simile a dei sassi - da qui deriva il nome sassanelli - però si trattf5e4r4rrra di un dolcetto dal gusto raffinato e una consistenza delicata.

I sassanelli sono tipici delle festività natalizie, ma si preparano il giorno della commemorazione dei defunti il 2 novembre.

I CUSCINETTI

cuscinetti sono fagottini di sottile pasta, la stessa delle cartellate, che racchiude un cuore di pasta reale aromatizzata con la scorza di limone. Una volta riempita la sfoglia, vengono lasciati asciugare, fritti e ripassati nello zucchero. Hanno forma di mezza luna e nella tradizione popolare rimandano al cuscino usato per il sonno del Bambinello.

LA CUPETA

Simile al torrone e al croccante di mandorle, la Cupeta o Copeta, è un dolce natalizio che trova la sua origine nella più classica tradizione pugliese. Ci sono ben tre varianti della Cupeta, quali nera, bianca e macinata. La qualità nera è composta da mandorle intere non sbucciate; quella bianca prevede la presenza di mandorle sbucciate, mentre l’ultima è fatta da mandorle prima sbucciate e successivamente tritate.

PURCEDDHUZZI

I Purceddhruzzi o Purcidhuzzi sono un tipico dolce salentino di origine antichissima, riconducibile ai tempi del Medioevo, che viene preparato con l’antica ricetta tramandata dalle nonne.  Si presentano come dei piccoli bocconcini di pasta fritti e poi ricoperti di miele e confettini colorati. Ogni paese conserva una ricetta diversa dello stesso dolce, ma l’ingrediente che non può assolutamente mancare è l’olio extravergine d’oliva aromatizzato con le bucce di agrumi (arance, limoni o mandarini) che rendono il dolce speziato e particolarmente friabile.

OSTIE DI MONTE SANT'ANGELO

Dolce tipico del Comune di Monte Sant’Angelo, le ostie piene o “ostia ckiene”, sono un composto altamente calorico, privo di qualsiasi tipo di conservante, con ottime proprietà ricostituenti, date dalle proprietà intrinseche delle mandorle. Da sempre le mandorle hanno un forte valore simbolico di prosperità e benessere. Il Gargano è ricco di alberi di mandorle che resistono su appezzamenti di terreno lasciati incolti da anni, che ammantano di delicati fiori bianchi le prime giornate primaverili. Le ostie piene sono composte da due cialde ovali di ostie, di colore bianco panna. Il ripieno è costituito da mandorle tostate, caramellate con zucchero e miele. Un pizzico di cannella conferisce loro il caratteristico aroma speziato. La legenda narra che questo dolce tipico sia nato per caso durante la preparazione delle ostie sacre, in un convento di monache di Monte Sant’Angelo, il monastero della S. Trinità delle Monache dell’Ordine di S. Chiara.

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Weekend ricco di emozioni quello che ha avuto il via questa sera in Via Labanchi per la SS.Annunziata Volley Mesagne in occasione della "SERATA DEGLI AUGURI DI NATALE." Erano presenti rappresentanti e Genitori dei Gruppi Minivolley Maschile e Femminile, Under 13 Femminile  Under 16 Femminile , Under 17 Maschile  I Divisione Femminile Over Amatoriale e per la Serie B il Presidente Dott. Indolfi e i Dirigenti Andrea Magrì Antonio Talema e Mariangela Caropreso. Dopo il saluto da parte di Aldo Indolfi a tutti i  presenti ringraziandoli per la loro partecipazione e' seguito l'invito sempre da parte del massimo esponente societario, a partecipare Domenica 22 alla "SS.Messa  Annuale dello Sportivo"che sara' celebrata dal Parroco Don Dino Scalera nella Parrocchia Dei Domenicani alle ore 11.00.Occasione in cui si riuniranno tutte le componenti della Polisportiva SS.Annunziata, compreso il Calcio durante la quale ci sara' un "Offertorio" da parte dei Giovani Atleti che a turno leggeranno Parti della Omelia. Poi nel pomeriggio nel Pala Macchitella di S.Vito dei Normani alle ore 18.00 La Cedat85-Omega Annunziata Volley disputera' con il Conad Lecce un delicato incontro in chiave salvezza nel Campionato Nazionale di Serie B di Pallavolo  Dunque parola d'ordine per tutta' la Comunita'. Mattina in Chiesa e pomeriggio al Palazzetto.

Dopo le numerose proteste dei cittadini e degli automobilisti il mercato settimanale di Mesagne, che si svolgeva in parte in piazza Gioberti, è stato spostato ed è ritornato nella sua sede originale del piazzale De Gasperi, nel rione Seta. La decisione è stata adottata dal funzionario comunale per le Attività produttive dopo aver discusso delle criticità di ordine pubblico, che le bancarelle stavano creando in una zona nevralgica della città interessata, peraltro, ad altri lavori stradali.  Lo scorso 19 dicembre il comandante della polizia locale di Mesagne, Antonio Ciracì, aveva fatto pervenire in Comune una nota con la quale richiedeva “perentoriamente” lo spostamento degli operatori commerciali siti su piazzale Gioberti ad altro luogo per motivi di “ordine pubblico e sicurezza pedonale”. Complessivamente erano 15 gli operatori che con i loro stand svolgevano l’attività di vendita nella mattinata del mercoledì in piazza Gioberti causando però problemi sulla viabilità stradale e di sicurezza sia per le auto sia per i pedoni.

Da qui l’intervento deciso del comandante dei vigili, Ciracì, che nella sua nota aveva fatto notare “l’insufficienza degli spazi disponibili per garantire il corretto svolgimento del mercato in condizioni di sicurezza per operatori e cittadini. Inoltre, è opportuno agevolare la viabilità urbana e ridurre i disagi per i residenti e gli esercizi commerciali della zona a causa dei lavori di adeguamento per il rischio idrogeologico del paese presenti su moltissime strade”. Da qui la decisione di spostare immediatamente il mercato settimanale in piazza De Gasperi e su una parte di via Irpinia. Complessivamente gli operatori commerciali interessati al mercato settimanale sono oltre 100. “L’Amministrazione comunale nel corso di questo mandato si è posta tra gli obbiettivi quello di creare nuova area mercatale adibita anche a mostre fiere ed eventi turistici”, ha chiosato l’assessore alle Attività produttive, Omar Ture, svelando che l’ente pubblico è alla ricerca di un’area che finalmente possa dare dignità sia al mercato settimanale sia ad altri grossi eventi pubblici.

Nel frattempo Ture ha chiarito che “per il presente unire il mercato in un’unica locazione per andare incontro alle esigenze sia degli ambulanti sia dei cittadini che desiderano andare al mercato, come da tradizione, ma esclusivamente in unico posto”. Intanto il prossimo mercato settimanale si svolgerà martedì anziché mercoledì poiché in tale giornata è Natale. Stessa cosa per il Capodanno la cui giornata di mercato settimanale si svolgerà il 31 dicembre, giorno di San Silvestro. Poi tutto riprenderà come sempre con buona pace degli operatori commerciali, cittadini e automobilisti. Almeno si spera.

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l Consiglio Comunale del 20 dicembre ha dato il via libera agli espropri necessari per la realizzazione dei parcheggi previsti per il Palazzetto dello Sport e lo Stadio. Gli interventi saranno realizzati con i 6,5 milioni di euro stanziati dal Governo Nazionale per il tramite della struttura commissariale dei Giochi del Mediterraneo presieduta da Massimo Ferrarese.

“Francavilla Fontana – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – con i 6,5 milioni di euro giunti per i Giochi del Mediterraneo si prepara a vivere una stagione di grandi novità che riguardano non solo lo sport. Oltre ad avere due infrastrutture moderne e attrezzate per le competizioni internazionali, aumentiamo la dotazione di parcheggi con più di 700 stalli per le auto. Un progetto con un impatto importante sulla viabilità e sulla qualità della vita dei residenti perché le due aree si trovano a ridosso del centro cittadino. Un passo fondamentale per una Città più sostenibile.”

Il percorso che condurrà alla realizzazione delle due aree parcheggio che potranno accogliere oltre 700 auto prevede preliminarmente l’acquisizione dei terreni da parte del Comune. L’iter è stato ufficialmente avviato con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del vincolo preordinato all’esproprio relativo alle due aree che costituisce anche variante semplificata.

“Con questi due provvedimenti – prosegue l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – abbiamo apposto il vincolo preordinato all’esproprio, atto necessario per acquisire i terreni attigui al Palazzetto e allo Stadio. Si tratta di opere pubbliche importanti non solo per lo sport, ma per l’intera Città. Queste grandi aree per la sosta, a pochi passi dal centro, aumenteranno considerevolmente il numero di stalli a disposizione dell’utenza, alleggerendo il traffico nel centro cittadino così come previsto dal PUMS e dal PUG. Inoltre, il parcheggio dello stadio sarà anche a servizio dell’ospedale.”

I Giochi del Mediterraneo cambieranno il volto dello Stadio con un investimento da 4,1 milioni di euro che prevede l’aumento della capienza di 1575 posti a sedere con la costruzione di una nuova gradinata coperta, la rimozione delle barriere visive, la sostituzione della copertura esistente nella tribuna est, soluzioni per il contenimento dell’inquinamento sonoro, il potenziamento degli impianti per la produzione di energia, nuovi servizi igienici e abbattimento delle barriere architettoniche.

Per il Palazzetto dello Sport è stato approvato un progetto complessivo da 2,4 milioni di euro che prevede interventi sull’impiantistica, la sostituzione del sistema di climatizzazione, la realizzazione di impianti per la videosorveglianza e per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il miglioramento del campo da gioco e la sistemazione dell’area esterna.

“Gli interventi per i Giochi del Mediterraneo – commenta l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – prevedono investimenti importantissimi per migliorare le infrastrutture sportive cittadine. Un grande piano che impatterà sulla dotazione di servizi per la cittadinanza.”

Non solo Giochi del Mediterraneo. Nel corso della seduta consiliare è stata approvata anche una variante del piano delle opere pubbliche che prevede investimenti per la riqualificazione dell’ex tensostatico (800 mila euro), la manutenzione straordinaria delle strade cittadine (600 mila euro), la sistemazione dell’area antistante al Teatro comunale (200 mila euro), la messa in sicurezza di Corso Umberto I (50 mila euro),  il completamento del cohousing di via Parri (110 mila euro), la riqualificazione delle contrade (350 mila euro) e l’abbattimento dell’edificio fatiscente di via Zullino (210 mila euro) dove sorgerà il nuovo asilo comunale finanziato con 1,44 milioni di euro.

“In questi mesi – conclude l’Assessora Toma – con l’ufficio tecnico abbiamo ultimato la progettazione di una serie di interventi per migliorare le strutture esistenti ed alleggerire le situazioni di maggiore criticità. C’è ancora molto da fare. Per questo siamo già al lavoro per concludere in tempi rapidi le procedure di gara ed avviare concretamente i lavori.”

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Centro riabilitazione di Ceglie.Amati: “Fondazione San Raffaele mi ha chiesto il risarcimento da diffamazione. Il mondo al rovescio. Porterò al giudice tutti gli atti per provare che loro hanno diffamato il senso dell’umano”

Comunicato del consigliere e assessore regionale Fabiano Amati. 

“La Fondazione San Raffaele ha avviato il procedimento giudiziario per richiedermi il risarcimento del danno da diffamazione. Il mondo gira al rovescio. E poiché non m’intimidiscono, devono sapere che depositerò al Giudice tutti gli atti in mio possesso, a cominciare da quelli depositati presso la Procura della Repubblica di Brindisi, per raccontare ventiquattro anni di gestione senza alcuna gara,  pagamenti oltre i tetti, le testimonianze del personale, dei dirigenti regionali e ASL e dei familiari dei malati che non ci sono più. Un’imponente documentazione in grado di dimostrare che in quella vicenda è stato diffamato il senso dell’umano. 
La Fondazione San Raffaele si stupisce, evidentemente, di aver trovato una Regione che fa il proprio dovere e Consiglieri regionali che pongono al centro delle loro attività i cittadini amministrati. Non so come loro sono abituati in altri contesti e nemmeno vorrei saperlo. So solo che molti di noi, in Puglia, provano a non inchinarsi dinanzi a nessuno, portando scandalo nella coscienza.”

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Due giorni di creatività e collaborazione (il 17 e il 18 dicembre al Molo 12 Coworking & Maker Space – alias Palazzo Guerrieri) per trasformare le idee dei giovani in imprese del futuro. L'hackathon ha rappresentato la seconda fase del programma «Youth Brindisi», una maratona creativa organizzata da Startup4School e il Comune di Brindisi in cui studenti provenienti da varie scuole della provincia, hanno dato forma alle loro idee, trasformando intuizioni in strategie concrete. Ad affiancarli professionisti pronti a guidare, ispirare e supportare i ragazzi passo dopo passo. Al termine dell’evento, una giuria ha selezionato i progetti con il maggiore potenziale per accedere alla fase successiva di incubazione.

Tra le idee sviluppate, CasaInsieme, proposta da nove studenti del Liceo Scientifico di Mesagne (Bocina Simone, Calò Paolo, Capodieci Sara, Cesi Gabriele, Cozza Michela, Nobile Gabriele, Rainó Giulia, Rini Sara, Veneziano Lorenzo), si è distinta per la sua originalità e visione sociale.

CasaInsieme è un progetto di co-abitazione intergenerazionale in cui gli anziani soli, con spazi abitativi disponibili, mettono a disposizione le proprie stanze per studenti fuori sede, offrendo loro un affitto ridotto rispetto al mercato tradizionale. Questo modello favorisce relazioni intergenerazionali, creando un ambiente di condivisione e supporto reciproco.

Youth Brindisi è un progetto finanziato dal fondo politiche giovanili e promosso da Anci, nell’ambito dell’avviso “Giovani e Impresa - Interventi locali per l’orientamento dei giovani alla cultura d’impresa”. Realizzato dal Comune di Brindisi insieme a una rete di partner strategici – tra cui The Qube Incubatore Certificato, Time Vision, Gaw Web Agency, Cna Brindisi e Confindustria Brindisi – il progetto mira a diffondere nei giovani il “seme” dell’intraprendenza e a dotarli di strumenti pratici per diventare i veri protagonisti del futuro sviluppo economico e imprenditoriale locale. L’iniziativa accompagna i ragazzi in un percorso che parte dall’ideazione e culmina nella realizzazione di progetti aziendali concreti, con l’obiettivo di generare un impatto significativo sulla crescita sociale ed economica del territorio brindisino.

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