Redazione

NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, 160 EURO/FAMIGLIA; +7% SPESA A TAVOLA PUR COMPRANDO MENO PER FIAMMATA PREZZI.

A fare balzare i costi della spesa di Natale saranno le verdure ed il pesce.

I pugliesi quest’anno spenderanno per le festività natalizie a tavola una media di 160 euro a famiglia, il 7% in più rispetto a dicembre 2023, pur comprando meno, per effetto della fiammata di alcuni alimenti immancabili durante le festività. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, che registra come a fare balzare i costi della spesa di Natale saranno le verdure ed il pesce.

Ma ci sarà chi si manterrà tra i 40 e i 70 euro, ma anche chi andrà oltre i 300 euro, a causa dell’impennata dei prezzi delle più importanti voci del carrello della spesa, dalle cime di rapa alle lenticchie fino al pesce, mentre restano sostanzialmente stazionari rispetto a dicembre 2023 i prezzi dell’olio extravergine di oliva,  di pane e pasta.

Natale 2024 vede una media di quasi 10 commensali in Puglia che si riuniscono a casa, tra chi lo farà nella propria abitazione (55%) e chi da parenti e amici (33%), mentre una minoranza del 7% sceglierà invece un ristorante o un agriturismo, ma c’è anche un 5% che deciderà all’ultimo momento.

Il trend generale registra comunque un deciso ritorno della tradizione – rileva Coldiretti -  con la stragrande maggioranza degli italiani che si indirizzerà verso i piatti che hanno fatto grande la cucina italiana, non a caso candidata a Patrimonio dell’Unesco, con un occhio al portafogli senza risparmiare sulla qualità.

Se nel menu della vigilia – continua la Coldiretti – è servito soprattutto il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. Ma a tavola trovano spazio anche i regali enogastronomici tra i più gettonati per la spinta verso doni utili ma anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali.

Domenica 22 dicembre l’Ecomuseo diffuso Castello D’Alceste si apre al pubblico per un’immersione unica nel passato dei luoghi.
L’area archeologica, che conserva le tracce di un antico villaggio di epoca messapica, sarà protagonista di una mattinata di scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale locale, con un programma di attività adatte ad adulti e bambini.

Durante la mattinata sarà possibile accedere ad una visita guidata al sito per andare a riconoscere le tracce dell'antico abitato e godere del panorama unico che Alceste regala; sarà disponibile un laboratorio tematico dedicato ai più piccoli a tema archeologico ed infine ci fermeremo per un aperitivo a base dei prodotti che la terra offre in questa stagione.

Sarà anche l’occasione per concludere con la consegna degli attestati il Corso di Formazione ALCESTE, GUARDARE AL FUTURO CON CUORE ANTICO , dedicato all’Ecomuseo della città di San Vito dei Normanni e finanziato dalla Regione Puglia – Dipartimento turismo, economia della cultura valorizzazione del Territorio

INFO&PRENOTAZIONI
La partecipazione agli eventi è gratuita e necessita di prenotazione via whatsapp al +39 331 927 75 79.


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info:
+39 331 92 77 579 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Due auto sono andate a fuoco questa notte a Brindisi e Latiano. Il primo incendio si è sviluppato alle ore 3 circa aBrindisi in via Luigi IX. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza la zona. Sul posto anche gli operai dell'Enel per isolare alcuni cavi elettrici. La facciata della palazzina interssata dall'incendio dell'auto ha subito dei danni.

Alle ore 4 circa una squadra dei vigili del fuoco di Francavilla Fontana è intervenuta a Latiano, in via Michele Buongiorno, per incendio di un'auto. Sul posto anche i carabinieri.

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C’è preoccupazione a Mesagne per una serie di furti che si stanno verificando nelle zone residenziali. In particolare i ladri stanno facendo man bassa delle antiche giare che sono in bella mostra nelle villette. Il tutto avviene in qualsiasi ora del giorno o della notte senza preoccuparsi della presenza dei proprietari in casa. In un caso alcune vittime hanno fotografato i ladri e consegnato la targa della loro auto alla polizia che indaga sulla vicenda. Purtroppo con l’approssimarsi delle festività natalizie c’è un aumento di atti delinquenziali. Balordi che rubano e vendono la merce ai ricettatori che inseriscono la refurtiva al mercato nero o a commercianti compiacenti, senza scrupoli, che li immettono nel circuito dei mercatini dell’antiquariato. Intanto, a Mesagne c’è preoccupazione da parte dei proprietari di abitazioni a causa di queste scorribande. In un caso il furto si è verificato intorno alle ore 19 in via Palmitella. Qui i ladri sono arrivati, sono entrati con la loro auto nel viale di una villetta, hanno aperto il portabagagli e caricato alcune giare che si trovavano in bella mostra nel patio. Poi hanno richiuso il tutto e sono fuggiti. Naturalmente il raid è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. In un altro caso le cose sono andate diversamente. Nel primo pomeriggio un individuo ha saltato la recinzione di una villetta e si è avviato verso l’abitazione con l’intenzione di rubare alcune giare presenti nel piazzale della villetta. Fuori ad aspettarlo c’era un complice alla guida di un’auto pronto a ricevere la refurtiva, caricarla e fuggire con il suo complice. Fortunatamente, mentre l’individuo si recava nei pressi dell’abitazione per depredarla il sistema di vigilanza lo ha intercettato. I proprietari sono usciti fuori dall’abitazione e hanno notato l’uomo. Senza perdersi d’animo hanno preso il telefonino, che avevano in tasca, e hanno scattato alcune foto. Il ladro a quel punto è scappato inseguito dai proprietari che sono riusciti a prendere anche il numero di targa della sua auto. Poi, hanno richiesto l’intervento della polizia. Gli agenti hanno rilevato il tutto e acquisito le immagini del ladro. Infine, hanno avviato le indagini avendo tra le mani due elementi importanti: la foto e il numero di targa. Per la sua identificazione sarebbe ormai una questione di ore.

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Esce oggi "Be", il nuovo album dei Chromophobia: un intreccio di musica, filosofia e spiritualità.

20 dicembre 2024 - I Chromophobia tornano alla ribalta con un nuovo progetto musicale che non si limita a essere un album, ma un’esperienza collettiva e concettuale. "Be", titolo enigmatico e profondo, si ispira alla filosofia dell'essere e alle storie del Vecchio e Nuovo Testamento, intrecciando testi, sonorità elettroniche e messaggi universali che risuonano nel profondo.

"Be" è frutto del lavoro congiunto di una squadra di talenti, ognuno con una propria identità artistica. Sono diversi i producers che hanno collaborato nella realizzazione dell’album:

  • Davide Petiti (alias David Seta), compositore, cantante e polistrumentista, cuore creativo dell’album.
  • Francesco Verardi (alias Nuck), DJ e tecnico audio, che ha curato il design sonoro e i ritmi pulsanti.
  • Salvatore Altavilla, pianista e tastierista, che ha dato vita a melodie e armonie evocative.
  • Andrea Gargiulo, tecnico audio, che ha plasmato il sound con precisione e dinamica.
  • Francesco Barletta (alias Trevize), tecnico del suono e polistrumentista, che ha aggiunto profondità e complessità sonora.
  • Gianpiero Conserva (alias Seshat), sassofonista, che ha introdotto un avvolgente spessore sonoro.

Altre importantissime collaborazioni sono quelle con Ibrah, Enrica Pizzaleo e Georgia Fonseca che rappresentano molto più che semplici cantanti e coristi, infatti, sono le voci dell’anima dell’album, capaci di trasmettere emozioni profonde e universali. La loro presenza ha arricchito il progetto dei Chromophobia, rendendo questo nuovo lavoro un’opera collettiva, dove ogni elemento – vocale e strumentale – risuona con intensità e significato.

Ogni brano rappresenta un dialogo tra questi artisti, una fusione di idee che riflette il tema centrale dell’album: "L'essere è e non può non essere. Il non essere non è e non può essere.Il concept è senza ombra di dubbio un intreccio tra fede e filosofia "Be",infatti, esplora la dualità tra il "vuoto" e il "suono", tra l’individualità e la collettività. Da un lato, l'abisso dell'incertezza che ci osserva senza risposte; dall'altro, la terra ferma della speranza, che ci chiama con il sussurro di qualcosa di più grande. Camminare sulle acque (cit. We Walk On Water) significa scegliere di credere o restare nel silenzio. L'ispirazione biblica diventa il fil rouge dell’intero lavoro, affrontando temi come la redenzione, la speranza, il perdono e l’identità con l’auspicio di un futuro di pace per la nostra società.

La tracklist: un viaggio sonoro e spirituale

  1. Babylon : Un’apertura pulsante e ipnotica, che evoca il caos e la caduta della leggendaria città biblica e la fine di tutti i tempi.
  2. 70 Times 7 : Un featuring con IBRAH che esplora il tema del perdono, con un sound etereo stratificato e meditativo.
  3. To Be Or Not : Una riflessione filosofica e musicale sull'essere, caratterizzata da beat minimali, cori e contaminazioni rock che richiamano le tentazioni dei 40 giorni.
  4. We Walk On Water : L’unico brano dell’album che si immerge in ritmi più spensierati, mostrando la versatilità della band che celebra la fede e la determinazione.
  5. Now : Un viaggio sonoro introspettivo, con arrangiamenti che fondono elettronica all’utilizzo degli strumenti acustici come tromba, trombone e sax.
  6. I Know You Wanna Dance : è un brano contagioso ed invita l’ascoltatore a muoversi e lasciarsi trasportare dall’energia della musica e dedicato a Re Davide che ritrovò l’Arca dell’Alleanza.
  7. You Say I Am : La traccia conclusiva, maestosa e intensa, che si chiude con un messaggio di identità e trascendenza.

"Be" è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali, prodotto dalle etichette Triode Music e Soulmatical e distribuito da Altafonte Italia. Se cercate musica che faccia vibrare sia la mente che l’anima, questo album è un viaggio da

Grande successo teatrale questa sera dello spettacolo della Compagnia nuovo teatro di Mesagne dal titolo "Quaranta ma non li dimostra", per la regia di Cosimo Guarini. Lo spettacolo è tratto da un capolavoro teatrale scritto a quattro mani da Peppino De Filippo e dalla sorella Titina e narra le vicende di Don Pasquale che si danna per trovare marito alle sue quattro figlie.

In particolare accudisce la maggiore, quarantenne, dedita alla casa, alla cucina, al cucito, timida e piena di pudore che contrasta con la frivolezza delle sorelle e che rende ardua l’impresa del padre di trovarle marito.

Nella foto di Samuele Carlucci un momento dell'esilarante commedia.

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Il dono della Rinascita, l'evento AIDO: sabato 21 dicembre al Teatro comunale di Mesagne.

“Il dono della Rinascita in attesa del Natale” è la serata organizzata da "AIDO – Gruppo comunale", l’iniziativa si svolgerà sabato 21 dicembre presso il Teatro comunale di Mesagne a partire dalle ore 20. L’evento è patrocinato dall’amministrazione comunale nell’ambito del cartellone natalizio promosso dalla città di Mesagne. Tanta musica, poesia e tango per una serata all’insegna della solidarietà, con il Coro polifonico “Sincopatici” diretto dal Maestro Federico Dell'Olivo, il duo “Bohémiens”, “Los Puglieses”, Rita Greco e la collaborazione dell’associazione culturale “Solidèa”. All’evento si accede con invito da ritirare presso il Botteghino del Teatro comunale venerdì dalle ore 17 alle ore 20, info e prenotazioni al 339.1338519 e al 345.0529783. I classici della tradizione natalizia riscalderanno il clima di festa. Presenterà Marina Poci.

Il verde urbano al centro dell'attenzione a Mesagne: in questi giorni il Comune, attraverso l'ufficio ecologia e ambiente, ha avviato un programma di nuove piantumazioni che riguarderà l'intera città. I migliori arredi urbani si chiamano alberi.

L’Amministrazione comunale di San Michele Salentino continua a investire nello sviluppo e nella riqualificazione delle strutture sportive del territorio. Dopo un lungo periodo di chiusura dovuto ai lavori di adeguamento e ammodernamento, il Palazzetto dello Sport è finalmente pronto a riaprire le sue porte.

I lavori hanno riguardato il risanamento e l’ammodernamento degli ambienti, rendendoli più funzionali mi e accoglienti per gli atleti e per la comunità. I primi a beneficiare di questa importante opera sono gli atleti della Santissima Annunziata di Mesagne, che disputano il campionato di Serie B di volley maschile.D’ora in avanti, le società locali che desideranoutilizzare gli spazi del Palazzettoper farevolley, basket, calcetto e danza, seguendo le regole stabilite dalla Giunta e dal Consiglio comunale, potranno presentare apposita richiesta.

“Abbiamo lavorato intensamente per raggiungere questo risultato”, ha dichiarato il sindaco Giovanni Allegrini, al termine della consegna del Palazzetto. “Desidero ringraziare gli uffici comunali, che hanno dimostrato grande impegno nel superare ogni imprevisto. Oggi consegniamo alla comunità un contenitore sociale di fondamentale importanza, aperto a tutti. Vederlo chiuso era motivo di grande dispiacere per l’Amministrazione, ma adesso possiamo riviverlo come uno spazio condiviso. Invitiamo i cittadini a promuovere associazioni sportive per coinvolgere giovani e ragazzi, incentivando la loro partecipazione attiva.”

Un ringraziamento speciale è stato rivolto agli assessori Angela Martucci e Michele Salonna, che nel corso del tempo hanno assunto la responsabilità del settore sport. “Grazie alla loro caparbietà e capacità di coinvolgimento, è stato possibile raggiungere questo importante obiettivo”, ha concluso il sindaco.

Con la riapertura del Palazzetto dello Sport, San Michele Salentino si conferma una comunità che guarda al futuro, investendo nello sport come motore di inclusione e crescita sociale.

Venerdì 20 dicembre, alle ore 20.30, il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ospita “Gaîté Parisienne”, un balletto in un atto su musiche di Jacques Offenbach e coreografie di Fredy Franzutti. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con Puglia Culture, conduce il pubblico nella frizzante atmosfera della Parigi della Belle Époque, un’epoca attraversata da straordinarie trasformazioni culturali e sociali. I biglietti sono disponibili online alla pagina rebrand.ly/GaiteParisienne e presso il botteghino del teatro, aperto il giorno dello spettacolo dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 20.30. Info al numero 0831 562 554 e all’indirizzo mail //webmail.aruba.it/smart/Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank" rel="noopener noreferrer" style="outline: none; text-decoration: inherit; color: rgb(20, 116, 189); position: static !important;">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Gaîté Parisienne” è una rappresentazione della Parigi ottocentesca, con i suoi caffè-concerto, i salotti mondani e il teatro di varietà. Offenbach, con le sue melodie leggere e vivaci, coglie lo spirito di un’epoca segnata da innovazioni, ottimismo e fervore creativo. Le musiche, arrangiate da Manuel Rosenthal, accompagnano coreografie che riflettono l’effervescenza culturale e sociale di una società in evoluzione. Fredy Franzutti, con il “Balletto del Sud”, ricostruisce le atmosfere della Parigi fin de siècle, combinando tradizione e contemporaneità. Le sue coreografie, arricchite da dettagli visivi e simbolici, richiamano il cinema, il cabaret e il varietà, in un omaggio che include riferimenti all’artista Lindsay Kemp, con cui Franzutti ha collaborato più volte.

Parigi, capitale della cultura e della mondanità, viveva un fermento alimentato da scoperte scientifiche, esposizioni universali e dalla diffusione dell’elettricità. Questa era l'epoca del can can, delle polke sfrenate e dei walzer vorticosi, danze che incarnavano una società libera, curiosa e proiettata verso il futuro. Le coreografie di Franzutti danno vita a questa vitalità: le danzatrici di can can, con le loro gonne a balze e le movenze ammiccanti, diventano simboli di una nuova emancipazione femminile e di una gioia di vivere collettiva. I costumi e le scenografie, ricostruiti fedelmente, ci riportano nei saloni e nei locali notturni della Parigi ottocentesca, dove aristocratici e borghesi si mescolavano in una frenesia di balli e spettacoli.

La storia di “Gaîté Parisienne” affonda le radici nel 1938, quando il coreografo russo Léonide Massine creò, su libretto del conte Étienne de Beaumont, una versione destinata a diventare iconica. Il balletto debuttò il 5 aprile 1938 a Montecarlo, interpretato dal Ballet Russe de Monte-Carlo, con artisti del calibro di Nina Tarakanova e Igor Youskevič. Nel 1939, al Palais de Chaillot di Parigi, il balletto conquistò pubblico e critica con il suo stile vivace e spumeggiante. La coreografia di Massine venne definita una “commedia danzata”, nella quale ogni personaggio è delineato con ironia e astuzia. Nel 1941, la Warner Bros ne realizzò una versione cinematografica, che contribuì a rendere il balletto celebre a livello internazionale.

Nel dopoguerra, “Gaîté Parisienne” approdò alla Scala di Milano il 6 gennaio 1949 mantenendo invariati allestimento e trama. Negli anni ’70 e ’80, il balletto conobbe una nuova primavera grazie all’American Ballet Theatre, al London Festival Ballet e al Teatro di San Carlo di Napoli. Una versione alternativa, creata nel 1978 da Maurice Béjart, offrì una rilettura autobiografica e fantastica dell’opera, arricchendo ulteriormente il suo prestigio.

Nella versione di Fredy Franzutti, “Gaîté Parisienne propone anche una riflessione sull’eterno desiderio di rinnovamento. Franzutti inserisce riferimenti cinematografici e teatrali creando una progressione coreografica che dialoga con la modernità pur rimanendo fedele allo spirito originale di Offenbach e Massine. I suoi quadri coreografici alternano momenti di gioiosa spensieratezza a scene di sottile malinconia offrendo una visione compiuta della società parigina alla vigilia del XX secolo. Il Balletto del Sud, riconosciuto come una delle migliori compagnie italiane, si avvale di scenografie trasformiste e costumi che ricostruiscono fedelmente l’eleganza della Belle Époque. Ogni dettaglio, dai passi di danza ai colori delle stoffe, contribuisce a creare un affresco vivido e coinvolgente. Un viaggio nel tempo che magnifica la danza come espressione di gioia, fantasia e bellezza.