Redazione

È iniziato il conto alla rovescia per l’atteso gran finale di “Giallo e Nero di Puglia, il festival letterario organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il Comune di Brindisi. Due giorni, venerdì 29 e sabato 30 novembre al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, per un appuntamento rivolto agli  appassionati del genere giallo-noir-thriller e non solo. L’ingresso è gratuito. Per la serata del 30 novembre, che avrà inizio alle ore 20.30, è richiesta la prenotazione sulla pagina rebrand.ly/GialloNeroPuglia al fine di garantire la migliore accoglienza e assicurare una partecipazione ampia a un evento tanto atteso.

Si comincia il 29 novembre alle ore 9.30 e i protagonisti saranno i ragazzi delle scuole medie di Brindisi, coinvolti nella sezione Junior del concorso. Una giuria composta da 19 giovani lettori avrà il compito di decretare il miglior giallo per ragazzi del 2024. Le opere finaliste sono “Omicidio al Castello di Fausto Vitaliano (Edizioni Piemme), “Alex e i cattivi pensieri di Andrea Biscaro (Giunti Editore) e “Silvia Spider e il ragazzo scomparso di Gabriella Genisi e Antonio Laudati (Edizioni Piemme). La matinée permetterà agli studenti di interagire direttamente con gli autori attraverso le domande e i segreti che si celano dietro la costruzione di una trama mozzafiato. L’obiettivo è accendere la passione per la lettura e stimolare la creatività dei giovani, portandoli a comprendere il valore dell’immaginazione e della narrazione.

La serata del 30 novembre, a partire dalle ore 20.30, sarà invece dedicata ai cinque finalisti della sezione editi del festival. Sul palcoscenico del Verdi le storie dei romanzi finalisti prenderanno vita attraverso le interviste agli autori della coordinatrice del festival, Regina Cesta, accompagnate dalle note della musica di Stefania Dipierro Dario Skèpisi. Sarà un momento in cui parole e suoni si fonderanno per creare un’esperienza immersiva che terrà il pubblico con il fiato sospeso. In gara per il titolo di vincitore dell’edizione 2024 di “Giallo e Nero di Puglia sono i seguenti romanzi: “La star di Francesca Bertuzzi (Giunti Editore), “Il taglio freddo della luna di Piera Carlomagno (Solferino Editore), “Abbaiare alla luna di Valeria Corciolani (Indomitus Publishing), “È così che si muore di Giuliano Pasini (Edizioni Piemme) e “L’ombra della solitudine di Paolo Roversi (Marsilio). Partner della serata Cantine Risveglio. Ognuno dei romanzi disegna un viaggio unico nell’universo del mistero, con storie sapientemente costruite e personaggi indimenticabili che incarnano il meglio della narrativa noir contemporanea.

Giallo e Nero di Puglia” si propone come un contrappunto necessario in un’epoca dominata dall’intrattenimento veloce e visivo: riporta la parola scritta al centro, esaltando la potenza delle storie e la loro capacità di trasformare chi le vive. La Fondazione Nuovo Teatro Verdi, attraverso la creazione di uno spazio culturale, contribuisce a costruire un’esperienza capace di coinvolgere e spingere la comunità a riscoprire il piacere del pensiero critico e della narrazione condivisa. Un festival che non si accontenta di essere solo un evento, ma si fa portavoce di un'idea: la lettura non è un passatempo, ma un viaggio che sorprende, ispira e lascia tracce profonde.

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Negli ultimi giorni sono emerse le ennesime significative tensioni e divergenze all’interno della maggioranza. L’occasione, questa volta, è nata dalla apertura della ormai nota selezione pubblica per l’individuazione di un Dirigente Amministrativo, con rapporto di lavoro a tempo determinato, cui affidare la direzione del Settore "Programmazione Economica e Sviluppo". Sul punto abbiamo avuto già modo di manifestare tempestivamente tutte le nostre perplessità, ma ancor più grave appare la totale instabilità manifestata da questa Amministrazione, oramai quotidianamente bersaglio di fuoco amico dall’interno e dall’esterno delle mura del palazzo di Città. Confronti come quello che sta “appassionando” la stampa da qualche giorno sono mortificanti ed andrebbero risolti una volta per tutte nella riservatezza delle stanze di maggioranza, piuttosto che ammorbare una città già sfiancata da questioni ben più vitali, su cui l’attenzione di chi ci governa dovrebbe essere costantemente su livelli di guardia. Al contrario le continue beghe, i dibattiti e i toni sempre accesi e le posizioni pubbliche palesemente contraddittorie non fanno che alimentare l’incertezza e i timori dei brindisini. Questi conflitti di basso livello stanno di fatto compromettendo da tempo l’efficacia e l’incisività di questa Amministrazione, sottraendo tempo prezioso ai veri tempi cruciali di questo delicatissimo momento storico, legittimando interrogativi sempre più gravi in ordine alla stabilità politica nel breve periodo. La assoluta mancanza di coesione nella maggioranza appare sempre più insanabile – con incredibile buona pace di parte della stessa – e le conseguenze sono sotto gli occhi di una città che meritava e merita di meglio.Negli ultimi giorni sono emerse le ennesime significative tensioni e divergenze all’interno della maggioranza. L’occasione, questa volta, è nata dalla apertura della ormai nota selezione pubblica per l’individuazione di un Dirigente Amministrativo, con rapporto di lavoro a tempo determinato, cui affidare la direzione del Settore "Programmazione Economica e Sviluppo". Sul punto abbiamo avuto già modo di manifestare tempestivamente tutte le nostre perplessità, ma ancor più grave appare la totale instabilità manifestata da questa Amministrazione, oramai quotidianamente bersaglio di fuoco amico dall’interno e dall’esterno delle mura del palazzo di Città. Confronti come quello che sta “appassionando” la stampa da qualche giorno sono mortificanti ed andrebbero risolti una volta per tutte nella riservatezza delle stanze di maggioranza, piuttosto che ammorbare una città già sfiancata da questioni ben più vitali, su cui l’attenzione di chi ci governa dovrebbe essere costantemente su livelli di guardia. Al contrario le continue beghe, i dibattiti e i toni sempre accesi e le posizioni pubbliche palesemente contraddittorie non fanno che alimentare l’incertezza e i timori dei brindisini. Questi conflitti di basso livello stanno di fatto compromettendo da tempo l’efficacia e l’incisività di questa Amministrazione, sottraendo tempo prezioso ai veri tempi cruciali di questo delicatissimo momento storico, legittimando interrogativi sempre più gravi in ordine alla stabilità politica nel breve periodo. La assoluta mancanza di coesione nella maggioranza appare sempre più insanabile – con incredibile buona pace di parte della stessa – e le conseguenze sono sotto gli occhi di una città che meritava e merita di meglio.

CONSIGLIERI COMUNALIDiego RachieroPasquale LupertiMichelangelo Greco

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SLA. Amati: “Da oggi test genetici obbligatori per utilizzo terapie più avanzate. Un altro grande passo avanti” 

“Da oggi, gli specialisti neurologi hanno l’obbligo di sottoporre a test genetico i malati di SLA, affinché possano essere somministrate le terapie più avanzate ai pazienti con malattia con origine eredo-familiare. È stato infatti approvato dalla ASL di Bari il protocollo operativo previsto dalla legge regionale approvata nel maggio scorso all’unanimità dal Consiglio regionale. Un altro grande passo in avanti.” 

Lo comunica il consigliere e assessore regionale Fabiano Amati.

“La legge riguarda la Sclerosi laterale amiotrofica – SLA e in particolare i test genetici, per meglio precisare la diagnosi di malattia e conseguire maggiore efficacia terapeutica per i casi con causa genetica e così utilizzare i nuovi farmaci a disposizione. 
In questo senso, emerge l’obbligo della prescrizione di test genetico, salvo espressa rinuncia della persona interessata o di chi ne abbia la facoltà legale, per individuare eventuali mutazioni dei geni SOD1, FUS, C9ORF e TDP43, ovvero di ulteriori geni individuati nel corso dei prossimi anni e sulla base di nuove e ulteriori innovazioni scientifiche e tecnologiche.
Il Laboratorio di medicina genomica competente sarà quello dell’ospedale “Di Venere” di Bari-Carbonara.
Pur non essendovi ad oggi cure definitive per la SLA, il miglioramento delle terapie di supporto ha significativamente aumentato l'attesa di vita, per cui è una stima attendibile quella di una prevalenza di circa 8-10 casi di SLA ogni 100.000 abitanti, che, nella nostra Regione, porta ad un numero totale sino a circa 400 malati di SLA.
Nonostante gli sforzi degli ultimi decenni, attualmente non esiste una terapia risolutiva per la SLA e la presa in carico dei pazienti si focalizza sull’attenuazione dei sintomi e sulle cure palliative. In termini generali, sino al 2024 l’unico farmaco approvato per il trattamento della SLA in Italia era il Riluzolo, che permette di ritardare l’uso della ventilazione assistita e di estendere lievemente la sopravvivenza dei pazienti.

Genetica della SLA
Una chiara causa genetica è identificabile solo nel 10-15% dei casi di SLA. Sino a pochi anni fa tale identificazione, pur importante per la definizione di un rischio familiare e/o riproduttivo, non aveva carattere di priorità/urgenza non essendovi alcuna relazione specifica con il trattamento.
Negli ultimi anni vi sono state novità importanti. 
La FDA nel 2023 e, più di recente il 30 Maggio 2024 la Commissione Europea (CE) hanno concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco Tofersen per il trattamento di pazienti adulti affetti da SLA associata a mutazione del gene SOD1 (SOD1-SLA). Tofersen è il primo trattamento specificamente mirato a una causa genetica della SLA ad essere stato approvato nell’Unione Europea.
Il trattamento si basa sull’utilizzo di nucleotidi antisenso (ASO). Gli ASO sono acidi nucleici corti a singolo filamento che legano specificamente l'mRNA per alterare l'elaborazione o indurre la degradazione tramite RNasi H. Gli ASO degradano l'mRNA tramite RNasi H1 sia nel citoplasma che nel nucleo, riducendo la sintesi proteica e avendo un impatto benefico sulle malattie neurodegenerative.
Gli studi di fase hanno confermato la sicurezza di impiego e, successivamente, di efficacia del Tofersen. Gli ASO mirati a SOD1 e C9orf72 nella SLA hanno mostrato efficacia nel ridurre i livelli di mRNA e proteine.
Purtroppo, solo una parte delle forme genetiche di SLA presenta mutazioni nel gene SOD1, per cui nel complesso i pazienti che potrebbero essere sottoposti alla terapia con mutazioni per SOD1 sono il 12-15% dei casi familiari (familiari 10% del totale, per cui in assoluto l’1% dei casi) e l’1-2% dei casi sporadici per un totale che si colloca al 2-3%. In Puglia si tratterebbe nel complesso di 10-12 pazienti, un numero esiguo la cui identificazione, tuttavia, si rivela di estrema importanza.
A ciò va aggiunta la necessità di identificazione dei pazienti con mutazioni di C9orf72 per i quali sono in corso trials clinici accessibili anche nel nostro paese.
Sebbene i test genetici siano in linea di principio accessibili alle persone affette da SLA in Italia, in termini pratici esistono diverse barriere per l'analisi genetica molecolare:
1) Fino a poco tempo fa, i test genetici erano sostanzialmente limitati alla SLA familiare. Inoltre, le linee guida nazionali per la diagnosi e il trattamento della SLA non avevano ancora approvato i test genetici per la SLA sporadica. Solo con l'introduzione del Tofersen, i test genetici per la SLA sono stati gradualmente introdotti nella pratica clinica, ma non sono ancora stati universalmente stabiliti;
2) Il processo di riferimento dai centri SLA ai consulenti genetici pone una barriera amministrativa o logistica per alcuni pazienti e le loro famiglie;
3) Gli appuntamenti con i consulenti genetici sono limitati e possono tradursi in liste di attesa fino a diversi mesi.
Per abbassare le barriere all'ingresso nell'indagine genetica, in alcuni paesi è stato introdotto un programma di screening delle mutazioni come corsia preferenziale per i test genetici. Ad esempio negli 11 centri SLA specializzati in Germania, il programma di screening genetico è stato aggiunto allo standard di cura dei test genetici e della consulenza. Il programma comprende l'indagine genetica di SOD1, FUS, C9orf72 e TARDBP, e una gestione delle informazioni genetiche incentrata sul paziente.
"Anche per questa ulteriore novità ringrazio Mattia Gentile, per la costante consulenza scientifica e genetica, e Giancarlo Logroscino per la consulenza neurologica.”

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ALIMENTAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVA IL LATTE NELLE SCUOLE; FA BENE ALLA SALUTE CONSUMARE 3 PORZIONI TRA LATTE E YOGURT AL GIORNO.

Domani alle ore 9,30 a Bitonto si apre la masseria didattica a cielo aperto in Piazza Cavour.

Arriva il latte nelle scuole, quando tra le indicazioni per una corretta alimentazione c’è il decalogo del ministero della Salute che suggerisce il consumo di tre porzioni tra latte e yogurt al giorno, con il 52,6% dei pugliesi che beve latte ed il 15,2% che mangia formaggi almeno una volta al giorno.  A darne notizia è Coldiretti Puglia che domani mattina alle ore 9,30 a Bitonto apre la masseria didattica  a cielo aperto per i bambini in Piazza Cavour, in relazione al programma “Latte nelle scuole” relativo all’anno scolastico 2024 /2025, per cui entro il 3 dicembre vanno presentati i progetti.

Sono finanziati i progetti  per  la fornitura e la distribuzione dei prodotti previsti dalla Strategia nazionale, per la realizzazione di specifiche misure di accompagnamento a favore degli alunni. Le azioni sono finalizzate alla distribuzione di latte alimentare e derivati, secondo uno specifico calendario programmato dal soggetto richiedente e approvato dal Ministero,  alla realizzazione di materiale informativo per promuovere la conoscenza dei bambini sull’agricoltura e sulle sane abitudini alimentari, sulle filiere alimentari locali, sull’agricoltura biologica, sulla produzione sostenibile, sulla lotta agli sprechi alimentari e sull’importanza del corretto smaltimento degli imballaggi utilizzati.

E’ anche prevista la distribuzione di  materiale promozionale, dalle borsette termiche alle borracce. Il progetto prevede anche visite a fattorie e aziende didattiche con l’obiettivo di avvicinare i bambini all’agricoltura; corsi di degustazione e formazione; laboratori sensoriali; giochi o attività ludico-didattiche;  iniziative divulgative sui temi della corretta alimentazione e della sostenibilità ambientale; distribuzione di prodotti editoriali per bambini (favole o fumetti). Possono presentare  i progetti  i produttori del settore lattiero caseario, le organizzazioni di produttori e le loro filiali controllate per almeno il 90%; le associazioni di organizzazioni ; le società cooperative e i consorzi;  le associazioni temporanee di impresa e di scopo. Sono fissati dei requisiti minimi: fornitura di almeno il 10% di prodotti di qualità certificata bio e/o Dop/Igp sul totale; imballaggi riciclabili e/o riutilizzabili e, comunque, biodegradabili.

E’ stato stilato un vero e proprio decalogo per l’alimentazione quotidiana per spingere ad assumere un prodotto importante per garantire all’organismo un adeguato apporto di calcio indispensabile per la crescita ossea dei bambini, ma anche per la prevenzione dell’osteoporosi negli adulti e anziani. E allora per prima cosa è importante tenere conto delle 3 razioni giornaliere tra latte e yogurt, dove una porzione corrisponde a 125 grammi, con una tazza intera a colazione e uno yogurt come spuntino che fanno raggiungere i quantitativi raccomandati. Oltre al calcio contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e altri sali minerali come fosforo, magnesio, zinco e selenio. Lo yogurt favorisce inoltre l’equilibrio della flora intestinale. Si può scegliere in un’ampia gamma di prodotti, tra latte fresco pastorizzato, fresco pastorizzato di alta qualità, pastorizzato, microfiltrato e a lunga conservazione, oltre ovviamente al latte crudo che va bollito. Poi la rassicurazione che il latte può essere bevuto a ogni età, perché è un alimento adeguato per bambini, adulti e anziani. Ben tollerato poi è lo yogurt. E infine la garanzia che calcio e fosforo presenti nei due prodotti sono facilmente assorbiti dall’organismo.

Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per  l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate. Da difendere secondo la Coldiretti Puglia c’è un sistema composto da 2mila stalle da latte pugliesi che garantiscono una produzione di 108.000 tonnellate di latte  che esprime un valore di oltre 130 milioni di euro e oltre 40.000 tonnellate di formaggi che alimenta una catena produttiva lattiero-casearia regionale e garantisce il lavoro ad oltre 6.000 persone fra occupati diretti e indotto con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale.

La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori. Per questo è necessario intervenire subito per contenere i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti sottolineando che fondamentali sono gli accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

Il Comune di San Michele Salentino, in collaborazione con il Comune di Oria, ha ottenuto un finanziamento di 250mila euro dalla Regione Puglia per la digitalizzazione delle pratiche edilizie. Questo contributo è frutto del programma regionale per la trasformazione digitale delle Pubbliche Amministrazioni pugliesi, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la gestione degli archivi di edilizia privata.

“Grazie a questo finanziamento – spiega il sindaco Giovanni Allegrini -, San Michele Salentino potrà digitalizzare oltre 11.000 pratiche edilizie, archiviate dal 1965, corrispondenti a 27 metri lineari di documentazione cartacea attualmente custodita presso i locali comunali. L’iniziativa segna un passo avanti verso un servizio più efficiente per cittadini e imprese, che potranno consultare i documenti edilizi online, senza necessità di recarsi di persona agli uffici comunali”. La digitalizzazione delle pratiche permetterà anche di migliorare l'organizzazione interna degli uffici e ridurre significativamente i tempi di attesa per l’accesso ai documenti, consentendo agli operatori comunali di lavorare in modo più snello e rapido. A seguire il progetto è stato l’assessore all’Innovazione tecnologica Michele Salonna che ha voluto “ringraziare il collega Michele Locorotondo, vicesindaco di Oria, con cui abbiamo lavorato in sinergia per definire obiettivi e finalità necessari all’ottenimento del finanziamento. Mi permetto anche di ringraziare tutta la macchina amministrativa e tecnica del Comune di San Michele salentino, sempre disponibile e preparata per definire progetti di finanziamento”.

Attualmente, il Comune di San Michele Salentino ha già digitalizzato tutte le fasi procedurali dei titoli abilitativi di competenza del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) e del SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) per le pratiche presentate a partire da giugno 2021. La documentazione precedente, ancora in formato cartaceo, sarà ora anch’essa digitalizzata, completando così un archivio edilizio aggiornato e totalmente accessibile online.

L’iniziativa rientra nel bando regionale "Interventi per la trasformazione digitale delle Pubbliche Amministrazioni pugliesi", che promuove la digitalizzazione degli archivi edilizi dei Comuni. Ai sensi delle linee guida, il finanziamento è destinato a progetti proposti da amministrazioni con una popolazione minima di 15.000 abitanti (dati ISTAT 2022) che abbiano un livello già avanzato di digitalizzazione nelle procedure edilizie.

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Fra quaranta giorni sarà... Giubileo! Giubilo, gioia per questo tempo di grazia che ancora una volta il Signore vorrà donarci per mezzo della Chiesa.
Per questo i nostri social da oggi cambiano volto, facendo proprio il logo disegnato per il Giubileo del 2025. "Pellegrini di Speranza" è il motto che ci accompagnerà nell'imminente Anno Santo e dai quattro angoli della terra, rappresentati dalle figure dai colori diversi all'interno del logo, tutti si raduneranno nell'Urbe Sede del Vicario di Cristo e Successore di Pietro per rinvigorire la speranza. Come le figure nel logo, anche noi, ancorati a Cristo, che ci ha salvati con la sua Croce, siamo certi che non saremo mai perduti, nemmeno nelle onde a volte tempestose della vita.
Maria, che spicca nel nostro logo personalizzato, sia per noi la Stella del mare, segno di sicura speranza che sempre ci indica Cristo, affinché possiamo aggrapparci a Lui.
Ma... Il logo che cambia è solo l'inizio! C'è qualcosa di più che bolle in pentola e molto presto avremo la gioia di condividerlo!
Seguici sui nostri social per rimanere aggiornato!

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Si è tenuta, questo pomeriggio, dinanzi alla III Commissione Sanità, presieduta da Mauro Vizzino, un'audizione da me richiesta al fine di conoscere lo stato dell'arte circa l'approvazione delle modifiche relative alla delibera regionale che semplifica le procedure per erogare sostegno economico alle famiglie che non possono accedere ai centri convenzionati per l'autismo, davanti ad un crescente numero di prese a carico che in soli due anni è aumentato, in tutta la regione, di circa il 45%; inoltre ho rappresentato l'esigenza di apportare delle modifiche urgenti al regolamento sull'autismo al fine di assicurare maggiore presenza di operatori socio sanitari nei centri residenziali specie per meglio gestire i casi gravi. Su entrambe le richieste mi è stato assicurato che, nel breve periodo, si procederà ad approvare i relativi provvedimenti. Ho avuto altresì l'occasione di poter esprimere un parere relativamente alla decisione del consiglio regionale di istituire centri di alta specializzazione nelle sei province della Regione; sul punto ho semplicemente affermato che se pur l'idea è "nobile" vanno definiti meglio i contenuti in particolare quali attività vorranno essere implementate e con quali strumenti operativi. Luogo ideale per poterne discutere approfonditamente è il tavolo regionale per l'autismo. Anche questa mia proposta è stata accolta dalla commissione e in generale da tutti i professionisti presenti oggi in audizione.

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Uno sguardo al futuro della cure oncologiche e palliative, nonché ai trattamenti innovativi, partendo però dalla conoscenza della malattia e dalla prevenzione e diagnosi precoce, determinanti ai fini di un approccio  alla malattia, che si riveli vincente.
Sabato 16 novembre, a Brindisi, presso la Sala Convegni dell' Autorità Portuale, si terrà a partire dalle 8.30, una giornata di studio dedicata al cancro al seno, nel corso della quale si alterneranno una serie di interventi di autorevoli relatori, mirati ad indagare i diversi aspetti della malattia. L'iniziativa è organizzata dalla dottoressa Palma Fedele, primario di Oncologia dell'ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana,  e dal dottor Vito Fumai, responsabile del reparto di cure palliative  del Perrino di Brindisi.

La dottoressa Palma Fedele, che presiederà la prima parte del convegno, presenta così la giornata di studio:  “Obiettivo dichiarato di questo congresso: migliorare la qualità delle cure e promuovere una maggiore comprensione delle malattie oncologiche, grazie a un approccio multidisciplinare e centrato sulle esigenze dei pazienti. Destinatari naturali: gli operatori della sanità, ma anche coloro che ricevono cure e trattamenti.
Next Generation of Cancer Care è alla sua seconda edizione e si propone di porre una attenzione particolare sulle novità in termini di cura del tumore al seno. Diverse e complementari le figure che arricchiranno questo momento di approfondimento: oncologi, ricercatori e professionisti della salute si soffermeranno sui progressi  della ricerca, nonché sulla necessità di cucire su misura le terapie, adattandole alle persone, e ancora sul  ruolo dei biomarcatori, fondamentali in una efficace operazione di screening.
E’ previsto un focus sulle prospettive future della ricerca clinica, evidenziando le terapie innovative che potrebbero rivoluzionare la pratica oncologica. La presa in considerazione del punto di vista dei pazienti e la loro partecipazione attiva verranno garantite  attraverso il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti".

Il dottor Vito Fumai, che presiederà la parte successiva del convegno:
"In seconda sessione verrà illustrato il potenziamento progressivo delle Reti Locali di cure palliative che dovrebbero essere istituite ed accreditate entro il 31 dicembre 2025 ascoltando le voci delle professionalità coinvolte in altre esperienze italiane di RLCP già realizzate e consolidate”.

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“Il fenomeno delle truffe on line è in costante e preoccupante aumento!” a rilevare tale dato ed a lanciare l’allarme è  l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”.

Quest’ultima, infatti, dai dati in proprio possesso, basati su segnalazioni ricevute, vicende seguite per tutelare i diritti dei propri associati e lo studio e la catalogazione di pronunzie dell’Arbitro Bancario Finanziario e dell’Autorità Giudiziaria,  ha potuto costruire un quadro completo del fenomeno.

Secondo l’Associazione le truffe on line non solo sono in continuo aumento ma stanno registrando una sensibile evoluzione anche per quanto concerne le modalità tecniche  delle stesse, divenendo sempre più sofisticate, insidiose e difficili da individuare per il consumatore che viene, nella maggior parte dei casi, colto alla sprovvista.

“Dal phishing siamo approdati alla truffa del codice QR, passando attraverso il visching e lo smishing – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Presidente dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – Anche lo stesso phishing, forma iniziale di truffa on line, si è evoluto con il tempo ed ha assunto la forma della c.d. truffa del pacco ed ultimamente lo stesso è effettuato non più solo tramite e su email semplice ma attraverso e su indirizzo di posta elettronica certificata (pec), sotto forma di notifica di atti giudiziari o comunicazioni di enti pubblici” .

Un vero e proprio arrembaggio, quindi, ai dati sensibili ed al denaro di ignari consumatori che molto spesso non riescono a fronteggiarlo non avendo una informazione adeguata come scudo protettivo.

Ed è proprio sul versante dell’informazione che l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” da anni svolge un ruolo di vera e propria “prevenzione”.

“L’informazione è l’arma più potente della quale il consumatore può munirsi per difendere i propri diritti. Essa, infatti, agisce in una fase preventiva evitando, sin dal principio, il verificarsi dell’evento dannoso. Una volta  che il consumatore è stato vittima di una truffa on line, infatti, il danno si è ormai verificato ed alla vittima del raggiro non resta che percorrere la strada giudiziaria, preceduta dalla mediazione o dalla procedura dinnanzi all’Arbitro Bancario Finanziario, per la tutela dei propri diritti” afferma l’avv. Emilio Graziuso.

Nell’ambito della propria attività di informazione, l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” ha redatto un apposito vademecum - aggiornato costantemente sulla base delle nuove tipologie e modalità di truffa -  che si prefigge di fornire uno strumento rapido, agile ed efficace per consentire al cittadino di individuare immediatamente una truffa informatica e non rimanere vittima della stessa.

VADEMECUM CONTRO LE TRUFFE ON LINE

1.Nessuna BancaSocietà (sia essa di gestione di carte di credito, sia essa di spedizione, ecc.), Ente Pubblico o Autorità Giudiziaria (Nazionale o estera) chiede, attraverso email, pec, sms, whatsapp o telefonicamente i dati personali del cliente;

2.l’indirizzo dal quale proviene la mail o la pec fraudolenta non è quello ufficiale dell’Istituto di credito, della Società, dell’Ente o dell’Autorità Giudiziaria (Nazionale o estera) alla quale si vorrebbe attribuire e del quale viene riprodotto, spesso in modo perfetto, il logo;

3.l’oggetto della email o della pec è, spesso, generico, alle volte scritto in lingua inglese o appare come risposta ad una email precedente;

4.nella email o pec fraudolenta, non viene, quasi mai inserito il nome e cognome del destinatario, ma sono utilizzati locuzioni standard come “Gentile cliente”, “Egr. signore” ecc.;

5.nel testo della mail o pec sono presenti errori di ortografia e di grammatica. Ad esempio: molte parole sono privi di accenti, di lettere o sono unite con quelle successive; l’italiano, in alcuni passaggi, è poco comprensibile;

6. Anche la formattazione del testo risulta poco precisa;

7. le mail o pec (phishing), gli sms (smishing) e le telefonate (vishing) fraudolenti, nel proprio contenuto, paventano, qualora non si inseriscano i dati richiesti, un danno economico, il blocco del conto corrente, della carta di credito o di un pacco in attesa di consegna. In altri casi, l’inserimento dei dati è richiesto per riscuotere vincite o beneficiare di offerte irrinunciabili. In altri ancora si tratta di comunicazione di azioni giudiziarie intraprese nei confronti del destinatario per evitare le quali è possibile concludere unn accordo con il pagamento di una somma di denaro;

8.le email o pec, gli sms ed i whatsapp fraudolenti contengono l’indicazione di un link di rimando ad un sito che, sebbene spesso identico o molto simile a quello della Banca o della Società per le quali i truffatori si spacciano, non è, invece, quello ufficiale. Su tale link di rimando è bene, quindi, non cliccare;

9.spesso le email o pec pervenute dai phisher ricadono tra la posta indesiderata;

10.per evitare di cadere vittima di una truffa informatica si consiglia di:

a)non aprire e cancellare immediatamente email, pec, smswhatsapp sospetti;

b)non intrattenersi in conversazioni telefoniche con soggetti/istituti/enti ed in particolare con coloro che richiedano di effettuare operazioni o inserire o fornire i propri dati personali e/o i propri codici di accesso;

c)non fornire mai i propri dati personali, codici di accesso ed informazioni private;

d)qualora si è, effettivamente, clienti della Banca o della Società della quale si è ricevuto telefonate, email o pec, sms whatsapp sospetti, telefonare o contattare, tramite i canali ufficiali, la detta Banca o Società;

11.non scansionare codici QR dei quali non si è certi della provenienza;

12.qualora si sia rimasti vittime di truffe on line: bloccare, immediatamente, il proprio conto corrente e la propria carta di credito, comunicare l’accaduto al proprio istituto di credito e sporgere denunzia alla Polizia Postale.

 

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Il Teatro Kopó di Brindisi è lieto di ospitare, il 16 e 17 novembre 2024, la rappresentazione di Anna Cappelli, celebre monologo di Annibale Ruccello, portato in scena dalla Compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni. L’appuntamento è per sabato 16 novembre alle ore 21:00 e domenica 17 novembre alle ore 18:00, con un’offerta speciale di aperitivo e spettacolo al costo di 15 euro. Protagonista dell’opera sarà Silvana Luppino, diretta da Christian Maria Parisi, che darà vita a uno dei personaggi più complessi e amati della drammaturgia contemporanea italiana. Anna Cappelli è una figura emblematica, capace di rivelare al pubblico tutta la profondità e l'umanità delle sue contraddizioni. Ruccello, autore noto per la sua capacità di fondere umorismo e dramma, ci conduce nel mondo interiore di Anna, una donna dai tratti tragici e grotteschi, pronta a tutto pur di raggiungere il suo sogno d'amore e di appartenenza. La Compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni, con la sua passione per la valorizzazione del teatro d'autore, si avvale di una regia raffinata e di un'interpretazione magistrale per restituire al pubblico tutta l'intensità e la forza di un’opera che, attraverso Anna, esplora i limiti della solitudine, della follia e della disperata ricerca d'identità. In scena Sabato 16 Novembre 2024 alle 21:00 e domenica 17 Novembre 2024 alle 18:00. Il biglietto intero ha un costo di 15€ e include un aperitivo.

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