Redazione

In un contesto già critico per la sanità pubblica, l'Asl Brindisi ha assunto una decisione che aggrava ulteriormente la situazione. La Direzione strategica ha, infatti, interrotto il contratto con la società che forniva l'unità mobile di risonanza magnetica nucleare presso l'Ospedale ‘Camberlingo’ di Francavilla Fontana, invocando la necessità di razionalizzare la spesa e riorganizzare i servizi. Una mossa che solleva forti preoccupazioni e seri dubbi sulla gestione delle risorse e sulla priorità attribuita alla salute dei cittadini. La domanda sorge spontanea: chi garantirà il recupero urgente di esami di risonanza magnetica all’utenza afferente al presidio di Francavilla, rimasta in standby? Si viene a conoscenza di una mole di liste di attesa non indifferente e un diritto alla salute e all’assistenza momentaneamente negata, con almeno 150/200 pazienti, bisognosi di tempestività e celerità d’intervento.

“La decisione di sospendere l'unità mobile di risonanza magnetica è estremamente preoccupante e potrebbe avere conseguenze gravi sulla salute dei cittadini” - afferma il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone. "In un momento in cui la tempestività delle diagnosi è cruciale, questa sospensione rischia di compromettere gravemente l'accesso ai servizi diagnostici essenziali. La carenza di personale sanitario è un problema noto, ma non può giustificare la sospensione di servizi vitali per la salute della comunità. Il personale interessato dell’Azienda è pronto a contribuire al recupero delle attività sospese".

“Bisogna affrontare con urgenza questa situazione, garantendo l'accesso tempestivo e adeguato alle procedure diagnostiche essenziali per la salute della comunità. Per questo - conclude Carbone – nelle more dell’acquisto con i fondi del PNRR di un nuovo macchinario come paventato dall’Azienda, si chiede che il personale possa recuperare le liste d’attesa”.

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Sarà presentato lunedì 26 febbraio, alle ore 17.00, presso il Castello di Mesagne il Dossier Statistico Immigrazione 2023, il rapporto annuale che illustra il panorama migratorio dell’Italia attraverso un’analisi ragionata dei dati statistici più aggiornati. L’iniziativa è organizzata dalle associazioni Mesagne Bene Comune e Street View, in collaborazione con Arci Brindisi, APS Comunità Africana di Brindisi e provincia, Emergency-Gruppo Provincia di Brindisi, Forum Per Cambiare l'Ordine delle Cose-Provincia di Brindisi, con il sostegno del CSV Brindisi-Lecce e il patrocinio del Comune di Mesagne.

Come ormai avviene da cinque anni, anche quest'anno le suddette organizzazioni si fanno promotrici della divulgazione dei contenuti del Dossier insieme a tutti coloro che intendono partecipare e contribuire alla realizzazione di un momento di dibattito, incontro e conoscenza con i soggetti che sono portatori di culture altre, con i quali si vogliono condividere e approfondire gli aspetti sociali e culturali dei paesi di provenienza. Una chiamata a raccolta per tutti coloro che si impegnano per i diritti umani e per una società interculturale più coesa e solidale.

Il Dossier Statistico Immigrazione rappresenta una lettura aggiornata e articolata dell'immigrazione che vuole contribuire ad elevare il grado di conoscenza e consapevolezza da parte di un pubblico sempre più ampio, affinché, con l'aiuto dei numeri e di una loro corretta lettura, si possa pervenire ad un approccio quanto più ancorato alla realtà che, abbandonando visioni ideologiche e preconcetti, contribuisca a promuovere politiche in grado di migliorare la vita e il futuro di tutte le persone che vivono in Italia.

L'incontro, che si aprirà con i saluti del vice presidente del CSV Brindisi-Lecce Rino Spedicato, vedrà l’intervento del presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS Luca Di Sciullo il quale offrirà la possibilità di comprendere i punti salienti della trentatreesima edizione del Dossier e si arricchirà del contributo di Valeria Taurino, direttrice generale dell'organizzazione umanitaria SOS Mediterranee, con un intervento da remoto. Seguirà l’intervento di Drissa Kone, presidente dell'APS Comunità Africana di Brindisi e provincia e un momento artistico con l’attore e regista Gino Cesaria. Ai partecipanti sarà distribuita gratuitamente una copia del Dossier. Inoltre, durante l'evento sarà possibile effettuare gratuitamente il download del rapporto integrale dal sito www.dossierimmigrazione.it.

A conclusione dell’evento seguirà una serata conviviale con musica e cibo dal mondo presso le Officine Ipogee, in Piazza Sant’Anna dei Greci n. 14.

Infine, la mattina di martedì 27 febbraio Luca Di Sciullo incontrerà gli studenti e le studentesse della Scuola Secondaria di I Grado “M. Materdona – A. Moro” di Mesagne per un importante momento di conoscenza e confronto sui contenuti del rapporto e sulle migrazioni, un fenomeno imprescindibile per comprendere il nostro tempo.

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Due furti e un tentativo di furto è il bilancio del raid delinquenziale perpetrato da parte di una banda di malviventi nel quartiere Sant’Antonio che ha colpito anche a Mesagne. In effetti sembra che si tratti di una banda proveniente da fuori provincia che viaggia a bordo di auto di grossa cilindrata, con targhe taroccate perché prese da altri mezzi, e che preferisce razziare le abitazioni che si trovano in periferia per avere una via di fuga veloce. Sulle loro tracce vi sono polizia e carabinieri, dell’intera area jonico-salentina, nella speranza che prima o poi incappino nella rete tesa per acciuffarli. La banda viaggia e colpisce indiscriminatamente tra la provincia di Taranto, Lecce e Brindisi. I furti, infatti, si stanno svolgendo con la stessa dinamica anche in altre realtà del brindisino, come, ad esempio, San Vito, Latiano, Ceglie, Carovigno, con una sequenza che inizia a preoccupare non poco le forze dell’ordine. A Mesagne la banda ha colpito in via Bologna e in via Etna, mentre ha fallito, fortunatamente, in via Salvo D’Acquisto. La dinamica è sempre la stessa. Arrivano a bordo di auto di grossa cilindrata, quasi sempre nella fascia oraria tra le ore 7 e le ore 9, scelgono un’abitazione di periferia che gli aggrada, suonano e se non apre nessuno forzano l’ingresso e in pochi minuti fanno man bassa di tutto ciò che trovano a portata di vista. Poi fuggono e svaniscono nel nulla. Gli ultimi due furti hanno fruttato ai delinquenti qualche piccolo monile in oro e una ventina di euro. La banda di razziatori più volte è stata immortalata dalle telecamere di video sorveglianza sia private sia pubbliche per cui gli investigatori hanno tra le mani diversi elementi utili a poterli, prima o poi, inchiodare alle loro responsabilità. Il cerchio, infatti, presto si potrebbe stringere intorno a loro. È solo una questione di tempo, quello necessario a mettere insieme le tessere di questo puzzle che si sta componendo pur tra non poche difficoltà ambientali.

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Sia la polizia sia i carabinieri hanno individuato gli autori di alcuni furti che si sono verificati in attività commerciali del centro storico mesagnese. Si tratta, come già si sospettava, di ragazzini che spesso sono stati visti in zona, distintisi anche per gli atti vandalici commessi. Nei loro confronti sono stati già emessi i relativi provvedimenti giudiziari.

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Con nuove tariffe parcheggi impatto devastante su famiglie e commercianti”.

 La decisione di aumentare il pass residenti da 70 euro a 300 euro (addirittura quasi 500 euro per la seconda auto) merita una riflessione critica.
Ancora di più vanno stigmatizzati gli aumenti delle tariffe orarie: 
- la zona rossa, che sarà ampliata ai corsi, costerà 1,50 €/h per la prima ora e 2,50 €/h per le ore successive alla prima; 
- le altre zone del centro passeranno da 1,00 €/h ad 1,30 €/h;
- in periferia, dove adesso di paga 0,50 €/h, il costo del parcheggio verrà raddoppiato ad 1,00 €/h.
È comprensibile che le amministrazioni locali debbano bilanciare i propri conti, ma occorre considerare che, in un contesto economico già di per sè complesso, un tale incremento delle tariffe avrà un impatto significativo non solo sulle finanze delle tante famiglie residenti in centro ma anche sui commercianti. Infatti l'aumento del costo orario pare rappresentare un vero e proprio regalo ai centri commerciali ed alla grande distribuzione esistente nella prossima periferia. Per non parlare del nuovo costo del pass per lavoratori, anche questo salito alle stelle. 
Mi aspetto che il Comune di Brindisi fornisca una chiara spiegazione riguardo alle ragioni dietro questa decisione e se ci siano progetti o miglioramenti correlati che giustifichino l'aumento delle tariffe. 
Mi sembra ovvio che non sia sufficiente disegnare le nuove zone rosse, arancioni, blu e verdi per garantire ai cittadini ed ai commercianti servizi che legittimino tali aumenti.
La trasparenza in queste questioni è fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini.
Pertanto invito il Comune di Brindisi a considerare la possibilità di rivedere queste tariffe, cercando soluzioni più equilibrate per bilanciare le problematiche di bilancio e le esigenze finanziarie dei residenti e dei commercianti. 
Allo stesso tempo, sarebbe auspicabile coinvolgere attivamente i cittadini nel processo decisionale, garantendo una partecipazione democratica e un dialogo aperto sulla gestione delle risorse pubbliche.
 
Oreste Pinto delegato al commercio della segreteria cittadina Pd Brindisi 
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Tariffe parcheggi un salasso sui cittadini

Oggi in conferenza dei capigruppo ci è stata consegnata la proposta di piano industriale della Brindisi Multiservizi che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale.

All'interno sono presenti le nuove tariffe per i parcheggi che vedono aumenti notevolissimi.

Ne cito alcuni l'abbonamento annuale residenti passa da 70 euro all' anno a 350, la seconda auto a 480 euro sempre annuale.

La tariffa oraria in centro da 1 euro ora a 1.30 euro ora. In periferia da 50 centesimi di euro a 1 euro.

La discussione del piano industriale sarà preceduta da una delibera di giunta che introdurrà le nuove tariffe.

Ancora una volta il centrodestra a livello locale così come il Governo Meloni smentisce le promesse elettorali: non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini

Una volta al Governo si fa esattamente il contrario.

Si aumenta l'addizionale IRPEF comunale del 50% ed adesso si incrementano a dismisura le tariffe dei parcheggi .

Il tutto per non aver voluto inserire la tassa di imbarco aeroportuale provocando una voragine nel bilancio del comune.

A dicembre , in sede di approvazione del bilancio, ci fu detto dal Sindaco Marchionna che la Bms avrebbe predisposto un piano innovativo basato su nuove tecnologie per incrementare gli incassi dei parcheggi.

Oggi abbiamo visto in cosa consiste l'innovazione: incremento del 30 per cento in centro e raddoppio in periferia del costo orario, e incremento del 500 per cento dell'abbonamento annuale.

Risanare i conti in questo modo è facile , anche la mia amministrazione avrebbe saputo farlo, ma abbiamo invece mantenuto inalterate le tariffe incrementando solo quella del parcheggio presso l'aeroporto .

La misura è colma. Invitiamo Sindaco e Giunta a ritirare questa proposta e procedere con un bilancio che non può essere solo fatto di nuove tasse e balzelli per i cittadini.

Cittadini che ogni giorno scoprono di essere stati presi in giro da chi ha raccontato cose non vere e oggi non ha alcuna idea su come gestire il comune se non: Tasse per Tutti!

Riccardo Rossi

Consigliere Comunale Brindisi Bene Comune Alleanza Verdi e Sinistra

 

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Come accaduto per il piano di riequilibrio, anche il piano industriale 2024 – 2026 dellaCome accaduto per il piano di riequilibrio, anche il piano industriale 2024 – 2026 dellaBRINDISI MULTISERVIZI passa per le tasche dei cittadini brindisini.Dopo l’aumento dell’addizionale IRPEF, questa mattina abbiamo avuto modo diapprendere che l’Amministrazione ha rimodulato il piano urbano della sosta con aumentispropositati dei costi di abbonamenti (che salgono ad €.500,00 annui per i full e ad €.300,00annui per i light con fascia oraria 8:00 – 14:00), pass residenti (che volano a €.300,00, pariad oltre il quadruplo del costo attuale) e delle tariffe orarie (che raddoppiano in periferia eaumentano di un terzo in centro).A ciò si aggiungano: l’estensione ai corsi della zona rossa, l’eliminazione della pausa sostaa pagamento dalle 14:00 alle 16:00, l’eliminazione delle agevolazioni per auto elettriche edibride, eliminazione delle agevolazioni per le strutture alberghiere.L’indiscutibile necessità di far quadrare i conti dell’Amministrazione prima e della BMSoggi non può richiedere solo e soltanto sacrifici ai cittadini, per i quali il parcheggio rischiadi diventare un costo insostenibile.L’impatto di tali misure sui bilanci familiari sarà ovviamente significativo, ma altrettantogravi potrebbero essere le conseguenze su commercio, ristorazione e strutture ricettive.Si auspica che l’Amministrazione – anche alla luce delle già accese reazioni dellapopolazione – possa ritornare sulle proprie scelte e ricercare quelle “misure innovative”annunciate in Consiglio Comunale in relazione al Piano Industriale BMS ed al pianourbano della sosta.In mancanza appare doveroso quanto meno rimodulare gli incrementi dei costi diabbonamenti e pass e delle tariffe orarie in misura estremamente più graduale e piùrazionaleConsigliere Comunale“ATTIVA BRINDISI”Diego Rachiero

I lavori per il “completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena est” procedono secondo programma e in perfetta armonia con la Direzione Lavori e con gli uffici dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale. La collaborazione e la sinergia tra i diversi attori coinvolti nel progetto sono la chiave del successo in questa fase cruciale dello sviluppo infrastrutturale.

Infatti, a seguito della sottoscrizione del Contratto Repertorio n. 929 del 27 settembre 2023 e della consegna del 13 ottobre 2023, si è dato concreto avvio ai lavori il 25 gennaio scorso, per le attività di bonifica bellica subacquea da parte dell’impresa subappaltatrice, previa autorizzazione del Comando della Marina e dell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi.

Al momento, quindi, un'attenzione particolare è rivolta alle operazioni di bonifica degli ordigni bellici sia in area marina che terrestre, un'attività essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente circostante.

Parallelamente, sono in corso dal 19 febbraio scorso, regolarmente autorizzate, approfondite indagini geologiche e il rilievo di prima pianta in modalità multibeam, volte a mappare in dettaglio la composizione del fondale e del sottosuolo, elemento fondamentale per la progettazione e la realizzazione delle strutture portuali in modo sicuro ed efficiente, nel rispetto delle prescrizioni ambientali imposte.

Tali operazioni di bonifica bellica e le indagini geologiche sono ovviamente svolte seguendo i più alti standard di sicurezza e rispetto per l'ambiente, garantendo la protezione dell'ecosistema marino e terrestre.

Il progetto, di grande rilievo e complessità sia nella fase progettuale sia in quella realizzativa – che può essere considerato la vera opera regina dello sviluppo portuale - sta avanzando secondo i tempi previsti dal cronoprogramma del PNRR, rispecchiando il nostro impegno per l'eccellenza e la collaborazione efficace tra tutte le parti coinvolte.

L'obiettivo principale è quello realizzare la cassa di colmata, che consentirà di migliorare significativamente le capacità operative del porto mediante lavori di dragaggio che porteranno i fondali a una profondità di meno quattordici metri - consentendo così l'accesso a navi di maggior dimensione e migliorando le operazioni logistiche portuali.

La realizzazione di quest'opera infrastrutturale porterà a numerosi benefici, tra cui l’incremento della capacità e dell'efficienza portuale: l'approfondimento dei fondali permetterà, appunto, l'accesso a navi di maggiori dimensioni, aumentando così la capacità di traffico del porto e migliorando l'efficienza delle operazioni di carico e scarico merci. L'ampliamento e il potenziamento del porto stimoleranno l'economia locale, creando nuove opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo di attività commerciali, logistiche e turistiche. La realizzazione della colmata retrostante e del banchinamento contribuirà a migliorare le infrastrutture portuali, rendendo il porto più accessibile e funzionale.

Il progetto di completamento della infrastrutturazione portuale rappresenta un'importante pietra miliare verso il miglioramento e l'espansione delle capacità logistiche e operative del nostro porto, con significativi ritorni in termini di sviluppo economico, rispettando i principi di sicurezza e  sostenibilità ambientale, assicurando che tutte le fasi dei lavori siano realizzate con il minimo impatto sull'ecosistema marino e costiero.

Va anche detto che insieme alla realizzazione della nuova cassa di colmata nello specchio acqueo ubicato tra il Pontile Petrolchimico, ad est, e Costa Morena, ad ovest, è prevista:

- la realizzazione di una nuova duna lungo il limite sud-orientale della cassa di colmata;

- la riqualificazione del tratto di costa posto immediatamente a tergo della cassa di colmata, ricadente nell’ambito della circoscrizione demaniale marittima di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale ed esteso lungo un tratto di via Enrico Fermi e di via Albert Einstein.

Gli interventi di mitigazione e di inserimento paesaggistico ambientale dell’opera infatti comprendono:

  • la ricostruzione di un ambiente naturale di ricucitura ambientale all’interno del litorale del porto fortemente frammentato dal punto di vista ambientale;
  • la riqualificazione del verde esistente in corrispondenza dell’”attacco a terra” della cassa di colmata corrispondente al tratto di costa che si sviluppa lungo via Enrico Fermi e la ricucitura dello stesso con le nuove opere di mitigazione;
  • integrazione e aumento della massa arbustiva della fascia litoranea attraverso nuovi rimboschimenti e realizzazione di ampie zone di macchia mediterranea;
  • la sistemazione ambientale della risagomatura della sponda occidentale della nuova foce del Fiume Grande attraverso nuovi impianti di macchia mediterranea.

Il progetto prevede la mitigazione della cassa di colmata con l’inserimento di vegetazione autoctona, tipica della macchia mediterranea, col fine di riproporre la naturalità del luogo e ricucire il territorio.

Concludiamo riportando le significative dichiarazioni del Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi che sottolineano l'importanza e il valore aggiunto dell'opera in corso.

"La realizzazione dell’opera non solo ci permetterà di dragare il porto, non solo darà casa alla Marina Militare con il suo nuovo naviglio e alle tante imprese che oggi cercano spazi nel porto, ma offrirà a cittadini e turisti un parco su un magnifico fiordo in cui passeggiare, trascorrere qualche ora di relax, fare attività fisica, passare piacevolmente del tempo godendo dello spettacolo dell’insenatura e del porto intero e magari – se ci saranno dei privati che vorranno investire – sorseggiando un aperitivo al tramonto”. Il Presidente evidenzia anche il significativo impatto economico dell'opera: “Altro aspetto rilevante è il coinvolgimento della manodopera locale. Questa opera sarà in grado di incidere positivamente sul PIL della città di Brindisi e della sua provincia, andando a sopperire alla riduzione o eliminazione degli incentivi che nel tempo sono venuti meno. È un assioma evidente: ogni euro investito in infrastrutture ne genera tre. Questa è la buona economia, sostenibile e virtuosa per il territorio”.

Queste parole riflettono non solo l'ambizione del progetto ma anche la sua importanza strategica e il suo valore aggiunto per la comunità e l'economia locale, confermando l'impegno dell'Autorità di Sistema Portuale verso uno sviluppo infrastrutturale sostenibile e inclusivo che noi, come realtà imprenditoriale impegnata nel territorio, non possiamo che condividere e mettere in pratica.

Angelo Contessa – Amministratore Consorzio stabile BUILD

Domani mattina alle ore 9 è previsto un sopralluogo di amministratori comunali e  tecnici presso il campo polifunzionale della zona Manfredonia per una sua potenziale riconversione in campi da padel pubblici. L'idea è di realizzare un campo principale regolamentare con relative tribune per onorare gli impegni federali e un campo da allenamento. In questo modo la struttura sarà rigenerata. Naturalmente per la realizzazione bisogenrà aspettare la prossima legislatura. Intanto, si può iniziare a progettare.

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“Come FIALS non possiamo non notare l’impegno dell’Asl di Brindisi nel cammino con gli stakeholders, ma ora chiediamo con forza che le parole vengano accompagnate dai fatti, in un impegno concreto per la cittadinanza. In particolare – dice il segretario generale Giuseppe Carbone – l’impegno dichiarato dell’Asl nel promuovere normative a tutela delle persone con disabilità sembra scontrarsi con la realtà di una situazione inaccettabile. Non possiamo permettere che l'ASL continui ad ignorare i doveri legali imposti dalla Legge n.68/99 a tutela dei lavoratori più vulnerabili. La scopertura di ben 52 posti da piano del fabbisogno delle categorie protette è una ferita aperta nel nostro sistema, un oltraggio ai principi di giustizia sociale e uguaglianza. È ora che l'ASL Brindisi traduca le promesse in azioni, garantendo un collocamento adeguato e immediato per le persone con disabilità, senza ulteriori indugi. Si tratta di una scopertura che abbiamo già denunciato – prosegue Carbone - e rispetto alla quale non abbiamo ancora avuto riscontro alcuno. Sollecitiamo, dunque, ancora una volta, un intervento immediato affinché l’Asl dia avvio immediato alle procedure di assunzione per garantire la copertura delle quote di riserva previste dalla legge a favore di coloro che appartengono alle categorie protette, il cui rispetto deve essere prioritario per ogni ente pubblico. L'Asl Brindisi non può rimanere immune dalle sue responsabilità. Per questo – conclude Carbone - invitiamo il Garante delle persone con disabilità della Regione Puglia Antonio Giampietro a vigilare affinché vi sia un’effettiva tutela nei confronti di queste persone”.

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#PIÙSHAKESPEAREPERTUTTI

Febbraio 21, 2024

Stagione Teatrale 2023/24

 22 febbraio

#PIÙSHAKESPEAREPERTUTTI
Antonio Stornaiolo e Vito Signorile

Prosegue la stagione teatrale del Comune di Francavilla Fontana in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Giovedì 22 febbraio va in scena al Cinema Teatro Italia “#PIÙSHAKESPEAREPERTUTTI”, un omaggio a William Shakespeare, che è al tempo stesso una lezione e scherzosa conversazione ideata e condotta dall’attore e presentatore Antonio Stornaiolo con Vito Signorile (ore 21).

Uno spettacolo leggero, ma mai superficiale che, con ironia ed uso di linguaggi giovanili e multimediali, racconta la figura del maggior drammaturgo occidentale. La caratteristica principale dell’azione teatrale si basa sul coinvolgimento degli spettatori che sin dall’inizio e continuamente vengono incitati ad esprimere giudizi, prendere parte alla storia, rispondere a test sul tema, inviare tweet ed sms in diretta su quanto sta accadendo “qui ed ora” nel luogo deputato alla rappresentazione. Un gioco teatrale, dunque, come nella miglior tradizione dell’improvvisazione scenica, che prende origine proprio dal teatro elisabettiano.

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Comunicato dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Mauro Vizzino. 

“La Radiologia interventistica del Perrino di Brindisi è ancora sospesa. Dopo il più recente fatto tragico era stata comunicata la riattivazione entro due giorni. Ne sono passati 36. Invano. A questo punto è chiarissima la responsabilità dei burocrati regionali e aziendali, i quali convocano riunioni e riunioni per partorire al più un foglio di carta, chiamato protocollo, per mettere nero su bianco ciò che da qualche anno già avviene e colpevolmente: il trasferimento dei pazienti di Brindisi a Lecce o Taranto. 
Questa soluzione, e quindi le relative responsabilità dei burocrati, consistono dunque nel fatto di non attivare l’unica soluzione plausibile, al cospetto della principale esigenza di garantire il servizio negli ospedali di II livello, nonché Centri di trauma, come il Perrino. 
Tale soluzione è la formazione immediata di un’équipe, provvisoria, destinando al Perrino i radiologi interventisti in servizio presso gli ospedali di I livello e perciò non rientranti nella rete dei Centri di trauma. Insomma, un provvedimento a valore interaziendale, con pagamento di speciali indennità, adottato al duplice fine di riattivare provvisoriamente il servizio e formare il personale destinato a gestirlo nell’ordinario. 
Ma di questa soluzione non v’è traccia, inviluppati nelle antiche e sempre vive logiche corporativistiche, inclini ad adattare le esigenze dei malati agli ingranaggi dell’organizzazione. 
Nell’attesa che riprenda i lavori la Commissione Sanità, ove pende una richiesta urgente di audizione, continueremo a mettere in risalto la questione, nella speranza di un ravvedimento - auspicabile - oppure per puntualizzare a chi appartiene la responsabilità qualora dovesse accadere ancora una volta - Dio non voglia - ciò che è accaduto qualche tempo fa”.

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