Redazione

World Music Academy e Conservatorio Tchaikovsky insieme per costruire una nuova didattica tra musica e danza tradizionale. Una partnership tra la scuola musicale di San Vito dei Normanni e il Conservatorio di Nocera Terinese (CZ) per tirocini formativi e propedeutici. “Un riconoscimento al lavoro svolto in tutti questi anni” per il Maestro Vincenzo Gagliani della World Music Academy

Nei giorni scorsi la World Music Academy di San Vito dei Normanni (Brindisi) e il Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Catanzaro) hanno firmato una partnership strategica per integrare e valorizzare reciprocamente i propri percorsi didattici. Un accordo tra due realtà importanti che da diversi anni sono impegnate nella formazione e nella ricerca in ambito tradizionale: insieme dalla Calabria alla Puglia, dunque, con l’obiettivo comune di indagare le nuove direzioni della world music a livello globale, promuovendo nuovi approcci formativi e nuove sinergie tra studenti e professionisti.

Il Conservatorio Tchaikovsky, in particolare, si distingue tra le altre cose per la presenza di un importante Dipartimento di Musiche Tradizionali, legato al Dipartimento di Musica Jazz. Al pari del lavoro svolto dalla World Music Academy in provincia di Brindisi, con il suo dinamismo il Conservatorio ha dimostrato che nei piccoli centri come Nocera Terinese c’è grande fermento rispetto alla musica tradizionale come questione culturale e identitaria, fortemente centrata sul coinvolgimento delle giovani generazioni.

È su questi aspetti che si innesta la collaborazione con la World Music Academy, in un momento molto importante per quest’ultima: divenuta negli anni uno snodo di rilevanza nazionale per la formazione, la sperimentazione e il confronto su musica e danze di matrice tradizionale, è aggiudicataria del bando del Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura con il progetto Nuova Generazione Trad. Il progetto, che da due anni propone un ricco ed eterogeneo programma di residenze, concerti, talk, assemblee e viaggi di ricerca, porta con sé la visione della World Music Academy per cui musica e danza non sono solo discipline artistiche, ma forme di relazione e di racconto del territorio da praticare attivamente, nei luoghi in cui sono vive, in cui si intrecciano tra loro dando vita a nuove tessiture culturali, didattiche e artistiche.

A partire da febbraio gli studenti del Conservatorio Tchaikovsky avranno quindi la possibilità di partecipare ai tirocini offerti dal programma della World Music Academy, con una messa a terra della parte didattica in situazioni concrete di produzione, condivisione e discussione. I tirocinanti potranno confrontarsi con docenti e formatori e misurarsi con feste popolari, concerti, assemblee e anche con i viaggi nelle mete definite “giacimenti”, ossia nei luoghi che in tutta Italia raccontano una tradizione viva e praticata dalle comunità di riferimento, come il pellegrinaggio al santuario di Montevergine di inizio febbraio. A partire da ottobre è prevista anche l’attivazione dei corsi propedeutici per l’iscrizione agli accademici di primo livello del Conservatorio.

“Per noi” afferma il Maestro Vincenzo Gagliani, fondatore e direttore della World Music Academy, “questa partnership è anche un riconoscimento al lungo processo cui abbiamo dato vita oltre dieci anni fa. Per questo voglio ringraziare il direttore del Conservatorio Tchaikovsky, il Maestro Valentina Currenti, e i docenti Danilo Gatto, Andrea Piccioni e Francesco Loccisano per la fiducia e il dialogo che abbiamo avuto in questi mesi. Negli anni WMA ha raccolto a San Vito dei Normanni artisti, formatori e appassionati di musica e danza da tutta Italia, diventando un punto di riferimento proprio per l’approccio formativo ibrido, aperto a tutte le generazioni, che tiene insieme l’attività didattica con la possibilità di frequentare attivamente i luoghi della tradizione. Da un lato una scuola di musica e di danza professionalizzante a tutti gli effetti, da un altro un soggetto in grado di fare cultura e comunità sul territorio, ponendosi sempre in apertura verso la possibilità di fare rete, di crescere insieme agli altri generando nuovi processi di apprendimento. Adesso abbiamo la possibilità di fare di WMA un esperimento per la costruzione di una didattica nuova, stimolante e coinvolgente. Una grande occasione per tutto il territorio, che spero venga accolta, sostenuta e guardata con favore da tutte le istituzioni.”  

 

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Cardiologia Perrino, Amati: “Dopo scossa procedono lavori per emodinamica. Il 26 arriva nuovo angiografo. Sbrigarsi per evitare trasferimenti a Lecce”

Dichiarazione del consigliere Fabiano Amati.

“Dopo la scossa di due settimane fa, procedono i lavori di ristrutturazione della nuova sala di emodinamica dell’ospedale Perrino di Brindisi. E intanto il prossimo 26 febbraio è prevista la consegna del nuovo angiografo e risulta sbloccata la procedura per l’acquisto del poligrafo, strumento indispensabile per consentire la piena funzionalità dell’intero sistema.

I lavori dovevano terminare il 19 dicembre scorso, ma purtroppo sono stati accumulati vari ritardi di varia natura, colmati nelle ultime settimane grazie all’impegno quotidiano del direttore dei lavori Daniele Paladini e dell’impresa.

La nuova sala di emodinamica del Perrino e la disponibilità del nuovo angiografo sono indispensabili per evitare il trasferimento di alcuni pazienti infartuati a Lecce, come spesso capita per la contestuale indisponibilità dell’unico angiografo attualmente in funzione e posto al servizio anche dei chirurghi vascolari. Aggiornamenti al prossimo 26 febbraio”.

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AGRUMI: COLDIRETTI PUGLIA, CLEMENTINE PRIMA SVENDUTE ORA AL MACERO; SUBITO TAVOLO CRISI

Mentre i costi di produzione in campagna risultano più che raddoppiati anche a causa delle irrigazioni di soccorso per la siccità

Prima svendute a prezzi stracciati, ora finiscono al macero con gli agricoltori che stanno potando gli agrumeti senza più neppure raccogliere le clementine, già compromesse dalla siccità che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che chiede l’immediata attivazione del tavolo regionale di crisi per il settore agrumicolo a seguito del crack di mercato in provincia di Taranto. 

Mentre i lavoratori per la raccolta sono divenuti introvabili – insiste Coldiretti Puglia – al crollo dei prezzi degli agrumi in campagna corrispondono i prezzi stellari dei costi di produzione, a causa dell’irrigazione di soccorso che si è protratta dall’estete fino ad oggi, dei rincari per le operazioni colturali, dei costi energetici fino ai fertilizzanti.

“La raccolta delle clementine è stata caratterizzata dai prezzi bassi, con le clementine vendute in campagna a 30 centesimi al chilo, di cui 15 centesimi spesi dagli agricoltori solo per far fronte alla raccolta. Il conto economico è insostenibile”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto che parla ‘dell’ennesima annata da dimenticare che ha effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, ma anche dal punto di vista ambientale e per la salute dei consumatori, su cui è necessario intervenire con misure di trasparenza per promuovere i consumi sul mercato interno di prodotti del territorio e mettere un freno alle importazioni dai Paesi extracomunitari”.

Ma ad aggravare la situazione c’è anche l’impennata dei costi di produzione che ha colpito tutte le fasi dell’attività aziendale – insiste Coldiretti Puglia - dalle materie prime ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate anche per gli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono le retine e le buste, la carta per bollini ed etichette fino al cartone ondulato per le cassette, stesso trend di rincari per le cassette in legno.

Si aggiungono i danni causati dalla concorrenza sleale – denuncia Coldiretti Taranto - con quasi 1 prodotto alimentare su 5 importato in Italia che non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori vigenti nel nostro Paese, spesso spinto addirittura da agevolazioni e accordi preferenziali stipulati dall’Unione Europea.

“Anche per questo  andremo a manifestare a Bruxelles il 26 febbraio contro accordi spesso scellerati che hanno aperto le porte ad importazioni dall’estero di agrumi con foglia – aggiunge il presidente Cavallo - senza che siano accompagnate da regolare passaporto verde, hanno causato la rapida diffusione di patologie che hanno attaccato il patrimonio arboreo e produttivo made in Italy. Ciò ha esposto il nostro territorio, oltre che alla concorrenza sleale, anche agli attacchi da parte di virus alieni, come la ‘tristeza’ degli agrumi, che arrivano da noi a causa delle ‘barriere colabrodo’ dell’UE che non controlla il materiale vegetale in entrata”.

E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute, secondo il principio di reciprocità. La crisi della frutta mette a rischio non solo la salute dei cittadini ma anche il futuro delle giovani imprese agricole che hanno scelto di investire nel settore ortofrutticolo, il più gettonato dagli agricoltori under 35, aggiunge Coldiretti nel sottolineare che si tratta di una nuova generazione di imprenditori che hanno assicurato in questi anni un apporto importante dal punto di vista dell’innovazione di prodotto e della sostenibilità delle coltivazioni che non possiamo ora permetterci di perdere.

Per ridurre la volatilità e stabilizzare i prezzi occorre – conclude la Coldiretti Puglia - realizzare rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione  con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti.

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Ha preso il via ROCK – Registry Open Contest for Knotworking, il primo concorso di RetImpresa per favorire l’open collaboration tra reti, grandi imprese, PMI e startup nelle principali filiere produttive nazionali, con il supporto di Piccola Industria, dei Giovani Imprenditori di Confindustria e di diverse associazioni territoriali e di categoria del sistema associativo.

20 Call promosse da reti di imprese, grandi aziende e Associazioni confindustriali sono da oggi attive sulla piattaforma Registry di RetImpresa.

L’iniziativa è stata lanciata il 20 febbraio a Brindisi. Sono intervenuti il Presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Lippolis, il Presidente di RetImpresa, Fabrizio Landi, la Vice Presidente di Piccola Industria Confindustria, Teresa Caradonna, la Presidente di Confindustria Est Europa, Maria Luisa Meroni, la Console d’Italia a Detroit, Allegra Baistrocchi. I lavori, moderati da Rosario Tornesello, Direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia, sono stati conclusi dal Presidente dei Giovani Imprenditori, Riccardo Di Stefano.

Lo speaker radiofonico Antonio Morph ha presentato il video e le 20 Call di ROCK.

ROCK mira a coinvolgere attivamente il mondo delle imprese in una serie di iniziative di networking, che si svolgono su Registry, la piattaforma in blockchain di RetImpresa, e attraverso una serie di eventi e attività, per concludersi il 14 giugno a Roma con “la Giornata dell’Open collaboration delle Reti”, alla presenza di imprenditori, Istituzioni e stakeholder.

ROCK è un concorso innovativo nel quale la domanda di innovazione espressa su Registry dalle reti d’impresa e dalle aziende capo-filiera associate a RetImpresa incontra l’offerta di innovazione e di collaborazione presentata dalle PMI e startup iscritte in piattaforma - al momento oltre 670 - e da quelle che si registreranno durante le fasi del contest.

Durante i mesi della manifestazione, il Club Reti e Filiere, la sezione di Registry che raccoglie le call in concorso, ospiterà un ampio ventaglio di progetti, ai quali le PMI e le startup potranno candidarsi per collaborare, in ambiti strategici quali le smart cities, l’efficienza energetica, la sostenibilità nel settore horeca, nella mobilità, nella moda, la salute, il welfare e la formazione, la comunicazione e tanto altro. Grazie al nuovo sistema di messaggistica integrata, gli utenti di Registry possono infatti contattare live i referenti di reti e aziende capo-filiera e, così, cogliere le numerose opportunità legate all’iniziativa.

In parallelo con le attività di matching in piattaforma, un calendario di incontri ed eventi, digitali e in presenza, organizzati insieme ai Partner dell’iniziativa, arricchisce i contenuti e il valore della manifestazione.

Il Concorso ha infine una finestra internazionale, grazie alla partnership di Confindustria Est Europa e al lancio della Call per startup che inseguono il “sogno americano”, in collaborazione con il Consolato d’Italia Detroit.

Fabrizio Landi, Presidente di RetImpresa, commenta così l’iniziativa “ROCK è l’Open innovation che incontra la collaborazione, mettendo in connessione i progetti di Reti e Grandi imprese con il mondo di PMI e startup. Non a caso – prosegue Landi - possiamo contare sul prezioso supporto di Piccola Industria e Giovani Imprenditori Confindustria. Il format innovativo di ROCK – conclude il Presidente di RetImpresa - rappresenta una sfida e allo stesso tempo una grande opportunità per i nostri Associati, consentendo alle reti di valorizzare i loro progetti imprenditoriali, di ricercare partner, innovazioni e collaborazioni, e alle Associazioni del Sistema di promuovere policy e progetti di filiera”.

Secondo Gabriele Menotti Lippolis - Presidente di Confindustria Brindisi, nonché Vice Presidente RetImpresa: “ROCK è molto importante per Confindustria Brindisi e per le imprese associate, perché rafforza la nostra strategia di promuovere processi di aggregazione tra le PMI al Sud, soprattutto mediante lo strumento della rete di imprese, favorendo al tempo stesso progetti di filiera, di cui abbiamo grande bisogno”.

Oltre ai Partner citati, ROCK vanta ad oggi la collaborazione delle Confindustrie di Abruzzo Medio Adriatico, Ancona, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Cuneo, Roma, Napoli, Taranto, Sicindustria, Assimpredil Ance, Assomac, Confindustria Nautica e della Fondazione Ricerca & Imprenditorialità.

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AGRICOLTURA SOCIALE: COLDIRETTI PUGLIA, SI RAFFORZA WELFARE VERDE DA AGRINIDO AD INSERIMENTO LAVORATIVO EXTRACOMUNITARI FINO ALLA PET THERAPY

Con le crisi economiche e sociali degli ultimi anni, causate dal Covid e dallo scoppio delle guerre, si sono aperti nuovi scenari con l’agricoltura che ha dimostrato di essere concretamente “sociale” offrendo un nuovo welfare verde, dall’agriasilo all’inserimento dei lavoratori extracomunitari e delle persone fragili, dall’agribenessere psicofisico fino alla pet therapy. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, in riferimento alla V^ edizione della rilevazione dell’Inapp “I servizi sociali erogati dal non profit” nell’ambito dell’Indagine sull’offerta pubblica e privata di servizi, con Campagna Amica che sta portando avanti la formazione con educatori e imprenditori agricoli nell'ambito del progetto "Nidi di Comunità".

Grazie al contributo dell'impresa sociale "Con i Bambini" si è creata una rete di partner che stanno sviluppando – spiega Coldiretti Puglia - gli agrinido pronti ad accogliere centinaia di bambini per una educazione che parta dal contatto con la natura e sfrutti le opportunità che l'agricoltura offre. Sui territori si sviluppano così collaborazioni tra mondo scolastico, con diverse cooperative sociali operanti nel settore, amministrativo con i comuni interessati e imprenditori agricoli dediti all'agricoltura sociale, con la natura e l'agricoltura  che sono maestre per il futuro dei bambini.

Dalla pet theraphy a servizi di benessere psicofisico fino all’agrididattica, con quasi 9 cittadini su 10 (89%) che sognano l’agricolonia per i propri figli con un gradimento in crescita per un servizio fondamentale per le famiglie in un paese come l’Italia dove il 75% dei bambini non ha un posto al nido, l’agricoltura sociale offre sostegno alle famiglie e implementa il rapporto tra chi vive disagi e la comunità svolgendo una funzione straordinaria.

In Puglia la legge regionale consente di promuovere l’agricoltura sociale che – spiega Coldiretti Puglia – diviene formalmente strumento utile anche all’inserimento socio-lavorativo di immigrati e soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa, integrati in progetti di riabilitazione sociale mediante le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, attraverso le opportunità della multifunzionalità e il grande spirito innovativo e di inclusione sociale dimostrato anche dai giovani imprenditori agricoli e dalle donne in agricoltura.

In Puglia sono già state censite 95 aziende agricole che hanno esperienza di accoglienza e di agricoltura sociale e svolgono – aggiunge Coldiretti Puglia - un ruolo importante nell’ambito della multifunzionalità, accogliendo le fasce più deboli della società nelle aree rurali. Ed è proprio in quelle aree, spiega Coldiretti Puglia, che stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, come l’agriasilo, ospitalità per gli anziani e orti sociali.

In questo contesto, con famiglie che hanno bisogni e problemi sempre più diversificati – conclude la Coldiretti Puglia – il nuovo welfare offerto dalle fattorie rappresenta una boccata di ossigeno per tanti italiani ma anche per il sistema dei servizi pubblici messo sotto pressione, con servizi che vanno dall’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica.

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Si è tenuta domenica 18 febbraio alle ore 10:00, in seconda convocazione, l’Assemblea Ordinaria Elettiva del Gruppo Comunale A.I.D.O. Mesagne alla presenza del Presidente Provinciale A.I.D.O. Salvatore Passiatore, alla Presidente del Gruppo Comunale A.I.D.O. Brindisi e Consigliera Regionale, Dorina Piliego e all’Assemblea dei Soci.

Si è proceduto, attraverso la presentazione della Presidente e dell’Amministratrice uscenti, all’approvazione della Relazione sulle attività svolte nell’anno 2023, del Bilancio Consuntivo, nonché all’approvazione della Programmazione anno 2024 e del Bilancio Previsionale.  

L’Assemblea, nel riconfermare piena adesione allo Stato e al Regolamento di A.I.D.O. Nazionale, ha scelto il nuovo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2024-2028, eleggendo, secondo disponibilità ed interesse, i nuovi 13 Consiglieri del Gruppo Comunale A.I.D.O. Mesagne.

Nella stessa giornata, nell’incontro di insediamento del Consiglio Direttivo, i Consiglieri hanno assunto le seguenti cariche: Presidente – Concetta Franco; Vice Presidente – Antonio Franco; Amministratrice – Anna Chionna; Segretario – Pasquale Zezza.

I restanti Consiglieri risultano essere: Adriana Canuto (Referente per i rapporti con la ASL), Tranquillino Cavallo (Addetto Stampa), Margherita Delere, Teresa Lupoli, Vito Minunno, Valerio Mirilli, Giuseppe Scozzi, Antimo Sportelli, Antonio Zaccaria

La Presidente del Gruppo Comunale A.I.D.O. Mesagne, Dott.ssa Concetta Franco, riconfermata nella carica, ha espresso particolare soddisfazione per quanto realizzato nell’unica e prima annualità operativa (2023) del Gruppo: la conoscenza e visibilità dell’Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, ora in Mesagne è tangibile; la famiglia comunale A.I.D.O. è cresciuta con un incremento che da 473 Soci è passata a 561 Soci; l’autosostenibilità delle attività associative è assicurata da un Bilancio in attivo, ma ciò che più conta, per tutto il Direttivo uscente e per il nuovo, è il cambiamento nella Città, verso l’approccio culturale e scientifico rispetto alla scelta di donare gli organi quale insostituibile scelta che restituisce vita.

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Si svolgerà mercoledì 21 febbraio, alle ore 11:00 a Torre Canne, la riapertura del Molo del porto di Torre Canne, che sancisce il termine dei lavori di ammodernamento della banchina.

 Per la restituzione ai cittadini della banchina, interverranno il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino e il dirigente del settore Lavori Pubblici Rosa Belfiore.

Donato un defibrillatore al Liceo Scientifico di Oria (BR). I soci
dell’Università Popolare Oritana “Mons. Armando Franco” hanno donato,
qualche settimana addietro, un defibrillatore ai giovani del Liceo
Scientifico “Lilla” di Oria (BR), il dono è stato consegnato nella mani
della Dirigente Scolastica, prof.ssa Giovanna Carla Spagnolo, alla
presenza della coordinatrice del plesso oritano, prof.ssa Stefania
Ignazi, presente una nutrita delegazione dell’Unitrè oritana capitanata
dal prof. Giuseppe D’Amico che, del Liceo oritano, fu per lunghi anni
fiduciario. “Siamo contentissimi – è il commento del presidente
dell’Upo, dott. Roberto Schifone – di aver dotato il secondo piano del
Liceo di questo importantissimo ausilio, dono dei nostri soci che
ringrazio con tutto il cuore. Auspichiamo, nel prossimo futuro, nuove
forme di collaborazioni con i giovani liceali, i nostri soci possono
donare tantissimo alle giovani generazioni”. L’Università popolare
invita, quanti hanno desiderio di continuare ad ampliare il bagaglio di
conoscenza personale, a prender parte alle lezioni che si tengono presso
l’Istituto di San Pasquale (ingresso dal piazzale superiore). Questi i
corsi attivi: “Roma tra mito e storia. Alcuni cenni di letteratura
contemporanea”, tenuto dal Prof. Franco Carone, già Preside del Liceo
Classico “Lilla” in Francavilla F.na; “Riflessi politici di Roma e
Costantinopoli sulla città di Oria nell'alto Medioevo”, tenuto dal prof.
Giuseppe D’Amico, già fiduciario del Liceo Scientifico di Oria; "Il
conflitto arabo israeliano", tenuto dal prof. Dino Di Summa, già
professore del Liceo Classico “Lilla” in Francavilla F.na; "Leggere
l'opera d'arte", tenuto dal prof. Antonio Benvenuto, già docente del
Liceo Scientifico di Oria; “Oria 1665: abitanti, abitazioni, vicinati”,
tenuto dal prof. Pasquale Spina.

Il Consiglio comunale di Mesagne ha approvato il progetto della società Smolbit Srl per la realizzazione di un’area sportiva di 5100 metri quadrati composta da campi da Padel coperti e non, parcheggi, un orto botanico sociale, attrezzature per un parco giochi per bambini e verde attrezzato e la realizzazione di fabbricato per l’ubicazione di spogliatoi, sala conferenze, servizi igienici e bar. Una struttura che una volta realizzata potrà rigenerare il quartiere Santa Rosa. “Le attrezzature di pubblico interesse del progetto approvato – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici e Pnrr, Roberto D’ancona - sono destinate, nel loro complesso, alle attività rivolte ad assicurare alla comunità i servizi relativi alla vita sociale e culturale; inoltre vi saranno servizi che assicureranno il controllo dell’ambiente”. Punto centrale del progetto di rigenerazione è l’orto sociale che sarà uno spazio di verde pubblico gestito collettivamente dove i cittadini possono coltivare liberamente o coadiuvati da un agricoltore. I cittadini avranno a disposizione gli attrezzi per lavorare il terreno, piantine e semi per poter coltivare. I vantaggi della presenza di un orto urbano in città sono diversi: dalla riscoperta del valore della terra, alla collaborazione tra cittadini che possono ottenere da questo terreno frutta e verdura fresca. “Tali iniziative – ha proseguito l’assessore - sono di aiuto alle nuove generazioni, in quanto le sensibilizzano rispetto a idee di città più sostenibili, “green”, ma anche agli adulti o agli anziani che attraverso gli orti urbani hanno la possibilità di fare attività fisica all’aria aperta e produrre alimenti nutrienti senza l’uso di sostanze chimiche e pesticidi. Infine, l’area ortiva rappresenta un importante luogo di aggregazione, condivisione, inclusione trasmettendo un forte senso di appartenenza a una comunità”.

Nell’area sportiva è stato previsto uno spazio di circa 320 metri quadrati in cui saranno collocati i giochi per i bimbi e circa 100 metri quadrati per realizzare campi di mini basket dove tutti i cittadini gratuitamente avranno la possibilità e i mezzi per rilassarsi nell’area attrezzata a verde. Infine, sarà realizzato un parcheggio pubblico di 800 metri quadrati. Le aree potranno essere accessibili nelle ore diurne e serali e saranno fornite di videosorveglianza per evitare atti di vandalismo. I servizi igienici, naturalmente, saranno anche a servizio dei cittadini. “Con la prossima realizzazione di questa struttura a Mesagne si amplia l'offerta dell’impiantistica sportiva, sia pubblica o privata, consentendo ai nostri concittadini di poter scegliere lo sport e le attività sportive che più gli aggradano. Questa amministrazione ha fatto ripartire la fiducia dei privati ad investire sul nostro territorio, anche in ambito sportivo”, ha concluso l’assessore D’Ancona.

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La Proshop Mesagne torna da Fasano con due punti che valgono doppio, sia perché consentono di accorciare ulteriormente in classifica ai danni di una diretta concorrente per la salvezza, sia perché la vittoria di ieri ha lanciato al campionato il messaggio importante che, fino alla fine, la New Virtus ci sarà e darà battaglia su ogni parquet.

 

Coach Sanchez schiera Salerno, Angelini, Smith, Quaranta e Serpentino, mentre il Fasano risponde con Quarone, Feruglio, Acuna, Argento e Paparella. Serpentino apre dalla lunetta dopo un paio di giri a vuoto da ambo le parti, ma l’inizio della Proshop è di alto livello in tutti i giocatori in campo. La difesa è alta e aggressiva e taglia le linee di passaggio impedendo ai biancazzurri di giocare azioni lineari. Dopo un break iniziale di 0-7, il Fasano prova a tirare fuori la testa mettendo a referto i primi punti di giornata, ma è un fuoco di paglia perché la Virtus allunga ulteriormente fino al 2-14 che costringe coach Serrano alla prima interruzione. Al rientro il match diventa più equilibrato: Smith e Serpentino tirano la carretta da una parte, Acuna e Feruglio dall’altra. Si arriva alla prima sirena sull’11-22, un vantaggio fino a questo momento assolutamente meritato.

 

Nel secondo quarto il Fasano prova a giocare una partita più cattiva: dopo un paio di minuti di sostanziale equilibrio, i padroni di casa iniziano a rosicchiare punti limitando Smith e Angelini e costringendo il Mesagne a forzare spesso il tiro. Sul 23-28 Coach Sanchez interrompe la rimonta biancazzurra ed alla ripresa delle ostilità la Proshop riporta il vantaggio in doppia cifra sul 25-35. Negli ultimi minuti del quarto i gialloblu gestiscono in maniera confusa alcuni possessi tutto sommato agevoli e consentono al Fasano di tornare nuovamente in partita sul 36-41.

 

Al rientro dopo l’intervallo, la partita si accende dal punto di vista agonistico, ma si spenge un po’ da quello tecnico. Il terzo quarto è senza dubbio quello meno spettacolare per i puristi della palla a spicchi. Il Fasano trova il pareggio sul 44-44 con un buon parziale all’avvio, ma nei minuti che seguono i gialloblu riprendono in mano le redini dell’incontro, anche grazie al lavoro preziosissimo di Serpentino nell’area pitturata, riportando il divario sul doppio possesso di differenza (46-50).

 

L’ultimo quarto è di livello completamente diverso rispetto al precedente. La partita diventa divertente e veloce, con i quintetti in campo che non sembrano risentire dei minuti già giocati. La Virtus inizia fortissimo, aprendo un break di 1-8 che viene interrotto dalla panchina di casa sul 47-58 dopo una tripla in contropiede di capitan Angelini. Il timeout non ha gli effetti sperati, tanto che nei minuti successivi il Mesagne allunga fino al massimo vantaggio di +15 sul 51-66, ancora dopo una tripla di Angelini. La partita sembra chiusa, sebbene il Fasano torni sotto la doppia cifra di svantaggio senza mai realmente rientrare in partita, ma nell’ultimo minuto e mezzo la Virtus concede al pubblico un finale inatteso: forse convinti di aver già archiviato la pratica, i gialloblu tirano i remi in barca un po’ troppo presto riaccendendo avversari e tifosi di casa. A 38 secondi dallo scadere il tabellone recita 71-73, ma una stoppata di Gonzalez su Paparella con conseguente fallo dell’esterno di casa, porta lo stesso Gonzalez in lunetta per il 71-75 che chiude il match.

 

Una vittoria bella, importante e meritata per gli uomini di Sanchez, che hanno giocato una partita maschia, tecnicamente di livello e dagli altissimi contenuti atletici. Fatta specie per quei 90 secondi di blackout, si potrebbe quasi parlare di una partita perfetta, nella quale ci sentiamo di citare Smith e Serpentino. L’americano si è fatto notare non solo per i punti messi a referto, ma anche per il gioco al servizio della squadra e per la gestione personale dei falli e del nervosismo che spesso, in passato, lo aveva limitato. Serpentino è stata l’arma in più sotto canestro nei momenti di massima pressione dei padroni di casa, sicuramente un giocatore che è mancato nella prima parte del campionato. 

 

Fasano: Muolo NE, Aldini 2, Quarone 6, Paparella 11, Feruglio 19, Acuna 27, Argento 5, Kimekwu 1, Franck NE, Giuliani 0, Alfarano 0, Cervellera NE. All. Serrano.

 

Mesagne: Smith 28, Serpentino 14, Vitucci 2, Gonzalez 2, Piscitelli NE, Berdychevskyi 9, Angelini 12, Carriero NE, Salerno 3, Quaranta 3, Condric 2. All. Sanchez.