Redazione
Quel bacio una sconfitta per la città
La manifestazione organizzata da CGIL, SPI e FUNZIONE PUBBLICA tenutasi questa mattina contro i tagli al Centro Anti Violenza, cui ATTIVA BRINDISI ha aderito unitamente a tutte le forze di minoranza, ha visto una copiosa partecipazione diassociazioni e gruppi politici. Un ringraziamento di cuore alle vittime di violenza per le toccanti testimonianze e alleoperatrici per la straordinaria attività svolta e per la capacità di recepire, assorbire e gestire quotidianamente dolori, drammi e tragedie che, in mancanza, le vittime sarebbero tristemente condannate ad affrontare da sole. Purtroppo, più forte delle grida di centinaia di manifestanti, oggi è risuonato il silenzio dell’Amministrazione Comunale, i cui rappresentanti hanno rifiutato di scendere dalPalazzo di Città, anche solo per un gesto di rispetto nei confronti di chi aveva lasciato lavoro e famiglie per far sentire la propria richiesta di aiuto. La conferenza stampa convocata dall’Amministrazione Comunale all’ultim’ora, senza volontà di aprire il contraddittorio anche solo a una delegazione dei partecipanti, ha ulteriormente inasprito gli animi e fatto precipitare una situazione già compromessa, mettendo a nudo serie criticità di chi governa la città nel gestire democraticamente la critica ed il dialogo. Ed infine il provocatorio bacio alle manifestanti con cui il Vice Sindaco ha sancito la ritirata dalla conferenza stampa di tutti i rappresentantidell’Amministrazione è stata una sconfitta per tutta la città, oltre che la conferma che a molti servirebbe anche solo un briciolo del coraggio dimostrato oggi da tutte le donne che hanno portato in piazza il proprio dolore.
Consigliere Comunale“ATTIVA BRINDISI”Diego Rachiero
Centro Antiviolenza di Brindisi. Bruno: “La chiusura del presidio e quel bacio del vicesindaco Oggiano, sono una vergogna”
Segue ina nota del consigliere regionale del Pd, Maurizio Bruno:
“Quel bacio al volo carico di strafottenza e arroganza rivolto dal vicesindaco di Brindisi Massimiliano Oggiano, alle donne che protestano contro la chiusura del Centro Antiviolenza, è quanto di più volgare e squallido si possa immaginare.
“Mentre tutta Italia si interroga su come incrementare la sicurezza delle donne, sempre più vittime della violenza maschile, a Brindisi si decide di chiudere un Centro che le donne le protegge e accoglie da anni.
“Chiudere quel centro non significa solo cancellare un presidio contro la violenza nel nostro capoluogo.
Ma significa anche lasciare senza lavoro chi per quel Centro ha dato tutto.
“Questa mattina, Cgil, Pd, associazioni e movimenti hanno manifestato contro la chiusura.
“E l’amministrazione comunale, anziché esserci, anziché ascoltare le testimonianze tragiche di chi lì ha trovato protezione e calore, ha pensato bene di convocare una conferenza stampa tramite il suo vicesindaco Oggiano.
“E cos’ha fatto Oggiano per sbeffeggiare la platea che chiede solo di conservare quel presidio?
Ha pensato bene di sbeffeggiare quelle donne salutandole con un bacio.
“Le istituzioni comunali dovrebbero prendere non solo le distanze da un simile gesto, ma dissociarsi in ogni modo da un politico che usa simili provocazioni in un contesto tanto drammatico e delicato, quale è quello della violenza contro le donne.
“Non si può accettare la chiusura del Centro e non si può tollerare la volgarità di quel gesto.
Devono solo provare vergogna, se ancora ne sono capaci.”
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Circolo Tennis “Dino De Guido” Mesagne: mezzo secolo di storia
Il 9 febbraio 1974, per iniziativa di otto giovani mesagnesi, pieni di passione, di entusiasmo, di buona volontà e con la voglia di adoperarsi per lo sport e in particolare per il tennis, costituivano il Circolo Tennis Mesagne con rogito del notaio avv. Roberto Nicoletta.
Contestualmente alla stesura dello Statuto sociale, venivano designati gli incarichi nell’ambito degli 8 soci fondatori: Lelio Ostillio, presidente; Dino De Guido, vice presidente; Albino De Mauro, tesoriere; Antonio Guarini, consigliere; Bruno Guarini, consigliere; Vincenzo Leopardi, consigliere, Gino Sconosciuto, consigliere; Mario Semeraro, consigliere.
Sensibilizzati un centinaio di amici, che si erano avvicinati al tennis nei modi più diversi, veniva proposta una quota di iscrizione iniziale di £. 100.000 a famiglia, finalizzata a sostenere le prime spese per l’attuazione del progetto globale preparato attraverso un plastico dell’ing. Carmine Sconosciuto. Il 9 aprile 1975 veniva acquistato un suolo in c.da Palmitella con la benevola disponibilità di un caro amico di tutti, Nisio Carluccio, che vendeva il terreno a un prezzo ragionevole con pagamenti differenziati. Quindi si procedeva alla costruzione dei primi due campi in terra rossa, serviti da due piccoli spogliatoi e locale bar.
Proprio quando il progetto si avviava e pian piano si concretizzava, Dino De Guido, giovane e brillante avvocato, assistente di Criminologia presso l’Istituto di Diritto Penale dell’Università degli studi di Bari diretto dal prof. Renato Dell’Andro, uno dei primi ispiratori dell’iniziativa e vice Presidente in carica, concludeva a soli 28 anni la sua giovane, intensa esistenza, in seguito ad una tragica fatalità il 17 marzo 1976.
Il Circolo Tennis Mesagne, nell’Assemblea Ordinaria dei Soci del 2 Ottobre 1976, con affettuosa sensibilità, deliberava all’unanimità di intitolare il sodalizio a Dino De Guido che da allora si sarebbe chiamato Circolo Tennis “Dino De Guido” Mesagne.
Dino De Guido, purtroppo, non riusciva a presenziare alla inaugurazione del “suo” Circolo, con i suoi primi due campi in terra rossa, che avveniva il 31 ottobre 1976, con la benedizione dell’Arciprete don Daniele Cavaliere e la esibizione delle campionesse italiane juniores, le brindisine Elvy Intiglietta e Maria Fiume.
Dal 1977 ad oggi, il C.T. “Dino De Guido” si è dotato di sempre nuove strutture sino a diventare una realtà d’eccellenza nel panorama sportivo pugliese e nazionale: cinque campi da tennis in terra rossa di cui 1 campo coperto con una struttura tensostatica, 2 campi coperti con una struttura pressostatica, un campo polifunzionale (calcetto, tennis, pallavolo), 1 campo di padel, spogliatoi, palestra, sede sociale, segreteria, bar, anfiteatro.
Intensa l’attività agonistica e socio-culturale che ha svolto il sodalizio mesagnese in questo 50 anni. Innumerevoli sono stati gli eventi nazionali e internazionali organizzati dal “Dino De Guido” a cominciare dal lontano 1981 quando la Federazione Italiana Tennis affidò al circolo l’organizzazione della semifinale del Campionato europeo under 18 femminile della “Copa S.M. Reina Sofia” con la partecipazione delle squadre di Italia, Cecoslovacchia, Israele e Jugoslavia, attraverso tantissimi campionati europei giovanili.
Tantissimi in questi anni anche i successi dei tennisti del C.T. “Dino De Guido” Mesagne, giovani e meno giovani, nei campionati a squadre, nei tornei individuali a testimonianza dell’attenzione che sempre si è posta nei confronti della Scuola Addestramento Tennis, elemento determinante per la crescita di un Circolo Tennis.
E poi, i tanti riconoscimenti da parte delle istituzioni sportive pugliesi e nazionali i più importanti dei quali sono il conferimento da parte del CONI della Stella di Bronzo al Merito Sportivo nel 2005 e quella d’Argento nel 2015 a testimonianza delle benemerenze acquisite dal sodalizio in tanti anni di attività.
E al compimento dei 50 anni di grande operosità, sarà motivo di grande soddisfazione per tutta la famiglia del Circolo mesagnese, acquisire la più alta onorificenza, la Stella d’Oro al merito Sportivo.
Il Consiglio di amministrazione del C.T. “Dino De Guido”, presieduto da Nicola De Guido, sta lavorando alacremente per definire un intenso programma di celebrazioni che saranno proposte lungo tutto il 2024.
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“IL BACIO DI OGGIANO” – LUPERTI E GRECO: INTERVENGA IL SINDACO PER RISTABILIRE IL RISPETTO PER LE VITTIME DI VIOLENZA
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Mesagne. Tre arresti per tentata estorsione a imprenditore edile
I poliziotti di Mesagne questa mattina hanno tratto in arresto tre individui accusati di aver tentato una estorsione ai danni di un imprenditore edile di Mesagne. I tre sono stati trasferiti presso il carcere di Brindisi e di Lecce.
La Polizia di Stato, nelle prime ore della mattinata odierna, al termine di tempestive, intense ed accurate attività d’indagine, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali in carcere nei confronti di tre individui residenti nelle province di Taranto e di Brindisi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotte dal personale del Commissariato di P.S. di Mesagne, hanno preso avvio dall’acquisizione della denuncia di una tentata estorsione da parte di un imprenditore che ha riferito delle minacce subite da un uomo che pretendeva la realizzazione di una serie di lavori senza il pagamento di alcun corrispettivo; minacce poi ulteriormente realizzate con la collaborazione di due complici che, in un’occasione, lo avevano anche intimorito con armi da fuoco al fine di obbligarlo alla illecita prestazione d’opera. È stata, quindi, avviata rapidamente una meticolosa attività investigativa che si è conclusa con l’immediata identificazione dei presunti autori. Le risultanze investigative e le richieste cautelari della Procura sono state condivise dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi, che ha emesso le misure cautelari stamani eseguite.
Al termine delle formalità di rito i tre arrestati sono stati condotti presso le Case Circondariali di Brindisi e di Lecce onde poi svolgere il c.d. interrogatorio di garanzia degli indagati e quindi consentire agli stessi di difendersi dalle gravi accuse formulate.
È stato anche avviato l’iter procedurale per l’emissione nei confronti degli stessi di idonee misure di prevenzione personale da parte del Questore di Brindisi.
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Sono partiti i lavori programmati dall’Amministrazione Comunale per il recupero e la rifunzionalizzazione del Palazzo del Sedile di Piazza Dante.
“Il Palazzo del Sedile – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – tornerà presto al centro della vita culturale e sociale della nostra Città. Con l’intervento appena avviato vogliamo tutelare un pezzo del nostro patrimonio monumentale e metterlo al servizio della comunità, in particolare dei più giovani che qui potranno incontrarsi, confrontarsi e dare forma alle proprie idee.”
Questo edificio storico, eretto nel XVII secolo, negli anni ha assolto a diverse funzioni comprese quelle di tribunale, carcere, ufficio telegrafico e telefonico e, più recentemente, di biblioteca. Grazie al progetto voluto dall’Amministrazione Comunale il Palazzo sarà restituito alla cittadinanza diventando un polo culturale e sociale in grado di ospitare mostre, incontri, laboratori e attività per i bambini.
"I lavori – prosegue il Sindaco Antonello Denuzzo – prevedono la salvaguardia delle architetture originali, l’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti e una rifunzionalizzazione degli spazi interni con la creazione di un vero e proprio giardino sensoriale a disposizione dell’utenza. Uno spazio pubblico destinato alla cultura e alla creatività nel cuore di quello che è diventato il punto d’incontro serale di tanti ragazzi.”
Il progetto prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione al piano terra di un infopoint e una sala polifunzionale dedicata a mostre e incontri pubblici, mentre al primo piano l’allestimento di spazi laboratoriali, multimediali e per attività rivolte ai bambini. L’intervento interesserà anche la terrazza del primo piano con la creazione di un giardino sensoriale. L’angolo verde è stato pensato come una esperienza in grado di coinvolgere tutti i sensi umani. È prevista la piantumazione di lavanda, menta, rosmarino, iris giallo, rose, viole, carice, penniseto, melograno e limone.
La definizione del progetto è stata preceduta da un accurato lavoro di indagini. Particolare attenzione sarà riservata alla facciata che tornerà alla sua configurazione originaria con la valorizzazione delle parti di pregio e l’eliminazione degli elementi moderni.
“La rigenerazione del Palazzo del Sedile – commenta l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – è stata ideata per incontrare le esigenze di una platea molto ampia di francavillesi. Siamo certi che questo luogo tornerà a ricoprire in tempi brevi la centralità che storicamente gli è riconosciuta.”
Per il restauro e la rifunzionalizzazione di questo edificio storico l’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di 1,1 milioni di euro dal Ministero dell’Interno con fondi del PNRR.
“Quando abbiamo progettato il recupero di Palazzo del Sedile – conclude il Sindaco Denuzzo – abbiamo pensato soprattutto ai giovani che da sempre soffrono per l’assenza di spazi adeguati. Le Istituzioni devono avere il coraggio di rivolgersi a loro non con spirito paternalistico, ma con fiducia. Da loro dipende il futuro della nostra Città.”
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Come ogni anno il Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni condivide con i Salesiani di Brindisi un momento di preghiera, riflessione e informazione in occasione del 172esimo anniversario dalla sigla del primo contratto di apprendistato, voluto da don Bosco, tenutasi l’8 febbraio del 1852. L’incontro si terrà alle ore 19 presso la Sala Grazia Balsamo dell’Istituto Salesiano. Interverranno la dott.ssa Graziana Casieri, presidente dell’ANCL UP Brindisi e la dott.ssa Marina D’Amato, funzionario presso l’ARPAL Puglia - Centro per l’Impiego di Brindisi. La riflessione sarà preceduta alle ore 18.30 dalla SS Messa.
A 172 anni dalla firma del primo contratto di apprendistato voluto da San Giovanni Bosco, il Progetto Policoro assieme all’Istituto Salesiano di Brindisi, ricorda questo importante momento per il mondo del lavoro alla luce del contesto attuale.
Un pomeriggio all’insegna dell’informazione con l’incontro che avrà luogo presso la Sala Grazia Balsamo alle ore 19, ma anche di preghiera con la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Mimmo Roma, che precederà l’evento alle ore 18.30.
Durante l’incontro interverranno la dottoressa Graziana Casieri, presidente Unione Provinciale dell’ANCL di Brindisi e la dottoressa Marina D’Amato, funzionario specialista in Mercato dei servizi e del lavoro presso l’ARPAL Puglia - Centro per l’Impiego di Brindisi. Le relatrici illustreranno lo stato dell’apprendistato e il panorama lavorativo della provincia.
L’evento sarà trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook del Progetto Policoro ed è gratuito e aperto a tutti.
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I pugliesi hanno speso nel 2023 oltre 600 milioni di euro in più per mangiare meno a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare del 3,9% le quantità di cibi e bevande acquistate. E’ quanto emerge dalla elaborazione di Coldiretti Puglia, su base dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio nei primi undici mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.
Una tendenza confermata dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +8,5% in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti regionale – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo.
Se in testa alla classifica delle strategie salva carrello c’è il ricorso – sottolinea Coldiretti – a sconti e promozioni, al secondo posto si piazza il taglio degli sprechi, con una maggiore sensibilità verso la riduzione del cibo che finisce nella pattumiera con effetti economici ed ambientali, anche attraverso l’utilizzo delle ricette del giorno dopo, con la cucina degli avanzi e il ricorso alla doggy bag al ristorante che quasi un cittadino su 2 (49%) è pronto a chiedere. Secondo Coldiretti/Censis il 77% degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa con relativa programmazione di cosa comperare che aiuta a tenere sotto controllo gli acquisti d’impulso ed a gestire con più oculatezza i budget familiari.
L’emergenza si estende – continua la Coldiretti Puglia – alle imprese agricole colpite dal maltempo che ha decimato i raccolti e dai bassi prezzi pagati alla produzione che in molti casi non coprono neanche i costi di produzione con il rischio dell’abbandono di interi territori.
Le anomalie lungo la filiera sono evidenti dal grano al pane – sottolinea la Coldiretti Puglia - il prezzo aumenta fino a venti volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito, con una forbice che non è mai stata così ampia. Un chilo di grano che viene pagato oggi agli agricoltori attorno ai 24 centesimi serve per fare un chilo di pane che viene venduto ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città. E le anomalie – continua la Coldiretti regionale - sono evidenti anche nei prodotti freschi come l’ortofrutta in cui il prezzo aumenta da tre a cinque volte dai campi agli scaffali, nonostante non debbano subire trasformazioni dal campo alla tavola.
Per combattere le distorsioni è stato approvato il decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti, che prevede lo stop a 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.
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Servizio Idrico Integrato in Puglia, le prospettive: incontro di AIP, AQP e Acque del Sud con ARERA
Le prospettive del Servizio Idrico Integrato in Puglia: questa mattina a Milano il Presidente di Autorità Idrica Pugliese Toni Matarrelli, il Direttore Generale Cosimo Ingrosso, il Presidente di Acquedotto Pugliese Domenico Laforgia e il Presidente di Acque del Sud Luigi Decollanz hanno relazionato sul tema al Collegio di ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente.
Obiettivo principale dell’incontro, definire un percorso condiviso per l’aggiornamento del sistema di tariffazione in Puglia, tenendo conto dell’approvvigionamento in capo a Società Acque del Sud, perseguendo il proposito di non incidere sulla tariffa riservata agli utenti pugliesi.
Dopo aver illustrato i dati di AQP, in vista dell’imminente scadenza della concessione, si sono portate all’attenzione di ARERA le diverse ipotesi di affidamento del servizio idrico previste dalla legge.
Il Presidente Matarrelli ha espresso «soddisfazione per la sintonia riscontrata tra gli Enti coinvolti sugli argomenti proposti, il modello pugliese è virtuoso».
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Lotta a Bullismo e Cyberbullismo, riparte dal "Morvillo-Falcone" il progetto educativo promosso dal maestro Carmine Iaia
Ritorna, nelle scuole di ogni ordine e grado, il progetto educativo contro il bullismo ed il cyberbullismo promosso dal maestro Carmine Iaia in tandem con le associazioni sportive brindisine della ASCR "Uniti per lo sport” di Brindisi con l’intento di proseguire sull’onda dei risultati in termini di partecipazione, apprezzamento e soprattutto denuncia ottenuti nella precedente edizione in merito al delicato tema trattato direttamente con gli studenti nelle scuole del Capoluogo e dell’intera Provincia.
Sarà l’auditorium dell’IPSSS "Morvillo-Falcone" di Brindisi ad ospitare, giovedì 8 febbraio 2024, il primo degli incontri. Il gruppo di esperti messi insieme dagli organizzatori, introdotto dalla Dirigente Scolastica Irene Esposito e moderato dal giornalista brindisino Nico Lorusso attiverà il dibattito, adeguato alla platea di riferimento, avvalendosi della capacità attrattiva del bisogno di narrarsi derivante dalle esperienze diretta delle aule scolastiche e/o dei contesti educativi, della ricerca dello spazio autentico dove, lontano da stereotipi, ciascuno studente potrà, anche in questa occasione, manifestarsi per quello che è.
Ogni relatore avrà il compito di avventurarsi con attenzione e competenza attraverso quel precario equilibrio che si vive nella fase adolescenziale, dove la denuncia e la lotta contro i fenomeni di bullismo possa essere raggiunto con la creazione di uno spazio di ascolto sincero dei bisogni più profondi dei giovani vissuta e vista come utile alternativa alla consueta mancanza di comprensione, empatia e accettazione di se stessi e degli altri.
In maniera diretta e perentoria e attraverso la narrazione di fatti realmente accaduti e vissuti direttamente dagli esperti interpellati, ognuno per la competenza nel settore di appartenenza, si manifesterà la necessaria condanna verso tutti quei rapporti umani basati su sopraffazione e dominio offrendo spunti e riflessioni al fine di una nuova consapevolezza del proprio personale percorso evolutivo e fornire, laddove necessario ribadirle, le corrette informazioni su strumenti legali che le combattono. Infine ci sarà anche lo spazio per momenti di narrazione reciproca per agevolare l’emersione di dubbi, incertezze, paure, richieste affrontate con un dialogo costruttivo, critico, per comprendere le possibili resistenze e trasformarle in fattori di crescita.
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