Redazione

Dati estremamente positivi di ASSOHOTEL Confesercenti per il turismo in Puglia nei primi otto mesi di quest’anno, con il 13% di valore aggiunto sull’economia regionale e con 228 mila occupati. In particolare, nel territorio brindisino, inserito statisticamente nella parte centrale della regione, si è registrato un aumento di presenze e fatturato del 3% rispetto al 2023. Dopo quella di Bari, la provincia di Brindisi è quella che è risultata la più dinamica, con crescita superiore o in linea con la media regionale, centrando gli obiettivi della internalizzazione e destagionalizzazione. Leggendo attentamente gli arrivi e le presenze pubblicate sul Report TTG di Rimini 2024 della Puglia si evince che c’è stata una lieve flessione negli arrivi ma non nelle presenze alberghiere, confermando l’alta valenza delle nostre strutture del territorio brindisino.

Analizzando i numeri, si evince che visitatori stranieri hanno superato i livelli pre-pandemia, mentre sul fronte della domanda italiana si sente l’erosione della capacità di spesa delle famiglie. “Il consuntivo dell’estate è comunque assolutamente positivo – dichiara Enzo Di Roma, presidente provinciale di Assohotel Confesercenti di Brindisi – perché c’è una conferma della attrattività della Puglia centrale. I buoni risultati non devono farci dimenticare però vecchi e nuovi problemi, dalla mancanza di infrastrutture alla concorrenza sleale dell’abusivismo turistico, dalla carenza di personale all’incremento dei costi. Il Piano di Sviluppo che sta attuando Assohotel Brindisi deve essere l’occasione per programmare insieme alle parti istituzionali, come non si è mai fatto, il futuro del turismo nella nostra zona, tra i più vitali di questi ultimi anni”.

Pensando ad una strategia di sviluppo integrato per il prossimo anno, si sta pensando all’avvio di una campagna di marketing digitale per la promozione del sistema e operazioni di direct marketing verso gli operatori accreditati e potenzialmente interessati all'acquisto del prodotto Puglia. Questo progetto è rivolto a privilegiare le qualità aziendali delle imprese consorziate, creare una rete distributiva di prodotti e servizi, promuovere la conoscenza delle attività turistiche sia in Italia che all’estero, migliorare la qualità dei servizi offrendo migliore assistenza, nonché produrre pacchetti turistici diversificati in base alle esigenze e tipologie, ed infine realizzare validi servizi per consorziati e turisti. L’attività promozionale sarà effettuata attraverso un mediato e/o diretto contatto con Tour Operator; fondamentale sarà, inoltre, essere presenti nelle fiere di settore, nonché prevedere corsi di formazione per operatori e guide turistiche e, infine, convenzionare tutti gli operatori turistici del territorio di Brindisi.

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, MANCANO NEI CAMPI PUGLIESI 10MILA LAVORATORI
Richiesti interventi urgenti anche per l’industria alimentare

Con l’apertura delle lavorazioni e delle semine nei campi ma anche delle grandi raccolte come quella olivicola, sono 10mila i lavoratori che mancano nelle campagne in Puglia, ma anche nelle attività di trasformazione e quelle più specialistiche, con il rischio di minare la sovranità alimentare in un momento di forti tensioni internazionali. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro sul lavoro in agricoltura a Palazzo Rospigliosi a Roma, con la presenza del presidente Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo assieme al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, Luigi Scordamaglia, Ad Filiera Italia, Romano Magrini, Capo Area Coldiretti Gestione Personale Lavoro, Enrica Mammucari, segretaria generale Uila-Uil, Giovanni Mininni, segretario generale Flai-Cgil, Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl, Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), Letizia Moratti, Presidente E4Impact.


La Puglia, regione a forte vocazione agricola, conta oltre 108mila lavoratori, di cui 1/3, circa 37mila lavoratori, è rappresentato da occupati provenienti da altri Paesi, con rumeni, indiani, marocchini, albanesi e senegalesi in testa alla classifica delle nazionalità più presenti, secondo la Coldiretti. Una presenza importante che non basta però a coprire le necessità delle imprese agricole, anche per alcune lacune nell’attuale normativa, a partire dal meccanismo del click day, con poche quote e non tempestive rispetto alle esigenze di stagionalità del settore agricolo. Capita spesso, infatti, che il lavoratore arrivi quando le attività di raccolta per le quali era stato chiamato sono già terminate.


Per superare le attuali difficoltà occorre passare ad una gestione diretta e controllata dei flussi migratori e le ultime modifiche introdotte alla normativa sul decreto flussi rappresentano un passo importante verso la semplificazione e il rispetto dei tempi di ingresso dei lavoratori, che vanno ora implementate con un maggiore coinvolgimento delle associazioni datoriali e dei consolati. In questo modo sarebbe più facile anche far emergere situazioni di sfruttamento lavorativo e caporalato. In tale ottica - sottolinea Coldiretti – serve anche potenziare la Rete del lavoro agricolo di qualità attraverso sistemi di premialità per le imprese che vi aderiscono e rendendo sempre più efficienti i servizi sul territorio per far incontrare domanda e offerta, con il coinvolgimento delle realtà locali e, soprattutto, degli Enti Bilaterali Agricoli Territoriali.


Ma nell’incontro con la partecipazione di Filiera Italia ed insieme alle Organizzazioni sindacali si parla anche di lavoro dell’industria alimentare, a partire dalla grave carenza di lavoratori che rischia di limitare fortemente la crescita dell’industria alimentare italiana con oltre 60.000 figure professionali da individuare nei prossimi 5 anni. Importante condividere con il ministro strategie per contrastare gli appalti illeciti, le cooperative spurie, per introdurre regole di reciprocità sui prodotti importati di lavoro etico e di qualità. E serve aumentare i flussi di immigrazione regolare ed indispensabile alla nostra industria alimentare. In tale ottica un ruolo può essere svolto dalle iniziative e dalle buone pratiche di formazione nei Paesi di origine già avviate da Coldiretti e Filiera Italia.


Dall’analisi dei dati Inail sulla sicurezza in agricoltura emerge, tra l’altro, la necessità di incrementare le risorse per l’ammodernamento delle macchine agricole, a partire dal bando Isi, ma anche di potenziare la formazione obbligatoria aprendo ai fondi interprofessionali di formazione continua.


Da non sottovalutare anche l’impatto dei cambiamenti climatici sul lavoro agricolo, con pesanti effetti anche dal punto di vista occupazionale. In tale ottica Coldiretti chiede di rendere alcune misure strutturali per garantire i necessari sostegni ad imprese e lavoratori, dall’ammortizzatore unico all’integrazione salariale per gli operai agricoli, dall’utilizzo ad ore della Cisoa per estendere al settore agricolo la flessibilità già presente negli altri settori all’abbattimento degli adempimenti contributivi per i territori colpiti da alluvioni e disastri climatici.


In merito al lavoro occasionale agricolo a tempo determinato, i risultati nel biennio di sperimentazione hanno dimostrato come si sia trattato di una misura che non si è prestata ad abusi, avendo interessato circa diecimila persone, principalmente pensionati (circa l’80%) e studenti (17%). Non si vedono dunque controindicazioni – conclude Coldiretti -nel rendere lo strumento strutturale.

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Il  dialogo, la pace e la non violenza come momenti centrali di riflessione, ma anche quali elementi sui quali incardinare la convivenza ed il vivere nella comunità globale. Quando poi a veicolare questi concetti sono attività culturali e sportive che coinvolgono centinaia di ragazzi, tante associazioni e numerose istituzioni che si ritrovano a condividere questi valori, allora le riflessioni si trasformano in  azioni e  “buone prassi” utili anche a superare confini e steccati. Ha detto e raccontato tutto questo la significativa manifestazione che si è svolta ieri, alle 12.00, all’interno dell’Istituto d’istruzione professionale e dei servizi sociali Morvillo Falcone di Brindisi. Alla presenza dei rappresentani della scuola, dell’Assessore allo sport,  Teodoro Scarano, del consigliere comunala Nicola di Donna e dei rappresenti dell’associazione sportiva Amatori Brindisi  è stato  celebrato un  momento significativo della manifestazione culturale e sportiva “Staffetta del Dialogo, Italia Albania”: la consegna della “Maglia del Dialogo” firmata da numerose personalità e Premi Nobel per la Pace.

Sono stati gli sportivi della squadra dei People Runners, gli “ambasciatori del dialogo” a portare, attraverso una corsa podistica  - a tappe - il testimone, questa maglia-simbolo dell’adesione delle istituzioni e delle città ai principi del dialogo e della convivenza pacifica. Durante l’evento di Brindisi sono stati anche letti agli studenti alcuni passi della “Carta per un mondo non violento”, il documento costitutivo del Summit dei Premi Nobel per la pace. Una condivisione che gli studenti dell'istituto hanno testimoniato indossando l'abito "Italia" e l'abito "Brindisi", realizzato dagli alunni e docenti del percorso didattico, con indirizzo Moda, della scuola.

Al documento dei Nobel si sono richiamati gli amministratori presenti sottolineando quanto sia particolarmente importante, in questo momento storico, porre l’attenzione su tali argomenti anche a Brindisi, Porta verso oriente e città aperta da sempre, all’accoglienza. La Maglia del Dialogo nei prossimi giorni proseguirà il suo viaggio e sarà portata in dono, dal gruppo salentino dei People Runners, a Tirana dove sabato, 19 ottobre, sarà accolta dall’Ambasciatore d’Italia in Albania, dal Ministro dello Sport albanese e dal Sindaco di Tirana. La Staffetta del Dialogo è realizzata dall’Associazione Euterpe e dall’Associazione PiùSport ed è patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce e dall’Ambasciata d’Italia in Albania.

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In vista della partita Brindisi FC - Costa d'Amalfi FC, in programma domenica 20 ottobre (ore 15.00), valida per la settima giornata di campionato di serie D girone H, si comunicano le seguenti modalità di accredito per la gara:

- Per le tessere AIA/CONI/FIGC, quelle delle Autorità di Pubblica Sicurezza, della Polizia Tributaria, degli agenti SIAE, gli accrediti dovranno essere richiesti presso la segreteria della società Brindisi FC alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inviando copia della tessera e del documento d’identità (entrambi in corso di validità), entro le ore 18:00 di venerdì 18 ottobre. Le società affiliate potranno richiedere un massimo di n. 1 accredito, inviando richiesta su carta intestata al sopracitato indirizzo mail entro il termine stabilito e ritirandolo al botteghino presso lo stadio; posti fino a esaurimento disponibilità.

- Saranno concessi accrediti a giornalisti in possesso di regolare tessera di iscrizione all’albo o a pubblicisti che inoltrino formale richiesta scritta di accredito su carta intestata firmata dal legale rappresentante della testata o dell’emittente radio-televisiva presso la quale prestano la propria opera, secondo le seguenti procedure:

  1. ciascuna testata giornalistica e/o agenzia di stampa dovrà inviare, entro le ore 18:00 di venerdì 18 ottobre, la richiesta di accredito alla società Brindisi FC, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tenendo presente che sarà consentita la presenza di un numero massimo di un giornalista e di un fotografo per ciascuna testata accreditata. Al solo fotografo, in possesso di regolare accredito, è consentito l’accesso a bordo campo. L’accredito va richiesto anche dai fotografi professionisti muniti di tessera personale dell’ordine, non segnalati da alcuna testata giornalistica.
  2. Le emittenti televisive, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la stagione sportiva 2024-25, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto 1), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di un giornalista e di un operatore per ciascuna testata televisiva accreditata. Non è consentito l’accesso dell’operatore Tv a bordo campo.
  3. Le emittenti radiofoniche, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la stagione sportiva 2024-25, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto 1), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di un giornalista accreditato, al quale non è consentito l’accesso a bordo campo.
  4. Al momento dell’accesso allo stadio è necessario esibire un documento d’identità. I fotografi sono tenuti a consegnare il documento al direttore di gara. Lo stesso documento sarà restituito al termine dell’incontro.
Il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia BR, Luigi Caroli, ha depositato una richiesta di audizione in Commissione Sanità.

“Ci saremmo aspettati che ieri, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Hospice di Mesagne, il presidente Emiliano, anche in qualità di magistrato in aspettativa, facesse chiarezza sulla cooperativa che gestirà la struttura, La Rondine di Lanciano, replicando al nostro comunicato, di ben 5 giorni, mai smentito. Ci sembra di aver intuito, guardando le foto e i servizi televisivi, e leggendo note e articoli, che ieri qualcuno ha deciso che sicuramente non era opportuna la presenza dei vertici della suddetta cooperativa all’inaugurazione…
“Nessuno mette in discussione l’importanza di una struttura così importante per il territorio e per le famiglie che vivono lo strazio di un familiare in fin di vita, ma questo non significa non dover dare spiegazioni non a Fratelli d’Italia, ma ai brindisini e ai pugliesi.
“Per questo, ritorniamo a rivolgere a Emiliano e al DG della ASL BR De Nuccio le stesse domande che abbiamo formulato nei giorni scorsi e che ribadiremo nell’audizione che abbiamo chiesto di convocare urgentemente al presidente della Commissione Sanità, Vizzino: perché in questo specifico caso è stato deciso che la gestione fosse affidata a privati? Con quale selezione è stata scelta la coop abruzzese? Risulta o meno che sulla stessa vi sia un’indagine della Procura di Chieti che nel maggio scorso ha notificato avvisi di conclusione inchiesta anche ai vertici? 
“Garantisti come siamo ci auguriamo che nell’interesse di tutti si vada verso l’archiviazione, ma se invece ci trovassimo di fronte a una richiesta di rinvio a giudizio per il centrosinistra sarebbe tutto ‘normale’? Tutti siamo innocenti fino alla Cassazione, ma quante volte questo principio è stato dimenticato quando riguardava persone e scelte fatte dal centrodestra.
“Per questo pretendiamo chiarezza, perché l’Emiliano con la toga del pm… può darsi che abbia cambiato pelle!”

   
     

Hospice Mesagne. Caroli: Emiliano e De Nuccio non chiariscono all’inaugurazione. Lo faranno in audizione.

 OLIO: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA RACCOLTA OLIVE IN PUGLIA CON PRODUZIONE A PICCO (-40%) PER SICCITÀ E CALDO RECORD.

Qualità eccellente ma è allarme speculazioni.

Al via in anticipo di 15 giorni la raccolta delle olive in Puglia, l’oliveto d’Italia, che segna in media un crollo del 40% rispetto allo scorso anno, a causa della siccità che ha stretto la regione sin dalla primavera e persiste, ma in compenso la qualità risulta eccellente. E’ quanto emerge dalla stima di Coldiretti Puglia e Unaprol sulla campagna olivicola 2024/2025, diffusa in occasione dell’avvio della raccolta delle olive in un anno profondamente segnato dalla siccità, dalle temperature record  e dalla mancanza di piogge, con -72% di acqua negli invasi pugliesi anche ad ottobre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso..

In provincia di Bari e nella BAT si rischia un calo fino al 40% della raccolta di olive a causa delle temperature sopra la media già ad aprile e maggio, un caldo anomalo e fuori stagione che da subito – denuncia Coldiretti Puglia - ha preoccupato gli olivicoltori, perché sfavorevole alla fisiologica mignolatura dell’olivo. Infatti, nel mese di maggio ricorre la fioritura dell’olivo che quest’anno, nonostante la prolifica produzione registrata durante la scorsa campagna olearia, sembrava essere soddisfacente un po' ovunque, ma le buone aspettative sono state poi tradite da un progressivo aborto dei fiori dovuto appunto all’eccessivo e duraturo caldo.

In provincia di Foggia, con l’avvio della campagna olearia si sta delineando un quadro più chiaro della stagione olivicola, dove l’innalzamento delle temperature dal mese di maggio ad agosto e la mancanza di piogge è stato di ostacolo per l’allegagione. Di fatto, anche nell’areale foggiano è stimata una bassa produzione di olive, in termini percentuali in calo del 50% rispetto alla scorsa stagione olivicola. Calo sensibile anche in Salento, con le province di Taranto e Brindisi che risentono della siccità e della mancanza di piogge, ma anche i costi di produzione – aggiunge Coldiretti Puglia - sono triplicati e la mancanza di manodopera sia per la coltivazione dei terreni sia per l’apertura dei frantoi penalizza gravemente il settore olivicolo – oleario.

A causa della Xylella fastidiosa– insiste Coldiretti Puglia - sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2022 con il crollo produttivo divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi, e finora il numero stimato di ulivi reimpiantati è pari a poco più di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella, pari ad appena il 14%.

Buone notizie arrivano, invece, sul fronte della qualità che si annuncia eccellente, grazie all’impegno delle circa 400 mila aziende agricole nazionali nel garantire un prodotto dagli standard elevatissimi, regalando all’Italia la leadership in Europa per il maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo, sulla base dell’analisi Coldiretti.

“Non è un caso che lo scorso anno l’olio extravergine d’oliva 100% Made in Italy italiano sia stato l’unico a crescere nei consumi dimostrando come i consumatori italiani abbiano premiato la qualità di un prodotto dalle caratteristiche organolettiche immediatamente percepibili - sottolinea David Granieri, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente di Unaprol, l’associazione dei produttori olivicoli -. Un risultato che evidenzia come il nostro Evo non debba essere considerato più una commodity legata alla logica del prezzo, ma un vero e proprio alimento, che peraltro innumerevoli studi indicano come prezioso elisir di lunga vita, oltre che caposaldo della Dieta Mediterranea. Da qui la necessità di tenere alta la guardia contro ogni tentativo di speculazione che possono trovare terreno fertile nella scarsità di prodotto a livello mondiale, nell’inevitabile incremento delle quotazioni e nella riduzione del differenziale di prezzo tra l’olio extravergine italiano e quello dei principali paesi produttori”.

“Non è più rinviabile un piano strategico dell’olivicoltura – aggiungono presidente e direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni - che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori, proseguendo a livello internazionale la battaglia per tutelare la qualità del nostro olio extravergine d’oliva, cercando di cambiare anche alcuni parametri che penalizzano i nostri agricoltori già vessati dal cambiamento climatico e dall’aumento sconsiderato dei costi energetici. Il futuro dell’olio italiano passa da questi interventi fondamentali per tutelare un prodotto simbolo del Made in Italy”,

Tra l’altro Unaprol e Coldiretti portano avanti una politica di contrasto alle frodi, sempre più crescenti per la scarsità di prodotto, proponendo in tutti i tavoli istituzionali, nazionali ed internazionali, la proposta del restringimento dei parametri relativi al livello di acidità dell’olio Evo, da 0,8% a 0,5%. Importante in tale ottica l’arrivo del nuovo decreto, fortemente voluto da Coldiretti e Unaprol e in fase di pubblicazione, sulle modalità di registrazione delle olive acquistate dai commercianti di olive, con specifiche funzionalità previste sul Sian, che assicurerà maggiore trasparenza e tracciabilità. Necessario anche rafforzare la disciplina sui condimenti, che dovrebbero avere l’indicazione dettagliata in etichetta della percentuale di olio extravergine d’oliva presente in miscele che utilizzano prevalentemente oli raffinati e devono essere nettamente separati sugli scaffali dall’olio Evo, per non ingenerare confusione nei consumatori e consentire manovre ingannevoli.

Ma l’impegno della filiera olivicola italiana con Unaprol e Coldiretti guarda anche ai cambiamenti climatici chiedendo di accelerare sulla realizzazione del piano di invasi con pompaggi e cambiare passo per una gestione della risorsa idrica programmata, senza la quale anche l’olivicoltura italiana non può più garantire una produzione costante e di qualità per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici.

Brindisi, oltre 1 kg di cocaina sequestrata dalla Polizia di Stato: un uomo arrestato.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

Nella mattinata del 10 ottobre scorso, la Polizia di Stato di Brindisi ha proceduto all'arresto di un cittadino albanese di anni 37, residente in questo capoluogo, fermato mentre era alla guida di un’autovettura di grossa cilindrata.

Durante il controllo del veicolo, effettuato dagli operatori della Sezione Polizia Stradale di Brindisi e del Distaccamento Polizia Stradale di Fasano, sulla S.P. ex SS16, sono emerse circostanze sospette tali da richiedere ulteriori accertamenti da parte degli agenti. A seguito di attente verifiche, all’interno del vano bagagliaio, occultato in una intercapedine, veniva rinvenuto un involucro contenente grammi 1142 di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Sul posto intervenivano in ausilio le unità cinofile della Polizia di Frontiera di Brindisi.

Il cittadino straniero, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Brindisi.

Sono in corso ulteriori indagini per chiarire l’esatta provenienza e destinazione della sostanza sequestrata.

L’operazione è dimostrazione del costante impegno della Polizia di Stato nel garantire il rispetto delle leggi e la sicurezza della cittadinanza, intensificando i controlli nelle aree urbane e periferiche della città.

 

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Brindisi ha svolto, nell’ambito di mirati controlli ed a seguito di preliminare analisi info-investigativa, nel comune di Latiano, attività in materia di tutela dei diritti della proprietà industriale e contrasto alla contraffazione.

Il blitz, eseguito dalle unità specializzate “Baschi Verdi” della Compagnia Pronto Impiego di Brindisi, rientra in un più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzato all’intensificazione del controllo economico del territorio, a tutela degli operatori commerciali che esercitano l’attività nel rispetto delle regole di mercato.

All’esito delle attività, i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 500 articoli, tra capi di abbigliamento, scarpe e accessori, riportanti marchi riconducibili a noti brand nazionali ed internazionali che risulterebbero contraffatti (Louis Vuitton, Gucci, Saint Laurent, Christian Dior, Nike, Stone Island, The North Face, Moncler ed altri).

I citati articoli riproducevano fedelmente le caratteristiche tipiche dei marchi suindicati, traendo in tal modo in inganno i potenziali acquirenti.

Un soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi, in relazione alle ipotesi di reato di commercializzazione di prodotti contraffatti e ricettazione.

La responsabilità penale del soggetto coinvolto, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato e la libera concorrenza, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, oltre a rappresentare un potenziale pericolo per la salute del consumatore finale, che acquisterebbe articoli che sfuggono alle standardizzate filiere di produzione.

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Si è svolto presso l'Aula Consiliare del Comune di Carovigno l'incontro informativo dal titolo "Che cos'è l'autismo?", organizzato dalla cooperativa sociale Educa. L'evento ha visto una significativa partecipazione di genitori, educatori, insegnanti, professionisti sanitari e cittadini interessati, con l'obiettivo di fornire strumenti utili per comprendere meglio il disturbo dello spettro autistico e promuovere una maggiore consapevolezza sul tema.

Le relatrici principali dell'incontro sono state la Dott.ssa Mariangela Acquaviva, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, nonché analista del comportamento certificata BCBA e IACABAI, e la Dott.ssa Concetta Marco, psicologa clinica e analista del comportamento. Le due esperte hanno illustrato i principali aspetti dell'autismo, concentrandosi sulle tecniche di intervento cognitivo-comportamentale e sulle strategie educative efficaci per supportare le persone affette da questo disturbo.

L'evento è stato aperto dai saluti istituzionali dell'Assessore ai Servizi Sociali, Luigi Orlandini, e dall'Assistente Sociale, Maria Concetta Totaro. Entrambi hanno evidenziato l'importanza di sensibilizzare la comunità sul tema dell'autismo e di sostenere le famiglie che convivono quotidianamente con questa realtà. L’Assessore Orlandini ha sottolineato la necessità di un sostegno istituzionale costante, affermando: “È fondamentale essere al fianco delle famiglie con figli che hanno disturbi dello spettro autistico. Le istituzioni, a ogni livello, devono sostenere queste famiglie anche in ambito scolastico, potenziando l'integrazione scolastica che necessita di un importante incremento di risorse e trasferimenti da parte dello Stato.”

L'incontro ha rappresentato un momento di riflessione e approfondimento, volto a promuovere una maggiore inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico nella comunità, rafforzando il dialogo e il supporto reciproco tra istituzioni, famiglie e professionisti del settore.

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l Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi esprime soddisfazione per la nuova stagione artistica e per il lancio della campagna abbonamenti, che prosegue ora con i nuovi tesseramenti dopo la fase dedicata ai rinnovi. È anche doveroso riconoscere il successo della rassegna estiva “Verdi in Città”, che ha rappresentato un momento significativo di apertura e connessione tra il teatro e la comunità, dimostrando quanto il teatro possa aprirsi a nuovi spazi e nuove dinamiche di partecipazione.

Un ringraziamento particolare va alla direzione artistica che ha saputo tradurre concretamente le linee programmatiche tracciate dal Consiglio di Amministrazione all’inizio del suo mandato, incentrate sulla valorizzazione della comunità e su un’attenzione speciale per le nuove generazioni. Oltre a essere uno spazio di rappresentazione, il teatro è un luogo di dialogo, un catalizzatore di energie collettive e di visioni individuali. È il fulcro di un processo culturale più ampio che mira a consolidare il senso di appartenenza e identità della città.

La nuova stagione introduce, in linea con questa visione, la sezione “Verdi Green”, una proposta condivisa dal Consiglio di Amministrazione per coinvolgere il pubblico giovane, spesso disconnesso dalle pratiche teatrali tradizionali. La cultura, e in particolare il teatro, devono saper parlare a tutte le generazioni, adattarsi ai loro linguaggi, ai loro codici, senza mai perdere il loro ruolo di guida e stimolo per una lettura critica del presente. Ci auguriamo che il pubblico più giovane si senta coinvolto e rappresentato scoprendo nel teatro un luogo in cui riconoscersi e confrontarsi con temi che parlano alla contemporaneità.

Il teatro identifica un territorio nel quale la comunità può riflettere su se stessa, confrontarsi, immaginare. È qui che il dibattito si accende, che le idee prendono forma e si scontrano in un processo di crescita comune e comunitaria. Proprio su questo fondamento si basa il dossier di candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura 2027, che vede nella cultura il motore di uno sviluppo nuovo, non solo economico, ma sociale e civile, un processo capace di aprire la città verso gli orizzonti più evoluti del mondo contemporaneo.

La stagione artistica 2024-25 mantiene la tradizionale attenzione alla qualità e all’originalità, con un equilibrio tra generi e linguaggi che caratterizza da sempre la proposta del Nuovo Teatro Verdi. La sezione “Verdi Green” propone un abbonamento dedicato ai più giovani, ma fruibile da tutti, un viaggio attraverso quattro spettacoli che parlano il linguaggio del nostro tempo spaziando tra generi diversi. “Caravaggio di chiaro e di oscuro” di Luigi D’Elia, “Quel che provo dir non so” di Pierpaolo Spollon, “Fra’ - San Francesco, la superstar del Medioevo” di Giovanni Scifoni, e “La fisica che ci piace” del professor Vincenzo Schettini. Un programma pensato per “chiamare a teatro” un pubblico nuovo e stimolare il dialogo culturale.

A teatro si intrecciano pensieri, emozioni e riflessioni. È da qui che osserviamo il mondo con occhi nuovi e curiosi. Venire a teatro significa partecipare alla costruzione di una comunità più consapevole e viva. Vi aspettiamo al Nuovo Teatro Verdi: perché il futuro di Brindisi si costruisce anche sulle storie che scegliamo di ascoltare e condividere.

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