Redazione

FASANO – Un numero elevatissimo di colloqui, circa mille a fine giornata, ha caratterizzato la terza edizione del Job Day, organizzata da Città di Fasano e Provincia di Brindisi con il patrocinio della Fondazione ITS Istituto Tecnologo superiore per l’industria dell’ospitalità e del turismo allargato, in collaborazione con Arpal Puglia, Fortis parco culturale, Sviluppo Lavoro Italia spa (già Anpal servizi) e Adecco. Una giornata, dedicata principalmente al settore turistico, che ha visto l’incontro tra le 38 aziende che hanno aderito all’iniziativa e gli oltre 300 iscritti in cerca di occupazione, che hanno potuto valutare concretamente le tante opportunità di lavoro esistenti attualmente.

Sin dalle 9 di ieri, martedì 5 marzo 2024, al Laboratorio Urbano di Fasano, i tanti giovani e meno giovani che hanno partecipato all’iniziativa dell’assessorato al Turismo hanno vissuto un’occasione di incontro con le imprese del territorio, tesa a favorire un canale diretto di confronto tra aziende del settore turistico-culturale e i profili professionali di riferimento. Perché «Turismo è lavoro», come recita il nome dell'evento.

Una crescita importante, quella del Job Day «Turismo è lavoro» che ha visto un aumento del numero delle aziende partecipanti, dalle 24 della prima edizione alle 30 della seconda, sino alle 38 di questa edizione: Masseria Salamina, 20 m2, Hotel Sierra Silvana, Masseria Montenapoleone, Angolo 128, Egnazia mare – Agribeach, Archeolido, Ciporti pub, Ostuni a mare, Borgo Egnazia, Canne bianche, Tenuta Monacelle, Ristorante “Il Punto”, Agavi Beach, Leo 3000 spa, Epoca collection, Hotel La Sorgente, Nicolaus Tour, Grand hotel Masseria Santa Lucia, Masseria & Spa LuciaGiovanni, Masseria Torre Coccaro, Masseria San Francesco, Masseria Villa Verde, Casale del Murgese, Associazione 2Bin Fasano, Tempo di viaggiare, DASEP srl, Hotel Monte Sarago, CDS Hotels SPA, Masseria Santo Scalone, Giardini Mileto, Granserena Hotel - Bluserena SPA, Ciriè, Masseria Garrappa / La Locanda di Felisiano, Società Agricola Marzalossa S.r.l., Alchimia Collection, Masseria Don Luigi Relais e Rocco Forte Hotels.

Molteplici le figure ricercate per la stagione estiva ormai alle porte, tra le quali anche agronomi, periti agrari, biologi e guide turistiche, oltre a cuochi, camerieri, plongisti, housekeeper, addetti al ricevimento, all’accoglienza, alle pulizie, alle attrazioni, bagnini, maître di sala, concierge, receptionist e social media content creator.

«Circa mille colloqui effettuati - dice il sindaco Francesco Zaccaria - per trenta profili professionali ricercati e trentotto aziende iscritte al terzo Job Day del Comune di Fasano, un'iniziativa concreta e trasparente che mette in contatto lavoratori e imprese turistiche, per affrontare insieme stagioni turistiche sempre più lunghe e complesse».

«Siamo estremamente soddisfatti del successo di questa terza edizione di "Turismo è Lavoro" - dice l’Assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - L'entusiasmo e la soddisfazione delle imprese turistiche e dei cittadini che hanno partecipato qualifica l’impegno che abbiamo assunto nell’incentivare le occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Come ribadiamo sempre, il Turismo è uno dei fattori trainanti per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio e vogliamo continuare a dare forza a questa convinzione anche continuando a mettere in campo iniziative concrete come quella di oggi».

«Quest'anno, più di quelli precedenti, abbiamo raggiunto ottimi risultati sia in termini di aziende che di utenti che hanno deciso di aderire all'iniziativa - dice la consigliera con delega ai job days Madia Decarolis - Questo ci rende orgogliosi di quanto svolto fino ad ora, la cittadinanza ha accolto con grande entusiasmo questa terza edizione di "Turismo è lavoro". Siamo pronti ad impegnarci sempre di più nell’accompagnare i cittadini e le aziende fasanesi nella delicata attività di incontro domanda offerta di lavoro».

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La UIL di Brindisi presente con una significativa delegazione all’Assemblea per il 74 anni del Sindacato celebrata ieri, martedì 4 marzo, a Roma nel Teatro Brancaccio. L’Assemblea è stata occasione per il nostro Segretario Generale Pierpaolo Bombardieri di chiamare a raccolta tutte le categorie UIL in una nuova battaglia sociale e culturale: quella della sensibilizzazione attiva e della lotta al lavoro precario nel nostro Paese.

«In questi mesi - ha fatto sapere nel suo intervento Bombardieri - abbiamo discusso con la Segreteria Nazionale e abbiamo ritenuto che fosse importante iniziare assieme un percorso di sensibilizzazione e mobilitazione delle coscienze attorno ad un tema spesso sottaciuto: quello del lavoro precario».

Tante le storie di precarietà raccontate da lavoratori e lavoratrici di ogni territorio nell’Assemblea romana. La campagna «No al lavoro fantasma» sarà una battaglia per raccontare la verità, una mobilitazione che sarà portata dal Sindacato in ogni territorio: quella dei lavatori invisibili, precari, che non si vedono e non si conoscono, che non sono tutelati, che non riescono a chiedere aiuto. Fantasmi, lavoratori e lavoratrici spesso giovanissimi, lavoratori a progetto spesso di realtà e servizi esternalizzati, lavoratori in “stage”, irregolari, senza contratto, giornalieri, cercati e sfruttati dai caporali.

È una condizione che interessa circa 3 milioni di italiani. Le donne, come sempre, le più colpite per la mancanza di parità di trattamento economico, la difficoltà di accesso ai servizi di infanzia, la mancanza di protezione sociale. Numeri impressionanti quelli raccolti dal Centro Ricerche UIL: l’«economia non osservata» vale circa il 10% del PIL nazionale, pari a 192 miliardi di euro. Molto di più dello 0,4% del PIL oggetto di contese e trattazioni nel Patto di Stabilità.

Nonostante questi dati il tema non è fra le priorità della politica. Tocca al Sindacato parlarne. Lo facciamo già ascoltando tanti di questi lavoratori nelle nostre Sedi ma questo non basta: occorre far diventare questi «fantasmi» delle «persone» con pieni diritti e dignità. «Pensiamo a tanti giovani che vogliono costruirsi un futuro, a partire dall’acquisto di una casa senza un contratto stabile e standard. Quanti – ha denunciato il Segretario Bombardieri - hanno lasciato il nostro Paese per andare all’estero. La precarietà non è solo contrattuale ma di vita, di identità sociale. Per loro è la nostra battaglia: per ridare speranza, diritti, visibilità e restituire dignità al lavoro, una dignità che oggi sembra negata».

Oltre alla Campagna di sensibilizzazione la UIL ha già avanzato numerose proposte legislative che possano aiutare a cambiare l’attuale situazione a partire dalla adozione del modello spagnolo in cui i contratti non sono mai a tempo determinato e la flessibilità è concessa solo in casi particolari contrattati di volta in volta con i Sindacati. In Spagna questa scelta non ha bloccato l’economia e l’occupazione ma ha garantito dignità.

La UIL di Brindisi risponde presente all’appello che il Segretario Bombardieri ha rivolto ad ognuno dei presenti a Roma: aggiungere al lavoro quotidiano del Sindacato questa nuova battaglia. Il nostro territorio conosce bene le ferite della precarietà e lotteremo assieme per rivendicare risposte ed un futuro migliore e diverso per i precari della Terra di Brindisi e del Paese.

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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In merito a quanto segnalato dal Consigliere regionale Fabiano Amati sull’assenza di un neuronavigatore, che era già in dotazione alla Neurochirurgia di Brindisi, si precisa che la spesa per l’acquisto della nuova attrezzatura è stata prevista dalla Direzione strategica della ASL Brindisi nel Piano di investimenti per l’anno 2024, adottato nel mese di dicembre 2023, relativo all’approvvigionamento di beni riconosciuti di rilevante priorità, da finanziare con risorse proprie di bilancio.

Nella spesa complessiva di oltre 5 milioni di euro per l’acquisto di beni necessari a diverse strutture aziendali, è stata inserita anche quella del neuronavigatore, per un importo pari a 250 mila euro.

Si evidenzia che, in assenza di copertura di specifici fondi, gli acquisti delle Asl sono subordinati alla preventiva autorizzazione regionale. La richiesta è stata presentata alla Regione in data 23 gennaio (sottoscritta il 18) ed è stata riscontrata 16 febbraio. A seguito delle indicazioni fornite dal Dipartimento regionale della Salute, la Asl ha avviato l’istruttoria propedeutica all’acquisto del neuronavigatore, con l’interlocuzione con i diversi soggetti aziendali coinvolti nelle procedure.

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8 marzo, “Pezzi d’uomo”: a Mesagne lo spettacolo di Fabrizio Saccomanno.

La Stagione Teatrale organizzata dalla città di Mesagne in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese continua e in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne di venerdì 8 marzo, alle ore 21:00, propone uno spettacolo a tema: per la regia di Fabrizio Saccomanno, di e con Matteo Rocco Carbone, Riccardo Lanzarone, Simone Miglietta, Fabrizio Pugliese, Giuseppe Semeraro e Fabio Zullino, va in scena “Pezzi d’uomo”. Progetto di ricerca a mezzo teatrale, la pièce si propone di indagare, rovesciare lo stereotipo e il modello unico patriarcale, al fine di ricercare i pezzi sparsi del linguaggio dell’uomo moderno. “Pezzi d’uomo”, produzione “Ura Teatro”, è una sorta di indagine paradossale, un’interrogazione agli uomini su che cosa sanno, sentono e fanno in relazione alle donne. Con la partecipazione straordinaria di Guido Celli, collaborazione alla drammaturgia di Gianluigi Gherzi e Giulia Maria Falzea, e con il sostegno della Biblioteca Bernardini di Lecce e il patrocinio del Consiglio Regionale di Puglia. I biglietti sono disponibili online al link undefined, in tutti i punti vendita Vivaticket e al botteghino del teatro la sera dello spettacolo. Per info e prenotazioni chiamare al numero 339.1338519.

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Nota dei consiglieri regionali di centrodestra Paolo Pagliaro, Luigi Caroli, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Massimiliano Di Cuia, Antonio Gabellone, Paride Mazzotta, Renato Perrini, Antonio Scalera

“Continua il tour elettorale dell’assessora Maurodinoia nel Salento, finora ignorato e marginalizzato nelle politiche regionali su trasporti e infrastrutture. Oggi sarà a Campi Salentina per incontrare i sindaci dei comuni del nord Salento interessati al progetto della strada statale 7 ter Bradanico-Salentina. Una strada che improvvisamente, visto l’interesse mediatico suscitato dalle nostre battaglie per il rispetto del progetto originario del raddoppio a quattro corsie, diventa centrale nell’azione politica della Regione, tanto da scollare l’assessora dalla poltrona barese e portarla nel Salento. Più volte l’abbiamo invitata a venire, inascoltati, perché si rendesse conto dell’arretratezza delle nostre ferrovie e delle nostre strade, dei gap infrastrutturali da colmare rispetto a Bari. 
L’abbiamo anche convocata in audizione nella Commissione Trasporti del Consiglio regionale, perché venisse a spiegarci perché la Regione abbia deciso di tirare dritto sul progetto di messa in sicurezza della 7 ter sull’attuale tracciato a due corsie, disattendendo gli impegni assunti in Consiglio regionale con l’approvazione della mozione per il raddoppio della statale nel tratto Lecce-Taranto, per collegare finalmente in modo diretto, moderno e sicuro i due capoluoghi dell’area ionico-salentina. Venga dunque Maurodinoia a rendere conto in Commissione Trasporti del suo operato, ci dia risposte sull’aggiornamento dello studio costi/benefici che abbiamo sollecitato al Comitato regionale di valutazione e la smetta di fare propaganda con i sindaci e i cittadini salentini, che non hanno certo l’anello al naso e sanno distinguere tra favole e realtà”.

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Dalla moratoria dei debiti fino alla revisione delle regole sugli aiuti di Stato contro la crisi di liquidità delle aziende agricole pugliesi, con 2237 imprese che hanno chiuso i battenti nel 2023. E’ la richiesta di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Movimprese che registra la cessazione dello 0,79% di aziende agricole in Puglia nel 2023, in occasione dell’incontro sul credito in agricoltura, a cui ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.

“Occorrono strumenti più agevoli e meno onerosi di accesso al credito, come per esempio il micro credito garantito, sperimentato durante il periodo Covid, e la moratoria dei debiti”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel sottolineare che “oggi i tassi sono decisamente superiori a quelli del credito agrario, mentre sarebbe vitale un prestito garantito a tassi bassi, in maniera tale da poter estinguere il vecchio mutuo a tassi agevolati invece che postergarlo”, dice Cavallo.

“E’ vitale fornire alle imprese del settore un supporto concreto per lo sviluppo dei processi di innovazione e la crescita dimensionale, considerato che alcune non possono più sopportare imposizioni burocratiche, follie e fenomeni che mettono a rischio il loro reddito e la loro stessa sopravvivenza, con gli aiuti di Stato come il de minimis che sono risultati inefficaci soprattutto su quelle filiere colpite dai fenomeni atmosferici”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

L’aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione aumentati a causa delle guerre, l’inflazione che riduce il potere di acquisto e le conseguenze di alcune scelte sbagliate dell’Unione Europea – insiste Coldiretti Puglia - stanno determinando situazioni di difficoltà in  numerose aziende.

Sono stati oltre 100 gli eventi estremi in 1 anno che hanno fatto perdere alle aziende agricole il 34% in quantità della produzione – conclude Coldiretti Puglia -  in un 2023 difficile sul fronte dell’andamento climatico folle con il conseguente attacco di virus e insetti alieni, sotto la minaccia della fauna selvatica e stretto nella morsa del difficile scenario internazionale e di manovre speculative che incidono sull’agroalimentare Made in Puglia.  

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Anche quest'anno la struttura complessa di Nefrologia e Dialisi della Asl Brindisi, diretta dal dottor Luigi Vernaglione, aderisce alla Giornata mondiale del Rene, che ricorre il 14 marzo, con uno screening gratuito al Perrino di Brindisi rivolto alla popolazione e una campagna di prevenzione nelle scuole.

Con lo slogan scelto quest’anno, Ama i tuoi reni, gli eventi hanno l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crescente incidenza delle patologie renali e sulla necessità di incrementare le strategie di prevenzione e la diagnosi precoce.

Per questo giovedì 14 marzo, dalle 9 alle 17.30, sarà allestito uno spazio informativo nell’atrio dell’ospedale vicino al bar, dove sarà effettuato un check-up gratuito che prevede un colloquio con il nefrologo, la compilazione di una scheda anamnestica, la misurazione della pressione arteriosa, il calcolo del BMI e un esame delle urine mediante stick. L’organizzazione è curata dal personale sanitario di Nefrologia della Asl Brindisi, coordinato dalla dottoressa Palmira Schiavone.  

Nell’occasione il dottor Giuseppe Leonardi, responsabile dell’ambulatorio Trapianti del Perrino e vicepresidente vicario dell’Aido Brindisi, informerà i cittadini sull’importanza di esprimere in vita la dichiarazione di volontà alla donazione degli organi, come atto di generosità che consentirà di migliorare la qualità della vita di tante persone affette da patologie renali attraverso un trapianto.

La campagna di prevenzione nelle scuole, invece, prevede proiezioni di diapositive, in alcune date dei mesi di marzo e aprile, per fornire agli studenti le conoscenze necessarie per contrastare i fattori di rischio come fumo, assunzione di alcol, alimentazione scorretta e scarsa attività fisica, capaci di favorire o determinare l'insorgenza di malattie croniche come l'insufficienza renale. L’adesione è già molto ampia

“L'epidemiologia della Malattia Renale Cronica (MRC) - dice il dottor Vernaglione - ci impone di sensibilizzare la popolazione sulla consapevolezza dell'importanza dei reni e, in particolare, e su come la funzionalità di questi organi possa essere compromessa da uno stile di vita non corretto. Ad oggi si stima che la prevalenza della MRC sia pari al 10% della popolazione mondiale, superando gli 850 milioni di persone; questo dato è in progressivo aumento e i pazienti affetti da MRC presentano, rispetto alla popolazione generale, una maggiore mortalità ed un maggior rischio cardiovascolare”.

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Un problema sottovalutato quello delle malattie professionali. E’ quando denuncia il Patronato Epaca Brindisi di Coldiretti. Infatti grazie all’attenzione degli operatori nel condurre i colloqui con i propri assistiti e coadiuvati dai consulenti medici del patronato (dott. Campana Giovanni, dott. Beppe Mitrotta e dott. Antonio Camilleri) si riscontra che molti lavorati (tra cui in particolar modo autonomi, operai e personale sanitario) pur avendo patologie correlabili al lavoro svolto non hanno mai fatto domanda e denuncia di Malattia Professionale non vedendosi quindi riconosciuti i diritti spettanti dall’assicurazione Inail quali il conseguente indennizzo economico oltre all’erogazione delle necessarie cure mediche riabilitative.

E allora bene ribadire e informare tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti, assicurati obbligatoriamente all’Inail che sono tutelati non solo se subiscono un infortunio sul lavoro, ma anche se contraggono una malattia a causa e nell’esercizio del lavoro svolto o dei materiali utilizzati.

 Rientrano ad esempio nell’elenco delle malattie professionali in agricoltura: le malattie causate da esposizioni a sostanze dannose, quelle causate da radiazioni solari, per le lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto; la sordità da rumore; l’ernia discale lombare causata da lavorazioni svolte con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero; malattie da sovraccarico degli arti superiori, tendiniti e sindrome del tunnel carpale, alcuni tumori, ecc.

Per maggiori informazioni o per fissare un appuntamento con l’operatore più vicino è possibile contattare l’Ufficio Provinciale Epaca al numero 0831430232 oppure visitare il sito internet www.epaca.it.

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, APERTE PROCEDURE LAVORI PER METTERE IN FUNZIONE DIGA PAPPADAI; 20MLN MC PER SISTEMA IRRIGAZIONE SALENTO

 Aperte le procedure di affidamento dei lavori dell’invaso Pappadai per dare vita anche al sistema di “Irrigazione Salento”, con il quale si potrà dare avvio all’irrigazione di circa 9mila ettari di terreno. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’avvio di InnovaPuglia SPA delle procedure per l’affidamento dei lavori di ottimizzazione e recupero funzionale delle opere, degli impianti e delle apparecchiature dell’Invaso Pappadai, una delle più note incompiute della Puglia, un’opera iniziata 30 anni fa e mai finita.

La ottimizzazione ed il recupero funzionale delle opere dell’Invaso Pappadai – spiega Coldiretti Puglia -  consentirà, durante il periodo invernale, di accumulare una riserva idrica nell’invaso di circa mc. 19.900.000, ma ci sarà anche il recupero funzionale delle opere ed impianti facenti parte del sistema Irrigazione Salento con interventi sui nodi e sulla condotta che partendo dall’invaso Pappadai giunge alla Vasca di Sava, dove con la chiusura della condotta che servirà le aree irrigue del Sistema Irrigazione Salento, si consentirà l’accumulo della risorsa idrica dell’invaso Pappadai.

La Diga del Pappadai è entrata nell’agenda di Governo e della Regione Puglia delle opere pubbliche da attenzionare, dopo il sopralluogo organizzato da Coldiretti Puglia con il sottosegretario di Stato all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra sulla diga che avrebbe dovuto portare l’acqua nelle campagne tarantine e salentine, opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997 in pietrame con manto, con una quota di massimo invaso di 108,5 metri sul livello del mare, mai utilizzata e di fatto abbandonata – aggiunge Coldiretti Puglia – che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti.

La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di ac qua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

Nella tarda mattinata dell’1 marzo, i Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Salentino hanno arrestato in flagranza di reato un 22enne del luogo per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare, dopo che era stato fermato alla guida della sua autovettura, il giovane, da subito, ha manifestato insofferenza al controllo, assumendo un atteggiamento particolarmente nervoso che ha insospettito i Carabinieri i quali, pertanto, hanno ritenuto opportuno approfondire, eseguendo una perquisizione veicolare e domiciliare.

Infatti, nel corso delle operazioni di perquisizione, è emerso che il giovane aveva occultato all’interno della camera da letto dell’abitazione:

-         2 panetti di hashish del peso rispettivamente di grammi 100 e 30;

-         6,8 grammi di hashish suddivisi in 3 dosi;

-         un involucro contenente grammi 20 di cocaina;

-         5,5 grammi di cocaina suddivisa in 11 dosi;

-         un bilancino di precisione;

-         materiale per il confezionamento.

Complessivamente sono stati rinvenuti e sequestrati:

-       136,8 grammi di hashish;

-       25,5 grammi di cocaina.

In considerazione del quantitativo e delle diverse tipologie di sostanze stupefacenti rinvenute nella disponibilità del giovane, tenuto conto, tra l’altro, del possesso di un bilancino di precisone perfettamente funzionante e di materiale per il confezionamento, è apparso evidente che le stesse fossero destinate allo spaccio.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato posto in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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