Redazione

Continua l’attività della Polizia di Stato con controlli sempre più incisivi a tutela della collettività e l’emissione di nuovi provvedimenti di prevenzione del Questore di Brindisi, Annino Gargano a carico dei responsabili di comportamenti illeciti nel territorio della provincia.

Nello specifico, sono stati notificati diversi avvisi orali nei confronti di individui la cui biografia criminale, valutata dalla Divisione di Polizia Anticrimine, presentava elementi idonei ad evidenziarne la relativa pericolosità sociale e tali che, oltre alla denuncia all’A.G. competente, si è ritenuto opportuno emettere la misura di prevenzione, ammonendoli a modificare le proprie condotte e cambiare stile di vita.
Sono stati anche notificati alcuni fogli di via con divieto di ritorno nel territorio provinciale a cittadini provenienti da territori limitrofi sorpresi a commettere reati.
Un residente nella provincia di Taranto è stato raggiunto da un DASPO per essersi reso responsabile dell’accensione di una torcia a mano per poi lanciarlo tra le gradinate e la rete di recinzione che delimitava il settore ospite ed il campo di gioco, durante durante l’incontro di calcio disputatosi lo scorso ottobre tra le compagini dell’Ostuni calcio e del Massafra, incurante del rischio cui esponeva la propria e l’altrui incolumità, attesa la vicinanza di altri numerosi tifosi, tra cui anche minori.
Infine, l’azione di prevenzione della Polizia di Stato risulta ulteriormente rafforzata dal recente accoglimento da parte del Tribunale di Lecce della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. proposta dal Questore di Brindisi nei confronti di un noto pregiudicato carovignese con precedenti per vari reati.

Il Comitato Graduatoria Polizia Locale di Brindisi costituitosi presso il Sindacato Cobas esprime amarezza per le vicissitudini avvenute nell’ultimo anno.
Ebbene sì, è passato un anno dal termine del concorso e le aspettative per gratificare l’impegno ed i sacrifici dei partecipanti sembrano essersi perse.
Abbiamo più volte chiesto un incontro formale con il Sindaco o un suo delegato, ad oggi non concesso.
Non riusciamo a comprendere tanta superficialità verso una categoria quasi al collasso per la mancanza di personale, nonostante alcuni emendamenti presentati in consiglio comunale indicavano soluzioni economiche e finanziarie positive per le nuove assunzioni.
La cosa più incomprensibile è la mancanza di volontà nel cedere la graduatoria ad altri enti, che permetterebbe di far scorrere la graduatoria e soprattutto garantire stabilità a tanti giovani volenterosi ed amanti di questo lavoro.
Considerata la situazione attuale, svariati comuni in provincia di Brindisi e Lecce sotto organico ed impossibilitati a bandire nuovi concorsi, accederanno sicuramente a graduatorie fuori provincia, nonostante la nostra lunga graduatoria ancora ferma.
Per questo chiediamo un incontro formale con l’amministrazione ed in particolar modo con il Sindaco per avere risposte certe sul nostro futuro.
Chiediamo quindi informazioni sulle possibili assunzioni nella Polizia Locale di Brindisi, l' apertura della graduatoria per cessioni ad enti che ne faranno richiesta e proroga della stessa di almeno un anno (quello perso) oltre la naturale scadenza, come da bando.
Il Comitato Graduatoria Polizia Locale Brindisi

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Deficit aeroporto del Salento. Pagliaro: “Oggi in Commissione trasporti audizione deludente: poche risposte e troppo fumo”.


Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani:

“Poche risposte e troppo fumo, alle nostre domande sulle tante criticità dell’Aeroporto del Salento. Tirando le somme dell’audizione in Commissione Trasporti del Consiglio regionale, richiesta insieme ad otto colleghi di centrodestra delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, e tenuta finalmente oggi dopo alcuni rinvii, non possiamo certo dirci soddisfatti. Dal presidente Vasile e dai dirigenti di Aeroporti di Puglia, Summa e Catamarò, abbiamo avuto soltanto una buona notizia: la riqualificazione della pista principale, a cui mancherebbe solo il collaudo, e la realizzazione di un piazzale di 17mila metri quadrati per gli aeromobili, condizione imprescindibile per incrementare i voli.
Quanto invece alla sopraelevazione del parcheggio per le auto, insufficiente al punto da obbligare alla sosta selvaggia attorno all’aerostazione di Brindisi, c’è da attendere la pubblicazione del bando di gara, annunciata a breve ma senza tempi certi.
In audizione è intervenuto anche il responsabile International & Industry Affairs di ITA Airways, Giorgio Garbeglio, al quale abbiamo chiesto conferma dell’imminente soppressione del volo Brindisi-Milano Linate delle 6.10, il primo del mattino. Anche qui, giri di parole per ribadire l’interesse della compagnia di bandiera verso lo scalo salentino e dall’altra parte la necessità di mantenere la sostenibilità economica. In sostanza, nessuna garanzia che il volo verrà conservato, se non la fumosa risposta che si deciderà nel giro delle prossime settimane. 
Con l’assessora ai trasporti Maurodinoia siamo tornati ad insistere sul tasto dei collegamenti via bus tra aeroporto e Lecce e Taranto. In particolare, abbiamo ribadito la necessità di ripristinare la prima corsa dell’alba, soppressa circa un anno fa per carenza di utenza, per consentire ai viaggiatori di arrivare in tempo utile per poter prendere i primi voli del mattino. A marzo dell’anno scorso avevamo avuto un incontro con la stessa assessora, il presidente del consorzio Cotrap Vinella e il presidente Vasile, al termine del quale si erano impegnati a valutare una rimodulazione del servizio, ij risposta alla nostra richiesta di anticipare la prima corsa alle 4.15 del mattino. Nulla è stato fatto in questi dieci mesi, ed anche oggi l’assessora ha rinnovato questa disponibilità in Commissione Trasporti, ma senza dare tempi certi.
Nessuna risposta, poi, sulle nostre richieste precise in merito alla disparità di voli nazionali ed internazionali fra gli scali di Bari e Brindisi, documentata nel dossier che abbiamo presentato, da cui emerge – ad esempio – che nella giornata di lunedì 15 gennaio scorso c’erano 41 voli in partenza da Bari, di cui 16 per destinazioni internazionali, a fronte dei 18 da Brindisi, di cui solo due internazionali. Per non dire della differenza di prezzo: da una ricerca di voli comparata Bari-Brindisi per il prossimo venerdì 19 gennaio, emerge un gap impressionante. Parliamo di 312 € in più per il Brindisi-Milano ITA rispetto al Bari-Milano ITA con partenza alle 6.10 e ritorno alle 22.05; parliamo di una differenza che va dai 36 ai 107 euro in più per i voli di andata e ritorno per Roma di ITA. È chiaro che si tratta di differenze che penalizzano lo scalo salentino in maniera pesantissima, se poi ci dobbiamo aggiungere il costo (e i disagi) del trasferimento all’aeroporto alle località di destinazione. 
Ma non finisce qui. Scena muta, da parte dei vertici di Aeroporti di Puglia in audizione, sulle politiche che intende mettere in campo per portare i turisti nel Salento attraverso l’aeroporto di Brindisi, che in estate diventa invece un comodo ponte verso località turistiche concorrenti. E nessuna risposta neppure su interventi per colmare la carenza di servizi dell’aerostazione: desk di accettazione, aree di sosta e servizi igienici insufficienti, assenza di finger di collegamento con la pista (che costringe a raggiungere gli aerei in decollo sotto le intemperie).
Ci è stata riproposta la tiritera della rete aeroportuale regionale. La verità è che la sigla AdP si legga Aeroporti di Puglia ma significa Aeroporto di Bari, perché è su quello che si concentra la maggior parte delle risorse e degli sforzi di sviluppo. Lo scalo di Brindisi, invece, cresce nonostante il ruolo marginale a cui è relegato, in forza del grande potenziale della terra salentina, che però viene mortificato. Ma su questa battaglia continueremo ad insistere, perché ci vengano garantiti servizi aeroportuali capillari ed efficienti, degni del Salento”. 

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Trasporto aereo e criticità, le audizioni nella V Commissione del presidente Campo

I voli giornalieri Brindisi-Roma dall’ aeroporto del Salento e il deficit degli stessi, sono stato oggetto dell’audizione richiesta dal consigliere Paolo Pagliaro ed altri esponenti del Consiglio regionale, nella V Commissione del presidnete Paolo Campo.
Sono stati ascoltati il presidente Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, dirigenti ITA Airways e l’assessora alla mobilità, Anita Maurodinoia.
Il presidente Pagliaro (il primo di nove richiedenti le audizioni), ha espresso tutte le sue perplessità sulle scelte di AdP e della compagnia ITA, “che impattano negativamente sul Salento”. 
Quali sono i piani per i collegamento dell’aeroporto del Salento che ha una centralità e un bacino di utenza importanti, tenendo anche conto importante dei flussi turistici? Questo il primo quesito che Pagliaro ha posto in audizione, esprimendo anche le perplessità sui costi talvolta proibitivi da Brindisi soprattutto se rapportati ai voli da Bari per Roma e Milano e viceversa.
A seguire, la mancanza di parcheggi adeguati per le navette, scarsi collegamenti con le linee ferroviarie, insomma una situazione di disparità che non pone il Salento al centro degli obiettivi della società AdP, secondo il consigliere Pagliaro.
Ma le perplessità riguardano anche i consiglieri Romito, Scalera, Caroli, Leoci, ciascuno con le criticità relative al proprio territorio. Infatti anche Bari, secondo Romito, non se la passa benissimo: “se Atene piange, Sparta non ride” – ha detto.
Da parte di Aeroporti di Puglia arrivano le rassicurazioni sulla chiusura dei lavori previsti per Brindisi: nuovo sistema di controllo dei passeggeri e macchine di terza generazione per il controllo bagagli. Nuova sala vip, rifacimento della pista principale e avvio dei lavori per la pista secondaria che permetterà di atterrare a Brindisi quando le condizioni meteo sono particolari, con un impatto rilevante per la sicurezza sia degli aeromobili e dei passeggeri.
Per quanto riguarda il prossimo G7, le previsioni garantiscono con senso di responsabilità la gestione dell’evento. Questa la risposta fornita al consigliere Amati.
Per l’assessora Maurodinoia i collegamenti dalla stazione all’aeroporto di Brindisi rispondono alle esigenze espresse dal territorio con una offerta abbastanza corposa, ma tutto può essere ridiscusso valutando le reali necessità dell’utenza.
ITA ha spiegato che è stato avviato un dialogo con Aeroporti di Puglia per rafforzare il prodotto e fornire sempre più soluzioni vicine alle esigenze del territorio


 

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La situazione legata al servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani nella città di Brindisi peggiora di giorno in giorno. I limiti evidenziati nelle scorse settimane si aggravano con il passare del tempo e non si intravede alcuna ipotesi di miglioramento.
 
In ogni angolo della città si continua ad effettuare la trasferenza dei rifiuti, con una dispersione di percolato su strade che poi vengono percorse da pedoni.
 
Il tutto avviene senza nessun tipo di controllo da parte dell’Amministrazione Comunale. A tutto questo si aggiungono le carenze dei centri di raccolta dove i cittadini sono costretti a sopportare attese infinite per ritirare i sacchetti, visto che gli addetti devono consultare elenchi cartacei!!
 
In ultimo, ma non certo per importanza, la sicurezza che deve essere garantita ai lavoratori che invece sono costretti a lavorare su mezzi obsoleti e con pneumatici consumati. Anche in questo caso non ci sono controlli.
 pneumatico_consumato.JPG
Si aspetta che si verifichi una tragedia prima di intervenire?
 
Lino Luperti – consigliere comunale

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Negli ultimi 4 anni hanno chiuso i battenti in Puglia 333 stalle, a causa dell’effetto combinato dei cambiamenti climatici e dell’aumento vertiginoso dei costi di produzione e gestione, dei bassi prezzi pagati agli allevatori e dell’assedio degli animali selvatici. E’ quanto emerge dal rapporto “La Fattoria Puglia a rischio crack” diffuso dalla Coldiretti Puglia, in occasione di Sant’Antonio Abate, il Patrono degli animali, sulla base di dati dell’Anagrafe nazionale zootecnica in occasione di Sant’Antonio Abate, il Patrono degli animali, con il presidente della Coldiretti di Bari, Mirko Raguso, il presidente Saverio Losavio e i consiglieri di Putignano, il Sindaco di Putignano Luciana Laera ed il presidente della Fondazione Carnevale di Putignano, Carmela Curci che insieme hanno rievocato anche il tradizionale passaggio di consegne con cui si apre ufficialmente il Carnevale di Putignano.

Agonia lenta e al momento introvertibile per il settore lattiero, con le stalle da latte in Puglia passate da 2.311 a dicembre 2019 alle 1.978 a giugno 2023, una perdita incolmabile causata dall’aumento dei costi di produzione e gestione, a cui non corrisponde più una equa remunerazione del prezzo del latte alla stalla, che non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori, per cui anche l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia aveva annunciato controlli stringenti lungo la filiera lattiero – casearia, un pugno duro necessario a mettere freno allo scenario critico sul prezzo del latte che si è nuovamente venuto a creare in Puglia, mentre il prezzo del latte spot, normalmente un acquisto momentaneo per sopperire alla mancanza di latte.

Occorre fare ricorso al decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti, che prevede lo stop a 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento, non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili, al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti, ma anche che i prezzi riconosciuti agli agricoltori ed agli allevatori non siano inferiori ai costi di produzione.

Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e quasi 20 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – insiste Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.

Serve intervenire urgentemente per salvare la “Fattoria Puglia”, dove sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – incalza Coldiretti Puglia – appena 2mila stalle per la produzione di latte, decisivo  presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali a causa principalmente del prezzo del latte spesso non remunerativo, dovuto non solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle evidenti anomalie di mercato con i prezzi alla stalla che subiscono inaccettabili ‘fluttuazioni’ e agli alti costi di gestione degli allevamenti.

Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere – conclude Coldiretti Puglia – spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.

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Restyling quasi completato della stazione ferroviaria di Mesagne che è ritornata a risplendere e respirare i fasti di un tempo. Soddisfazione per i lavori eseguiti dalla società Rete ferroviaria italiana è stata espressa dal sindaco della città di Mesagne, Toni Matarrelli, e dalla presidentessa dell’Associazione italiana persone down, Stefania Calcagni, cui è stata affidata la gestione dell’immobile. Ancora poche settimane, dunque, e la struttura potrà essere operativa e fruita. “La stazione ferroviaria – ha spiegato Matarrelli - finalmente è libera dalle impalcature ed è stata rimessa a nuovo dalle Ferrovie dello Stato: è l’immagine simbolo di una stagione che si apre. Nei prossimi mesi, prenderanno il via tutti cantieri programmati e finanziati dal Pnrr, Mesagne si fa ancora più bella e funzionale”. A gestire la struttura sarà l’Aidp, che ha sede a Brindisi nell'ex ospedale Di Summa in cui dirige un centro diurno, che in questo modo ha l’occasione di potenziare l’offerta dei servizi nei confronti degli associati. L'obiettivo del progetto è di ricreare spazi domestici dove i ragazzi possano essere aiutati ad acquisire le autonomie personali che riguardano l'abitare.stazione_ferroviaria_in_ristrutturazione_gennaio_2024_2.jpg

Dell'autonomia nell'igiene personale alla preparazione di un pasto, dall’organizzazione alla sistemazione e pulizia degli spazi abitativi, dalla scoperta del territorio circostante all'organizzazione della spesa, fino alla capacità di dormire qualche notte, preferibilmente nei weekend, lontano da mamma e papà in compagnia degli amici. Il gruppo, infatti, sarà il vero motore che spinge i ragazzi ad affrontare le difficoltà dovute alla loro particolare condizione. Ma il progetto redatto per questa riqualificazione, oltre alla parte laboratoriale, prevede la creazione di un luogo dove i ragazzi possano organizzare in autonomia il loro tempo libero, per vedere insieme un film, mangiare una pizza, passare insieme le serate, avere un punto di partenza per organizzare uscite e attività in città. “Il progetto ha preso avvio nel 2020 nel pieno della pandemia, quando ci siamo resi conto che i ragazzi avevano bisogno di ampi spazi, sia fisici che di progettazione – ha spiegato la presidente provinciale di Aipd, Stefania Calcagni -. La stazione ferroviaria di Mesagne faceva al caso nostro poiché collocata in una zona strategica, in cui sono presenti molti servizi a noi necessari. Appena diventerà operativa nella struttura ci sarà lo sportello informativo a disposizione delle famiglie che hanno in casa persone down cui potranno rivolgersi per risolvere diverse problematiche legate alla disabilità. Infine, ci saranno anche alcuni laboratori di autonomia, fulcro della metodologia Aipd, con uno sguardo particolare rivolto a tutto ciò che concerne la vita indipendente”. Il progetto dell’Aipd è stato sposato anche dall’Ambito territoriale di zona Br4 il cui presidente, Antonio Calabrese, ha commentato: “E un sogno che si realizza, quando il pubblico e il privato si mettono insieme nel nome della solidarietà. Siamo certi che questo luogo sarà importante non solo per Mesagne, ma per l’intera provincia”.

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La Polizia di Stato, nel fine settimana appena trascorso, durante servizi straordinari di controllo del territorio per la prevenzione e repressione in particolare dei reati contro il patrimonio e lo spaccio diffuso di stupefacenti, disposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, nei territori di Ostuni e Mesagne, ha arrestato un trentaseienne barese in trasferta nella Città Bianca, già noto alle Forze dell’Ordine, e deferito in stato di libertà tre residenti di questa provincia.

In particolare, il personale del Commissariato di P.S. di Ostuni ha colto in flagranza l’autore del furto aggravato di un borsello ai danni di un autista della Società Trasporti Pugliesi (STP), mescolatosi tra i passeggeri sul bus. L’uomo, è risultato, altresì, evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando in un comune barese sempre per reati contro il patrimonio commessi due giorni prima. È stato quindi arrestato dal personale di quel Commissariato e, su disposizione del Pubblico Ministero, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere a Brindisi.    

Durante le attività di controllo, a seguito di perquisizione domiciliare, un mesagnese è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e un bilancino di precisione e pertanto deferito da personale del Commissariato di P.S. di Mesagne all’A.G. per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Altre due persone sono state denunciate, sempre dagli operatori della Squadra Volanti di quell’Ufficio, durante un posto di controllo sulla SS7 all’altezza dello svincolo di Mesagne Centro, a seguito del quale sono stati trovati in possesso di strumenti di effrazione (un coltello con lama modificata tipo “spadino” e un grimaldello occultato in una scarpa), potenzialmente utili a commettere reati di effrazione in abitazioni e veicoli, oltre al possesso di oggetti atti ad offendere. 

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Comincia a svelarsi il nuovo volto dell’ex Mercato Coperto.

In questi giorni gli operai stanno liberando l’edificio dall’impalcatura che ha avvolto la facciata negli ultimi mesi rendendo visibile il risultato del restauro. Si tratta di un intervento che ha richiesto il lavoro certosino di una squadra di professionisti che, in accordo con la Soprintendenza, dallo scorso marzo è intervenuta in particolare per salvaguardare e valorizzare gli elementi di pregio artistico. La nuova immagine dei prospetti si completerà con la rimozione e l’interramento a cura di Enel dei cavi che sono ancorati alla struttura che, oltre a pregiudicare l’armonia delle architetture, creano un vero e proprio disturbo visivo.

Questi lavori, che hanno richiesto un investimento di 800 mila euro da parte dell’Amministrazione Comunale, rientrano nel primo lotto di interventi che è in fase di conclusione e comprende il recupero delle facciate, il consolidamento di murature, solai e volte presenti nella struttura.

Quello che è in corso nell’ex Mercato Coperto – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – è il recupero di un pezzo di memoria collettiva. Un luogo del cuore per molti francavillesi che stiamo restituendo alla Città e che tornerà ad avere un ruolo di primo piano nella vita sociale, culturale ed economica.

Nelle prossime settimane, completati gli interventi del primo lotto, si passerà immediatamente alla seconda e ultima fase di lavoro che prevede il recupero dell’intera struttura con una inedita fusione tra antichità, rappresentata dall’area archeologica al centro dell’immobile, e contemporaneità, incarnata dal più moderno mercato che qui era ospitato.

Il progetto, finanziato con 3,3 milioni di euro con fondi del PNRR, trasformerà radicalmente il volto dell’ex mercato con la realizzazione di una piazza scoperta con al centro il frantoio ipogeo, un porticato da cui si potrà accedere nei diversi ambienti interni recuperati, ampi spazi comuni idonei ad ospitare eventi ed un auditorium attrezzato collocato nella parte nord dell’edificio. I locali perimetrali potranno accogliere attività commerciali, artigianali e di servizi che faranno rivivere lo spirito del mercato inteso non solo come luogo per l’acquisto, ma come centro della socialità.

Il recupero dell’ex Piazza Coperta – conclude l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma –consegnerà alla Città uno spazio condiviso, aperto e democratico che sarà accessibile a tutti. Un laboratorio permanente del nostro saper fare e un punto di incontro intergenerazionale al servizio della comunità.

Fasano, anche quest’anno il Comune aderisce a «M’Illumino di meno 2024».

 Venerdì 16 febbraio, Fasano rinnoverà la partecipazione alla campagna promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2 
 
 
 Per il terzo anno consecutivo il Comune di Fasano aderisce alla campagna «M’illumino di meno» promossa dalla trasmissione radiofonica «Caterpillar» di Rai Radio 2 che si celebrerà il prossimo venerdì 16 febbraio nell’ambito della «Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili». 
 
Spegnere, pedalare e rinverdire. Queste le tre colonne portanti della campagna che invita tutti i cittadini a mettere in pratica buone prassi nel segno della sostenibilità: silenzio energetico, piantumazione di nuovi alberi, rinuncia all’utilizzo dell’automobile per un giorno, prediligendo una camminata oppure la bicicletta.
 
«Anche quest’anno – spiega il primo cittadino Francesco Zaccaria - parteciperemo alla campagna spegnendo per un’ora simbolicamente la facciata di Palazzo di città. I temi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico sono per noi dei punti fermi dell’azione amministrativa. Aderiamo a M’illumino di meno con convinzione e invitando tutti i cittadini e le associazioni a fare lo stesso».
 
«In questi anni – spiega Oronzo Rubino, consigliere comunale delegato alle Comunità Energetiche - stiamo sperimentando una serie di piccole iniziative che partono dalle scuole e dalle associazioni di Fasano, invitando i partecipanti a riflettere sul tema della sostenibilità, imparando così a cambiare i nostri stili di vita. Anche quest’anno rinnoviamo l’invito a prendersi 5 minuti per compiere nella giornata del 16 febbraio un piccolo gesto che possa diventare una buona abitudine personale o collettiva per il futuro»
 
Entro il 10 febbraio, compilando l’apposito form della campagna al seguente link: undefined sarà possibile comunicare al Comune di Fasano l’iniziativa che si intende organizzare e promuovere nella giornata del 16 febbraio. 
Gli eventi promossi sul territorio saranno poi raccolti in un unico grande racconto finale.
 

S. ANTONIO: COLDIRETTI PUGLIA, E’ BOOM IN PUGLIA DI ANIMALI DOMESTICI; SONO 700MILA.

E’ boom in Puglia degli animali da affezione, soprattutto cani e gatti per un totale di 700.856 esemplari, ma la Puglia è anche una delle regioni più colpite dal fenomeno grave e triste dell’abbandono degli animali con un aumento del 20% nell’estate 2023. E’ quando emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sui dati della banda dati dell’Anagrafe Animali d'Affezione del Ministero della Salute, che conta in Puglia 626.204 cani, 74.627 gatti e 25 furetti, in occasione della tradizionale benedizione di SantAntonio Abate, il Patrono degli animali che il 17 gennaio vede il ripetersi del rito della benedizione della variegata moltitudine di esemplari presenti nelle case, nelle stalle, negli ovili e nei pollai come a Putignano nella Masseria Foggiagrande, con gli animali della Fattoria Puglia che popolano le campagne e le stalle.

Oltre una famiglia pugliese su tre (40%) ospita animali da compagnia, dato superiore a quello nazionale che si ferma al 33%, con il 62% di chi ospita animali domestici che spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro – evidenzia Coldiretti – e solo il 19% meno di 30 euro mensili, mentre il 15% di chi ha un animale gli dedica un budget che va dai 100 ai più di 300 euro al mese, secondo l’Eurispes. Ma c’è anche un 4% che sborsa più di 300 euro, una percentuale praticamente triplicata rispetto all’anno precedente.

Sull’amore dei pugliesi per cani e gatti pesa però anche il business criminale legato al mercato nero che, fra allevamenti clandestini in Italia e arrivi illegali dall’estero, coinvolge oltre 400mila cuccioli per un giro d’affari da 300 milioni di euro all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Osservatorio Agromafie. I trafficanti documentazione contraffatta che attesta la falsa origine italiana degli animali e riporta trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti, con i cuccioli il più delle volte trasportati nascosti e pressati dentro contenitori, doppi fondi ed altri ambienti chiusi, stipati in furgoni e camion che percorrono lunghi tragitti.

Ad esserne colpiti – continua Coldiretti – sono, oltre che gli allevatori ed i rivenditori onesti, in primo luogo gli animali stessi, vittime quasi sempre di maltrattamenti ed abusi. Quello dei cuccioli clandestini – conclude la Coldiretti – è un commercio che talvolta si realizza anche con la complicità di chi ricicla nel mercato legale animali di provenienza illegale.