Redazione

 Nell’ ambito dei controlli pianificati per la salvaguardia dei parchi naturali e delle aree a tutela paesaggistica, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Ostuni, sono intervenuti, dopo opportuni e rapidi accertamenti, a bloccare i lavori di edificazione di un immobile in contrada “Difesa di Malta”, in agro di Ostuni ed a poca distanza dal litorale, all’ interno del “Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo”.

     Dal controllo dei Militari, infatti, è risultato che i lavori erano giustificati solo dal titolo edilizio, senza che via fosse stata richiesto “nulla-osta” all’ Ente di gestione del Parco, né tantomeno l’ autorizzazione paesaggistica, essendo il luogo ricompreso in area sottoposta a vincolo ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.

      A questo punto, i Carabinieri Forestali hanno proceduto immediatamente a sottoporre a sequestro la costruzione, ancora in stato di rustico, della superficie di 35 metri quadri, con struttura in mattoni di cemento vibro-compresso, con l’ antistante piazzale, anch’ esso di circa 35 metri quadri di superficie.

       Contestualmente, il proprietario di terreno ed immobile è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Brindisi. Gli sono stati contestati i reati di cui

all’ art. 44, comma 1, lett. b) del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’ Edilizia ed Urbanistica) e dell’ art. 181, commi 1 e 1-bis, lettera a) del Decreto Legislativo 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), per intervento edilizio privo di specifica autorizzazione abilitativo in zona tutelata, nonchè all’ art. 30, comma 1 della Legge 394/1991 (Legge-quadro sulle aree naturali protette) per assenza di “nulla-osta” nel territorio di un parco naturale.

        Si evidenzia che, essendo il procedimento penale ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone segnalate sono da ritenersi sottoposte alle indagini stesse e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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ASL di Brindisi, Caroli: “Il dg De Nuccio alla raccolta fondi per lo IEO di Milano. Il privato che piace a fasi alterne”

Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale e coordinatore provinciale BR di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli

“A questo punto devo rivedere quella che era diventata una mia convinzione: non è vero che la direzione della ASL BR ha deciso di far fuori il privato dalla gestione della sanità brindisina. Il trattamento è solo riservato alla Fondazione San Raffaele che ha gestito per oltre 20 anni il Centro di Riabilitazione di Ceglie, ora al centro di una internalizzazione, che a mio avviso non sarà assolutamente indolore, nonostante l’ottimismo da parte delle organizzazioni sindacali.

Per altre strutture al Dg Maurizio De Nuccio, infatti, il privato piace eccome! Quindi nell’attesa che venga in Commissione Sanità a fornire chiarimenti sull’affidamento della gestione dell’hospice di Mesagne a una cooperativa abruzzese, ci viene segnalata la sua presenza a un convegno organizzato da ‘Insieme contro il cancro’, per il prossimo 24 novembre, non nel Brindisino ma addirittura nel Leccese, a Salice Salentino, su ‘Oncologia integrata: approcci multidisciplinari’. Un convegno che vedrà la partecipazione dell’illustre prof. Paolo Veronesi, direttore di Senologia dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano e presidente della Fondazione Veronesi.

Nell’invito che in questi giorni sta raggiungendo il mondo sanitario e non si legge in calce: <Per l’occasione è prevista una raccolta fondi da devolvere alla Fondazione Veronesi, quale supporto alla ricerca scientifica…>. E ci chiediamo: ma perché un Dg di una ASL deve partecipare e portare i saluti a un evento organizzato per finanziare la ricerca di un privato? Per altro un privato punto di riferimento di tanti pugliesi che lo preferiscono alla Sanità offerta proprio da De Nuzzo e dall’assessore alla Sanità Emiliano? Sa De Nuzzo che in Puglia vi sono altri Istituti pubblici che fanno ricerca, come l’Oncologico di Bari e il De Bellis di Castellana Grotte che hanno sicuramente meno risorse per la ricerca rispetto allo IEO e, magari, avrebbero più bisogno di un sostegno economico?”.

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Festa grande a Lecce grazie al 10eLotto. Nel concorso di sabato 19 ottobre, come riporta Agipronews, vinti 15mila euro in seguito a un “7 Doppio Oro” in un'estrazione frequente. Da segnalare anche una vincita da 10mila euro a Bari. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 13,3 milioni di euro, per un totale di oltre 3 miliardi da inizio anno.

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Trasferta vietata per i tifosi del Brindisi FC allo stadio comunale “Giuseppe Domenico Cursi” di Martina Franca. Il Prefetto della Provincia di Taranto, a seguito della proposta del Questore di Taranto all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e delle conseguenti valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha disposto in via ufficiale il divieto di vendita dei tagliandi della partita Martina Calcio 1947 - Brindisi FC di mercoledì 23 ottobre (ore 15.00) ai residenti a Brindisi e provincia.

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– Salvare un oliveto salva la vita: nella ricorrenza del 30° anniversario dalla sua fondazione, l’Associazione Città dell’Olio ha pensato di dedicare l’edizione 2024 della Camminata tra gli olivi al tema dell’abbandono dell’olivicoltura tradizionale e storica.

Per questo, il Comune di Fasano, assessorato alle Attività Produttive, in collaborazione con la cooperativa Serapia, ha pensato di proporre, per domenica 27 ottobre, una passeggiata che condurrà i partecipanti a conoscere una lama costellata dalla presenza di meravigliosi alberi monumentali di Ogliarola salentina, alcuni dei quali oggetto di reinnesto per cercare di salvaguardarli dal disseccamento causato in primis dalla Xylella Fastidiosa.

Accompagnati dalle guide della cooperativa Serapia, Marialucrezia Colucci e Francesco Angiulli, si partirà dalla Stazione ferroviaria di Fasano ed in particolar modo dalla piazza antistante la stessa, ultimamente oggetto di una pregevole riqualificazione, intitolata a Oronzo Guarini, storico imprenditore dell’olio della prima metà del secolo scorso. Qui primeggia Palazzo Guarini, già Colucci: un gioiello architettonico la cui storia è legata a doppio filo proprio con gli antichi commerci di olio attraverso la linea ferrata.

Passeggiando lungo la nuova pista ciclabile, si raggiungerà la lama su citata per lasciarsi affascinare da quanto Cosimo Mizzi, attuale proprietario, ha sapientemente realizzato per la sua migliore valorizzazione, assieme ad un altro suo progetto imprenditoriale, Borgo Tufaia, antico casolare recentemente restaurato per una fruizione turistica di pregio. Sarà qui che, all’ombra di olivi secolari, si procederà alla degustazione guidata di tre olii differenti, apprezzandone le caratteristiche organolettiche e salutistiche. La passeggiata si concluderà, godendo della luce del tramonto, con pane, pomodoro Regina a filo, e olio evo.

 

Iniziativa gratuita. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria.

Si consiglia di parcheggiare presso Viale Ponte di Cesare oppure presso Largo Oronzo Guarini

Appuntamento ore 14:45 in Largo Oronzo Guarini

Prenotazione obbligatoria: Infopoint Fasano, piazza Ciaia c/o Torre dell’Orologio, tel 080 4394182, tutti i giorni ore 10-13; 17- 20; domenica ore 10-13.

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 Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Francavilla Fontana (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica tra il 23 e 24 ottobre 2024 nell’abitato del Comune di Francavilla Fontana (BR). La sospensione avrà la durata di 7 ore, a partire dalle ore 22:00 del 23 ottobre 2024 con ripristino alle ore 5:00 del giorno successivo.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter myaqpaggiorna.

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L’accelerazione impressa al processo di decarbonizzazione rischia di determinare notevoli danni all’economia del territorio della provincia di Brindisi. La centrale Enel di Cerano è ormai sostanzialmente ferma da mesi e da un momento all’altro potrebbe giungere la notizia riguardante la decisione della società elettrica di chiudere definitivamente i battenti.
Tutto questo non avrebbe determinato conseguenze drammatiche per lavoratori ed imprese se si fosse realizzata per tempo la fase di transizione con il conseguente processo di riconversione industriale.
Tutto questo, come è noto, non è avvenuto ed oggi siamo tutti impegnati a recuperare il tempo perso profondendo il massimo sforzo nell’ambito dell’attività del “tavolo” convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. E’ evidente, infatti, che un intervento del Governo sarà necessario per assicurare al territorio brindisino risorse da erogare a chi avrà realmente intenzione di fare impresa, assicurando ritorni occupazionali e per le imprese del territorio.
La Provincia di Brindisi è impegnata in questa direzione e profonderà ogni sforzo possibile perché non si perda un solo minuto sul futuro di tutti coloro che in queste settimane vivono il dramma dell’incertezza occupazionale.
 
Antonio Matarrelli – Presidente Provincia di Brindisi
Lino Luperti – Consigliere provinciale con delega a rappresentare l’Ente nel tavolo ministeriale
 

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L’accelerazione impressa al processo di decarbonizzazione rischia di determinare notevoli danni all’economia del territorio della provincia di Brindisi. La centrale Enel di Cerano è ormai sostanzialmente ferma da mesi e da un momento all’altro potrebbe giungere la notizia riguardante la decisione della società elettrica di chiudere definitivamente i battenti.
Tutto questo non avrebbe determinato conseguenze drammatiche per lavoratori ed imprese se si fosse realizzata per tempo la fase di transizione con il conseguente processo di riconversione industriale.
Tutto questo, come è noto, non è avvenuto ed oggi siamo tutti impegnati a recuperare il tempo perso profondendo il massimo sforzo nell’ambito dell’attività del “tavolo” convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. E’ evidente, infatti, che un intervento del Governo sarà necessario per assicurare al territorio brindisino risorse da erogare a chi avrà realmente intenzione di fare impresa, assicurando ritorni occupazionali e per le imprese del territorio.
La Provincia di Brindisi è impegnata in questa direzione e profonderà ogni sforzo possibile perché non si perda un solo minuto sul futuro di tutti coloro che in queste settimane vivono il dramma dell’incertezza occupazionale.
 
Antonio Matarrelli – Presidente Provincia di Brindisi
Lino Luperti – Consigliere provinciale con delega a rappresentare l’Ente nel tavolo ministeriale
 

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Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

 La Polizia di Stato di Brindisi, la sera del 18 ottobre, ha tratto in arresto un brindisino di 54 anni poiché colto nella flagranza differita del reato di atti persecutori ai danni della ex compagna.

Nei mesi scorsi la donna aveva già sporto una denuncia ai danni dell’ex compagno che, non essendosi mai rassegnato alla fine della loro relazione sentimentale, aveva iniziato a mettere in atto numerosi comportamenti persecutori ai danni della donna.

All’esito di rapide indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi lo scorso 16 ottobre l’uomo era stato già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, come disposto dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Nonostante il provvedimento cautelare, la mattinata del 18 ottobre l’uomo si è recato presso la ditta di proprietà della donna, indirizzando verso la stessa numerosi epiteti ingiuriosi per poi dileguarsi e fare perdere le proprie tracce. L’intervento immediato dei poliziotti ha permesso di individuare l’uomo e cristallizzare le sue responsabilità. In tal senso ruolo fondamentale hanno avuto le dichiarazioni della vittima, nonché alcuni file audio dalla stessa registrati e le immagini degli impianti di video sorveglianza, posti nelle immediate vicinanze del luogo teatro degli eventi. Alla luce degli elementi raccolti, grazie alla recente normativa che ha introdotto la possibilità di trarre in arresto in flagranza differita i presunti stalker, l’uomo è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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Sta pagando a caro prezzo gli effetti della Xylella il settore florovivaistico in Puglia che perde in volume il 15%  della produzione nel decennio 2014-2023, con le restrizioni in termini di movimentazione, export e produzione stessa, con la lista delle piante ospiti che continua ad allungarsi, mettendo a repentaglio il lavoro di serre e vivai. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, sulla base del rapporto 2024 dell’ISMEA sul florovivaismo Made in Italy, con il settore che in Puglia rappresenta il 3% della produzione agricola, ma sta perdendo terreno, pur bancando quasi 200 milioni di euro di produzione l’anno, oltre il 5% della produzione florovivaistica nazionale e l’8% di quella vivaistica del Paese, grazie al grande dinamismo delle aziende florovivaistiche pugliesi.

Intanto, continua ad allungarsi l’elenco delle specie di piante che hanno l’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante, ma grazie al pressing di Coldiretti che ha sin da subito evidenziato le criticità per gli operatori, l’applicazione è stata fissata dal 1° luglio 2025 per le specie Lavandula angustifolia, Lavandula x intermedia, Lavandula latifolia, Lavandula stoechas e Salvia rosmarinus.

E’ una ulteriore tegola per l’agricoltura e per il settore florovivaistico, ma anche per gli uffici fitosanitari sul territorio – aggiunge Coldiretti Puglia – un mix esplosivo che mette a rischio la ripartenza nelle aree colpite dalla Xylella e la tenuta stessa sui mercati interni e sull’export florovivaistico pugliese che rappresenta un elemento di punta del Made in Italy.

Gravi i danni d’immagine e sull’export di prodotti florovivaistici causati dalla Xylella fastidiosa, spesso usata come scusa per bloccare ingiustificatamente fiori e piante in vaso Made in Italy – insiste Coldiretti Puglia - con la Direzione Generale della Salute dell’Unione Europea che aveva già messo in mora il governo britannico dopo l’annuncio di nuovi requisiti applicati ai Paesi in cui è nota la presenza della Xylella, con l’obbligo di parametri più rigorosi per l'importazione di olivo, mandorlo, lavanda, rosmarino ed oleandro da paesi in cui è nota la presenza di Xylella, oltre a rigide condizioni per le importazioni, comprese le ispezioni del luogo di produzione e dell'area circostante, i test, le ispezioni pre-esportazione e un periodo di quarantena di un anno prima dell'importazione.

Le esportazioni di prodotti pugliesi sono colpite spesso – sottolinea la Coldiretti regionali – da blocchi e misure restrittive giustificati ufficialmente dal rischio della diffusione di malattie e parassiti delle piante ma che non trovano spesso riscontro nella realtà e coprono invece politiche protezionistiche.  Una vera e propria guerra commerciale sommersa che – precisa la Coldiretti – nasconde spesso la volontà di difendere degli interessi locali per aggirare anche accordi internazionali sul libero scambio, a cui non corrispondono le stesse regole e le stesse restrizioni in termini di importazione. Un esempio per tutti è quello dell’import dall’estero di agrumi con foglia senza che siano accompagnati da regolare passaporto verde, che hanno causato la rapida diffusione di patologie che hanno attaccato il patrimonio arboreo e produttivo made in Italy. Ciò espone il nostro territorio agli attacchi da parte di virus alieni e insetti alieni che decimano le produzioni e spesso fanno morire addirittura le piante, come le caso della Xylella.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti Puglia – anche con l’avvio di una apposita task force.

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