Redazione
I Finanzieri sequestrano 500 falsi articoli di noti marchi
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Brindisi ha svolto, nell’ambito di mirati controlli ed a seguito di preliminare analisi info-investigativa, nel comune di Latiano, attività in materia di tutela dei diritti della proprietà industriale e contrasto alla contraffazione.
Il blitz, eseguito dalle unità specializzate “Baschi Verdi” della Compagnia Pronto Impiego di Brindisi, rientra in un più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzato all’intensificazione del controllo economico del territorio, a tutela degli operatori commerciali che esercitano l’attività nel rispetto delle regole di mercato.
All’esito delle attività, i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 500 articoli, tra capi di abbigliamento, scarpe e accessori, riportanti marchi riconducibili a noti brand nazionali ed internazionali che risulterebbero contraffatti (Louis Vuitton, Gucci, Saint Laurent, Christian Dior, Nike, Stone Island, The North Face, Moncler ed altri).
I citati articoli riproducevano fedelmente le caratteristiche tipiche dei marchi suindicati, traendo in tal modo in inganno i potenziali acquirenti.
Un soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi, in relazione alle ipotesi di reato di commercializzazione di prodotti contraffatti e ricettazione.
La responsabilità penale del soggetto coinvolto, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato e la libera concorrenza, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, oltre a rappresentare un potenziale pericolo per la salute del consumatore finale, che acquisterebbe articoli che sfuggono alle standardizzate filiere di produzione.
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Carovigno ospita l'incontro "Che cos'è l'autismo?" per sensibilizzare e supportare le famiglie
Si è svolto presso l'Aula Consiliare del Comune di Carovigno l'incontro informativo dal titolo "Che cos'è l'autismo?", organizzato dalla cooperativa sociale Educa. L'evento ha visto una significativa partecipazione di genitori, educatori, insegnanti, professionisti sanitari e cittadini interessati, con l'obiettivo di fornire strumenti utili per comprendere meglio il disturbo dello spettro autistico e promuovere una maggiore consapevolezza sul tema.
Le relatrici principali dell'incontro sono state la Dott.ssa Mariangela Acquaviva, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, nonché analista del comportamento certificata BCBA e IACABAI, e la Dott.ssa Concetta Marco, psicologa clinica e analista del comportamento. Le due esperte hanno illustrato i principali aspetti dell'autismo, concentrandosi sulle tecniche di intervento cognitivo-comportamentale e sulle strategie educative efficaci per supportare le persone affette da questo disturbo.
L'evento è stato aperto dai saluti istituzionali dell'Assessore ai Servizi Sociali, Luigi Orlandini, e dall'Assistente Sociale, Maria Concetta Totaro. Entrambi hanno evidenziato l'importanza di sensibilizzare la comunità sul tema dell'autismo e di sostenere le famiglie che convivono quotidianamente con questa realtà. L’Assessore Orlandini ha sottolineato la necessità di un sostegno istituzionale costante, affermando: “È fondamentale essere al fianco delle famiglie con figli che hanno disturbi dello spettro autistico. Le istituzioni, a ogni livello, devono sostenere queste famiglie anche in ambito scolastico, potenziando l'integrazione scolastica che necessita di un importante incremento di risorse e trasferimenti da parte dello Stato.”
L'incontro ha rappresentato un momento di riflessione e approfondimento, volto a promuovere una maggiore inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico nella comunità, rafforzando il dialogo e il supporto reciproco tra istituzioni, famiglie e professionisti del settore.
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BRINDISI, LA VISIONE DEL NUOVO TEATRO VERDI: UNA STAGIONE PER TUTTI
l Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi esprime soddisfazione per la nuova stagione artistica e per il lancio della campagna abbonamenti, che prosegue ora con i nuovi tesseramenti dopo la fase dedicata ai rinnovi. È anche doveroso riconoscere il successo della rassegna estiva “Verdi in Città”, che ha rappresentato un momento significativo di apertura e connessione tra il teatro e la comunità, dimostrando quanto il teatro possa aprirsi a nuovi spazi e nuove dinamiche di partecipazione.
Un ringraziamento particolare va alla direzione artistica che ha saputo tradurre concretamente le linee programmatiche tracciate dal Consiglio di Amministrazione all’inizio del suo mandato, incentrate sulla valorizzazione della comunità e su un’attenzione speciale per le nuove generazioni. Oltre a essere uno spazio di rappresentazione, il teatro è un luogo di dialogo, un catalizzatore di energie collettive e di visioni individuali. È il fulcro di un processo culturale più ampio che mira a consolidare il senso di appartenenza e identità della città.
La nuova stagione introduce, in linea con questa visione, la sezione “Verdi Green”, una proposta condivisa dal Consiglio di Amministrazione per coinvolgere il pubblico giovane, spesso disconnesso dalle pratiche teatrali tradizionali. La cultura, e in particolare il teatro, devono saper parlare a tutte le generazioni, adattarsi ai loro linguaggi, ai loro codici, senza mai perdere il loro ruolo di guida e stimolo per una lettura critica del presente. Ci auguriamo che il pubblico più giovane si senta coinvolto e rappresentato scoprendo nel teatro un luogo in cui riconoscersi e confrontarsi con temi che parlano alla contemporaneità.
Il teatro identifica un territorio nel quale la comunità può riflettere su se stessa, confrontarsi, immaginare. È qui che il dibattito si accende, che le idee prendono forma e si scontrano in un processo di crescita comune e comunitaria. Proprio su questo fondamento si basa il dossier di candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura 2027, che vede nella cultura il motore di uno sviluppo nuovo, non solo economico, ma sociale e civile, un processo capace di aprire la città verso gli orizzonti più evoluti del mondo contemporaneo.
La stagione artistica 2024-25 mantiene la tradizionale attenzione alla qualità e all’originalità, con un equilibrio tra generi e linguaggi che caratterizza da sempre la proposta del Nuovo Teatro Verdi. La sezione “Verdi Green” propone un abbonamento dedicato ai più giovani, ma fruibile da tutti, un viaggio attraverso quattro spettacoli che parlano il linguaggio del nostro tempo spaziando tra generi diversi. “Caravaggio di chiaro e di oscuro” di Luigi D’Elia, “Quel che provo dir non so” di Pierpaolo Spollon, “Fra’ - San Francesco, la superstar del Medioevo” di Giovanni Scifoni, e “La fisica che ci piace” del professor Vincenzo Schettini. Un programma pensato per “chiamare a teatro” un pubblico nuovo e stimolare il dialogo culturale.
A teatro si intrecciano pensieri, emozioni e riflessioni. È da qui che osserviamo il mondo con occhi nuovi e curiosi. Venire a teatro significa partecipare alla costruzione di una comunità più consapevole e viva. Vi aspettiamo al Nuovo Teatro Verdi: perché il futuro di Brindisi si costruisce anche sulle storie che scegliamo di ascoltare e condividere.
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Garanti territoriali dei detenuti: «rischiamo norme di dubbia legittimità costituzionale e un impatto esplosivo sul sistema penitenziario»
A proposito del disegno di legge ‘sicurezza’ in discussione in Parlamento, il portavoce e il coordinamento della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali dei detenuti: «rischiamo norme di dubbia legittimità costituzionale e un impatto esplosivo sul sistema penitenziario»
Il Portavoce e il Coordinamento della conferenza nazionale dei garanti territoriali delle persone private della libertà personale esprimono ancora una volta preoccupazione per lo scollamento tra la realtà drammatica delle carceri italiane e i provvedimenti normativi già promulgati o in corso di approvazione. Sovraffollate e con un numero altissimo di suicidi tra persone detenute e agenti di polizia penitenziaria, le carceri sono una polveriera: esasperazione, abbandono e indifferenza verso il modo dell’esecuzione della pena, che non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, fanno di questo momento storico il più delicato dopo la sentenza “Torreggiani” della Corte europea dei diritti dell’uomo. Più di ottomila persone detenute, che devono scontare un residuo di pena inferiore a un anno, potrebbero uscire dal carcere con interventi mirati – come, ad esempio, la c.d. liberazione anticipata “speciale” – che il Parlamento non sembra voler prendere in considerazione.
Abbiamo così, per un verso, i rimedi omeopatici di scarso o nessun impatto nel breve periodo introdotti dalla legge 8 agosto 2024, n. 112, e, per l’altro, le temibili disposizioni e nuove fattispecie di reato previste dal disegno di legge sulla sicurezza pubblica in corso di votazione in Parlamento.
L’approvazione, solo qualche giorno fa, dell’art. 12 che cancella il differimento obbligatorio della pena per donne in gravidanza e madri di minori di un anno rappresenta un enorme passo indietro rispetto alla tutela della maternità e dell’infanzia, ed è in netto contrasto con i pronunciamenti sul tema della Corte costituzionale e delle convenzioni internazionali.
Per quanto attiene alle norme sul rafforzamento della sicurezza all’interno degli istituti penitenziari e nelle strutture di trattenimento e accoglienza per i migranti, anche qui si evidenzia la logica securitaria che permea l’intero provvedimento normativo perseguendo l’obiettivo della criminalizzazione di ogni forma di dissenso. L’idea di fondo è che ogni specie di dissenso contro l’autorità costituita o le istituzioni totali debba essere punita con esemplare severità.
Siamo preoccupati per la formulazione del nuovo art. 415 bis c.p., che – se approvato - punirebbe la pacifica protesta all’interno di un istituto penitenziario ancor di più se nella forma aggravata.
Lo stesso problema si riscontra anche rispetto al parallelo art. 14 T.U. immigrazione come riformulato dal disegno di legge in esame, che punisce con la reclusione da uno a sei anni chiunque – durante il trattenimento o la permanenza nelle strutture per i migranti – promuove, organizza o dirige una rivolta mediante atti di violenza o minaccia o mediante atti di resistenza anche passiva agli ordini impartiti. Il fatto deve essere commesso da tre o più persone riunite e prevede la punibilità per la mera partecipazione.
Risulta assai grave l’assimilazione, sul piano del disvalore di condotta, tra violenza, minaccia ed atti di resistenza passiva: difficile, peraltro, anche sul piano logico, immaginare una rivolta pericolosa che consista in atti di mera disubbidienza civile. Sarà quindi criminalizzato lo sciopero della fame portato avanti da tre o più detenuti? Il tenore delle norme non consente di escluderlo.
Ci auguriamo che il Ministro della Giustizia intervenga prima che il Parlamento approvi in via definitiva disposizioni dall’impatto esplosivo e di dubbia legittimità costituzionale.
Il portavoce
Samuele Ciambriello, Garante regione Campania
Il Coordinamento
Bruno Mellano, Garante regione Piemonte
Valentina Calderone, Garante comune Roma
Valentina Farina, Garante provincia Brindisi
Giuseppe Fanfani, Garante regione Toscana
Francesco Maisto, Garante comune Milano
Veronica Valenti, Garante comune Parma
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Denunciate 2 persone e altre 5 segnalate amministrativamente
Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e incrementare una cornice di sicurezza, nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio a Ceglie Messapica. In tale contesto hanno:
a. denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria una persona, per porto ingiustificato di un coltello, rinvenuto nella sua autovettura in seguito a un approfondito accertamento durante un controllo alla circolazione stradale;
b. confiscato un veicolo e ritirato la patente di guida al conducente poiché sorpreso alla guida in stato di ebrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche;
c. segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale:
- un 42enne di Ostuni poiché, controllato mentre si trovava alla guida di un’autovettura, è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Nella circostanza, al conducente è stata ritirata la patente di guida;
- un 18enne di Ceglie Messapica poiché è stato trovato in possesso di oltre 2 grammi di hashish;
- un 15enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di hashish;
- un 44enne di Modugno (BA), trovato in possesso di hashish;
- una 20enne di Ceglie Messapica, trovata in possesso di marijuana.
Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.
Complessivamente sono stati eseguiti 7 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 30 persone, controllati 18 automezzi, effettuate 5 perquisizioni, confiscato un veicolo, ritirate 2 patenti di guida ed elevate varie contravvenzioni al Codice della Strada.
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Sanità Brindisi, Galizia (UGL Salute): "È inaccettabile compromettere il servizio di front office dell'ASL"
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Amati sottolinea alcune necessità per la sanità regionale
Centro riabilitazione Ceglie. Amati: “Finalmente. ASL BR risponde a licenziamento collettivo con pubblicazione avvisi di reclutamento personale. Comincia la nuova era a gestione pubblica” |
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Comunicato del consigliere regionale, Fabiano Amati. “Finalmente. Dopo mille traversie, durissime controversie e il licenziamento collettivo, deciso dalla Fondazione San Raffaele, del personale sanitario e non sanitario del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, la ASL di Brindisi ha messo oggi in pubblicazione gli avvisi per il reclutamento, prima a tempo determinato e poi a tempo indeterminato, del personale necessario a garantire la gestione pubblica del Centro. Comincia così una nuova era e ringrazio con riconoscenza la gran parte del personale del Centro di riabilitazione, che senza alcun timore si è messo a fianco dell’amministrazione pubblica per raggiungere questo importantissimo risultato, sostenendomi anche nei momenti più bui.
AC, Mammografi e Grandi macchine. Amati: “Violata legge su flussi informativi e quindi non sappiamo numero di macchine obsolescenti in uso, con conseguenze ingiuste diagnosi”Comunicato del presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati. “Non sappiamo il numero complessivo delle grandi macchine di cui disponiamo (Tac, Pet, Risonanze magnetiche, Acceleratori lineari, Mammografi, ecc.) nel settore pubblico, tra gli incaricati di pubblico servizio accreditati e nel settore del privato non accreditato; non sappiamo la loro eventuale obsolescenza e quindi la necessità di dismetterle; non siamo in grado di calcolare le eventuali e clamorose disuguaglianze nelle diverse diagnosi. Una vicenda gravissima su cui abbiamo cominciato oggi un approfondimento, sotto la guida saggia e competente di Concetta Ladalardo e Elisabetta Graps, dirigenti rispettivamente della Regione e dell’ARESS. Allo stato risultano registrate in totale 562 apparecchiature attive, di cui 284 pubbliche e 278 private, ma la registrazione dei flussi si presenta a macchia di leopardo, ossia con differenze tra ASL e ASL.
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Basket. New Virtus batte il Castellaneta 83 a 76
Per la seconda giornata di campionato la Rossotono Mesagne ospita la Valentino Castellaneta, squadra costruita con l’obiettivo dichiarato di centrare la promozione in Serie B interregionale. Non l’avversario più comodo per rialzarsi dopo la battuta d’arresto di Foggia, quindi, considerando il 104-62 rifilato dai tarantini al malcapitato Barletta nel primo turno e tenendo conto del livello del roster ospite, che annovera tra gli altri la presenza dello spauracchio Staselis, autore di 30 punti all’esordio.
10eLotto, in Puglia vinti 105mila euro
Puglia a segno con il 10eLotto. La vincita più alta di venerdì 11 ottobre, come riporta Agipronews, arriva da Bari, dove è stato messo a segno un 9 da 100mila euro, a cui si aggiunge, per il concorso di sabato 12, il 7 Doppio Oro da 5mila euro centrato a Laterza, in provincia di Taranto. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per oltre 12,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 3 miliardi da inizio anno.
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