Redazione

Sarà presentata sabato 2 marzo alle ore 11.30 presso la sweet-room di Emalu Pasticceria in via Brindisi, 136 a San Vito dei Normanni, “Teresina”, la colomba di Don Lionardo. Mentre si smussano gli ultimi angoli organizzativi del “Barocco Festival Leonardo Leo 2024”, vetrina dell’inestimabile patrimonio di bellezza musicale nel segno di Leonardo Leo, la direzione artistica tiene viva l’attesa con altre iniziative collaterali. La proposta artistica è prodotta dalla Città di San Vito dei Normanni che, con la Città di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia - sostiene Silvana Errico, sindaco della città natale di Leo -, «offrono uno degli appuntamenti più in vista e riconosciuti dal territorio regionale e nazionale, nel segno di Leonardo Leo, della Scuola Napoletana e dei più affermati interpreti del repertorio barocco».

Con “Talenti all’Organo 2024” in corso (sabato 2 marzo a Brindisi nella chiesa San Vito martire si terrà il terzo appuntamento), la direzione artistica del “Barocco Festival Leonardo Leo”, la produzione del Festival e la Emalu Pasticceria di San Vito dei Normanni, presentano sabato prossimo “Teresina”, la colomba di Don Lionardo, un prodotto artigianale di alta qualità che racconta di una terra, dei suoi sapori, della sua storia, della sua Cultura come quella di Leonardo Leo che impresse nella musica nell’epopea della grande della Scuola Napoletana, con gli stessi caratteri decisi e appassionati. Musica e sapori originali, un connubio che sposa appieno la mission del Barocco Festival nella sua azione a 365 gradi per il recupero della musica e di divulgazione della figura leana creando opinione. «In una parola - ha detto il direttore artistico, Cosimo Prontera - il territorio, che in estate si popola di turisti stanziali e non, oltre che di tutti noi, deve innamorarsi, appassionarsi a Don Lionardo che certamente ricambierà con la sua musica».

“Teresina” va ad aggiungersi a quella linea di alta pasticcera “firmata” Don Lionardo, che sarà completata entro la fine dell’anno con altri due prodotti, punti di forza della produzione dolciaria di Emalu. «Abbiamo avuto il permesso dalla direzione del conservatorio napoletano di utilizzare l’iconica immagine di Leo - ha concluso Cosimo Prontera - con il compiacimento dell’idea divulgativa e per le indirette importanti finalità riguardante il “Maestro napolitano”». “Teresina” era il nome della compagna della vita di Leonardo Leo: i due giovani si unirono in matrimonio il 14 giugno del 1713. Teresa Losi, sorella di due compagni di Leonardo al conservatorio della Pietà de’ Turchini, aveva 17 anni mentre lui ne aveva 19. Andarono a vivere nel distretto di Sant’Anna a Palazzo a Napoli e dalla loro unione nacquero cinque figli: Rosa (1741); Gaetano (1716); Gennaro (1717); Pasquale (1721); Maria Maddalena (1724). La confezione che avvolge “Teresina” riprende il manoscritto di un mottetto di Leo che nel finale scrive un’Alleluia, testo di gioia tipico delle celebrazioni pasquali.

«La Cultura ha molteplici punti di vista - ha detto Luca Marangi - e il Festival le racconta ripercorrendo il viaggio di uno degli attori della nostra terra. Siamo felici di contribuire con un’altra radice culturale, come una colomba, che contiene non solo i sapori originali e tradizionali, ma anche una ricetta e una manualità che si ritrovano nel tempo passato. Spero che questi sapori abbiano lo stesso destino di popolarità e di riconoscimento di Don Lionardo. “Teresina”, la colomba di Don Lionardo, è soffice e tanto delicata, dal profumo fresco e primaverile. Preziosi cubetti di limoni di Sorrento semicanditi al naturale e scorzette di agrumi freschi incontrano una fragrante glassa alle mandorle, tutte pugliesi, in un connubio perfetto».

La linea dei dolci dedicata Don Lionardo nasce da una felice intuizione tra la produzione del Festival, curata da Monica D’Ambrosio, condivisa con Luca Marangi, ideatore del marchio Emalu. La prima produzione, “Pastorello”, il panettone di Don Lionardo, ha esordito con riconoscimenti lusinghieri affrontando il mercato viennese, quello di Bordeaux, Bruxelles e di Linz, oltre a quello italiano. I prodotti, la cui commercializzazione sosterrà il “Barocco Festival Leonardo Leo” nella produzione di un cd, sono acquistabili anche online all’indirizzo www.emalupasticceria.it e in altri punti vendita. Per tutte le info, T. 347 0604118.

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Nel silenzio generale EuroApi, il gruppo che ha acquistato lo stabilimento Sanofi di Brindisi, ha annunciato che non c’è futuro - all’interno del gruppo - per lo stabilimento brindisino. Un fatto gravissimo che determinerà conseguenze inimmaginabili per l’economia del nostro territorio, soprattutto se si va a sommare questa notizia alla chiusura della centrale termoelettrica di Cerano ed alle dismissioni annunciate in altri comparti produttivi.
 
Siamo di fronte, insomma, ad una situazione drammatica dal punto di vista economico ed occupazionale che meriterebbe ben altre attenzioni e invece ci ritroviamo di fronte ad un silenzio a dir poco imbarazzante.
 
Non si registra un solo segnale di reazione ed allo stesso tempo di attenzione nei confronti dei lavoratori che rischiano, nel comparto farmaceutico, di perdere concretamente il proprio posto di lavoro.
 
Anche se in colpevole ritardo (la cessione da Sanofi ad EuroApi avrebbe già dovuto richiedere garanzie da parte di chi occupa ruoli di rappresentanza del territorio), ci saremmo aspettati pesanti prese di posizione e appelli all’azienda a rivedere le proprie scelte fortemente penalizzanti per Brindisi. E invece niente!
 
Da qui il nostro invito al Sindaco Marchionna di farsi promotore di una conferenza dei capigruppo durante la quale elaborare decisioni immediate ed unitarie sullo stato comatoso dell’industria brindisina.
 
Ci troviamo di fronte, insomma, ad un territorio che collassa, mentre qualcuno continua a riempirsi la bocca con milioni di euro e progetti che sono ancora solo sulla carta, mentre qui si corre il rischio concreto (tra fuoriusciti dei comparti energetico, chimico, farmaceutico ed aeronautico) di ritrovarsi tra qualche mese con migliaia di lavoratori senza salario e con un comparto industriale ridotto ai minimi termini.
 
Lino Luperti  – consigliere comunale
 

Sono Alfonso Cavallo e Filippo De Miccolis i componenti di Coldiretti nel nuovo consiglio della Camera di Commercio Brindisi – Taranto che ha eletto il presidente Vincenzo Cesareo, dopo anni di commissariamento. Accesso al credito, food policy, mercati internazionali, innovazione, sono in sintesi i punti cardine attorno ai quali far ruotare le strategie di sviluppo del settore agroalimentare delle province di Brindisi e Taranto che contano 17.587  aziende agricole attive, per cui l'obiettivo principale è promuovere un sistema alimentare sostenibile, supportando le aziende agricole quando in controtendenza all’andamento generale cresce il fatturato dell’industria alimentare che fa registrare nel 2023 un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’agricoltura che resiste all’attacco del clima fuori controllo, del terrorismo salutistico su vino e salumi, delle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori, delle nuove norme sugli imballaggi e dell’estremismo green con le stalle equiparate alle grandi industrie inquinanti, fino all’arrivo dei cibi sintetici coltivati in laboratorio saranno al centro dell’impegno di Coldiretti in seno al nuovo consiglio camerale.

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CITTÀ FINALISTE A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2024 E 2025

MESAGNE ALL'INCONTRO A ROMA PER CONDIVIDERE BUONE PRATICHE E STRUMENTI DI SVILUPPO CULTURALE

Mesagne presente all’incontro per condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale. Questo l’obiettivo di “Cantiere Città. Opportunità e networking”, due giornate di studio e confronto in programma oggi 29 febbraio e domani 1 marzo a Roma. In rappresentanza della città partecipa Vincenzo Sicilia, consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili.

“Cantiere Città” è il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero della Cultura - Servizio VI del Segretariato generale e Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali - e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

L’appuntamento chiama a raccolta i rappresentanti delle città che hanno preso parte alla prima e alla seconda edizione di Cantiere Città: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante, Siracusa, l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Vicenza e Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 per la prima edizione; Aosta, Assisi, Asti, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto e Agrigento, futura Capitale italiana della cultura 2025, per la seconda edizione. Per le città presenti, un’occasione di networking per avviare nuove sinergie e collaborazioni, anche in un’ottica di sviluppo di progetti comuni, e una preziosa opportunità di confronto con esperti e operatori del settore su una delle sfide centrali per il nostro Paese: porre la cultura al centro di una visione di crescita comune.

Nella Sala Emeroteca del Ministero della Cultura, la giornata inizia con i saluti istituzionali di Francesca Saccone, dirigente del Servizio VI - Eventi, mostre e manifestazioni del Segretariato generale del Ministero della Cultura, di Alessandra Franzone, dirigente del Servizio I – Ufficio studi della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, e di Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, a cui segue un’introduzione ai lavori affidata a Francesca Neri, responsabile dell’Area Progetti d’innovazione e complessi della stessa Fondazione.

Al racconto delle nuove opportunità che si aprono con le più recenti iniziative legislative e con le programmazioni europee e nazionali per il sistema culturale è dedicato il focus della prima giornata. Sono quattro gli esperti chiamati a confrontarsi con i rappresentanti delle città coinvolte: Anna Misiani, esperta di politiche culturali e di programmazione, e Giulia Fiaccarini, responsabile Sviluppo e Progetti internazionali di Melting Pro, sul quadro nazionale ed europeo dei finanziamenti per lo sviluppo territoriale su base culturale; Fabrizio Pedroni, responsabile dell’Area Digital education & training della Fondazione, su formazione e competenze digitali di chi opera nel sistema culturale; Franco Broccardi, membro della Commissione Economia della Cultura presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sulle opportunità offerte dalla legge sul Made in Italy.

A conclusione della giornata, è affidata a Paola Dubini dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano la presentazione dei due volumi che tracciano l’esperienza della seconda edizione di Cantiere Città e propongono strumenti per la progettazione culturale e del volume “Capitale italiana della cultura. Esperienze e racconti”, che raccoglie gli interventi della Tavola rotonda organizzata dal Ministero della Cultura (Servizio VI del Segretariato generale) in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali nell’ambito della 40ª Assemblea annuale dell’ANCI.

Il programma della seconda giornata, che si terrà nella sede della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, prevede il confronto tra i partecipanti su tre tavoli tematici di lavoro dedicati ad alcuni dei temi-chiave nell’ambito della progettazione culturale locale: i festival, le residenze artistiche, i progetti che si basano su reti territoriali. I tecnici e gli amministratori delle città coinvolte nelle due edizioni di Cantiere Città si confronteranno su esperienze e competenze per la realizzazione delle tre tipologie di progetti, con l'obiettivo di arrivare a delineare delle raccomandazioni per chi voglia organizzazione un festival o una residenza artistica, ovvero stringere nuove alleanze con un progetto di rete territoriale. Si parlerà della giusta scala delle iniziative in rapporto alla dimensione del territorio, del coinvolgimento dei residenti e della sostenibilità nel tempo delle progettualità. I tavoli saranno coordinati da Rita Orlando della Fondazione Matera Basilicata, da Oliviero Ponte di Pino, co-fondatore dell'Associazione Culturale TrovaFestival, e da Francesca Neri, della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

 

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Oggi, 29 febbraio 2024, in occasione della 475^ Esercitazione per la verifica delle apparecchiature radio, un team di radioamatori soci della ARI - IQ7PU Sezione di Brindisi ha attivato il COM (Centro Operativo Misto) di Brindisi e quello di Mesagne (BR), rispettivamente ubicati presso il Centro Comunale di P.C. del Comune di Brindisi, ubicato nei pressi del Comando della Polizia Locale, ed il comune di Comune di Mesagne. Le comunicazioni, avvenute attraverso l'utilizzo del Ponte Radioamatoriale R5 (145.725mhz), sono state dirette e coordinate dalla Sala Radio delle Prefettura di Brindisi, dove era presente un altro team di nostri soci radioamatori. Nell'esprimere soddisfazione per gli eccellenti risultati raggiunti, si desidera ringraziare per la disponibilità e l'accoglienza dimostrata il Comandante della Polizia Locale Dott. Tonio Orefice, il Capo di Gabinetto della Prefettura di Brindisi, Dr. Onofrio Vito Padovano, il Sindaco di Mesagne Dott. Toni Matarrelli , il Sig. Enio Russo Coordinatore di P.C. per il Comune di Brindisi e l'Ing. Perrucci Cosimo Claudio Resp. P.C. per il Comune di Mesagne.
Nella serata della giornata odierna, ARI - IQ7PU Sezione di Brindisi proseguirà nell'esercitazione su frequenza 3.645,5Mhz in fonia, tra le Prefetture nazionali ed il Dipartimento Protezione Civile di Roma ed una unità navale della Marina Militare.

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FASANO - Domani, 1° marzo, alle 18 nella Sala di Rappresentanza a Palazzo di Città, si terrà l'atteso convegno sull'archeologia dal titolo «Novità da Egnazia» organizzato dalla redazione del mensile Osservatorio e patrocinato dall'Assessorato alla Cultura, per presentare alla città i risultati delle recenti campagne di scavo.

Durante l'incontro saranno proiettate oltre alle immagini dello scavo anche un inedito video 3D, una prima assoluta.

L’archeologa e giornalista Marica Mastrangelo, dottore di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in informatica applicata all’archeologia e metodologia della ricerca archeologica, modererà il dibattito alterando le voci del sindaco, Francesco Zaccaria,  dell'assessore alla Cultura, Cinzia Caroli, del direttore del Museo e Parco archeologico nazionale di Egnazia, dott. Fabio Galeandro, del direttore emerito del Progetto Egnazia dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, della prof.ssa Raffaella Cassano e del direttore del Progetto Egnazia dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, prof. Gianluca Mastrocinque.

Saranno presenti anche le scuole e, per gli studenti che ne facciano richiesta, l'amministrazione comunale rilascerà degli attestati di partecipazione.

«Siamo orgogliosi di poter ospitare a Palazzo di Città un incontro su un tema così importante. - dice l'assessore alla Cultura, Cinzia Caroli - Vorrei ringraziare tutti gli intervenuti e in particolare chi ha voluto fortemente questo convegno: la dott.ssa Marica Mastrangelo».

«Così come tra settembre e ottobre il nostro cantiere di scavo è sempre aperto ai visitatori - dichiara il professor Gianluca Mastrocinque, responsabile dello scavo -, interessati a seguire in tempo reale l’avanzamento della ricerca, con l’incontro di domani portiamo in città le significative novità delle ultime campagne. Sono nuove acquisizioni che aiutano a comprendere in modo più chiaro diversi aspetti della vita quotidiana nella città messapica e, con interessanti trasformazioni, al tempo della Gnatia romana. Raccontare lo scavo a Fasano ha per noi il gusto di una festa in famiglia, nella comunità che da più di vent’anni ci accoglie come a casa, ma diventa anche un momento importante di condivisione di un patrimonio che per i cittadini assume sempre più un valore identitario come mostra, ad esempio, il sempre maggiore coinvolgimento delle scuole della città».

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La crisi idrica si misura in millimetri in Puglia, con precipitazioni rare e di scarsa intensità, temperature oltre la media stagionale, e solo 60 millimetri di pioggia caduti a Foggia a gennaio, 50 nel barese, 40 in Valle d’Itria, 23 sul basso Salento fino ai 12 millimetri a Leuca il comune più a sud della Puglia. A denunciare il perdurare dei fenomeni siccitosi è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche, che torna a segnalare negli invasi della Capitanata un calo sensibile dei quantitativi di acqua per la mancanza di piogge pari a -126 milioni di metri cubi d’acqua al 27 febbraio 2024.

L’assenza di piogge mettono a rischio le semine di cereali e legumi, pascoli compromessi e ortaggi che non riescono ad entrare in produzione – denuncia Coldiretti Puglia - ma per gli agrumi tarantini che hanno subito una grave siccità che ne ha compresso l’accrescimento sono state avviate le procedure per la richiesta di calamità naturale.

Sale  l’allerta nelle campagne – aggiunge Coldiretti Puglia - dove le coltivazioni ingannate dall’inverno caldo sono ancora più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, con i mandorli fioriti in Puglia a febbraio, gli oliveti in perenne vegetazione e la mancanza di piogge che sta determinando una preoccupante siccità.

La finta primavera con le temperature ben al di sopra della norma e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo hanno ingannato 13.00 sciami di api in Puglia che si sono risvegliate in anticipo per le anomali climatiche, ma a rischio sono le piantine di grano e legumi soprattutto nelle ‘terre bianche’ ricche di argilla e creta, mentre la carenza idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli – spiega Coldiretti Puglia – con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi e le risemine.

Ma la siccità e i venti di scirocco con alti tassi di umidità hanno tagliato anche la produzione di carciofi del 60%, ma sono evidenti difficoltà allo sviluppo degli ortaggi e anche per le clementine o le insalate che non riescono a crescere adeguatamente per la carenza di acqua. Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – manda la natura in tilt e favorisce in tutte le piante il risveglio anticipato anche le fioriture anticipate come per le mimose in anticipo di un mese rispetto alla data dell’8 marzo, con il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti Puglia – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo ma anche dagli eventi estremi che solo nel 2023 sono stati quasi 100 in Puglia con la perdita di produzione del 34%.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli, afferma Coldiretti nel sottolineare che i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm ma servono anche – conclude Coldiretti – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno.

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Due persone arrestate in flagranza di reato dai Carabinieri per furto aggravato e denunciate per ricettazione, quattro denunciate di cui tre per guida senza patente e uno per guida in stato di ebbrezza, tre giovani segnalati amministrativamente per detenzione di marijuana e cocaina per uso personale. Numerose irregolarità accertate presso varie attività produttive: quattordici persone denunciate.

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati, assicurare una cornice di serenità e incrementarne la percezione di sicurezza della cittadinanza, i Carabinieri della Compagnia di Fasano hanno svolto numerosi servizi straordinari di controllo del territorio nel Comune di Fasano con l’impiego di pattuglie dedite ai controlli lungo le vie e nelle piazze maggiormente frequentate, nonché in prossimità dei luoghi interessati dalla c.d. “movida”, anche mediante l’ausilio delle unità cinofile di Modugno e dei reparti specializzati del NIL di Brindisi e del NAS di Taranto.

Nel corso dei vari servizi di controllo del territorio:

-       due fasanesi sono stati arrestati in flagranza per il delitto di furto aggravato e denunciati per il delitto ricettazione, poiché sorpresi all’esterno di una abitazione privata intenti ad asportare varia refurtiva tra cui due motocicli;

-       sono state denunciate in stato di libertà tre persone per guida senza patente ed una per guida in stato di ebbrezza alcolica;

-       3 persone sono state segnalate alla Prefettura di Brindisi quali assuntori di sostanze stupefacenti, tra cui due ragazzi di 24 e 28 anni, poiché, all’atto del controllo, sono stati sorpresi con quantitativi di marijuana e cocaina per uso personale.

Inoltre, con il supporto dei militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Taranto, i militari della locale Compagnia hanno ispezionato diversi cantieri edili e varie attività commerciali, riscontrando numerose irregolarità.

In particolare, sono stati denunciati quattordici individui, tra cui i titolari, i responsabili dei lavori, i legali rappresentanti nonché i committenti dei lavori, poiché a vario titolo non avrebbero verificato l’idoneità tecnico – professionale delle imprese affidatarie per mancanza del piano di coordinamento per la sicurezza, non avrebbero adottato nei lavori le adeguate misure di sicurezza con grave pericolo per l’incolumità dei lavoratori e non avrebbero provveduto alla realizzazione del piano operativo di sicurezza. In alcuni casi, è stata altresì accertata la presenza di alcuni lavoratori irregolari.

Inoltre, un esercizio commerciale è risultato carente di numerose misure igienico-sanitarie e mancante dei requisiti minimi in materia di sicurezza. Lo stesso è stato sottoposto a chiusura immediata ed il titolare sanzionato amministrativamente per un importo complessivo di oltre 45.000,00 euro. Infine, nell’ambito dell’attività connessa con la sicurezza stradale, sono state elevate 108 contravvenzioni al codice della strada per un totale complessivo di 58.643,00 euro.

Atteso i positivi risultati conseguiti, i servizi straordinari di controllo del territorio proseguiranno al fine di continuare a garantire una costante cornice di sicurezza per tutti i cittadini.

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Il 3 marzo 2024 alle ore 9.30, nel Teatro Comunale di Mesagne (BR), si svolgerà il Convegno “Verso la candidatura Unesco”, promosso da 16 Lions Club di varie città delle tre provincie di Brindisi, Lecce e Taranto, uniti fra loro dal Patto d’Amicizia denominato “Salento patrimonio dell’Unesco”. Il Convegno, organizzato dai Lions Club Nardò e Lions Club Mesagne (trainer), ha lo scopo di promuovere la candidatura di alcune peculiarità, uniche al mondo, del territorio salentino quali patrimonio dell’Unesco.

Qualificati relatori, componenti del Comitato Scientifico, tratteranno argomenti significativi, che metteranno in evidenza le ricchezze e le unicità del territorio. Interverrà la prof. arch. Tatiana Kirova, consulente Unesco, che parlerà del patrimonio identitario del Salento. Seguirà il prof. Giovanni Mastronuzzi, docente di Unisalento, con l’argomento sui “paesaggi della civiltà messapica”, a cui seguirà l’arch. Ilaria Pecoraro con le “volte stellari di Terra d’Otranto”. Infine la dott.ssa Annalucia Tempesta, dirigente del Museo Castromediano di Lecce, tenterà un raccordo fra le relazioni precedenti, con l’argomento “Salento di pietre, di storie e di stelle”. Moderatore del Convegno sarà l’ing. Francesco Antico, Past Governatore e Coordinatore del “Patto di amicizia Lions”, nato il 25 settembre del 2017.

Il Convegno rappresenta l’epilogo di un lungo lavoro di ricerca e di discussione nell’ambito lionistico, che ha ricevuto il contributo culturale e lo sprone all’iniziativa da parte degli uffici preposti all’eventuale candidatura. Hanno manifestato interesse gli uffici Unesco del Ministero della Cultura, la Soprintendenza, alcuni amministratori pubblici della Regione Puglia, alcuni Sindaci.

È prevista la partecipazione al Convegno del Presidente della Commissione Cultura del Senato, Roberto Marti, della Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone, dei Consiglieri Regionali della Puglia, Mauro Vizzino e Paolo Pagliaro.

Il Convegno ha lo scopo di rappresentare l’inizio di un articolato percorso di definizione, catalogazione, documentazione dell’identità geografica, ambientale, paesaggistica, storica, urbanistica, architettonica e sociale del Salento, presupposto necessario ed indispensabile per ottenere l’ambito riconoscimento.

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CONVOCAZIONE DEL TAVOLO MINISTERIALE PER CERANO. OCCASIONE PER FARE SINTESI SUL FUTURO DELLA CENTRALE E DELLA CITTA
SENZA LASCIARE INDIETRO NESSUN LAVORATORE

La convocazione da parte del Ministero del Made in Italy per il prossimo 5 marzo del Comitato di coordinamento per la riconversione delle aree industriali della Centrale di Cerano conferma quanto il nostro Sindacato afferma da tempo: la necessità lottare e di non considerare come irrimediabilmente persa una delle realtà produttive più importanti del sistema economico ed industriale del brindisino e dell’intera regione.

La Centrale Federico II è stata, e dovrà continuare ad essere, sinonimo di lavoro per centinaia di lavoratori diretti ed altrettanti – se non in numero ancora maggiore – dell’indotto connesso a vario titolo alla vita ed alle attività dell’impianto brindisino.

Siamo fermamente convinti che il futuro dovrà essere più green e sostenibile di quanto sia stato nel passato, seguendo quella Transizione Ecologica che è molto più di una strategia transazionale avendo a cuore l’impatto ambientale che ogni attività produttiva deve avere per garantire un futuro alla salute umana ed a quella del pianeta.

Siamo altrettanto persuasi che non si possa rinunciare in nome di qualsivoglia, giusta e sacrosanta strategia, a nessuno dei posti di lavoro che la Centrale brindisina e le sue attività portano con sé. Nessun cambiamento è accettabile se lascia migliaia di lavoratori senza sostentamento e dignità. Come la UIL da tempo ribadisce: se per la Centrale di Cerano vi sarà riconversione, dovrà essere ecologica e sociale allo stesso tempo.

I progetti e le idee per il futuro dell’Impianto brindisino sembrano diversi, ora è il momento di fare sintesi operativa. Ascolteremo con attenzione quello che emergerà nella riunione del Comitato a Roma così come la viva voce della base, dei tanti lavoratori e Rappresentanti Sindacali che vivono quotidianamente le attività a Cerano.

L’Industria ed il settore energetico dovranno continuare ad avere casa a Brindisi al pari di tutti quei settori nuovi ed in sviluppo come il Turismo e la Cultura. Solo una virtuosa interazione fra tutti i settori potrà portare sviluppo e benessere per la nostra città ed il territorio.

Al Sindacato, così come a tutti i soggetti sociali ed istituzionali di Brindisi, l’arduo – necessario – compito di fare rete per arrivare ad una soluzione capace di traghettare nel futuro la Centrale e l’intero territorio senza lasciare nessuno per strada.

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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