Redazione
Angelo Pignatelli incontra il presidente Sepac, Leo Caroli
Dopo aver chiesto inutilmente, ascolto, per un anno e mezzo al governo nazionale, senza ad oggi, aver avuto mai nessun tipo di riscontro, ho deciso di scrivere di nuovo alla Presidenza della Regione Puglia, e subito mi è stato fissato un appuntamento.
Ieri martedì 26 marzo, ho avuto un cordiale incontro con il Presidente del SEPAC “sistema economico produttivo e delle aree di crisi” della Regione Puglia, Dott. Leo Caroli. Ci eravamo già conosciuti nel Febbraio 2019, quando dopo diverse mie mail fui convocato in Regione. Ho raccontato al Presidente il mio calvario, ed ho portato alla sua attenzione con dati di fatto eclatanti, “in special modo dopo le crisi economiche causate da Covid e Guerra”,
--che la Legge 108/96 su Usura e Stretta Creditizia non funziona, e i fondi sono pochissimi, “dopo che tutti i politici sono andati in TV a dire attenti all’Usura”, ci prendono in giro.
--il dramma del Sovraindebitamento legge 3/2012, che ha bisogno di miglioramenti.
--e il drammatico e continuo aumento, di pignoramenti e vendita all’asta di case di proprietà di onesti cittadini, frutto di una vita di lavoro.
1—Ho suggerito di creare presso la Regione Puglia una struttura tipo il SEPAC, per prevenire i Suicidi imprenditori e non, per cause economiche, che vanno avanti dal 2008, senza che nessun Governo vi abbia posto fine, semplicemente una vergogna per uno Stato Occidentale. Struttura che deve essere di ascolto, di indirizzo, e soprattutto di intervento e soluzione dei problemi.
2--Sollecitare tutte le Prefetture della Regione per creare un tavolo permanente che si occupi di: Sovraindebitamento/Usura e Rischio Usura, “io lo faccio senza che nessuno mi ascolti, da 4 anni”.
3--Trovare la soluzione legislativa, affinché tutti gli Assessorati alle Attività Produttive, di tutti i Comuni della regione Puglia, si dotino di uno sportello di ascolto, indirizzo e informazione, sulle leggi 108/96 Antiusura, e 3/2012 sul Sovraindebitamento. Pubblicizzare l’apertura di detto sportello a tutti i livelli tramite i Parroci, le Associazioni di categoria, i Commercialisti e i Sindacati.
--Visto anche l’esperienza, mio malgrado, maturata in settori non proprio di mia competenza, Legislativo/Bancario/Sovraindebitamento/Usura/Crediti Deteriorati, vorrei che nascesse qualcosa di veramente utile e bello per aiutare le migliaia di persone che in Italia si trovano nelle mie stesse condizioni, e che la nostra amata Regione Puglia, facesse da apripista e guida per tutte le altre Regioni Italiane e per la nostra amata Patria Italia.
--Legiferando in materia per quelle che sono le competenze Regionali, e sollecitando il Governo centrale per quello che è di sua competenza.
4—Ho anche informato il Dott. Caroli, del DDL 788 sui crediti deteriorati, a firma del Ministro Urso, che giace nei cassetti del Governo, DDL che se approvato aiuterebbe milioni di Italiani a tornare in bonis, e a comprare i propri crediti deteriorati a prezzi stracciati.
Ho fatto un’ultima raccomandazione al Dott. Leo Caroli, che se ne parli il più possibile in tutte le sedi Istituzionali, affinché si ponga finalmente fine a questo dramma che continua dal 2008 che con il Covid e la guerra e peggiorato tantissimo, e riguarda milioni di onesti cittadini Italiani.
Angelo Gabriele Pignatelli
Delegato Regionale per la Puglia del Movimento Politico
Popolo Partite Iva-Unione Nazionale
Pasqua 2024, Enpa: “Lo scorso anno uccisi quasi 1,8 milioni di agnelli, solo a Pasqua 673 mila. Basta al sacrificio degli agnelli!”
Queste sono le ultime ore di vita per migliaia di agnelli destinati a finire nel piatto di molti italiani in occasione delle festività pasquali. Alcuni di loro hanno fatto migliaia di chilometri, spesso in condizioni inaccettabili e contro ogni regolamentazione, solo per raggiungere i macelli. Lo scorso anno sono stati uccisi 1.729.491 agnelli, e solo tra Natale e Pasqua oltre un milione.
“La Pasqua – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - dovrebbe essere l’occasione per dire basta alla sofferenza invece ogni anno si trasforma in una mattanza di agnelli. Una ricorrenza che dovrebbe significare rinascita diventa l’occasione di crudeltà e morte per migliaia di cuccioli strappati subito alle loro mamme, per finire sui nostri piatti e onorare la cosiddetta tradizione. Cuccioli che probabilmente hanno affrontato ore infinite di viaggio, spesso in condizioni inaccettabili, solo per raggiungere il macello più vicino. Piangono tutto il tempo, fino all’ultimo respiro che emettono negli atroci luoghi di sangue e sofferenza che sono i mattatoi. E dire che anche la Chiesa Cattolica negli ultimi anni ha scoraggiato questa barbara usanza. Quest’anno siamo stati anche contattati da parroci sensibili che ci hanno chiesto materiale informativo per diffondere meglio il messaggio che non ha senso uccidere degli agnelli nella sofferenza per celebrare la Pasqua.
La legge purtroppo consente questa mattanza quindi l'unica vera rivoluzione possibile è cambiare le nostre abitudini! La Protezione Animali invita tutti a fare la propria parte per fermare questa inutile sofferenza. Smettere di comprare e mangiare agnelli è una scelta di rispetto e compassione. Fondamentale educare fin da piccoli i bambini al rispetto per gli animali. Bisognerebbe iniziare dalle scuole, insegnando ai bambini da dove provengono i cibi che mangiamo e le sofferenze che si nascondono dietro la loro produzione.
“Purtroppo – conclude Carla Rocchi - la strada verso il riconoscimento della dignità di questi animali è ancora lunga. Si pensi ai trasporti, le condizioni in cui vengono fatti viaggiare. Eppure una legge ci sarebbe, basterebbe, intanto, iniziare a farla rispettare, in modo rigoroso, il Regolamento Europeo sul trasporto degli animali. Servono controlli e conseguenze certe per chi infrange le regole. La sensibilità degli italiani verso queste tematiche sta crescendo di giorno in giorno. Lo stesso periodo difficile che stiamo vivendo ci obbliga a riconsiderare le nostre abitudini, le nostre scelte. Allora iniziamo subito: diciamo no all'uccisione di milioni di agnelli e basta alle sofferenze atroci che devono sopportare. E le istituzioni non rimangano indietro ma seguano l’esigenza di un cambiamento che è già iniziato e non deve essere fermato”.
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"Sventare la chiusura dello stabilimento ex Sanofi di Brindisi. Non possiamo permetterci di perdere un pezzo importante del nostro tessuto industriale, lasciando per strada centinaia di lavoratori".
Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale di Italia Viva, insieme ai presidenti provinciale e cittadino di Iv Brindisi, Tiziana Palmisano e Gianni Palmiero.
"Con una audizione congiunta nelle commissioni consiliari attività produttive e lavoro, prosegue Stellato - ho chiesto di fare immediatamente chiarezza sulla questione, mettendo allo stesso tavolo la governance dell'azienda, le parti sociali e le istituzioni del territorio.
La prospettiva e le condizioni fornite da Euroapi per Brindisi erano positive fino a poco tempo fa, sia per i lavoratori che per la collettività, ma oggi, incredibilmente, si parla di esuberi.
Io non ci sto. L'azienda chimico-farmaceutica dovrebbe rendere conto, anche alla comunità brindisina, delle scelte manageriali che l'hanno portata a questo punto. Sanofi, multinazionale francese che detiene il 30% delle azioni di Euroapi, è chiamata ad un'operazione di verità e trasparenza verso la comunità, il territorio e le istituzioni.
Così come noi, partendo dal piano industriale dell'azienda, abbiamo il dovere di vigilare a salvaguardia del futuro dello stabilimento e del destino dei lavoratori".
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Pregevoli collezioni, mostre temporanee e suggestivi itinerari archeologici arricchiranno di arte e cultura il lungo weekend alle porte. Domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta sarà possibile visitare Castelli, Musei e Parchi archeologici alle consuete tariffe di ingresso.
Nell’ottica di andare incontro alla maggiore disponibilità di tempo libero dei visitatori, sia domenica 31 marzo, che il 1° aprile, lunedì dell’Angelo i luoghi della cultura della Direzione regionale Musei Puglia saranno, quindi, regolarmente aperti.
«Siamo convinti che anche quest’anno il fascino delle mete culturali della nostra Regione trascinerà in Puglia numerosi turisti - commenta l’arch. Francesco Longobardi, delegato alla Direzione regionale Musei Puglia dal Direttore Generale Musei, prof. Massimo Osanna - Siamo felici di accoglierli nei nostri siti aperti per l’occasione grazie alla consueta disponibilità del personale addetto alla accoglienza, fruizione e vigilanza dei luoghi della cultura».
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10eLotto: vinti 25mila euro in Puglia
Il concorso del 10eLotto di martedì 26 marzo fa felice la Puglia, con due premi per un totale di 25mila euro. Come riporta Agipronews, sono stati centrati due "6 Doppio Oro": uno da 15mila euro a Bari e l’altro da 10mila euro a Brindisi. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 28,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 990 milioni di euro da inizio anno.
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G7. A Brindisi cambio di prefetto
In attesa del G7 che si svolgerà nel prossimo mese di giugno presso la prefettura di Brindisi c'è il cambio del prefetto. La prefetta Michela Savina La Iacona lascia Brindisi per reggere la prefettura di Prato. A Brindisi arriverà nelle prossime ore Luigi Carnevale, funzionario che ha ricoperto prestigiosi incarichi in giro per l'Italia tra cui quello di dirigere l'Ispettorato di polizia presso il Vaticano.
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Ponte di Pasqua, come affrontare eventuali disservizi aerei
Con l'avvicinarsi delle festività pasquali, oltre 10 milioni di italiani, secondo Federalberghi, si preparano a trascorrere del tempo lontano dalla routine quotidiana, avventurandosi in viaggi di piacere. La Pasqua non solo segna il ritorno della primavera, ma anche l'inizio ufficiale della stagione estiva nel mondo del travel, con le compagnie aeree che ampliano le loro rotte per soddisfare la crescente domanda di viaggi.
L'aereo rimane il mezzo di trasporto preferito per la sua rapidità ed efficienza, scelta da milioni di italiani che si dirigeranno verso destinazioni di mare o montagna per godersi qualche giorno di meritato riposo. Tuttavia, mentre il turismo italiano ed europeo mostra segni di ripresa, non mancano le sorprese amare che possono rovinare l'esperienza di viaggio.
Negli ultimi anni, sempre più frequentemente, si verificano cancellazioni improvvise o ritardi significativi nei voli, creando disagi e frustrazioni per i passeggeri. Secondo ItaliaRimborso, centinaia di voli potranno essere soggetti a cancellazioni o ritardi tali da giustificare un risarcimento pecuniario ai sensi del Regolamento Europeo 261 del 2004.
Fortunatamente il Regolamento stabilisce chiaramente i diritti dei passeggeri aerei e le misure che le compagnie aeree devono adottare in caso di interruzioni del servizio. Le compagnie aeree sono tenute a informare i passeggeri in modo chiaro e tempestivo riguardo alla cancellazione o al ritardo del volo, nonché sui loro diritti e opzioni disponibili. I passeggeri hanno diritto a una compensazione pecuniaria aggiuntiva per il disagio subito a causa di cancellazioni o ritardi prolungati, a meno che la compagnia aerea non possa dimostrare di essere stata influenzata da circostanze eccezionali al di fuori del suo controllo.
La compensazione che oscilla da 250 a 600 euro è prevista dal regolamento UE 261/2004 per i voli cancellati o con ritardo di oltre tre ore rispetto all’orario previsto di atterraggio. Tuttavia, affinché i passeggeri abbiano diritto a questa compensazione, devono verificarsi specifiche condizioni. Al passeggero spetta la compensazione pecuniaria se il volo viene cancellato meno di 14 giorni prima della data di partenza programmata. Altro caso, purché il viaggiatore si imbarchi sull’aereo, si verifica quando il volo subisce un ritardo di almeno 3 ore all'arrivo finale rispetto all'orario di arrivo originale, a meno che il ritardo non sia causato da circostanze eccezionali (come condizioni meteorologiche estreme, scioperi del personale, o problemi di sicurezza), il passeggero ha diritto alla compensazione.
Inoltre, oltre alla possibilità di ottenere un risarcimento pecuniario, i passeggeri hanno diritto a diverse forme di assistenza durante i disservizi aerei, come pasti e bevande, sistemazione in hotel e comunicazioni per i voli cancellati. È importante che i viaggiatori siano consapevoli di questi diritti e li esercitino quando necessario. Nel frattempo, per rendere l'esperienza di viaggio più fluida e priva di intoppi, si consiglia ai passeggeri di controllare lo stato del proprio volo prima della partenza, essere preparati a eventuali cambiamenti dell'itinerario e conservare tutti i documenti pertinenti in caso di reclamo.
Quando i passeggeri si trovano di fronte a cancellazioni o ritardi significativi dei voli e incontrano difficoltà nel ricevere i rimborsi o le compensazioni a cui hanno diritto, ci sono diverse risorse a cui possono rivolgersi per ottenere assistenza e supporto. In primo luogo, è consigliabile contattare direttamente la compagnia aerea con cui è stato prenotato il volo. Le compagnie aeree hanno procedure specifiche per gestire reclami e richieste di compensazione e possono essere in grado di risolvere il problema direttamente. In casi particolarmente complessi o controversi, i passeggeri possono considerare di consultare un avvocato specializzato. In questo panorama esistono anche le claim company, che agiscono da tramite per i passeggeri.
In conclusione, mentre ci si appresta a godere il Ponte di Pasqua, è essenziale essere consapevoli dei diritti come passeggeri e sapere come agire in caso di problemi durante il viaggio. Con la giusta informazione e il supporto adeguato, possiamo affrontare qualsiasi inconveniente e assicurare che le vacanze pasquali siano un'esperienza indimenticabile per tutte le giuste ragioni.
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Xylella, due anni in più di indennizzi, CIA Salento: “Grande risultato”
Accogli: “Grati a Pagliaro che abbiamo sostenuto dall’inizio, l’olivicoltura salentina deve rinascere”
Grande soddisfazione da parte di Cia Salento per l'approvazione della mozione presentata dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, sostenuta e appoggiata da Cia Salento sin dall’inizio. Dopo una lunga attesa, è finalmente arrivato un importante segnale a favore degli agricoltori salentini. Gli indennizzi per coloro che hanno perso il loro patrimonio di ulivi, a causa della Xylella, sono stati estesi da tre a cinque anni. Sono state tante le giornate trascorse in piazza per cercare di portare a casa un risultato fondamentale, utile a salvaguardare tutto il comparto primario. CIA esprime gratitudine al consigliere Paolo Pagliaro per aver portato avanti, con determinazione e caparbietà, quella che agli occhi di tanti sembrava una battaglia inutile e impossibile. La mozione è stata approvata all'unanimità dei presenti in Consiglio regionale. Per sostenere questo atto sono state raccolte circa 6mila firme nei territori devastati dal batterio killer degli ulivi con il conseguente azzeramento della produzione olivicola.
"Si tratta - dichiara Benedetto Accogli, presidente di CIA Agricoltori Italiani Salento e vicepresidente regionale di CIA Puglia - di due anni di indennizzi in più, che rappresentano una preziosa boccata di ossigeno per poter andare avanti. Occorre riuscire a reperire le risorse necessarie per dare la possibilità al settore di ripartire e recuperare una parte del tempo perso. Considerato che la Xylella era arrivata prima nel Salento, con questi due anni di indennizzi in più, si è voluto ristabilire il principio di uguaglianza secondo cui casi oggettivamente diversi devono essere trattati in modo differente, nonché il criterio di proporzionalità e di correlazione tra danno effettivo e indennizzo. Continueremo a sostenere gli imprenditori agricoli - conclude Accogli - per far rivivere la nostra terra, il cui valore non è solo agricolo ma anche paesaggistico e ambientale. Per questo la nostra battaglia continua facendo rete e mettendo a disposizione di tutti idee e risorse come il consigliere Pagliaro ha dimostrato di fare”.
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UN CONTRIBUTO DI 12.000 EURO DATO DALLA GIUNTA AD UN CENTRO SPORTIVO PER I DANNI DEL COVID
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New Virtus Mesagne: una vittoria sofferta
La regular season del Campionato regionale di Serie C volge al termine e tutte le sfide diventano decisive. Per il decimo turno di ritorno, il calendario offre alla Proshop Mesagne la difficile quanto cruciale trasferta di Apricena, per la quale la partita contro i gialloblu è letteralmente l’ultima spiaggia: in caso di sconfitta, infatti, i foggiani sarebbero aritmeticamente retrocessi.
Coach Sanchez schiera Vitucci, Gonzalez, Condric, Smith e Serpentino, mentre i padroni di casa rispondono con Mirando, Ndiaye, Scarponi, Kutta e De Letteriis. L’inizio di gara è lento e si avverte chiaramente il peso della sfida. Le due formazioni vanno a braccetto fino al 6-6, punteggio che si protrae fino ai 4 minuti, quando una tripla di Smith rompe gli indugi e l’equilibrio sul 6-9. A questo punto l’Apricena, spinta da un pubblico caldissimo, piazza il break che non ti aspetti sfruttando una difesa gialloblu insolitamente morbida e chiude il quarto meritatamente avanti per 14-9.
In apertura di secondo gioco i padroni di casa si spingono fino al 18-9, chiudendo un parziale complessivo di 12-0. Sanchez striglia i suoi, i quali percepiscono il messaggio ed iniziano una rimonta lenta ma continua che porta al sorpasso poco dopo metà quarto. Apricena arriva a bonus piuttosto presto e questo facilità il gioco sotto canestro dei gialloblu. In questo frangente segnaliamo Serpentino e Salerno, che dettano tempi e gioco. Si va al riposo lungo sul 29–33 per la Virtus Mesagne.
Al rientro, Apricena mette subito in chiaro la propria riluttanza ad alzare bandiera bianca e torna in partita sul 33-33, portandosi poi addirittura avanti fino al 42-35. Così come nel quarto precedente, al break foggiano segue il contro break dei messapici che giocano gli ultimi tre minuti a ritmi altissimi, imponendo il proprio gioco con scambi rapidi e difficili da leggere per la difesa biancoblu di casa, molto arcigna ma decisamente poco mobile. Alla sirena il Mesagne guadagna un altro punto, portandosi sul 43-48.
L’ultimo quarto si apre con il Mesagne in scioltezza, che allunga fino al 45-51 suggerendo l’idea, di lì a poco smentita, di una partita ormai incanalata sui binari giusti. Apricena ritorna in partita per l’ennesima volta, regalando alla sfida dei minuti finali ad altissima tensione. Il Mesagne ha la possibilità di chiudere la contesa in più di una circostanza, ma manca del killer instinct. I padroni di casa costringono la Proshop al primo overtime di stagione, che parte dal 59-59 finale.
Nell’overtime c’è poco da raccontare, perchè la New Virtus riprende a giocare con i ritmi offensivi e la grinta difensiva che ormai sono il marchio di fabbrica di Sanchez. Senza particolari patemi si chiude sul 65-70, per due punti che segnano la retrocessione dei foggiani ed il primo importante passo dei gialloblu verso la tanto agognata salvezza.
Contro una formazione che si giocava le ultime carte di permanenza in C e contro un pubblico caldo e partecipe, La Proshop Mesagne gioca una buonissima gara, fatta di tensione difensiva e buone trame offensive. Molto bene Angelini, che si prende la responsabilità di alcuni palloni decisamente caldi (così come Smith) e bene anche Serpentino, che stravince il confronto con Ndiaye, molto strutturato ma altrettanto macchinoso e falloso al tiro.
“Siamo contentissimi per la prova dei ragazzi”, ammette il Presidente Guarini. “Quella di oggi era una sfida fondamentale per la stagione ed i ragazzi hanno dimostrato di essere un gruppo unito, che avrà ancora tanto da dire fino alla fine del torneo. Torniamo a casa con la consapevolezza di essere una squadra e questo significa tanto”.
Apricena: Ndiaye 0, Kutta 18, Mirando 16, Ferrara 0, Mpeck 0, Scarponi 16, De Letteriis 3, D’Annunzio 4, Minutello 8, Matarese NE. All. De Florio.
Mesagne: Smith 19, Serpentino 11, Vitucci 1, Gonzalez 8, Piscitelli 0, Berdychevskyi 0, Angelini 19, Salerno 4, Quaranta 4, Condric 4. All. Sanchez.