Mesagne ha diritto a chiedere l'inserimento nei Giochi del Mediterraneo 2026
Dopo le difficoltà iniziali, la macchina organizzativa dei giochi del Mediterraneo “Taranto 2026” pare avviata a preparare al meglio l’importante kermesse sportiva che vedrà come palcoscenico principale la Provincia Ionica ed più in generale quell’area geografica denominata in passato “Terra d’Otranto” e più recentemente “Grande Salento”. Proprio in queste settimane il Commissario Straordinario dei giochi, Massimo Ferrarese, ha sottoscritto due importanti protocolli di intesa con i Sindaci di Brindisi e Fasano che assicureranno, ai rispettivi Comuni, una dote finanziaria di complessivi 12.500.000=€ per la ristrutturazione dello Stadio Fanuzzi, delle are esterne al complesso sportivo di C.da Masseriola e di quelle del palazzetto di Vigna Marina nella città dello Zoo Safari. Come era prevedibile, inoltre, è iniziata la rincorsa alla richiesta di risorse da inserire nel secondo master plan, non ultima quella avanzata dal Sindaco di Lecce per la copertura dello Stadio di Via del Mare. Come Partito Democratico di Mesagne, come cittadini Mesagnesi non vogliamo iscriverci all’elenco dei questuanti né, tantomeno, inoltrarci in sterili rivendicazioni campanilistiche ma c’è un “però” grande quanto lo possono essere due ori olimpici (Londra 2012-Tokyo 2020-21) conquistati da altrettanti atleti mesagnesi in una disciplina sportiva che si scrive Taekwondo ma che in Italia si legge Mesagne. Sarebbe inutile esercizio elencare tutti successi conseguiti in campo nazionale ed internazionale dalla nostra Città grazie non solo, ma soprattutto, alla più blasonata delle palestra Italiane, quella dell’oramai leggendario Maestro, Roberto Baglivo. Tuttavia, nonostante il contributo assicurato al prestigio dello sport Nazionale, Mesagne, ancora oggi, non dispone di una “Arena” in grado di ospitare eventi nazionali ed internazionali: e, allora, quale migliore occasione dei Giochi del Mediterraneo per colmare questa, assurda, mancanza? Al Commissario Straordinario e per esso al Governo Nazionale chiediamo, quindi, di rimuovere la paradossale lacuna. Pari impegno, quale parte attiva nella programmazione delle opere dei giochi, chiediamo alla Regione Puglia. Comprendiamo che le risorse seppur ingenti non sono illimitate ma se nelle scelte,come in più occasioni dichiarato del Governo, lameritocrazia assurge a ruolo fondamentale, allora nessuno più di Mesagne merita un palazzetto dello sport degno di questo nome in grado di ospitare il torneo di Taekwondo dei Giochi del Mediterraneo. Una decisione oculata generatrice di due traguardi importanti: le gare si svolgerebbero alla presenza di un numerosissimopubblico, competente ed appassionato; calato il sipario sui giochi, la struttura diverrebbe di fatto il “santuario” del Taekwondo Italiano al sevizio, ovviamente, anche degli appassionati di altri sport.
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