La partita era iniziata nel migliore dei modi possibile nel primo quarto concluso avanti 24-13, in scioltezza col ritrovato Passante che aveva imposto una doppia tripla consecutiva che alludeva a una brillante vittoria, la quarta su cinque partite. Troppa Mens Sana contro poca Assi Brindisi, in un copione che vedeva i padroni di casa con molti errori al tiro e gli ospiti in giornata di grazia, ma c'erano ancora trenta minuti da giocare e nulla lasciava presagire che l'inerzia della gara sarebbe andata a favore dei brindisini. I padroni di casa hanno avuto il merito di non arrendersi e di crederci anche nei momenti più bui della gara e con un avvio deciso di inizio di secondo quarto sono stati abili a contenere il distacco dimezzandolo stabilmente intorno ai 5 punti fino al sorpasso a fine terzo quarto per infilzare il colpo di grazia nell'ultimo quarto di gara concedendo agli ospiti solo 10 punti.
La Mens Sana si è resa complice del successo degli avversari perché ha abbassato inspiegabilmente i ritmi di gara e senza il capitano Spagnolo, fermo per infortunio, ha perso quel leader capace di guidarla nei momenti decisivi quando la coppia arbitrale ha perso l'autorevolezza della conduzione della gara a causa delle strumentali polemiche dei padroni di casa. Il nervosismo dei biancoverdi è stato anche la causa di tre inutili falli tecnici che rappresentano un altro segnale allarmante da non trascurare.
La Mens Sana è alla terza partita consecutiva sotto i 70 punti realizzati e le iniziali prime due vittorie rischiano di essere un fuoco di paglia per una squadra che mediamente subisce 83 punti a partita. Decisamente troppi, così come non è possibile che su 8 giocatori scesi in campo ben 6 sono sotto la doppia cifra di punti realizzati.