Mens Sana Mesagne. Arbitro picchiato e partita sospesa In evidenza

Gennaio 18, 2016 2861

mens sana under 15 - 2016Arbitro picchiato e partita sospesa a pochi minuti dalla fine (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

è il triste e negativo bilancio di un incontro di basket tra formazioni minori. L’episodio ha coinvolto l’Under 15 della Mens Sana impegnata in un incontro di campionato di Eccellenza a Nardò dove l’arbitro è stato malmenato, anche con ceffoni, da un dirigente della squadra di casa. La partita è stata immediatamente sospesa quando mancavano solo quattro minuti dal termine dell’incontro con i mensanini avanti di circa quattro punti. A fine gara l’arbitro ha redatto un verbale, dei fatti accaduti, che ha inviato al giudice federale. Sarà lui, infatti, in settimana ad adottare eventuali provvedimenti disciplinari. Tutto è iniziato ieri mattina quando i ragazzini della Mens Sana, accompagnati da dirigenti e genitori, sono arrivati nel palazzetto per disputare un incontro di campionato. Alle 10 l’arbitro, un ragazzo poco più diciottenne di Lequile, ha fischiato l’inizio. Così, sul parquet si sono trovati contrapposti i ragazzini della Mens Sana Mesagne e quelli della Devils Basket Nardò. Fin dalle prime battute la partita è apparsa alquanto nervosa caratterizzata da diversi falli che l’arbitro ha puntualmente fischiato. Da parte sua anche se giovanissimo l’arbitro ha maturato una buona esperienza nel campo cestistico arbitrando anche incontri di serie D. In ogni modo per tutta la partita c’è stato un clima avverso alla squadra mesagnese sia da parte della dirigenza sia dei genitori. Rumors che in alcuni casi hanno anche inciso sullo svolgersi della partita. Quando tutto sembrava ormai finito, poiché mancavano pochi minuti alla fine dell’incontro, intorno a mezzogiorno, l’arbitro ha fischiato l’ennesimo fallo a un giocatore della squadra di casa. Un’ammonizione che, evidentemente, non è piaciuta a un dirigente locale che è entrato in campo ed ha prima inveito a parole contro l’arbitro e poi gli ha mollato qualche ceffone. L’incontro è stato sospeso e le squadre sono ritornate negli spogliatoi. E fine della partita. L’arbitro si è consultato con gli altri giudici di gara e poi ha redatto un verbale degli accadimenti che è stato trasmesso alla federazione regionale e al giudice sportivo. In settimana sono attesi i provvedimenti. Intanto la Mens Sana Mesagne ha postato sul suo sito web un comunicato prendendo le distanze da questi spiacevoli episodi d’intolleranza e violenza sportiva. “L’incontro odierno tra i Devils Basket Nardò e la Mens Sana Mesagne è stato sospeso per invasione di campo con aggressione a un arbitro. La società prende le distanze da questi gravi atti d’inciviltà che ledono, senza giustificazione alcuna, i principi sani dello sport, soprattutto in un campionato giovanile. La Mens Sana Mesagne esprime senza se e senza ma la totale solidarietà agli arbitri dell'incontro, in particolare a chi ha subito anche violenza fisica”. Dispiaciuti, per i fatti accaduti, i dirigenti della Mens Sana. “Davvero non riusciamo a comprendere tanto accanimento e violenza per un semplice incontro di campionato – ha spiegato il direttore sportivo, Gianfranco Mellone – si tratta di formazioni di ragazzi dove la correttezza e il buon esempio devono essere i principali valori che le tifoserie dovrebbero dimostrare”. Infine Mellone ha tirato in ballo anche i genitori della squadra locale. “Purtroppo dobbiamo constatare che per l’intero incontro i genitori dei ragazzi anziché stemperare i toni accesi della tifoseria li hanno accentuati. Probabilmente se si fossero smorzati i toni non sarebbe accaduto nulla”, ha concluso il dirigente mensaniano. "Era una partita punto a punto. Poi, dopo il fischio contestato, sono iniziate le proteste e i tifosi hanno iniziato a spostarsi da una tribuna all'altra", ha spiegato il presidente della pallacanestro Nardò, Carlo Durante. "Qualcuno è entrato in campo, anche io ho protestato vivacemente nei confronti dell'arbitro. Ma non c'è stata nessuna aggressione fisica. Tant'è che non è andato nemmeno in ospedale".