Mens Sana Mesagne, ancora una sconfitta nel "Palafrigo"

Bruno Morobianco Gennaio 27, 2016 1780

palafrigoNonostante i buoni propositi di fare bene

e di cercare di interrompere la serie negativa di sconfitte che sta caratterizzando questa annata, i ragazzi di coach Capodieci non ce l'hanno fatta a battere se stessi prima degli avversari di turno, i ragazzi dell'Anspi Taranto. Al "palafrigo" di Mesagne, i tarantini di coach Mineo sfruttano la prestazione pazzesca di Gianluca Salerno, 43 punti personali su 87 di squadra, cui bisogna aggiungere i 23 del semprevalido Cobianchi e i 15 dell'americano Kappen, 3 giocatori capaci di realizzare il 90% dei punti totali. All'andata la Mens Sana aveva vinto in trasferta, 86-91 sabato invece è stato restituito lo sgarbo. Lo scarto di venti punti è solo uno dei sintomi dei mali che affliggono i mesagnesi. Il primo è evidente agli occhi di tutti, i biancoverdi difendono poco e male e sono la penultima difesa del torneo. Quello che era un marchio di fabbrica di solo due stagioni fa, quando si arrivò fino a gara 3 per la promozione è un ricordo che fa venire il magone. Mancano le motivazioni e la concentrazione per raggiungere grandi obiettivi. Di quella squadra ormai ne mancano troppi, Errico, Lescot, Ruggiero tanto per citarne alcuni. Il secondo dei mali, che mi permetto di evidenziare, è la lentezza della manovra. Prevedibile e confusa, specie nei momenti decisivi, in particolare nell'ultimo quarto di gara quando si deve dare il massimo. Due anni fa, Kevin Lescot aveva la capacità di risolvere da solo situazioni difficili. Oggi questa risorsa non c'è e non si vede una valida alternativa. Anche il pubblico, sempre presente anche in questa stagione povera di spunti, subisce passivamente l'andamento di gioco e invece di trascinare e sostenere gli atleti aspetta la fine della gara con una certa rassegnazione. Nel grigiore generale le note positive sono come la settimana scorsa, la buona prestazione di Walter Masi e il buon rientro di Marco Dipietrangelo. Mi permetto di esprimere due note a margine. Siamo in serie D e quindi dai giocatori, alle squadre il livello è proporzionale alla categoria e di conseguenza gli arbitri sono della categoria. Assisto al ricorso sistematico del fallo tecnico non come strumento sanzionatorio di natura eccezionale, ma come strumento cui far ricorso per riprendere autoritariamente la direzione di gara quando gli animi si scaldano e si perde la gestione emotiva della partita. Forse i consigli nelle riunioni arbitrali dovrebbero essere rivisti. Sabato, le temperature gelide erano presenti anche dentro, al punto che alcuni spettatori hanno fatto ricorso alla coperta, una struttura che recentemente ha rinnovato l'impianto di riscaldamento ma che da qualche tempo è spento perché non funzionante. Faccio appello a chi di dovere di risolvere la situazione.