Redazione

A Mesagne sul carro del vincitore c'è spazio per più di 120 candidati, ma nessuno di essi ha dimostrato di avere a cuore la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici della ristorazione.
pubblicato nel Rapporto "Cercasi schiavo" a distanza di quasi un anno dal lancio della campagna e dell'indagine sociale "Cercasi schiavo" da cui è nato un rapporto di ricerca. Un report preoccupante, che avrebbe dovuto smuovere gli animi di chi amministra la città, e che invece non ha visto alcun intervento né tanto meno una richiesta di approfondimento o di collaborazione per arginare il fenomeno dello sfruttamento nella ristorazione mesagnese.
Il rapporto è stato ignorato e da allora sono state aperte in città nuove attività ristorative, mentre quelle a cui sono concessi spazi pubblici continuano a lavorare e si preparano per l'estate che verrà.
120 candidati, neanche una parola.
Nel centro storico di Mesagne è in corso da anni un processo di gentrificazione. Essa non è una semplice riqualificazione urbana, come viene raccontato, ma quello che è avvenuto è che, a causa di un certo tipo di sviluppo turistico-commerciale, la zona non è più accessibile per il portafogli di coloro che ci vivono, che saranno man mano sostituiti da abitanti differenti, spesso stranieri o più ricchi. Dunque la gentrificazione di per sé non fa rinascere un’area, ma la cambia cancellandone l’anima popolare, risolvendo alcuni problemi ma creandone altri.
Bisognerebbe avere il coraggio di governare i processi di gentrificazione per evitare dannose conseguenze: di fatto si va a generare un'economia basata sullo sfruttamento dei lavoratori, in cui pochi si arricchiscono. Tale arricchimento riesce meglio se i lavoratori non hanno alcun potere contrattuale e non sono tutelati nei propri diritti. Inoltre a Mesagne questi ultimi sono resi invisibili da una narrazione fantasiosa che vede la città affrancata dall'illegalità e dall'ingiustizia sociale.
Cavalcare l'onda dell'attrazione turistica sta trasformando Mesagne in una piattaforma alberghiera in cui diventa quasi impossibile per i residenti trovare una casa in affitto per lunghi periodi, in cui i prezzi proposti ai turisti fanno lievitare i prezzi per tutti. Lasciare al libero mercato la capacità di autogovernarsi rivela l'incapacità di lettura e di governo dei processi di trasformazione della nostra città.
Ma a Mesagne va tutto bene e se qualcuno si occupa di approfondire questioni con il coinvolgimento di ricercatori universitari deve farlo per raccontare le storie belle,  altrimenti è meglio ignorarlo.
Mesagne Bene Comune invece continuerà questo lavoro di ricerca e denuncia allargando il suo campo di azione con quanti vorranno fare la propria parte.
Di seguito il link per scaricare il rapporto "Cercasi schiavo".
Buone elezioni a tutti.

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Tragedia oggi durante la pedalata d’epoca “La Matta Ciclostorica Pugliese” organizzata all’Asd Ciclo Noci Vintage di Noci. I ciclisti stavano percorrendo la provinciale che collega Cisternino con Locorotondo, quando Mario Napoletano, di 68 anni residente a Monopoli, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo della bici ed è caduto andando a sbattere contro un muretto a secco. Purtroppo l'urto è stato letale. L'uomo è stato subito soccorso dai volontari a bordo di un'ambulanza che seguiva in coda la corsa, ma per Napoletano non c'era più niente da fare.

Un incidente stradale si è veriicato intorno alle ore 19,30 di oggi  lungo la superstrada che congiunge Brindisi con Lecce. Qui per cause ancora in fase di accertamento nei pressi dello svincolo per Torchiarolo una Ford Fiesta è uscita di strada. È stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco, 118 e polizia. 

Gli autovelox continuano a garantire entrate milionarie alle amministrazioni locali, e dal Salento alle Dolomiti si moltiplicano le anomalie circa l’uso degli strumenti di rilevazione automatica della velocità. La denuncia arriva oggi da Assoutenti, che ha analizzato i dati sui proventi delle sanzioni stradali pubblicati dal Ministero dell’Interno.

Il caso più eclatante è quello di un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che nonostante conti poco più di 350 abitanti ha incassato nel triennio 2021-2023 la bellezza di 1.265.822 euro grazie all’unico autovelox installato sul proprio territorio, l’equivalente di 3.616 euro a cittadino residente – spiega Assoutenti – Ricchissimi anche i comuni del Salento, che nel 2023 hanno registrato incassi milionari grazie agli apparecchi di rilevazione automatica della velocità: oltre 8,7 milioni di euro in appena 4 comuni (4.770.631 euro Galatina,  1.830.484 euro Trepuzzi, 1.240.770 euro Cavallino, mentre il comune di Melpignano si ferma a 898.986 euro).

2,3 milioni di euro gli incassi di soli 3 comuni (Puglianello, Castelvenere, Torrecuso) ubicati lungo la “temibile” strada statale 372 Telesina che da Caianello porta a Benevento, notoriamente disseminata di autovelox.

Altra strada “killer” sul fronte degli autovelox è la via Flacca che attraversa il litorale del sud laziale: qui il Comune di Terracina ha incassato lo scorso anno 2.177.914 euro grazie agli apparecchi di rilevazione della velocità, 506.886 euro Formia, 365.326 euro Gaeta.

In Veneto gli autovelox hanno garantito 3.486.863 euro al comune di Cittadella (Pd), 1.630.297 euro a Cadoneghe (Pd), 1.547.812 euro a Giacciano Con Baruchella (Ro), 1.306.311 euro a Bagnolo Di Po (Ro), 1.085.383 euro ad Arsiè (Bl), 1.044.070 a Tribano (Pd) – aggiunge Assoutenti.

“Siamo favorevoli alle multe verso chi supera i limiti di velocità, a patto che i primi a rispettare le regole siano gli enti locali, che non devono usare gli autovelox come bancomat ma solo ai fini di garantire la sicurezza stradale – spiega il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – In tal senso riteniamo giusta la recente decisione del governo di regolarizzare l’uso di tali apparecchi ma devono essere previste sanzioni salate anche per gli enti locali che non rispettano le disposizioni”.

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Brutta sorpresa questa mattina per i mesagnesi che si sono recati presso l'isola ecologica di via Marangio e l'hanno trovata chiusa. Fuori nessun cartello che avvisava della serrata, neanche l'ombra di un avviso sul sito istituzionale del comune di Mesagne. Gli utenti hanno atteso un bel pò e poi sono andati via borbottando sull'inefficienza del servizio. Eppure sul cartello degli orari, esposto esternamente, c'è scritto chiaramente che la domenica l'isola ecologica è aperta dalle ore 9,00 alle ore 11,45 e dalle ore 14 alle ore 16,45. Un disservizio non di poco conto per coloro che attendono la domenica, avendo negli altri giorni impegni lavorativi o altro, per depositare i rifiuti. 

---------------isola ecologica 2 giugno 2024
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Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina lungo la statale 379, Brindisi-Bari, all'altezza dello svincolo per Pantanagianni, dove un'auto e una moto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Nell'urto il centauro, un giovane di 33 anni, è caduto sull'asfalto e la moto ha preso fuoco. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i soccorritori del 118, i vigili del fuoco di Ostuni e la polizia. Il giovane è stato soccorso e trasferito presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi in codice rosso. Le sue condizioni, infatti, sono apparse subito critiche. I vigili del fuoco hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'importante arteria viaria. La polizia ha rilevato il sinistro e avviato le indagini per ricostruire l'intera vicenda. 

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE ACQUISTO FRUTTA +15%; DA PRIMIZIE COME PERCOCHE E ALBICOCCE A CILIEGIE.

Crescono del 15% i consumi di frutta, spinti dalle alte temperature che già sfiorano i 30 gradi e aumentano la sensazione di sete e la voglia di refrigerio. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, sulla base della indagine condotta nei mercati dei contadini di Campagna Amica dove si registra un aumento degli acquisti di frutta, dalle ciliegie alle fragole, dalle primizie di percoche e albicocche, fino alle pesche a pasta gialla.

La Puglia è la regione più ortofrutticola d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell’uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell’arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.

La ripresa dei consumi è importante perché se nel 2019 le famiglie italiane avevano acquistato 240 chili di prodotti ortofrutticoli, nel 2023 si sono ridotti a 203 chili, con un taglio che ha penalizzato soprattutto la frutta, passata da 128 chili a 107 chili, mentre le verdure sono scese da 112 a 96 chili, secondo l’analisi Coldiretti su dati Cso Italy.

Un fenomeno preoccupante che impatta sulla salute tanto degli adulti quanto delle giovani generazioni, con i consumi che sono crollati sotto la soglia dei 400 grammi al giorno a testa raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per una dieta sana. In Italia meno della metà dei bambini italiani (45%) consuma frutta tutti i giorni mentre la percentuale scende al 31% nel caso della verdura, secondo l’analisi della Coldiretti sull’ultimo rapporto dedicato all’obesità infantile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Frutta e verdura – spiega la Coldiretti regionale – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.

Operazione anticrimine dei carabinieri di Mesagne che nelle ultime ore hanno messo in atto un'operazione contro lo spaccio di stupefacenti. Il bilancio è più che positivo poichè hanno arrestato due pusher, di cui uno posto agli arresti domiciliari, con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Inoltre gli uomini dell'Arma hanno segnalato alla prefettura di Brindisi alcuni giovani poichè assuntori di droghe. Infine, i militari hanno denunciato alcune persone per vari reati riscontrati durante il controllo del territorio che proseguirà nei prossimi giorni. 

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FASANO - Si svolgerà martedì 4 giugno, alle ore 11:00 nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città la conferenza stampa di presentazione degli eventi “Design for peace” cinque progetti per l’Ucraina, organizzato dal Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, e presentato a Fasano in collaborazione dall’Ordine degli Architetti PPC di Brindisi, che si terranno dal 9 al 24 giugno nel Comune di Fasano.

Interverranno il sindaco Francesco Zaccaria, il presidente dell'Ordine di Brindisi, Arch. Maurizio Marinazzo, il tesoriere dell'Ordine di Brindisi, Arch. Giuseppe Savoia e in collegamento web il consigliere del Consiglio Nazionale degli Architetti Marcello Rossi.

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Uno strano rinvenimento è stato fatto ieri mattina dagli operai che stanno svolgendo dei lavori sulla linea idrica extraurbana di Acquedotto pugliese nel Comune di Mesagne. In una busta di colore nero, in genere utilizzata per riporre la spazzatura, hanno rinvenuto dei gioielli storici. Non monili, ma ceramica messapica del III o IV secolo avanti Cristo che qualcuno si è voluto sbarazzare gettandola in strada, in un luogo dove sapeva bene che sarebbe stata ritrovata in breve tempo. Sul luogo del rinvenimento sono giunti gli agenti del locale commissariato che hanno recuperato i reperti e avviato le indagini per ricostruire l’intera vicenda. L’episodio si è verificato al mattino, quando gli operai di Aqp sono giunti in via provinciale per San Vito nei pressi della rampa per immettersi sulla statale 7 in direzione Brindisi. Qui hanno notato una busta di colore nero, strappata da cui fuoriuscivano alcune cretaglie. Si sono avvicinati e hanno constatato che si trattava di reperti storici. Alcune coppette in argilla con decorazioni pittoriche, coperchi di ceramica nera, coperchi con la decorazione di immagini floreali di colore rosso e nero. C’era anche un grazioso volatile di argilla. Diversi di questi reperti erano rotti a causa del lancio che l’anonimo possessore, che li deteneva in maniera illegale, ha fatto dall’auto alla strada. Gli operai hanno allertato immediatamente le due archeologhe presenti sul luogo che hanno il compito di sorveglianza degli scavi per conto della Soprintendenza archeologica. Le esperte hanno compreso subito l’importanza di quei reperti e le strane modalità di rinvenimento. Perciò hanno allertato il locale commissariato. Poco dopo sul posto sono giunti gli agenti dell’unità scientifica che hanno repertato il tutto, svolto i rilievi del caso e posto sotto sequestro i reperti. Saranno le indagini a ricostruire l’intera vicenda. I reperti una volta analizzati saranno consegnati alla Soprintendenza per la ricostruzione e destinazione finale. Le indagini, invece, dovranno fare luce sia sulla strana modalità del ritrovamento sia sul perché il possessore se ne è voluto sbarazzare con quelle modalità. Comprendere se il possessore poteva essere un tombarolo oppure un collezionista che se ne è voluto sbarazzare poiché iniziavano a “scottare”.

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