Redazione

Il prossimo 17 maggio l’Associazione AVIS di Cellino San Marco, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cellino San Marco e le associazioni IL CERCHIO DELLE IDEE, KELAINOS-APS, LA COMPAGNIA TE LU NTARTIENI, MAKE MUSIC e il CENTRO DAMISTICO CELLINO, è lieta di presentare il Progetto Clab (Comunità-Laboratorio).

Collaborare per il bene comune La sinergia tra l’Associazione AVIS, l’Amministrazione Comunale e le altre associazioni coinvolte è stata fondamentale per la realizzazione di questo spazio. La collaborazione ha permesso di mettere in comune competenze e risorse, rendendo il progetto efficace e proficuo. L'identità, la storia e i servizi delle singole associazioni sono stati valorizzati, consentendo di costruire strategie e progetti comuni senza che nessuno si senta marginalizzato. Coinvolgere diverse realtà, offrire servizi e strutture, e lavorare su temi concreti e condivisi significa fare rete per rispondere ai bisogni del territorio. L'obiettivo è la creazione di una comunità solidale capace di affrontare le trasformazioni sociali e culturali.

Aggregazione, socializzazione, inclusione Il progetto CLab nasce dall'esigenza di creare spazi di aggregazione e socializzazione a Cellino San Marco, che attualmente ne è sprovvista. L'idea, promossa dall'Associazione AVIS COMUNALE CELLINO SAN MARCO, mira a sensibilizzare la cultura del volontariato e della solidarietà, promuovendo attività culturali come veicolo di valorizzazione delle risorse umane e del territorio. L’Amministrazione Comunale ha accolto con entusiasmo il progetto, mettendo a disposizione la sede per la realizzazione del CLab.

Numerose associazioni locali hanno aderito e supporteranno AVIS nell’organizzazione delle attività. Il progetto prevede la creazione di uno spazio di animazione territoriale e aggregazione, dove la relazione e l'inclusione saranno i punti di forza. Sarà un luogo dove incontrarsi, confrontarsi e sperimentare nuovi modi di stare insieme, acquisendo nuove competenze culturali e sociali. Il CLab diventerà un punto di riferimento per tutte le fasce d’età e per diverse realtà locali, grazie anche all’uso di strumenti di comunicazione all'avanguardia.

Un centro per la crescita culturale Partecipare ad eventi culturali è un bisogno fondamentale, reso ancora più evidente dall'isolamento sociale causato dalla pandemia. Il progetto CLab intende incentivare la partecipazione culturale nel nostro Comune, rendendo la cultura accessibile a tutti e offrendo opportunità di confronto e crescita. Il progetto si articolerà in diverse fasi e prevede una varietà di azioni e servizi. Il cuore del progetto sarà un ambiente dedicato (Coworking tematico) dove si svolgeranno specifici “Corsi/Laboratori” suddivisi in 10 moduli tematici. Questi percorsi permetteranno di acquisire conoscenze, abilità e competenze nel mondo della cultura e dell’innovazione. Il centro sarà un luogo di incontro e dialogo intergenerazionale.

Programma delle attività I laboratori tratteranno temi artistici, teatrali, musicali, ricreativi e innovativi, con un approccio attivo-partecipativo che permetterà ai partecipanti di mettersi in gioco, condividere idee e sviluppare una competenza critica sui temi affrontati. Il progetto si svolgerà nell'arco di 12 mesi, in linea con il bando regionale.

Un progetto per il futuro di Cellino San Marco Il futuro del nostro paese non può prescindere dal suo patrimonio culturale e dai suoi talenti. Il progetto CLab è nato da un'analisi partecipativa dei bisogni locali e mira a mettere al centro le persone, le relazioni e i cambiamenti. Inclusione, integrazione, scoperta, curiosità e formazione culturale sono i principi fondamentali del progetto.

Invito all'evento La giornata inaugurale avrà inizio alle ore 19:00 del 17 maggio, presso la Sala XXV Aprile in Piazza Aldo Moro a Cellino San Marco. La S.V. è invitata a partecipare.

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Sabato 11 maggio 2024 presso il Palazzetto “Alfredo Romboli” di Colleferro, il mesagnese Alberto destino ha riportato una brillante vittoria nel Torneo over 1000 nonostante la competizione portasse sui tavoli di gioco affermati giocatori del Lazio, della Campania, della Toscana e della Puglia.

 Destino è noto per la sua passione per lo sport ed in particolare il Tennis tavolo promuovendolo anche per i ragazzi della sua parrocchia di appartenenza a Mesagne, dove svolge attivamente il suo impegno a sostegno di tali attività. 
Atleta della società New Team TT Mesagne di cui è Presidente, Vincenzo Simone. 

Dopo il successo ottenuto ai David di Donatello, Palazzina Laf torna in programmazione a Palazzo Roma da venerdì 17 a domenica 19 maggio alle ore 18:30 e alle ore 20:30.

Il film, già proiettato dallo stesso Cinema nella rassegna “AperiCinema”, ha conquistato 3 statuette ai David di Donatello, che hanno visto trionfare Michele Riondino come miglior attore protagonista, Elio Germano come Miglior Attore non protagonista e il cantante Diodato per la migliore canzone originale.

Il film è ambientato nel 1997. All'ILVA di Taranto è appena avvenuta l'ennesima morte sul lavoro, ma Caterino Lamanna, operaio addetto ai lavori di fatica nell'industria siderurgia, è pronto a darne la colpa ai sindacati. Caterino è un cane sciolto che pensa al suo imminente matrimonio con la giovane albanese Anna e si fa i fatti suoi, finché Giancarlo Basile, dirigente dell'ILVA, non lo recluta per "farsi un giro e dirgli quello che succede" in fabbrica, e resoconti in particolare le attività del sindacalista Renato Morra, che infiamma gli animi degli operai e li spinge alla ribellione. 
Basile offre a Lamanna la promozione a caposquadra e l'auto aziendale, ma Caterino chiede di essere mandato alla Palazzina Laf pensando che sia un luogo di privilegio riservato a pochi eletti. In realtà è un edificio in disarmo, incrocio fra una riserva indiana, un manicomio e una prigione, dove sono rinchiusi in orario di lavoro i dipendenti qualificati che hanno fatto l'onda, e che quindi sono invitati a licenziarsi o ad accettare un incarico demansionato e incoerente con la loro preparazione.

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Sono 19 i lidi della costa fasanese che hanno ricevuto il riconoscimento della Foundation for Environmental Education. Continua ininterrottamente da 14 anni a sventolare sul territorio di Fasano la Bandiera Blu! Assegnati stamani a Roma i riconoscimenti della “Bandiera Blu 2024” e Fasano rinnova anche in questa edizione la sua presenza. La lunga riviera, che da Egnazia passando da Savelletri porta a Torre Canne, è stata nuovamente premiata con il riconoscimento della FEE (Foundation for Environmental Education), organizzazione internazionale che certifica la qualità delle spiagge, in relazione, in particolar modo, a qualità e pulizia delle acque di balneazione, nonché i risultati di eccellenza degli ultimi 4 anni sulla base delle analisi eseguite dall’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente).

La Bandiera Blu non viene assegnata solo per il mare pulito, ma anche per la transizione ecologica, la raccolta differenziata e per i piani di emergenza in caso di inquinamento. L’istruttoria è complessa e ci sono 32 criteri di valutazione del programma, aggiornati periodicamente, che bisogna soddisfare. Tra gli altri l’attenzione alle buone pratiche e l’educazione per preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile.

Per il litorale di Fasano, che si estende per 20 km di costa, è la 14ª bandiera blu in altrettanti anni. Infatti è dal 2011 che il vessillo continua a sventolare ininterrottamente sul Palazzo di Città.

Alla cerimonia ufficiale di consegna della Bandiera Blu 2024, in rappresentanza del Comune di Fasano, era presente il consigliere delegato alla Valorizzazione internazionale del territorio Manuela Rosato, che ha ritirato i vessilli che saranno poi consegnati ai 19 i lidi fasanesi: Archeolido, Lido Calapescatore, Lido Ottagono, Cala Masciola beach club per Egnazia, Hotel La Sorgente, Coccaro beach club, Lido Verdemare, Lido La Fonte, Lido Pettolecchia, Il Santos, Lido Mare Mosso e San Domenico a mare per Savelletri; Gran Serena hotel, Hotel del Levante, Lido Bizzarro, Villaggio turistico Oasi Le Dune, Lido Verde, Canne Bianche e Lido Tavernese per Torre Canne.

«La Bandiera Blu è un simbolo di eccellenza che attesta il rispetto degli standard qualitativi e la gestione sostenibile delle risorse naturali da parte delle località balneari – dichiara il consigliere delegato alla Valorizzazione internazionale del territorio Manuela Rosato -. La sua consegna al Comune di Fasano è la conferma della buona gestione delle nostre spiagge e della qualità delle acque che le circondano. Questo importante riconoscimento non si limita solo a premiare la qualità delle nostre coste, ma contribuisce anche alla valorizzazione del nostro territorio e alla promozione del turismo sostenibile. La Bandiera Blu infatti rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per i turisti che scelgono di trascorrere le proprie vacanze a Fasano, garantendo loro la possibilità di godere di un mare pulito e di servizi di alta qualità. Il Comune di Fasano è orgoglioso di ricevere per l'ennesima volta questo importante riconoscimento e si impegna a mantenere gli elevati standard di qualità che hanno permesso di ottenere la Bandiera Blu, continuando a lavorare per conservare e valorizzare le bellezze naturali del nostro territorio».

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È con grande gioia che Pro Loco Latiano annuncia il ritorno di Latiano su 2 Ruote, un evento ciclistico che incarna lo spirito della condivisione, dell'avventura e della scoperta nella suggestiva cornice del comune di Latiano, in provincia di Brindisi.
 
Fissato per il 26 maggio 2024 è un'occasione imperdibile per tutti di immergersi nelle meraviglie naturali e culturali del territorio, attraversando i panorami rurali tanto amati.
 
Quest'anno, la Neviera, con la sua storia e la sua bellezza, diventa il fulcro e la meta dell'evento, un'opportunità gentilmente concessa dall'Associazione Culturale Franco Argentieri.
 
Latiano su 2 Ruote si propone di promuovere il ciclismo ed il turismo sostenibile. Questo evento, divenuto una tradizione amata dalla comunità latianese, offre un'esperienza coinvolgente e divertente per tutti i partecipanti.
 
Dalle famiglie ai ciclisti più esperti, tutti sono invitati a partecipare e a vivere una giornata all'insegna dello sport, della salute e della scoperta delle bellezze locali.
 
Previsto aperitivo all'arrivo.
 
Partenza al piazzale dei Musei in via Alcide De Gasperi alle ore 8:30.
 
Iscirizione obbligatoria presso la sede di Pro Loco Latiano in via Santa Margherita 91.
 
Tel. 0831 729330

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La città di Brindisi, dopo anni di assenza, torna a ospitare un grande evento di basket femminile. Sabato 18 e domenica 19 maggio, infatti, il “PalaMelfi” di via Ruta al rione Casale, sarà il teatro della Final Four del campionato regionale Under14. Una due giorni affidata all’organizzazione e regia della Polisportiva Bozzano Brindisi, che da anni è ai vertici della categoria. Un atto finale di questa lunga stagione, una coda spareggi che si preannuncia di grande livello e tutta da seguire, visto che si esibiranno i migliori talenti della regione. La formula è quella del classico quadrangolare (primo match alle 17 e seconda gara alle 19) con semifinali ancora da definire perché per il sorteggio ufficiale bisognerà aspettare l’ultimo ma ininfluente recupero della regulsr season, e domenica (palla a due alle 18), il match clou che vale lo scettro di regina di Puglia.

A contendersi il titolo saranno la Polisportiva Bozzano Brindisi, l’Angiulli Bari, LSB Lecce e Support_0 Taranto. Insomma, tutte formazioni blasonate dei capoluoghi, espressione dei maggiori centri cestistici della zona. L’organizzazione, coordinata dalla Federazione Italiana Pallacanestro, è stata affidata alla società padrona di casa, e come sempre la Polisportiva Bozzano saprà essere all’altezza, come lo è stata anche sul campo. E coach Rosaria Balsamo, l’esperta e competente trainer della squadra brindisina, ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza, lavorando nella testa e nei fondamentali delle sue ragazze. Il gruppo biancazzurro è cresciuto nel corso della stagione, forte di un impianto innestato in blocco dalla leva inferiore dello scorso anno, e maturata a livello di consapevolezza dei propri mezzi. Lo scoso anno, la Poilisportiva Bozzano si arrese in semifinali nel girone disputato al Pala Angiulli a Bari. Ora, l’obiettivo è quello di migliorare ancora, e magari cogliere quello scudetto che manca da troppi anni. In realtà, stavolta, tutte e quattro i roster sono di livello, e non esistono favorite assolute. Ma ne guadagnerà lo spettacolo, anche se, si sa, spesso l’emozione gioca brutti scherzi.

Ma, come detto, la vera notizia è la ritrovata credibilità raggiunta dal basket femminile cittadino a livelli regionali, e l’assegnazione di questo evento che porterà centinaia di persone in città, è motivo di orgoglio per la rinnovata società biancazzurra, che da qualche mese si avvale dello staff tecnico e dirigenziale della ex Galaxy Basket. Una incorporazione che ha consentito di unire le forze e migliorare le performances, sia sul parquet che dietro la scrivania: “Per noi è motivo di grande orgoglio ospitare e organizzare le finali regionali di categoria – ammette il presidente Antonio Manfreda -, perché è un premio al lavoro iniziato qualche tempo assieme alla vicepresidente Cristina Carone per fare della Polisportiva Bozzano Brindisi un punto di riferimento per il basket giovanile femminile, veicolando in città anche i migliori talenti della provincia che magari non hanno sbocchi a livello di impegni agonistici ufficiali. Abbiamo uno staff tecnico di prim’ordine, e l’entusiasmo è cresciuto giorno dopo giorno, e i risultati si vedono. Siamo sicuri che saranno due belle giornate di sport, in una cornice logistica che ha visto la storia del basket brindisino. Grazie alla Federazione Italiana Pallacanestro per aver dato questa opportunità a tutta la città”.

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Il 17 maggio, in occasione della ventesima Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa, il Centro ipertensione della Struttura complessa di Nefrologia offre attività di screening gratuito a Brindisi e Mesagne, con la misurazione della pressione arteriosa e la somministrazione di un questionario realizzato per l’evento.

Inoltre gli operatori del Centro, che è accreditato dalla Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia), risponderanno a tutte le domande e richieste di chiarimenti da parte dei cittadini, anche relativamente alle modificazioni dello stile di vita.

I cittadini possono presentarsi liberamente 9.30 alle 13.00 a Brindisi, nell’atrio al primo piano dell'ospedale Perrino dove sarà presente dottoressa Cosima Balestra, e negli stessi orari a Mesagne nel chiostro del Presidio territoriale di assistenza, dove ci sarà la dottoressa Amalia Mariotti.

Inoltre, dalle 16 alle 18 della stessa giornata, nell'auditorium del Castello di Mesagne, avrà luogo un evento informativo aperto al pubblico, in collaborazione con i cardiologi e con la partecipazione dei volontari Isbem (Istituto scientifico biomedico euro mediterraneo).

“In Italia - spiega Luigi Vernaglione, direttore della Struttura complessa di Nefrologia - l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco e le aritmie come la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica. I dati più recenti confermano che più del 30 per cento della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. La prevalenza di ipertensione è inoltre in aumento tra bambini, adolescenti e giovani, ed è pari a circa il 10 per cento, soprattutto a causa del concomitante incremento dell’obesità. Anche quest'anno - prosegue Vernaglione, che è coordinatore della Sezione interregionale apulo-lucana della Siia, nonché Hypertension Specialist della European Society of Hypertension - aderiamo alla Giornata mondiale per sottolineare l’importanza di una migliore prevenzione, diagnosi e trattamento. Bisogna ricordare che è rischioso persino un aumento modesto della pressione arteriosa, che occorre migliorare l’accuratezza delle misurazioni anche quando il paziente controlla la pressione al proprio domicilio, e che i pazienti devono assumere la terapia con costanza e con una maggiore aderenza”.

Come indicato dai dati Osmed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali), infatti, la aderenza e persistenza in terapia antipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco prescritte, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio e la spesa sanitaria. In più, solo nella metà dei casi l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà – malgrado i farmaci – i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Almeno il 30 per cento degli italiani, inoltre, ha la pressione alta, ma non lo sa perché non l’ha mai misurata o l’ha fatto in maniera irregolare: per questo lo slogan “Misura bene e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”, è il motivo conduttore della Giornata mondiale contro l’ipertensione.     

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, SITUAZIONE CRITICA IN PUGLIA PER STALLE E CAMPI; SPARITO 1 LITRO D’ACQUA SU 5
Urgente un piano invasi, i primi quattro mesi del 2024 si classificano come i più caldi di sempre con +1,84° rispetto alla media storica

 

Lo scorso anno è sparito un litro d’acqua su cinque con un calo della disponibilità idrica del 18% che pesa su coltivazioni e stalle, dove manca foraggio e acqua per gli animali in un inizio 2024 che si è classificato come il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica, anche in Puglia dove le aree a rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato.

E’ l’allarme lanciato da Coldiretti sulla base di dati Ispra e Cnr in occasione dell’incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma organizzato con Anbi e Fondazione Univerde, nell’ambito della premiazione del concorso fotografico Obiettivo Acqua, con la presenza del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, assieme a Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Senato, Francesco Vincenzi, Presidente Anbi, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde, Nazario Palmieri, Generale Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi, Francesca Salvemini, Capo Segreteria tecnica Mase, Aldo Mattia, Membro Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici Camera dei deputati, Vincenzo Gargano, direttore Anbi.

E’ critica la situazione in Puglia, con i pozzi artesiani a secco come le tasche degli agricoltori costretti a fronteggiare i prezzi in aumento mentre sono in sofferenza alberi da frutti, orti e stalle in cui manca il foraggio compreso quello per il fasciato, il fieno umido utile ai cavalli. E sul grano si stima un calo tra il 20% e il 30% con la situazione più difficile che si registra in provincia di Foggia. Un problema per l’intera produzione nazionale considerato che la Puglia rappresenta tradizionalmente il Granaio d’Italia. Secondo l’analisi Coldiretti la mancanza di pioggia ha comportato una perdita di acqua per gli invasi pari a 118 milioni di metri cubi di acqua. La Puglia - evidenzia Coldiretti - ha il triste primato nazionale di essere la regione d'Italia dove piove meno ma quando piove l'acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi. Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione.

Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto già le spese  le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma ora a forte rischio  siccità sono i cereali e i legumi, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.

Una situazione drammatica dinanzi alla quale la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con pompaggio sul quale sono arrivate le prime risposte nell’ultimo Dl Agricoltura. Si tratta di un progetto immediatamente cantierabile per una rete di bacini di accumulo. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana – spiega Coldiretti - garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni.  Fondamentale in tale ottica il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione. Ma dinanzi agli effetti sempre più dirompenti dei cambiamenti climatici occorre anche sviluppare soluzioni di agricoltura 4.0, dagli strumenti di precisione all’intelligenza artificiale – conclude Coldiretti – che solo per l’irrigazione consentono una riduzione del consumo di acqua stimata tra il 30% e il 40%.

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In vista delle decisioni Unesco, editoriale e articolo di apertura sul tema della “Regina Viarum” nel numero di maggio-giugno di “Memorie Mesagnesi” appena giunto in edicola. Nell’editoriale i “Memores civitatis” ribadiscono le loro linee di ricerca e collaborazione alla valorizzazione collegando, proprio grazie all’interessamento dell’Unesco, la via Appia alla riserva di Torre Guaceto. Segue una consistente nota di Tranquillino Cavallo che fa il punto sulla questione della via Appia Antica. Enzo Poci studia, quindi, alcune questioni relative alla famiglia Ferdinando, mentre Mario Vinci ricostruisce la consistenza socio-economica di Mesagne di fine secolo XIX leggendo l’Annuario d’Italia del 1896.
I figuli nella storia della cittadina sono descritti in un articolo di Tranquillino Cavallo, che in altro articolo riferisce sommariamente dell’ultimo rinvenimento archeologico in città, mentre Angelo Iaia, attraverso un’epigrafe murata nel centro storico cittadino, riferisce di un anatema contro chi parla male di Mesagne. Angelo Sconosciuto, infine, parla dell’ultima raccolta di poesie di Francesco Galasso, “Persiane socchiuse”.

MEMORIE MESAGNESI LO POTETE TROVARE QUI:
Edicola “Mater Domini” di Tonino Palma, in via Materdona, 172;
Edicola “Ciribì”, di Angela Marinosci, in via Castello, 34;
 
dicola “Pattydea”, di Franco Esperti, in via Marconi 139;
Edicola “La Carica dei 101”, in via Sandonaci, 20;
Edicola “A chiare lettere”, in via Normanno, 30.

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I genitori del Patto Digitale "Il Telefono Senza Fili" di Ceglie Messapica in collaborazione con Plastic Free Ceglie e con il Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica invitano la cittadinanza all'evento "Smartphone Free Day".
L'evento si terrà domenica 19 maggio alle ore 10.00 presso Pineta Ulmo.
Il programma prevede:
Ore 10.00 - Passeggiata ecologica insieme a Plastic Free
Ore 12.00 - Picnic e gioco libero
 
Il picnic si svolgerà nella massima libertà. L'idea è quella di stare insieme e trascorrere una giornata Smartphone Free, lasciando bambini e bambine liberi di giocare e organizzarsi tra loro.
 
Munirsi di guanti.
 
Una breve presentazione del Patto digitale: i patti digitali nascono per iniziativa di diverse realtà (Univ. di Milano Bicocca e associazioni di educazione digitale), hanno lo scopo di limitare l'utilizzo dei dispositivi tecnologici nei bambini (attraverso patti informali tra genitori che si impegnano a seguire le stesse regole) e di fare informazione tra gli adulti.
Il patto digitale di Ceglie Messapica si chiama "Il telefono senza fili" ed è stato il primo patto del sud Italia. Ci trovate su FB e IG.