Mesagne. No alla marcia per la legalità

Maggio 07, 2019 1298

Apulia diagnostic 2E’ tramontata a Mesagne la proposta

di una marcia della legalità cittadina dopo il grave atto intimidatorio portato a segno sabato ai danni del centro “Apulia Diagnostic”, nel giorno della sua inaugurazione. L’idea era partita dalla lista “Liberi tutti”, della coalizione “Tutta un’altra storia” con Rosanna Saracino candidata sindaca. Il periodo elettorale, evidentemente, non riesce ad andare oltre gli steccati ideologici. In un certo senso è stato Fernando Orsini, del Pd e in lista con la Saracino candidata sindaco, a spiegare i motivi secondo cui una tale manifestazione in questo specifico momento politico può essere superflua. “Se i programmi elettorali hanno ancora un senso, seppur molto modesto in occasione di consultazioni, quel che un candidato intenda fare in un determinato settore dovrebbe averlo già messo nero su bianco nel proprio programma”, ha esordino Orsini secondo cui “quando certi temi, come quello inerente il contrasto ad ogni forma di criminalità ed illegalità, investano anche altre specifiche competenze statali e, comunque, sovracomunali, pensare di poter intervenire “ad libitum”, spesso può rivelarsi non solo inutile e strumentale, ma talvolta addirittura controproducente”. L’ex presidente del Consiglio comunale con l’Amministrazione del sindaco Scoditti ha sottolineato che “volendo cogliere lo spirito “giovanile” di certe proposte formulate nelle ultime ore - il Consiglio comunale che sta per costituirsi, si impegni ad aprire - nelle forme consentite ed utilizzando gli strumenti e gli organismi già presenti - un dibattito serio ed approfondito, non limitato alla risposta necessariamente ‘contingentata’ a qualche domanda o all’esposizione di qualche minuto che potrebbe sembrare anche modesta o banale”. Infine, Orsini ha spiegato che “le risposte a fatti ed episodi specifici come l’ultimo, gravissimo, che ha interessato la nostra città, devono essere lasciate a chi ne ha istituzionalmente la competenza. E sarebbe anche bene, attendere con fiducia e serenità le risultanza di tale delicato lavoro”. Visibilmente contrariati dal rinunciare a svolgere delle manifestazioni contro le prevaricazioni criminali sono i “Giovani mesagnesi”, della coalizione “Insintonia”, con Toni Matarrelli candidao sindaco. “Siamo stati tacciati di voler raccogliere consensi facili”, hanno spiegato i giovani -. Davanti a tale desolante accusa non possiamo che evidenziare nuovamente la nostra neutralità nel proporre questo dibattito e chiediamo dunque alle associazioni e alle varie realtà presenti sul territorio, impegnate sui temi della legalità, come il presidio locale di Libera, l’associazione Antiracket di Mesagne di coordinare questa iniziativa congiunta. Pensavamo di far convergere il confronto da noi proposto con la manifestazione di piazza e per le strade della città proposta dagli amici di Liberi Tutti, nei modi più opportuni”. Favorevoli a un momento di riflessione si sono detti i candidati sindaci Toni Matarrelli e Antonio Calabrese.