Distillazione di crisi per aiutare le Cantine
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE STRETTA SU SPESA 3MLN DI EURO PER DISTILLAZIONE DI CRISI VINO. Serve una stretta sul pagamento dei quasi 3milioni di euro della distillazione di crisi regionale, una mano d’aiuto importante alle cantine che hanno pagato a caro prezzo la chiusura di ristoranti e agriturismi nei 3 mesi del precedente lockdown, quando per la seconda ondata del Covid è stato nuovamente bloccato il canale Ho.Re.Ca. E’ quanto chiede Coldiretti Puglia per dare sollievo alle cantine, con la distillazione di crisi nazionale che in Puglia ha assorbito solo il 16% delle risorse messe a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole.
“Serve che le risorse alle cantine vengano pagate senza indugio, perché il settore vitivinicolo della Puglia, asse portante del Made in Italy riconosciuto e apprezzato nel mondo, va sostenuto in questo scenario di crisi economica. La chiusura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi e bar mettono a rischio gli sbocchi di vendita del vino pugliese che nel canale Ho.Re.Ca., nell’enoturismo e nell’export vale oltre 1 miliardo di euro l’anno, a regime”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
“In Puglia sono stati utilizzati 8 milioni di euro della distillazione di crisi nazionale – spiega Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia - anche grazie al contributo aggiuntivo di 2,8 milioni di euro disposto dalla Regione Puglia che va tempestivamente erogato, mentre la vendemmia verde si è rivelata un insuccesso. Auspichiamo che le risorse nazionali inutilizzate possano essere ridestinate alla distillazione di crisi allargando l’intervento anche ai vini DOP e IGP, allo stoccaggio dei vini di qualità e a contributi forfettari alle cantine, per non far tornare indietro - perché inutilizzate - risorse indispensabili alla piena ripresa del settore”.
Durante il precedente lungo lockdown è stato registrato il crollo del 90% degli ordini di vino destinato al canale Ho.Re.Ca – ricorda Coldiretti Puglia - per la chiusura di ristoranti, bar, pizzerie, la riduzione del 15% degli ordini dalla Grande Distribuzione Organizzata, mentre per quanto attiene la commercializzazione sui mercati internazionali si sono accumulati ritardi negli ordini sottoscritti prima della pandemia e il rinvio di circa il 30% degli ordini in conferma durante la pandemia, con il rinvio del pagamento delle fatture per ordini di vino già consegnato.
“Urgenti le campagne promozionali regionali, nazionali e internazionali perché bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che hanno subito una battuta d’arresto durante il lungo lockdown a causa del Covid e la segmentazione dei canali della distribuzione. Intanto, Il bonus ai ristoranti che utilizzano prodotti 100% Made in Italy è importante per sostenere l'intera filiera agroalimentare nazionale dal campi alla tavola che subisce una perdita stimata in 9,6 miliardi nel 2020 per mancati acquisti di cibi e bevande, a partire dal vino che ha risentito del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus”, conclude Cantele.