Maci (C2P): ottima la qualità delle uve Chardonnay

Agosto 27, 2021 770
Il presidente di C2P, Angelo Maci Il presidente di C2P, Angelo Maci

Il termometro della salute della viticoltura brindisina l’ha, senza ombra di dubbio, Cantine Due Palme di Cellino San Marco che già prima di ferragosto ha iniziato a vendemmiare le uve Chardonnay e subito dopo ha continuato con il taglio delle uve per la base spumante. A seguire tutte le operazioni vendemmiali, dalla campagna alla cantina, c’è il presidente di C2P, Angelo Maci.
Presidente come è andata la vendemmia dello Chardonnay?
“Posso dire con certezza che ci troviamo davanti a un’annata straordinaria per ciò che riguarda la qualità delle uve Chardonnay che stiamo vendemmiando. Il mosto è ancora in fermentazione in cantina, ma le prospettive sono di ottenere un vino dalle qualità davvero speciali. Abbiamo anche iniziato a introitare in cantina le uve che utilizziamo per ottenere le basi per gli spumanti. E devo dire che anche queste uve sono qualitativamente al top. Subito dopo lo Chardonnay inizieremo la vendemmia delle altre uve bianche come, ad esempio, il Fiano e il Vermentino”.
Presidente migliore qualità, ma minore quantità.
“Ad oggi abbiamo riscontrato un calo di quantità, confronto allo scorso anno, di circa il 25%. Tuttavia, va bene lo stesso perché l’uva che stiamo tagliando è straordinaria con acini sani e integri da eventuali patologie”.
Le condizioni climatiche particolarmente favorevoli hanno inciso positivamente anche sull’ambiente.
“E’ vero. Se la siccità ci ha danneggiati sul fronte della quantità ci ha certamente aiutati su quello della qualità. Basta pensare che in tutta l’annata abbiamo fatto solo tre trattamenti fitosanitari. Quinti ridotti al minimo che ci hanno permesso di ottenere un’uva sanissima. Ed avendo irrorato meno possiamo dire con certezza che ne ha giovato molto l’ambiente cui sono stati risparmiati quintali di prodotti fitosanitari. Tutto ciò ha permesso di ottenere dei risparmi anche dal punto di vista economico sul fronte dei nostri bilanci aziendali”.  
A proposito di bilancio la pandemia da Covid come ha inciso sui bilanci di Cantine Due Palme?
“Posso affermare che la crisi dovuta alla pandemia non ha scalfito la nostra realtà associativa, di oltre mille soci, poiché per due anni consecutivi abbiamo aumentato il nostro fatturato di oltre 2 milioni di euro. I maggiori incassi, quindi, hanno inciso positivamente sulla liquidazione finale delle uve ai soci che hanno visto un incremento del ben 15% di fatturato. Il tutto in due anni drammatici della nostra economia che ci ha visti crescere, in controtendenza ad altre aziende, permettendo alla fine di liquidare i soci con un aumento considerevole del prezzo di conferimento. Naturalmente questo risultato straordinario, per la nostra azienda, è stato ottenuto grazie all’ottima qualità delle uve conferite che ci hanno permesso di vinificare un prodotto eccellente che si è imposto molto bene sul mercato globale”. 

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