COLDIRETTI PUGLIA, ACQUISTI SENZ’AUTO PER CARO BENZINA (89%)
CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, ACQUISTI SENZ’AUTO PER CARO BENZINA (89%); 38% CONSUMATORI CON LISTA SPESA PER RISPARMIARE.
Per fare la spesa i consumatori pugliesi non usano l’auto (89%) e di fronte agli aumenti dei prezzi del carrello torna anche la lista della spesa in 4 famiglie su 10 (38). E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base del sondaggio su undefined, secondo cui a causa del caro gasolio che costringe a tirare la cinghia i consumatori pugliesi stanno cambiando le abitudini di acquisto, facendo la spesa vicino casa o al luogo di lavoro (89%), il 7% fa gli acquisti on line o in negozi con consegna a domicilio e solo il 4% è disposto a fare la spesa lontano da casa o dai luoghi di lavoro.
Con il caro prezzi si va anche a caccia delle promozioni (38%), si guarda con più attenzione al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti (47%) e soprattutto si taglia il superfluo (48%) a tavola, secondo Ismea che ha analizzato le strategie dirisparmio dei consumatori di fronte all’aumento dei prezzi alimentari che a maggio per l’Istat è stato del 7,1%.
Tra i comportamenti virtuosi segnalati dai consumatori – sottolinea la Coldiretti regionale - spicca la riduzione degli sprechi che riguarda ben il 68% delle famiglie. Un impegno che al valore economico aggiunge anche quello etico ed ambientale in un Paese come l’Italia dove in media nella spazzatura – continua la Coldiretti – finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili da smaltire. Sulle tavole dei pugliesi – continua la Coldiretti – sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – prosegue la Coldiretti – i calzoni di verdura, il pancotto con pane raffermo e verdure di stagione, le polpette di pane e la frittata di pasta.
La propensione al risparmio, in ogni caso, non sembra intaccare l’attenzione verso la qualità di ciò che si porta a tavola – aggiunge Coldiretti - con la guerra in Ucraina e il Covid che hanno spinto oltre 8 consumatori su 10 (82%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità.
Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 650 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque, grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, con cui in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.
Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente – precisa la Coldiretti regionale – l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti Puglia – più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.
Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare che nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro.
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