INCENDI: COLDIRETTI PUGLIA, IN FUMO CAMPI DI GRANO. MANO PIROMANI IN 6 ROGHI SU 10

Giugno 19, 2022 585

Con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente a preoccupare è l’azione dei piromani con il caldo fuori stagione in Puglia, dove a Lecce, oltre ai roghi alimentati dall’abbandono dei campi con gli ulivi che si sono seccati a causa della Xylella, stanno andando in fumo anche i campi di grano, i pini e gli alberi da frutto, provocando danni ambientali ed economici ingenti alle aziende agricole. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che torna a denunciare l’emergenza roghi con i danni diretti all’agricoltura che si sommano a quelli ambientali e al turismo.

“Dopo mesi di attesa, proprio quando gli agricoltori devono raccogliere il frutto del proprio lavoro, in un’annata in cui i costi di produzione sono saliti alle stelle con 600 euro di più sostenuti dai cerealicoltori per ogni ettari di grano messo a dimora, è inaudito che debbano subire inermi un danno del genere, perdendo ogni fonte di redito in un attimo”, tuona il delegato confederale di Coldiretti Lecce, Pietro Piccioni.

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi.

Soprattutto nelle campagne - precisa la Coldiretti - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio è quella - afferma la Coldiretti Puglia - di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento.

Inoltre - continua la Coldiretti Puglia - non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia la Coldiretti regionale - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che - conclude la Coldiretti Puglia - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono di campi e boschi.

GLI INCENDI IN PUGLIA NEL 2021

BARI

6.598

BRINDISI

3.270

FOGGIA

4.750

LECCE

6.221

TARANTO

4.065

TOTALE

24.904

* Elaborazione Coldiretti Puglia su dati Report Vigili del Fuoco