CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, OLIO EVO IN ORBITA RESISTE A RAGGI COSMICI
CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, OLIO EVO IN ORBITA RESISTE A RAGGI COSMICI; EXTRAVERGINE IN DIETA ASTRONAUTI. ECCO I RISULTATI DELLE ANALISI AL RITORNO DOPO 6 MESI NELLO SPAZIO
Dal progetto EVOOS, condotto da ASI e CREA in collaborazione con Coldiretti e Unaprol.
La gravità e i raggi cosmici non hanno avuto effetti sulla qualità dell’extravergine rimasto 6 mesi nello spazio e, pertanto, l’olio extravergine di oliva può entrare stabilmente nella dieta degli astronauti: sono rimaste inalterate, infatti, le sue caratteristiche nutrizionali e salutistiche di pregio. Questi i risultati della sperimentazione sui campioni di olio d’oliva rientrati sulla Terra dopo aver trascorso sei mesi sulla Stazione Spaziale internazionale (Iss) insieme all’astronauta Esa Samantha Cristoforetti, nell’ambito di un progetto inserito nel quadro dell’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana e il CREA, in collaborazione con Coldiretti e Unaprol.
Una selezione di oli extravergini di oliva italiani, tra cui quelli della Puglia, ha lasciato la Terra a luglio 2022 per raggiungere l’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, grazie a una opportunità di volo dell’Agenzia Spaziale Italiana. I quattro oli extravergini spaziali selezionati sono prodotti italiani di altissima qualità e ottenuti ciascuno da una singola tipologia di olive, come la Coratina e la Carolea, in rappresentanza delle 533 varietà e che rendono unico il nostro Paese.
Il progetto sta studiando, attraverso un esperimento originale e inedito, gli effetti della permanenza nello spazio sulle caratteristiche chimico-fisiche, sensoriali e nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva, nonché le sue eventuali ricadute applicative sul nostro pianeta. Il campione è stato analizzato proprio in Calabria, presso la sede di Rende del Centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura ed agrumicoltura del CREA, nell’ambito del progetto “EVOO in Space: Extra-Virgin Olive Oil in Space (EVOOS)”, dove è stato messo a confronto con campioni dello stesso olio conservati nelle medesime confezioni ma rimasti a Terra.
Una sperimentazione unica al mondo che ha svelato come la composizione dei metaboliti secondari – fenoli e tocoferoli (vitamina E) – dell’extravergine italiano non venga influenzata dalla microgravità e dalle radiazioni presenti nello spazio nell’arco di 6 mesi, ma offre anche informazioni sulla stabilità dell’olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione nelle condizioni ambientali spaziali. Dai dati preliminari ottenuti, è emerso infatti come lo speciale confezionamento in sacchetto protettivo sottovuoto, testato e correntemente permesso nelle missioni a bordo dell’ISS, impermeabile all’ossigeno e mantenuto sottovuoto, abbia consentito la conservazione dell’olio extra vergine di oliva almeno per i primi 6 mesi all’interno dell’ISS, assicurando un prodotto made in Italy di qualità, ancora ricco di biofenoli e tocoferoli.
Parte degli oli è destinata alla preparazione del cosiddetto bonus food dell’equipaggio, con cui si indicano le specialità che ciascun astronauta può scegliere di portare con sé a integrazione della dieta standard prevista, specialità che vengono preparate e confezionate a terra. Gli oli, distinti ed etichettati in base a intensità e profilo sensoriale, sono a disposizione dell’equipaggio per accompagnare una specifica tipologia di cibo: carne, pesce, verdure e uno per esaltare i sapori più intensi.
Grazie al coordinamento dell'ASI, i campioni selezionati da Coldiretti e Unaprol erano arrivati sull'ISS a luglio dello scorso anno, insieme a quattro oli extravergini che Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e prima donna europea a diventare comandante dell’ISS, aveva scelto quale parte del suo bonus food. Questi oli sono accomunati da un alto contenuto in antiossidanti naturali e, in particolare, di biofenoli dell’olivo, indispensabili per chi, come gli astronauti, è sottoposto a condizioni di intenso stress psico-fisico. Si tratta di prodotti italiani di altissima qualità, provenienti da diverse regioni, e ottenuti, ciascuno, da una singola varietà, in rappresentanza dell’immenso patrimonio di biodiversità che rende unico il nostro Paese.
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